GUERRIGLIA URBANA IN UN BAR DI CHIUSI SCALO: MOMENTI DI TENSIONE E DI PAURA
CHIUSI SCALO – Succede nei posti che sono porti di mare… dove sbarca gente che arriva chissà da dove e magari ha le palle girate, per dirla con Aldo Giovanni e Giacomo. Ma non sempre è un film. Né una gag di cabaret. Chiusi Scalo un tempo era un porto di mare e scene di un certo tipo erano più frequenti.
Ieri sera,intorno alle 23,30 il Green Bar, locale molto frequentato da giovani e meno giovani, anche perché di fatto dopo le 21,00 è l’unico aperto e l’unico con spazio all’esterno e una qualità del servizio più che accettabile, è stato messo a soqquadro da un giovane di colore visibilmente alterato. Un ragazzone mai visto prima, non uno dei ragazzi stranieri che la sera frequentano il bar per vedere lepartite di calcio o fare due chiacchiere. E sono parecchi. Il tizio “alterato” forse era sceso da qualche treno poco prima. Parlava ad alta voce, ballicchiava da solo sulla musica che usciva dalle casse all’esterno, poi ha cominciato a dire cose senza molto senso, a chiedere con insistenza delle cose alle bariste… fnché non è scoppiato il finimondo con il giovane che ha cominciato non solo a inveire, ma anche a scaraventare sedie, tavoli e tutto ciò che gli capitava a tiro verso il bar e gli altri avventori che hanno dovuto allontanarsi in fretta. Alla fine cestini per l’immondizia sradicati e gettati a terra, portaceneri e bicchieti che volavano come missili terra aria, sedie, lavagnette e tavoli ribaltati e gettati anche in mezzo alla strada, addosso alle auto posteggiate sul lato opposto della carreggiata, le giovani bariste terrorizzate chiuse dentro la saletta delle slot machines, che ha la porta blindata, per mettersi al sicuro, rotta e messa fuori uso anche una delle porte d’ingresso del locale e alcune suppellettili all’interno.
I Carabinieri quando arrivano sul posto trovano uno scenario da guerriglia urbana. Il giovane alterato, protagonista dell’episodio, non c’è già più. Chissà dov’è…
Cosa abbia scatenato la reazione violenta e inconsulta non si sa. Dalle testimonianze raccolte tra gli avventori non ci sarebbero stati gesti o atteggiamenti ostili da parte degli addetti al bar, nè da parte della clientela. Né episodi legati ad altri eventuali contesti (dal razzismo, al regolamento di conti tra rivali…).
Il bar è come dicevamo un locale molto frequentato, dove si tira tardi, ma è un locale tranquillo, come ce ne sono tanti nella zona. Un punto di riferimento per i giovani, ma anche per gente che ha passato la cinquantina e ama fare quattro chiacchiere davanti a una birra, diquisendo di calcio, di politica, e magari pure di musica e teatro come alcuni stavano faccendo ieri sera, prima che scoppiasse il pandemonio.
L’episodio, grave per i danni che il bar ha subito, accende i riflettori anche sul problema della sicurezza per chi nei locali ci lavora e può trovarsi improvvisamente di fronte a situazioni pericolose e fuori controllo. E’ sucesso al Green Bar di Chiusi Scalo, ma poteva succccederedere ovunque. Non è un problema del Green Bar. Certo dove ci sono persone che sbarcano da un treno, magari perché la Polfer per un motivo o per l’altro le ha fatte scendere alla prima stazione, è più facile che succeda, rispetto a pesi e luoghi dov il treno non arriva o si vede sfrecciare da lontano…
Ma la sicurezza e l’incolumità delle persone mica può riferirsi logicamente se qualche passeggero che sbarca dal treno possa essere alterato o meno perchè se si premette questo vuol dire che siamo fuori strada per la risoluzione del problema oppure che non si dà l’importanza che è dovuta al problema sicurezza !…. La sicurezza secondo me deve poggiare sul controllo delle persone e quindi da questo ne deriva che si debba poggiare su un pronto intervento delle autorità di polizia,perchè-ripeto- ne và dell’incolumità delle persone e dei ragazzi che frequentano quel locale pubblico- ! Non è questione di colore della pelle o meno e quindi di interpretazioni che abbiano alla base principi di ”natura razzista” anche se qualche mente ”fresca”-come dicono a Napoli- possa pensarlo, ma ricordo che per esempio che un mio amico fece un ”question time” al Consiglio Comunale in data 4 agosto 2022 sul fatto della presenza di problemi di movimenti di persone non prettamente individuate che potevano far pensare ad una piazza di spaccio nella zona del sottopassaggio ferroviario davanti al predetto Bar e che quello comunque in tutti i casi non fosse un luogo tanto raccomandabile da passarci e traversarlo di notte.Quel mio amico ricordo che non si dichiarò totalmente