FRECCIAROSSA E NON SOLO: CHIUSI, NASCE UN COMITATO TRASVERSALE PER IL NO ALLA STAZIONE IN LINEA E LA DIFESA E IL POTENZIAMENTO DELLA STAZIONE ATTUALE
NO ALLA STAZIONE IN LINEA TRA FIRENZE E ROMA perché una tale opera costuirebbe uno spreco inutile a discapito di investimenti più rispondenti alle esigenze del territorio;
RICONFERMA DELLE FERMATE DEL FRECCIAROSSA,perché vogliamo che i nostri territori non restino isolati dai collegamenti veloci;
POTENZIAMENTO DELLA STAZIONE DI CHIUSI-CHIANCIANO TERME per i collegamenti della rete locale interregionale, investimenti sulla tratta Chiusi-Siena, Chiusi-Perugia per favorire gli spostamenti versoi centri dove sono ubIcati i servizi essenziali: scuole, università, ospedali…
INVESTIMENTI NELLA LOGISTICA PER TRASPORTO MERCI, per la realizzazione di un centro di interscambio gomma -rotaia.
Questi sommariamente i punti cardine della piattaforma di un COMITATO PER LAVALORIZZAZIONE della STAZIONE di CHIUSI-CHIANCIANO che si è costituito in questi giorni a Chiusi,ma intende allargarsi a tutto il territorio circostante. E che al primo punto (no alla stazione in linea) aggiunge la richiesta di cancellare la previsione della nuova stazione AV dal piano urbanistico intercomunale dell’Unione dei Comuni della Valdichiana, e di destinare risorse e investimenti sulla viabilità stradale e sulla mobilità dolce per favorire le connessioni con le infrastrutture ferroviarie.
Il Comitato è aperto e plurale, diciamo pure “trasversale”. Tra i promotori troviamo infatti forze politiche di maggioranza e di opposizione, soggetti diversi e già un bel numero di cittadini. Ne fanno parte il Gruppo Possiamo, il M5S, il Psi che facevano parte della maggioranza comunale e adesso ne sono usciti), Sinistra Civica ed Ecologista (che ancora ne fa parte), Sinistra Italiana, la lista di minoranza Chiusi Futura.
La piattaforma ricalca sostanzialmente ciò che da queste colonne abbiamo sempre sostenuto, per questo Primapagina aderisce convintamente come testata e anche con alcuni singoli redattori e collaboratori. Ci fa piacere che intorno a queste “rivendicazioni” si stia creando un movimento ampio. E non solo chiusino.
Di seguito il primo elenco di nomi ,che si aggiungono alle sigle prima citate. Li indichiamo in ordine casuale,così come ci sono stati segnalati:
Carlo Giulietti, Gianni Bagiana, MariaChiara Storelli, Mario Scarpelli,Bruno Del Buono, Silvano Alfatti, Lucia Lazzeri Contini, Francesco Storelli, Paolo Fei, Enrico Merluzzo, Chiara Pugnalini, Nadia Picchiotti, Crlo Capuccini, Anna Maria Piccinetti, Alfero Tibò, Maria Gliatta, Paola Udris, Tiziana Marroni, Simone Rosati, Barbara Giacomelli, Francesco Sepiacci, Silvia Culicchi, Claudia Morgantini, Gianni Di Micco, Rosanna Vegni, Carlo Sacco, Elisabetta Borchi, Luana Rossi, Renato Civitelli, Romano Romanini, Renato Casaioli, Paola Margheriti, Enzo Gaudiano, Massimo Giulio Benicchi, Sergio Wedenissov, Paola Fatichenti, Mauro Tosi, Fangio Picchiotti, Alessandro Lanzani.
Come primpagina invitiamo chiunque fosse interessato e intenda aderire a inviare o segnalare l’adesione sotto questo articolo o sotto i vari post che sui social promuoveranno l’iniziativa.
Secondo noi, la costitituzione del comitato è e deve essere solo il primo passo cui dovranno seguirne altri. Una manifestazione di piazza, per esempio, qualche iniziativa pubblica a Chiusi e non solo a Chiusi, perché il tema in generale e quello specifico della salvaguardia e potenziamento della stazione di Chiusi-Chianciano Terme non riguardano solo Chiusi e Chianciano.
