SANITA’ TERRITORIALE ANCORA IN AMBASCE, TARI E MOSTRA SUL PERUGINO: L’OPPOSIZIONE PIEVESE ATTACCA REGIONE E GIUNTA RISINI

CITTA’ DELLA PIEVE – Ancora problemi per la sanità pubblica in Umbria. E la giunta regionale finisce sotto accusa. “Sono state presentate le (ennesime) dimissioni del Direttore Generale della USL 1, Dr. Massimo Braganti, che vanno ad aggiungersi a quelle degli altri 13 (tredici) in circa 3 anni, nei vertici della Sanità umbra; si torna pertanto di nuovo a navigare a vista anche nella Sanità territoriale e locale, in attesa di nuovi vertici ed ennesimi piani socio-sanitari.” così scrive la lista di opposizione di sinistra Città della Pieve in Comune, che denuncia in particolare la situazione che si sta determinando nei territorio pievese.
Scrive ancora il gruppo di minoranza: “Con le politiche degli annunci, come oramai ci siamo abituati, a cui non seguono mai fatti concreti, si sta spogliando l’organizzazione della sanità pievese dove si re-inauguano regolarmente Case della Salute, Case di Comunità, ambulatori improbabili, con sempre meno servizi e sempre meno personale.
Tutti questi annunci, di alcuni posti Letto di medicina (rimandati a presunte autorizzazioni nazionali), pronto soccorso, potenziamenti di strutture riabilitative, urtano con la cruda realtà di liste di attesa bibliche, spogliamento di medici e personale sanitario in atto nel Trasimeno ed a Città della Pieve da tre anni”.
Città della Pieve in Comune se la prende anche con la giunta locale, guidata da Fausto Risini:
“Di fronte alle giuste proteste dei cittadini ed alle ripetute richieste del nostro Gruppo Consiliare di opposizione “Città della Pieve In Comune”, si rimanda da parte della Giunta Comunale, alla USL che dovrebbe garantire nuovi servizi (quali?), senza dire nulla del nuovo personale occorrente e con quali tempi.
Uno scaricabarile fatto di annunci sorprendenti che urtano con la vera realtà dei fatti e con l’immobilismo progettuale”.
E qui Simona Fabbrizzi e i suoi allargano il campo ad altre situazioni: “Non basterà sicuramente una mostra pittorica importante e costosissima (si parla di centinaia di migliaia di euro), di cui comunque ad oggi ignoriamo tutto e nulla si sa degli eventi collaterali che sarebbero dovuti iniziare nell’anno passato, a risolvere le questioni.
Anche sul fronte delle cartelle TARI, non si è data ancora risposta, chiedendo in una sola volta arretrati di ben 6 anni alle famiglie in difficoltà.
E’ arrivato il momento di riaprire il dibattito ed il coinvolgimento della delle professionalità, delle esperienze, anche passate, sempre valide sul fronte amministrativo, delle giovani generazioni, per fermare questo declino e ridare a Città della Pieve il ruolo che le compete e che nei decenni trascorsi l’aveva portata ai vertici della Regione Umbria, per innovazione, cultura ed impegno riconosciuto ampiamente da moltissime parti, regionali e nazionali; Città dinamica, innovativa ed inclusiva: Città della Pieve, il Posto Giusto”.
Sanità, eventi legati al cinquecentenario del Perugino, Tari, coinvolgimento e partecipazione dei cittadini, questi i temi caldi su cui l’opposizione pievese pone l’accento e intende dare battaglia. La ricorsa alla riconquista del Comune, nel 2024 è già cominciata. In effetti non manca molto. In sostanza solo un anno. Nel 2024 di questi tempi sarà già campagna elettorale.
Così come a livello regionale il cambio della guardia tra la sinistra e la destra non ha dato frutti, anzi su molti fronti ha aggravato la situazione, anche a Città della Pieve, la “cura Risini” con la destra a sostegno, al netto della “piacioneria” del sindaco (molto uomo solo al comando) e della tendenza a non scontentare nessuno, non ha segnato alcun cambiamento sostanziale, anzi Città della Pieve, dopo anni di boom turistico e di buona stampa è tornata nel limbo dell’anonimato o quasi. A poco è servita anche la stagione del cittadino Draghi a Palazzo Chigi: un po’ di battage mediatico, per lo più sul nulla, e niente altro… Su sanità e ospedale, i temi che portarono al default sia la giunta regionale che quella locale è successo poco o niente. Come sostiene l’opposizione solo annunci e proclami, ma di concreto veramente poco, per non dire zero.