soddisfatto della risposta data dal Sindaco che gli riferì che sarebbe stato contattato dalla autorità di polizia sulla veridicità o meno delle sue affermazioni e su ciò che più volte aveva notato.Quindi come si può capire credo che la risposta data al mio amico era tesa a smorzare toni allarmistici che invece dovevano essere presi in seria considerazione perchè quando un cittadino sente la necessità di portare un problema a livello di ”question time” in un luogo come il Consiglio Comunale, il problema bisognerebbe chiedersi se ci possa essere o se sia solo una visione strampalata da parte di chi formuli una tale domanda e che richieda una possibile risposta. Il tutto-credo riflette una visione ed una volontà di non creare allarmismo da parte delle autorità cittadine ma occorre capire che vi sia anche un rovescio della medaglia nella quale si stemperano e vanno a confluire situazioni e condizioni di controllo sociale e quindi anche di sicurezza pubblica. Dopodichè credo che nulla sia successo e questo mio amico non sia stato interpellato pur dichiarandosi disponibile a rispondere a qualsiasi domanda delle autorità.Ho sentito il bisogno di scrivere questo fatto perchè come ho detto altre volte- ma non solo io stesso ma anche altri che normalmente scrivono su questo giornale- che a Chiusi Scalo il degrado stia aumentando a vista d’occho e non è solo un degrado che riguardi le aiuole ed i marciapiedi dove non c’è l’erba tagliata e che per esempio venendo da Chiusi Città a Chiusi Scalo i maciapiedi per più di 2 km. sembra che limitino delle foreste ma è anche un degrado di natura sociale e di questo le autorità cittadine se ne dovrebbero far carico onde evitare anche un futuro peggiore nella qualità di vita degli abitanti. Non sono un frequentatore di quel Bar ma a quanto mi consta non è la prima vlta che succedono casi del genere e che qualche avventore ubriaco (di cosa non si sà….) effettua scene plateali di violenza in pubblico con il risultato che la proprietà sia costretta ad avvisare le forze dell’ordine e tutto questo credo che rifletta una situazione che non più a lungo possa essere sopportata anche perchè fino ad oggi non si sono lamentati danni a persone ma solo a cose e ad arredi ma la possibilità che le conseguenze possano essere maggiormente pesanti verso le persone credo che questa sia una condizione ed una situazione che possa purtroppo manifestarsi in futuro e che comunque debba aver termine, ed invocare una più stretta sorveglianza da parte di chi è preposto alla sicurezza ritengo che non sia una cosa ulteriormente rinviabile.Gli strumenti per far questo credo che ci debbano essere e sono quelli di una più stretta e continua presenza dei vigili urbani, carabinieri e forze dell’ordine.Sappiamo che le forze a disposizione della Pubblica Amministrazione sono limitate specialmente in questi periodi di tagli economici ma credo che la burocrazia che ormai attanaglia qualsiasi cosa in italia sia così inestricabile e difficilmente adattabile ad esigenze che dovrebbero avere di certo delle priorità su altre.Ci sono esigenze alle quali risponde lo Stato ma ci sono anche altre esigenze che riguardano i territori e le loro amministrazioni e credo che proprio per questo ci dovrebbero essere delle priorità che indirizzino le risorse che talvolta spese in maniera discutibile possano invece riguardare una struttura da creare finalizzata ad un più stretto controllo del territorio come potrebbero essere telecamere od altro. I concerti rock per mio conto potrebbero benissimo aspettare visto il costo e visto che alla popolazione lasciano ben poco….scusate se esprimo fino in fondo il mio pensiero che qualcuno non condividerà ma sono stato abituato in vita ed eticamente, soprattutto in assenza di risorse, ad osservare delle priorità che giudico doverose da parte di chi amministra.Le radici del degrado o meno iniziano anche da questo lo si sappia, senza pretendere di insegnare il senso giusto della vita ad altri.
Non so esattamente quando è arrivato in Italia, ha risieduto all’hotel stella D’oro CAS di Misericodia di chianciano terme, so che nel 2019 il suo permesso di soggiorno è stato riconosciuto a causa della guerra in Camerun.
È stato inviato al programma SPRA vicino a Roma.
Dopo il programma SPRA che di solito dura da sei mesi a un anno, è scomparso nessuno ha visto o sentito da lui solo visto a Chiusi due settimane fa. Quando gli ho parlato, alla stazione ferroviaria chiusi, mi ha detto che si è trasferito in Francia e stava cercando di viaggiare in Gran Bretagna, ma è stato rimandato in Francia al confine.