Il Pd che finora si è attardato e barcamenato sulla stazione in linea, chiedendola a Salcheto-Tre Berte e che è stato sbeffeggiato dal presidente della regione Toscana Giani, il quale invece ha detto chiaramente di puntare su Rigutino, ha ora la palla buona per sgombrare il campo dalla “bufala” e per non rimanere isolato e contro mano rispetto al resto del mondo. Ha insomma l’opportunità di dimostrare se gioca per gli interessi di Chiusi e del territorio oppure contro. E lo stesso discorso vale, specularmente, per le forze di centro destra a partire da Lega e Fratelli d’Italia, che hanno l’opportunità di dimostrare anche loro se hanno più a cuore il territorio o la “sudditanza” ai vertici nazionali e al governo.
A nome dei mezzo sangue ,come il sottoscritto che il treno l’avrà preso centinaia di volte per venire in val di Chiana ,appoggio l’iniziativa e mi aggrego al comitato .
Anche noi da Milano ci aggreghiamo al comitato. Potrebbe essere utile una petizione su change.org? Maria Rosa Sora e Luigi Barni
L’ordine di citazione delle forze politiche è inverso rispetto a chi prima si è attivato sul tema?
l’ordine delle forze politiche risponde solo ad una esigenza di costruzione della frase, per meglio inquadrare la loro posizione rispetto alla maggioranza e all’amministrazione. Nessuna intenzione di favorire qualcuno a discapito di altri. Come primapagina ci fa piacere che lo schieramento sia ampio e variegato. E saluteremmo volentieri l’adesione anche del Pd, se arrivasse, senza con questo disconoscere gli errori,i ritardi, i silenzi, le titubanze che hanno caratterizzato le posizioni del Pd in questi mesi… La battaglia è seria e più siamo e meglio è.
Segnalo la mia volontà di appartenere a questo comitato, senza veste politica, da semplice cittadino che si è sempre interessato alla viabiità della VAL NESTORE. Già presidente del comitato ” PRO VARIANTE ANAS ALL’ ABITATO DI TAVERNELLE ” per la tratta Fontignano-Tavernelle Ovest ( La Potassa ) Cotituito nel 2006, lavori eseguiti grazie al contributo del Ministro Di Pietro, lavori ultimati ed inaugurazione della strada nel febbraio 2013. La Presidente Catiuscia Marini, assunse l’impegno di appaltare subito i lavori di miglioria della Pievaiola, tratto Fontignano- Castel del Piano , ormai diventata come la tela di Penelope… è di là dall’essere completata. La Marini si era altresì impegnata per il progetto di fattibilità e sucssivo progetto esecutivo per la strada Moianese 309 per collegamento sicuro e veloce: Piegaro – Chiusi, il tutto per completare il collegamento Perugia- Chiusi. E’ ben evidente che se salta l’AV a Chiusi, salterà la variante alla 309! Così tutta la VAL NESTORE seguiterà a restare una direttrice morta, senza sviluppo, senza lavoro e possibilità di recupero dei tanti posti di lavoo persi ( Enel, Trafomec, IMP, Ecc.) Buon lavoro per tutti i partecipanti al nascente comitato . Da parte di un pensionato, ex Quadro Enel Produzione di Pietrafitta, Maestro del Lavoro, insignito il primo maggio 2002 , presso il Quirinale.
