GUERRIGLIA URBANA IN UN BAR DI CHIUSI SCALO: MOMENTI DI TENSIONE E DI PAURA

lunedì 29th, maggio 2023 / 17:14
GUERRIGLIA URBANA IN UN BAR DI CHIUSI SCALO: MOMENTI DI TENSIONE E DI PAURA
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CHIUSI SCALO –  Succede nei posti che sono porti di mare… dove sbarca gente che arriva chissà da dove e magari ha le palle girate, per dirla con Aldo Giovanni e Giacomo. Ma non sempre è un film. Né  una gag di cabaret. Chiusi Scalo un tempo era  un porto di mare e scene di un certo tipo erano più frequenti.

Ieri sera,intorno alle 23,30 il Green Bar, locale molto frequentato da giovani e meno giovani, anche perché di fatto dopo le 21,00 è l’unico aperto e  l’unico con spazio all’esterno e una qualità del servizio più che accettabile, è stato messo a soqquadro da un giovane di colore visibilmente alterato. Un ragazzone mai visto prima, non uno dei ragazzi stranieri che la sera frequentano il bar per vedere lepartite di calcio o fare due chiacchiere. E sono parecchi. Il tizio “alterato” forse era sceso da qualche treno poco prima. Parlava ad alta voce, ballicchiava da solo sulla musica  che usciva dalle casse all’esterno, poi ha cominciato a dire cose senza molto senso, a chiedere con insistenza delle cose alle bariste… fnché non è scoppiato il finimondo con il giovane che ha cominciato non solo a inveire, ma anche a scaraventare sedie, tavoli e tutto ciò che gli capitava a tiro verso il bar e gli altri avventori che hanno dovuto allontanarsi in fretta. Alla fine cestini per l’immondizia sradicati e gettati a terra, portaceneri e bicchieti che volavano come missili terra aria, sedie, lavagnette e tavoli ribaltati e gettati anche in mezzo alla strada, addosso alle auto posteggiate sul lato opposto della carreggiata, le giovani bariste terrorizzate chiuse dentro la saletta delle slot machines, che ha la porta blindata, per mettersi al sicuro, rotta e messa fuori uso anche una delle porte d’ingresso del locale e alcune suppellettili all’interno.

I Carabinieri quando arrivano sul posto trovano uno scenario da guerriglia urbana. Il giovane alterato, protagonista dell’episodio, non c’è già  più. Chissà dov’è…

Cosa abbia scatenato la reazione violenta e inconsulta non si sa. Dalle testimonianze raccolte tra gli avventori non ci sarebbero stati gesti o atteggiamenti ostili da parte degli addetti al bar, nè da parte della clientela. Né episodi legati ad altri eventuali contesti (dal razzismo, al regolamento di conti tra rivali…).

Il bar è come dicevamo un locale molto frequentato, dove si tira tardi, ma è un locale tranquillo, come ce ne sono tanti nella zona. Un punto di riferimento per i giovani, ma anche per gente che ha passato la cinquantina e ama fare quattro chiacchiere davanti a una birra, diquisendo di calcio, di politica, e magari pure di musica e teatro come alcuni stavano faccendo ieri sera, prima che scoppiasse il pandemonio.

L’episodio, grave per i danni che il bar ha subito, accende i riflettori anche sul problema della sicurezza per chi nei locali ci lavora e può trovarsi improvvisamente di fronte a situazioni pericolose e fuori controllo. E’ sucesso al Green Bar di Chiusi Scalo, ma poteva succccederedere ovunque. Non è un problema del Green Bar. Certo dove ci sono persone che sbarcano da un treno, magari perché la Polfer per un motivo o per l’altro le ha fatte scendere alla prima stazione, è più facile che succeda, rispetto a pesi e luoghi dov il treno non arriva o si vede sfrecciare da lontano…

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