La settimana scorsa, ho visto di nuovo mentre andavo a fare la spesa al supermercato, stava parlando da solo. Ha salutato ma la risposta è stata strana, poi ha continuato a parlare con se stesso così me ne sono andato.
Ieri, l’ho visto anche al bar prima dell’incidente, era sulla sua terza bottiglia di Heineken da 60cl, stava in piedi e stava ballando da solo, mi ha offerto un drink, gli ho detto che non posso perché devo guidare così me ne sono andato.
Non so cosa sia successo veramente dopo.
Come sono andate le cose a quel livello?
Cosa è andato storto?
È stato innescato da qualcuno o qualcosa del genere?
Sia come sia, noi (comunità africana di Chiusi) abbiamo lavorato così duramente per integrarci nel modo giusto. Studiato, fatto buoni amici, pacifico e premuroso. Non abbiamo bisogno di nessuno che rovini il nostro nome e la nostra reputazione che abbiamo lavorato così duramente per costruire. Grazie e mi dispiace
Oltre che della solita sicurezza per i frequentatori del bar o di altri luoghi credo che si debba parlare anche di disagio sociale, difficoltà di integrazione e magari razzismo. Sicuramente non tutte le persone sole perché in un paese straniero senza un soldo in tasca e senza conoscere la lingua reagiscono in maniera violenta, sicuramente non ci sono giustificazioni ad atteggiamenti come quelli descritti, ai gestori del bar,per quello che serve, va tutta la mia solidarietà, ma situazione così non possono essere ridotte a pura cronaca nera.
X Luca Scaramelli. Certamente le spiegazioni di tali comportamenti ci sono,ma sono molteplici e credo che non debbano essere tendenti al giustificazionismo come tu stesso hai detto perchè non tutte le persone-appunto-in terra straniera e senza risorse compiono tali atti.Il razzismo che pure esiste credo che c’entri poco in questo caso, perchè se una persona di colore o di pelle bianca sia alterata da alcool o da altro, credo che debba essere punibile alla stessa stregua senza guardare alla diversità di cultura o razza o possibilità o meno di integrazione. ci sono anche disadattati di pelle bianca e che spesso sono anche più violenti degli stessi immigrati di cui si parla. Credo che se ci sia una co-responsabilità oltre a quella individuale di chi compia tali atti di violenza, sia anche questa della politica che permette senza alcun controllo dopo i dovuti e doverosi salvataggi l’abbandono totale o quasi di queste persone.Ma qui credo che s’intreccino in una società come la nostra pervasa dall’intreccio di interessi molteplici la maggior parte dei quali basati sui ”soldi” le motivazioni molto più recondite e larvate dello stesso razzismo.Mi riferisco alle possibilità che hanno enti, istituzioni statali e private, cooperativismo ed istituzioni religiose di lucrare sull’ingresso di questi disperati che fuggono dalla miseria e che migrano con la speranza di una vita migliore,cosa questa lecita verso ogni essere umano e riconosciuta dalla nostra Costituzione così come è riconosciuto il loro salvataggio nel mare.Lo stato che permette l’introduzione di persone senza una autorizzazione a rimanere nel proprio territorio e che li raggruppa in luoghi inumani non è uno stato civile ed in qualche modo si macchia del reato di continuazione dello sfruttamento dal quale gli stessi esseri umani fuggono,perchè spesso diventano nelle città prede della malavita oppure sfruttati come bestie nei campi e nelle campagne e fuori da ogni controllo.Quindi la responsabilità a monte credo che sia dello stesso stato e quindi dei governi dello stato che non li destina ad una condizione umanizzante sotto gli sguardi della stessa Europa la quale finora non è che abbia fatto molto per queste persone tranne che con i profughi siriani di un certo livello d’istruzione quando sono stati accettati dalla Germania.Tutti gli altri sono uomini e donne a completo carico nostro e perdipiù resi dai nostri ordinamenti inattivi all’interno della nostra società poichè non lavorano ma lo Stato invece usa soldi pubblici nella misura di 38 Euro al giorno per ogni persona ad enti, cooperative, istituzioni religiose… chissà chi avrà avallato l’esborso di tali cifre fatte ai sopracitati enti ? La risposta non potrebbe essere difficile ad essere fornita all’interno delle formazioni partitiche italiane al dilà delle sonore idiozie del pericolo della ”sostituzione etnica” del centro-destra di questi tempi.Per esempio in Germania la somma pro-capite è di 25 Euro giornalieri, ma noi siamo signori e rimpinguiamo molti enti appunto con soldi pubblici nella misura di 38 Euro giornalieri,dando fra l’altro ai migranti la visione che siano immersi in una favola dove anime eccelse si prendono cura dei poveri migranti e che lo Stato italiano per sua natura e regole sia il più aperto dove ognuno possa fare ciò che voglia fino anche agli atti di violenza che spesso non viene punita perchè i colpevoli sono nulla tenenti o perchè nessuno li và a cercare perchè questa è una prassi che richiede tempo e denaro.Questo che avete letto non è nè qualunquismo nè alcun altra forma di infierimento sui deboli da parte di uno stato anch’esso debole come chi ospita,ma credo che sia la fotografia di una situazione che non esiste da ieri ma da parecchio tempo a questa parte e che più che il tempo passa e più è irrisolvibile e che avrà maggiori dimensioni in un prossimo futuro purtroppo se non vengono prese misure per limitare un flusso che per sua natura è inestinguibile perchè basato sulla lotta degli esseri umani per la loro sopravvivenza e che quindi in un mondo siffatto non è pensabile che si possa in qualche modo arginare bensì invece si debba regolarlo.A questo deve tendere il nostro governo ma mi sembra che fin’ora poco sia stato prodotto.