Certo che l’ordine delle forze politiche che prima si sono attivate sulla questione è inverso e me ne chiedo le ragioni -senza risultare possessore della coda di paglia-che tale metodologia sia ricorrente e sia diventata normalità, come lo è stata altre volte che le iniziatve anche quelle culturali sono state soffiate da altri e presentate oscurando le parti politiche che si erano attivate.Ben poca cosa questa poichè tutto si fà per Chiusi ma nello stesso tempo credo che sarebbe cosa gradita che tali ripetuti fatti vengano portati alla conoscenza dei cittadini perchè gli stessi si rendano conto di questa strisciante metodologia perchè se qualcuno la evidenzia e ne parla vuol dire che il problema esiste ed anche dovrebbe a senso mio fornire il discrimine delle buone intenzioni.Adesso si è formato un Comitato per la difesa della esistenza della Stazione di Chiusi, del suo ampliamenento e delle sue funzioni e che unisce vitalità alle ragioni che molti nel recente passato hanno messo sotto i piedi con grande noncuranza della centralità di Chiusi e di ciò che possa rappresentare una enorme massa di denaro speso per un opera la cui utilità è stata molto criticata e poichè adesso portati per i capelli sopra le questioni hanno comportamenti ondivaghi tali da far vedere a carattere cubitali da una parte l’ascolto dell’orecchio proteso verso la cittadinanza(e come si possa negare questo non lo sò) ma dall’altra partecipare al campo del ”NI” perchè si trovano fra l’incudine ed il martello. Allora che i cittadini tutti a cui stà a cuore che la politica che si appresta a decidere su tale questione non sia l’agente che sentenzi la morte del nostro territorio, sono avvisati. Occorre una presenza popolare alle adesioni di quanto venga richiesto e di opporsi fortemente alle decisioni che sembrano già essere state prese fra Regione e Governo del paese.Facciano sentire la loro voce anche i paesi limitrofi ed i relativi sindaci e come sta succedendo non giuochino a nascondino perchè così facendo sappiano che svelano la loro catena di trasmissione fasulla e che vengono giudicati dai loro elettori, che si dimenticano dei fatti quando vogliono dimenticarsene come fanno normalmente tutti gli italiani quando i fatti riguardano il sociale e non riguardano loro ma questa volta riguardano anche loro perchè a Chiusi ci vivono. E allora non bleffi nessuno in attesa di decisioni più alte di loro e diano tutti l segno che occorra cambiare e partiamo da un tema come è questo se vogliamo riscattarci ed alzare la testa !
“Nel novembre del 1875, con il completamento della Roma Firenze, via Chiusi, le speranze dei perugini, intorno al mantenimento di una centralità ferroviaria, caddero nel vuoto. Con l’apertura della Cortona Foligno, segmento integrante del primo itinerario tra le due maggiori città del Centro Italia, erano state coltivate fin troppe illusioni. Da un giorno all’altro i lunghi espressi abbandonarono il tracciato est del Trasimeno per correre diretti verso la città eterna. Per raggiungerla gli stessi perugini gli stessi perugini potevano contare sempre sulla via di Foligno, ma un innesto sulla nuova Firenze Roma, proprio a Chiusi, avrebbe significato ben più significati traguardi. Inoltre l’idea di un tale allaccio poteva aprire un capitolo ancora più affascinante: uno sbocco verso il Tirreno”. Questo si legge nei libri di storia delle ferrovie dell’Italia centrale. Prima dell’Unità d’Italia, lo Stato pontificio fece passare per il nord del Trasimeno , Perugia, Foligno la linea per andare a Roma. Con il Paese riunificato finalmente, si aprirono altre prospettive, soprattutto per Perugia, che avrebbe rotto per sempre con il suo isolamento. La politica boicottò questa soluzione naturale, razionale, perché aveva paura di perdere il suo potere, i suoi privilegi in una vasta area dell’Umbria. Vogliamo seguitare ad andare avanti così, o rompiamo con questi ricatti? Il Piano Regionale Trasporti pensato dall’Assessore Melasecche, vuole seguitare ad andare avanti così.
Aggiungiamo Nadia Picchiotti.
C’è già..
