FRECCIAROSSA E NON SOLO: CHIUSI, NASCE UN COMITATO TRASVERSALE PER IL NO ALLA STAZIONE IN LINEA E LA DIFESA E IL POTENZIAMENTO DELLA STAZIONE ATTUALE

FRECCIAROSSA E NON SOLO: CHIUSI, NASCE UN COMITATO TRASVERSALE PER IL NO ALLA STAZIONE IN LINEA E LA DIFESA E IL POTENZIAMENTO DELLA STAZIONE ATTUALE
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NO ALLA STAZIONE IN LINEA TRA FIRENZE E ROMA perché una tale opera costuirebbe uno spreco inutile a discapito di investimenti più rispondenti alle esigenze del territorio;

RICONFERMA DELLE FERMATE DEL FRECCIAROSSA,perché vogliamo che i nostri territori non restino isolati dai collegamenti veloci;

POTENZIAMENTO DELLA STAZIONE DI CHIUSI-CHIANCIANO TERME per i collegamenti della rete locale interregionale, investimenti sulla tratta Chiusi-Siena, Chiusi-Perugia per favorire  gli spostamenti versoi centri dove sono ubIcati i servizi essenziali: scuole, università, ospedali…

INVESTIMENTI NELLA LOGISTICA PER TRASPORTO MERCI, per la realizzazione di un centro di interscambio gomma -rotaia.

Questi sommariamente i punti cardine della piattaforma di un COMITATO PER LAVALORIZZAZIONE della STAZIONE di CHIUSI-CHIANCIANO che si è costituito in questi giorni a Chiusi,ma intende allargarsi a tutto il territorio circostante. E che al primo punto (no alla stazione in linea) aggiunge la richiesta di cancellare la previsione della nuova stazione AV dal piano urbanistico intercomunale dell’Unione dei Comuni della Valdichiana, e di destinare risorse e investimenti sulla viabilità stradale e sulla mobilità dolce per favorire le connessioni con le infrastrutture ferroviarie.

Il Comitato è aperto e plurale, diciamo pure “trasversale”. Tra i promotori troviamo infatti forze politiche di maggioranza e di opposizione, soggetti diversi e già  un bel numero di cittadini. Ne fanno parte il Gruppo Possiamo, il M5S, il Psi che facevano parte della maggioranza comunale e adesso ne sono usciti), Sinistra Civica ed Ecologista (che ancora ne fa parte), Sinistra Italiana, la lista di minoranza Chiusi Futura.

La piattaforma ricalca sostanzialmente ciò che da queste colonne abbiamo sempre sostenuto, per questo Primapagina aderisce convintamente come testata e anche con alcuni singoli redattori e collaboratori. Ci fa piacere che intorno a queste “rivendicazioni” si stia creando un movimento ampio. E non solo chiusino.

Di seguito il primo elenco di nomi ,che si aggiungono alle sigle prima citate. Li indichiamo in ordine casuale,così come ci sono stati segnalati:

Carlo Giulietti, Gianni Bagiana, MariaChiara Storelli, Mario Scarpelli,Bruno Del Buono, Silvano Alfatti, Lucia Lazzeri Contini, Francesco Storelli, Paolo Fei, Enrico Merluzzo, Chiara Pugnalini,  Nadia Picchiotti, Crlo Capuccini, Anna Maria Piccinetti, Alfero Tibò, Maria Gliatta, Paola Udris, Tiziana Marroni, Simone Rosati, Barbara Giacomelli, Francesco Sepiacci, Silvia Culicchi, Claudia Morgantini, Gianni Di Micco, Rosanna Vegni, Carlo Sacco, Elisabetta Borchi, Luana Rossi, Renato Civitelli, Romano Romanini, Renato Casaioli, Paola Margheriti, Enzo Gaudiano, Massimo Giulio Benicchi, Sergio Wedenissov, Paola Fatichenti, Mauro Tosi, Fangio Picchiotti, Alessandro Lanzani.

Come primpagina invitiamo chiunque fosse interessato e intenda aderire a inviare o segnalare l’adesione sotto questo articolo o sotto i vari post che sui social promuoveranno l’iniziativa.

Secondo noi, la costitituzione del comitato è e deve essere solo il primo passo cui dovranno seguirne altri. Una manifestazione di piazza, per esempio, qualche iniziativa pubblica a Chiusi e non solo a Chiusi, perché il tema in generale e quello specifico della salvaguardia e potenziamento della stazione di Chiusi-Chianciano Terme non riguardano solo Chiusi e Chianciano.

Il Pd che finora si è attardato e barcamenato sulla stazione in linea, chiedendola a Salcheto-Tre Berte e che è stato sbeffeggiato dal presidente della regione Toscana Giani, il quale invece ha detto chiaramente di puntare su Rigutino, ha ora la palla buona per sgombrare il campo dalla “bufala” e per non rimanere isolato e contro mano rispetto al resto del mondo. Ha insomma l’opportunità di dimostrare se gioca per gli interessi di Chiusi e del territorio oppure contro. E lo stesso discorso vale, specularmente, per le forze di centro destra a partire da Lega e Fratelli d’Italia, che hanno l’opportunità di dimostrare anche loro se hanno più a cuore il territorio o la “sudditanza” ai vertici nazionali e al governo.

 

 

 

 

 

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