Come ho detto nel precedente commento non giustifico niente e condanno gli atti compiuti da quella persona, il mio era un ragionamento più general. Dieci giorni fa,per esempio, tornando dalla partita a Perugia, verso le 23, per puro miracolo non ho investito un uomo di origini africane che in chiaro stato di alterazione camminava sul bordo della strada prima di Moiano, in quel punto fuori dall’abitato completamente al buio. Ho chiamato i carabinieri che sono prontamente intervenuti. Credo che in quel frangente ci fosse più da preoccuparsi per le sorti di quell’uomo che del paraurti della macchina che lo avesse eventualmente investito. Tutto questo per ribadire la ferma condanna per quello che è successo due giorni fa al Greenbar a Chiusi ma per ribadire quale sia la situazione a livello sociale.
Buonasera, mi permetto di intervenire perché a differenza di altri che hanno scritto fiumi di commenti su questo articolo, io, a differenza di loro ero presente, e soprattutto non si sono mai visti al Green Bar
Per la breve cronaca, sono arrivato al bar mentre era in atto il casino procurato da questo ragazzone di quasi 2 mtr e con le spalle molto grandi (faceva abbastanza paura…), ed era ubriaco da almeno 2/3 h, poiché ero stato prima e lo avevo già notato con molte birre da cl. 66, vuote logicamente
Pertanto: Il primo sbaglio è di parlare del colore della pelle, razza, religione, provenienza, segno zodiacale o se è a dieta…
Il disagio, unito all’alcol ha provocato tutto questo
Dovete mettervi in testa che questa immigrazione, fatta con barconi, barchini, navi o canoe è FALLITA!!!
E la sinistra è completamente responsabile!!!
Chiusi Stazione è un luogo insicuro, come messo a gli atti dal sottoscritto durante il mio unico, per adesso, Q.T. dell’estate 2022, perché non è possibile integrare persone che non vogliono riconoscere le regole dello stato italiano, ma soprattutto non rispettano degli Italiani
Ma soprattutto è un pericolo pubblico, perché le ragazze erano sconvolte
Tutta la zona che va dal posteggio delle Poste fino alla fine di Via Manzoni, compreso il sottopasso fino alla vecchia centrale ENEL , verso Po Bandino è un piccolo Bronx, dove ci sono tutta una serie di reati , che vanno dallo spaccio alla prostituzione
Negare tutto ciò , oltre a farvi perdere di credibilità , fa male a tutta Chiusi , al tessuto sociale , economico e soprattutto Turistico ( anche se a Chiusi non se ne vede mezzo di turista, la Stazione è molto utilizzata da chi soggiorna nelle zone o paesi limitrofi)
Per il resto, sono solo chiacchiere…da BAR, appunto
Per Francesco Sepiacci
Ma a chi ti riferisci nel tuo commento?
Principalmente a te…
Ma non era difficile da capire
Vedi Francesco Sepiacci il tuo problema è non saper esprimere un parere senza tirare in ballo altri,il fatto di essere presente o meno ai fatti non rende la tua opinione migliore della mia. Ci dividono esperienze di vita totalmente diverse che a te hanno reso razzista, ed è una tua legittima opinione di cui ti assumi la responsabilità, a me hanno reso una persona che altrettanto legittimamente esprime levproprie opinioni. Morale: scrivi quanto vuoi ma esprimi i tuoi pensieri e non ti preoccupard dei pensieri degli altri.