”Le costruzioni delle frasi” se si voglia rispettare anche la volontà degli altri- visto che ci si appella giustamente al consorzio partecipativo-,è bene che lo si sappia che poteva essere fatta e costruito il periodo anche in altro modo ed in maniera” non casuale”come viene lasciato intendere(vedi anche il mio precedente intervento dove specifico che non lo faccio per la coda di paglia) ma dando la fotografia della situazione per il rispetto della verità oggettiva verso il pubblico che legge poichè coloro che hanno protestato di ”quese piccole sviste guarda caso casuali” siano stati i principali fautori sia della mobilitazione sia anche -ma non per rimarcare- l’effetto trainante dell’iniziativa,anche con il supporto certamente del tuo giornale andando a ritroso nel tempo e non ho difficoltà a riconoscerlo che hai sempre sostenuto il riconoscere le priorità dell’ipotesi Chiusi sulle altre iniziative non da adesso,credo comunque che sarebbe bene per un rispetto delle verità specificarlo,anche dal momento che ” fra le cosiddette righe”quando si decide di prendere la penna e scrivere, ci sanno leggere in diversi, specialmente coloro che stanno all’opposizione da sempre e non da adesso e non è questione di coda di paglia.Chi lo puo dire ? Forse questo sarà una rimarcatura da parte dell’opposizione di essere stata sempre lasciata in disparte ed offuscata del suo lavoro anche su come si presentano le cose ed i fatti,chissà se sono nel giusto oppure esagero e sono fuori dalle righe ma guarda caso proprio per rimarcare la verità oggettiva e per comuinicarlo ai cittadini di Chiusi che lo sappiano che le iniziative prese all’interno del Consiglio Comunale da parte di Chiusi Futura sono state dalla loro partecipazione al Consiglio Comunale ben registrate in 22 interrogazioni e 10 Mozioni. Gli altri delle opposizioni cosa hanno prodotto come lavoro ed informativa?E allora se debba esistere una informazione corretta quella è bene che venga a conoscenza dei cittadini di come abbiano lavorato in maniera seria due donne senza risparmiarsi e di questo lo debbono tener presente tutti perchè non è propaganda di parte ma la realtà vera e merita di non essere annoverata all’ultimo posto con la ragione della ”costruzione della fraseologia”perchè tale modalità è invalsa da sempre da parte di chi ha la maggioranza ed anche del comparto mediatico consenziente perchè tutto questo risponde alla prerogativa tutta politica che meno se ne parla del lavoro degli altri e meglio è e tutto serve, anche le cose che appaiono minime.Dico questo perchè come dicono a Napoli ”Accà nisciuno è fesso”.Ci sono comunque persone alle quali le ragioni dell’opposizione sono venute dopo perchè prima facevano parte della maggioranza e oggi sono contento che abbiano riconosciuto coram populo che la ”cazzata”-hanno loro stessi usato tali parole- era stata fatta e ne hanno preso le distanze.Ben venga tutto questo quando possa servire ad una critica del proprio operato. Le motivazioni di questo percorso non stà a me dirle e vedo che tale percorso è stato inaugurato inizialmente dal PSI ( 2 gatti senza offendere nessuno… ) per poi seguire Possiamo la cui scelta ho apprezzato e adesso anche i 5 Stelle su quali ho espresso il mio parere su Chiusiblog rispondendo molto apertamente a Bonella Martinozzi.Bene, siamo a questi punti e credo che d’ora in poi si debba pretendere dal complesso mediatico una più stretta osservanza di chi notte e giorno con lavoro continuo e con assoluta abnegazione(ED E’ BENE CHE LA GENTE DI CHIUSI QUESTO ASPETTO LO CONOSCA E LO PUO’ CONOSCERE SOLO SE SE NE PARLI E VENGA EVIDENZIATO) che l’opposizione nella veste dei rappresentanti di CHIUSI FUTURA abbiano da soli presentato dalla loro elezione ad oggi se non vado errato le ben 22 interrogazioni e le ben 10 mozioni di cui ho già parlato prima. Non sò se tutti gli altri delle opposizioni l’abbiano fatto in tale quantità,segno questo che per la prima volta a Chiusi ci sono delle persone che sebbene poche ed anche isolate si siano rimboccate le maniche e siano persone serie che abbiano mantenuto le promesse fatte al loro elettorato.Allora perchè non dargliene atto di questo e non relegarle in ultima fila ? Tu esordirai che ho la coda di paglia solo dovuta per una ”causalità e collocazione grammaticale nella costruzione del discorso” ma credo comunque sia ora di finirla che vi siano persone soprattutto nell’establishment e luoghi contigui che usano anche questi mezzi per figurare in prima linea quando invece non ci sarebbe bisogno di scomodare Tiziano Terzani-come ho già evidenziato in un altro intervento precedente- riguardo al paragone dei corrispondenti di guerra che erano seduti davanti ad una birra all’Hotel Caravelle di Saigon e la sera si facevano raccontare quanto succedeva in prima linea dai corrispondenti sud-vietnamiti a suon di dollari.Lui lavorava perchè era sul posto,vedeva, si rendeva conto materialmente di quanto accadeva e rischiava; gli altri superpagati e comodi non rischiavano nulla ed incassavano i proventi.E allora anche questa Marco sarebbe una storia da farla finita, una piccola storia di certo perchè su questa si potrebbe anche dire che ”le pulci abbiano la tosse”e potrei essere d’accordo anche con tale espressione, ma invece tutto serve,visto anche che le considerazioni dell’establishment sulla divulgazione delle notizie sul giornale Chiusi Informa- pagato fra l’altro da tutti-hanno sempre gloroficato e magnificato le iniziative che sono state da anni prese dalle maggioranze ma nel contempo oscurato quelle negative sull’amministrazione del terrritorio (basti guardare come sono ridotti oggi i fossi dove si rischia il rigurgito delle acque come in Emilia Romagna tanto per dirne una e visto che attualmente l’appello del Comune su questo tema sul suo giornale lo attendo con curiosità se apparisse sulla pubblicazione predetta proprio per leggere cosa si dica).Mi sembra che il ”và tutto bene” come è stata da sempre la tendenza, qualche variazione nel merito la debba avere, così come l’abitudine a non parlare delle cose con il loro ORDINE di MERITO. Poi alla fine siamo tutti per la riscossa di Chiusi ed aderenti alle istanze comuni dell’ampliamento della stazione ferroviaria e del mantenimento della centralità che le appartiene sin dalla nascita, ma i pesi -anche proprio in questi tempi che viviamo- non sono tutti euguali e sul fatto di coinvolgere il PD potrei essere anche d’accordo se i suoi dirigenti locali avessero mostrato una tangibile attenzione e non fossero venuti al rimorchio quando forse hanno visto con i loro occhi il cielo oscurarsi all’orizzonte ed allora vedo che diventano più morbidi e melliflui.Cosa sott’intente tutto questo ? Vorrei sapere da te una idea su questo,anche perchè come recita il proverbio ”il buongiorno si vede dal mattino”. E’ la loro volontà aderire alla ristrutturazione della stazione ed alla sua rivalutazione e con essa a quella del territorio, oppure giacciono svenuti e fuori conoscenza agli appelli della Regione Toscana piegatasi alle direttive del governo attuale ? I sindaci come giustamente tu scrivi :”qui si parrà vostra nobilitate”…ma di questa credo che ultimamente negli anni di nobilitate nel partito egemone poca vi sia stata purtroppo sia nei vertici al centro chè ancorpiù in periferia e più che ”nobilitate”vi sia stato ”servaggio” ed accettazione acritica della base.Non voglio dilungarmi oltre sulle cose che si sanno bene ormai.Purtroppo per loro ma purtroppo anche per noi che siamo stati trattati come sudditi rispetto ai problemi che ci sono.
E allora se da una parte”politicamente” sarebbe un segnale quello che potrebbero dare i Sindaci in questa occasione ed anche pesare per una inversione di tendenza credo che sia possibile che li vedremo schierati in un fronte che va dal ”NI” al NO.E allora toccherà solo ai cittadini rimboccarsi le maniche e farsi sentire e credo che questo se riuscirà possa essere il primo segnale grande di una riscossa da parte della gente.E loro come ”establishment”di questo hanno timore e se qualcosa può far cambiare loro idea è tale timore non la ragione che non hanno perchè l’hanno già dimostrato che le cose che sono stati spinti a fare sono tutte cose che sono state fatte nel passato ”ob torto collo”, quindi la fiducia poca era ed ancor oggi meno resta. Tu osserverai che data la tua risposta citata in questo post che hai pubblicato dove non ci sarebbe stato bisogno di farla tanto lunga e che avrei anche potuto soprassedere nel dire tutto ciò che ho detto, ma invece l’ho voluto sottolineare perchè tutto serve e tutto pesa se da parte dei media si inizi ad agire liberi dalle preclusioni ed a dare il giusto peso a chi se lo merita e non a stare con i frati ed a zappare l’orto( a proposito dell’estensione alla partecipazione del PD) perchè se siamo arrivati a tutto questo LO SI SAPPIA che la responsabilità è di quel partito quindi prima il danno poi il carroziere ? Mi sembrerebbe la cosa più assurda e permetterebbe di avere comunque le mano in pasta da parte di chi non ha riscosso la mia fiducia.Un errore politico mi dirai e privo di lungimiranza ? Le truppe cammellate ci sono sempre e le tirano fuori ad ogni piè sospinto senza curarsi se questo faccia bene al sociale oppure sia un danno, a loro intendendo come ” l’establishment regionale e gli accordi già concertati” -e lo hanno dimostrato-interessa solo vincere.L’imperativo in questo caso potrebbe anche essere quello che diceva Che Guevara :” occorre essere duri senza perdere la tenerezza”…e forse i cittadini capiranno che ciò che si deve fare per Chiusi và fatto seriamente senza curarsi dell’appartenenza politica ai partiti.E’ lì che ” si parrà loro nobilitate”.
Dato che la stazione in linea è una gran ca…ata (cit. Fantozzi) e non si farà mai (andate a vedere i dati della fermata di Valsamoggia che insiste peraltro su aree economicamente ben più appetibili), ripristinare la fermata del Frecciarossa a Chiusi sarebbe una scelta di buonsenso e segnalerebbe un minimo di responsabilità verso un territorio oggi bilico, domani lasciato andare verso un declino difficile da recuperare.
X Alterio Frigerio. Lapalissiano quanto dice ed è semplice a comprendersi.Allora secondo lei come mai si insiste per l’altro tipo di realizzazione escludedo il rafforzamento di Chiusi al quale forse-e dico forse- darebbero il contentino del frecciarossa che potrebbero revocare quando lo desiderano ? Non crede che tali decisioni siano prese dai vertici , spesso infischiandosene di quanto pensi la gente? E se ne infischiano per il semplice motivo che fin’ora la gente non si è fatta sentire su questo argomento, anche perchè il farsi sentire attraverso i canali ufficiali della politica è un asso in mano ai politici che sterzano la cosa ed i problemi come vogliono, senza nessun interlocutore se non quelli crati da loro stessi.E allora in piazza per favore e facciamoci sentire e mettiamo l’accento sull’impotenza dei partiti che hanno guidato la politica fino ad ora perchè non è più tempo risolvere i problemi percorrendo le vie che piacciono a lor signori !
è quello che su queste colonne scriviamo da sempre,da quando si cominciò a parlre di ipotetica stazione in linea. E all’inizio (nel 2014) la stazione di Chiusi non era idonea per le fermate dei treni AV, quindi un ragionamento sulla stazione in linea ci poteva anche stare… Adesso no, perché lastazione è stata adeguata e i treni Av si possono fermare,come è successo dal 2019 al 2022. La scelta è solo politica. E quella della stazione n linea, dovunque s faccia, è una scelta politica CONTRO Chiusi e contro il territorio circostante.Toscano e umbro.
Aderisco in particolar modo per ragioni ambientali. Non si puo’ denunciare a parole l’emissione di gas climalteranti ed il consumo di suolo e continuare con un modello di sviluppo non più compatibile con il cambiamento climatico.
X Battilana. Una punta di polemica però permettimela quando dici che ”aderisci in particolar modo per ragioni ambientali”.E certamente lo comprendo, ma la riflessione sul modello di sviluppo che ha portato non solo all’intolleranza ambientale ma anche a quella umana e sociale noo ? Tali intolleranze sono strettamente unite come ben sai e viaggiano parallelamente l’una in conseguenza dell’altra.O no ? E allora se ancora la società industrializzata occidentale non ha trovato la panacea ai suoi mali che si chiamano problema della produzione della ricchezza globale e della sua ripartizione, guerra e più che altro ”il pesare sul piatto della bilancia ” sempre da parte dei soliti che sostengono tale modello di sviluppo mentre nulla all’orizzonte appare ed è stato inventato, perchè quello che fu inventato diverse decadi or sono è imploso e davanti a tale fatto nessuno ne vuol prendere atto all’interno delle nostre società occidentali, anzi, con le ultime risoluzioni dell’Europa si mandano armi ad una nazione divenuta randello dell’occidente col pretesto della difesa della libertà (di chi poi non si capisce e che dovrebbe a detta di un popolo bue dovrebbe essere quella nostra che ci ripari dalle nefandezze delle autocrazie) mentre in casa nostra con gli ultimi rovesci naturali dell’Emilia Romagna, ecologici ed anche di incertezza politica e quindi sociale, caro Raffaele la vedo dura a convincere le persone che occorra mantenere le direttive principali del modello di sviluppo.Come tutti i modelli economici basati sulla teoria economica applicata dall’occidente al mondo-perchè di questo si tratta alla fine- come vedi siamo giunti sul baratro del non ritorno.Allora, giustamente come osservi,ci vorrebbe anche l’autocritica di come la politica ha pesato ed interferito negli ultimi venti-trenta anni almeno a produrre tale modello di sviluppo fallimentare.Ti ricordo il penultimo governo che ha visto tutte le forze politiche tirate per i capelli sopra la corona di Draghi- ritenuto da quasi tutti per non dire da tutti esimio economista ed intoccabile stratega al di sopra delle parti(perchè questa è stata la fiigura che la politica gli ha fatto assumere- che ha applicato tutta la teoria economica che già conoscevamo negli anni passati, anzi l’ha rafforzata dal punto di vista delle necessità atlantiche e della Nato e non del mondo, per arrivare- e credo che te la ricorderai- all’improvvida espressione fatta poco subito dopo l’inizio della guerra quando disse le testuali paole” Putin deve perdere !” Con tutto quanto poi ne è conseguito.Allora, se questi sono i parametri attraverso i quali noi come italiani pensiamo di invertire il modello di sviluppo che è sotto accusa di aver prodotto parecchie cose storte per il mondo e non solo l’ecologia al disastro con gli apparati industriali mai messi in discussione anzi rafforzati per decenni perchè sennò ci sarebbe stata la rivolta sociale, allora caro Raffaele mi sembra che anche tu comprenda che tale sistema sia alla fine, ed imploderà con molto più fragore dell’implosione dell’Unione Sovietica e porterà il mondo sull’abisso di una guerra totale ma non contro la Russia ma contro il mondo nella sua totalità, perchè il sistema capitalistico non può più amministrare le forze che l’hanno evovcato e sostenuto ed il dilemma è quello che il mondo sarà portato di fronte al disastro globale dell’ecologia e della guerra.Il tanto criticato Karl Marx quando diceva che il capitalismo era una molla che serviva ad espandere la produzione e quindi creare lo sviluppo diceva parallelamente che avrebbe creato i suoi seppellitori.Secondo i sostenitori del capitalismo ed ancorpiù del riformismo moderno tanto caro alla sedicente sinistra- che ha pensato bene di divulgare la presunta falsità di tale teoria dello sviluppo tagliando le gambe ad un rinnovamento gloabale e respingendo i poveri di tutto il mondo di fronte all’esigenza della ripartizione della ricchezza da loro prodotta perchè è parso che il capitalismo anche con i propri alti e bassi fosse la sola strada per l’espansione perenne- oggi siamo di fronte al riconoscimento che ci eravamo sbagliati, ma forse purtroppo è troppo tardi ed i suoi sostenitori si dovrebbero radere i capelli a mo’ dei padri domenicani ed andare in convento ad espiare diverse colpe, se non altro quelle concettuali.E per concludere scusandomi come al solito della lunghezza di questo mio intervento, voglio qui riportare e condividere con i lettori parole non mie ma che appartengono a quelle scritte da Benjamin Abelow nel: ” suo libro dal titolo ”Come l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina”.Abelow scrive:” Il mio obiettivo non è difendere l’invasione ma spiegare perchè è avvenuta.La maggior parte dei cittadini occidentali ha sentito una spiegazione unilaterale e semplicistica di come è nata questa guerra.Ovvero che l’occidente è tutto buono e la Russia è tutta malvagia.Cerco di pareggiare quel conto.La verità può essere dolorosa,ma è comunque essenziale,perchè se non diagnostichi corretamente un problema,non sarai in grado di trovare una soluzione”. Oltre a tutto il resto, a noi occidentali questo è successo ! Ed allora la verità non è di questo mondo anche se si tenta di infilarcela nel cervello tutti i gorni da parecchio tempo ! Ed i motivi di questo caro Raffaele nei miei logorroici scritti ed interventi specialmente su Primapagina l’ho detto da parecchio tempo,tant’è che alla data odierna quella macchina della verità si trova a malpartito e pensa che la sola via d’uscita da tutto questo e dal ”Default” che serpeggia in queste ore sugli Stati Uniti sia da una parte l’accordo fra Biden ed i repubblicani (cioè fra le due facce della stessa medaglia che ho sempre detto) perchè nessuno dei due rinuncerà all’aspettativa comune di tenere il mondo sotto i propri piedi e cioè sotto i piedi degli Stati Uniti d’America e dall’altro della guerra che possa continuare per affossare la Russia.Questo è il sistema che fino ad oggi ha dominato il mondo e l’ha reso anche davanti ai nostri occhi senza una prospettiva di un riscatto nè ecologico e nemmeno economico.A dimostrazione i ricchi sempre di meno ma sempre più ricchi ed i poveri sempre di più e sempre più poveri. Ti sembra che questo sia uno slogan ? A me no, perchè è la realtà oggettiva. Qualcuno di cui adesso mi sfugge il nome disse:
”La nuova filosofia è imparare di nuovo a rivedere il mondo” e di fronte a quella cultura che ci ha fatto da sempre vedere che noi occidentali purtroppo nel palcoscenico del mondo siamo i soli protagonisti ed i soli spettatori credo che il significato di quanto contenuto fra le sopracitate virgolette sia un fatto improcastinabile a dover considerare.Quindi non è solo l’aspetto ecologico che si dovrebbe condividere ma comprendere che da quello derivi ed anzi viaggi in accoppiata quello politico dello sviluppo, e che il riformismo abbia fatto il suo tempo perchè ha prodotto alla fine l’allontanamento solo temporaneo del crollo.E se oggi come ci dicono Biden ed i repubblicani starebbero per reaggiungere l’accordo per alzare il tetto alla possibilità del default,come lo si capisce è solo una questione di tempo perchè quelle logiche di spesa del sistema americano per cercare di non farlo crollare non possono per propra NATURA cambiare,previa la sua stessa implosione.C’è solo l’altro aspetto ed è quello della guerra globale, se applicarla oppure creare le condizioni per fermarla. Alla ragione umana tale scelta.
Ci è stata comunicata l’adesione di Europa Verde provinciale Siena
Caro Carlo (Sacco), non credo che ai lettori di Primapagina interessino le nostre diverse Weltanschauung. Inoltre credo che alla nostra età, ormai,ognuno si tenga la propria.
X Battilana. Libero di credere ciò che credi che sia meglio anche alla nostra età,ma a parte la mia caratteriale stancante logorroicità,ma credi proprio davvero che ai lettori di Primapagina non possa interessare una diversa visione del mondo fra le persone posto anche che ognuno alla fine si tenga la propria? Mi sembrerebbe quasi una rinuncia ad un bisogno essenziale che è quello del confronto.E dove manca questo inevitabilmente alla fine finisce per affermarsi la legge del più forte che non è sempre detto che possa essere quella giusta.Ed a corroborare tale mio pensiero c’è la situazione di non reazione dei deboli verso le imposizioni dei più forti: una volta la gente protestava ed avvertiva la necessità di questo confronto e del dinamismo sociale che ne scaturiva ed il mondo aveva imboccato una strada che portava al cambiamento; oggi la compressione delle classi subalterne è palese ed è aumentata la dipendenza-anche volendo escludere il discorso sull’economia-dell’individuo dalle patologie nervose e mentali,segno è che nei meccanismi di questo sistema qualcosa non funziona ed andrebbe cambiato.E se ai lettori di Primapagina-come dici tu- non interessa peggio per loro, cosa ti devo dire ?