Da luglio a settembre ci sarà la grande mostra sul Perugino. Un evento rilevante di livello nazionale e e internazionale, una occasione formidabile per far conoscere Città della Pieve e i suoi tesori, compresi alcuni dipinti del grande pittore rinascimentale cui ha dato i natali. Ma sarà sufficiente a invertire una tendenza al declino? La domanda che si pone il gruppo di minoranza è legittima. Di certo parlare di “centinaia di migliaia di visitatori” come fece un paio di mesi fa il sindaco Risini a margine di un convegno sui trasporti a Chiusi, appare come una stima molto ottimistica, se non una spacconata: centinaia di migliaia di visitatori in tre mesi neanche al Louvre di Parigi o agli Uffizi di Firenze. E Città della Pieve è una bellissima città, uno scrigno d’arte di grande importanza, per il Perugino il luogo più importante insieme a Perugia, ma non è Parigi e nemmeno Firenze.
E’ probabile che quanto dici sia vero e reale e che le promesse fatte siano al punto di partenza, ma mi domando se la maggioranza fosse stata diversa e cioè quella che sperava di essere dove adesso non è, le cose soprattutto dal punto di vista della sanità sarebbero diverse da quelle di adesso ? Le casse vuote della regione perchè svuotate da prima avrebbero consentito una diversa realizzazione ? Chiedo questo perchè come è noto i soldi non si stampano e forse mi sbaglio e non tengo presente certe cose ma la Regione è stata governata per anni dalla sinistra ed è passata al centro destra che quando è subentrato ha trovato la sanità- che per la verità molto ma molto prima era quasi un fiore all’occhiello e rappresentava un vanto di funzionalità e di professionalità per la sinistra, ma che poi poi è stata disastrata soprattutto anche dal nodo scorsoio dei governi centrali- e chi c’era in quei governi solo la destra ?- Come vedi se ne può parlare anche in modo tagliato con l’accetta di questo tema ma credo proprio sia vera una cosa ed è quella che l’opposizione a Città della Pieve proprio la voce grossa su questo tema oggi non la possa fare, perchè i pievesi l’hanno pagato sulla loro pelle il disservizio a cui sono stati sottoposti ed i tagli relativi non sono figli tutti nè del centro destra nè di Risini.E non voglio in questo caso difendere la destra sia chiaro. E allora credo che bisognerebbe essere un po’ più oculati nel modo di porre le problematiche perchè qui la battaglia è principalmente nei tagli e su questo si scopre l’acqua calda e quando ci sono i tagli si va poco lontano sia se la locomotiva sia rossa, rosè oppure se sia verde o di altri colori…. Per quanto riguarda poi il fatto delle commemorazioni del Perugino mi sembra che sia davvero che possa essere come dici tu e cioè che per l’argomento in questione si possa essere stati esagerati nel prevedere sia il livello di spesa e soprattutto il livello della possibile futura affluenza.Rendiamoci conto di una cosa che a Città della Pieve la gente affluisce relativamente per visitare le opere di Pietro Vannucci(almeno fin’ora così è stato anche se è questo senza dubbio uno dei motivi pricipali culturali, ma soprattutto nel periodo estivo Città della Pieve rappresenta un ”buen retiro” per molti che stemperano il loro tempo nella cittadina in molti altri modi, frequentazioni, abitudini,fruizione di un contesto dove nonostante le contraddizioni che sono da ogni parte si guardi oggi come oggi,si parla sempre di una cittadina dove le vita sembra scorrere in maniera da consentire un livello di quotidianità piacevole,Perugino o non Perugino.Forse con tutti quei soldi che si dice che siano stati riversati in un solo ”cespite” sarebbe stato meglio privilegiare di certo le commemorazioni ma anche altre iniziative,che poi fra l’altro non mancano mai a Città della Pieve proprio perchè c’è un substrato di popolazione locale che è sempre stata partecipativa ed interessata.E quando esiste una base estesa di fruizione culturale qualsiasi luogo viene vissuto in maniera piacevole e non è questione di centro destra o centro sinistra,ma spesso a seconda dei momenti si preferisce fare anche polemica tanto per ricordare le ”insuffienze del nemico”. E’ il fatto che anche ” l’amico” invece ne ha avute senza dubbio molte di più negli ultimi anni e scagliare la prima pietra spesso alla gente che ha un po’ di memoria spesso fà sorridere ma vedo-a quanto riporti delle considerazioni fatte- che il vizietto di quella politica sia lento a morire…..ma dopotutto è anche normale quando un inquilino ha per 70 anni abitato la casa e non avendo fatto manutenzione la casa cade a pezzi, se il proprietario lo disdetta lui si possa risentire e rosicare. Ecco perchè mi chiedo se ci fosse stato l’inquilino disdettato a rientrare in quella casa, le cose sarebbero state diverse soprattutto nel fronte della sanità ? I dubbi è bene averli visto il pregresso.
Carlo, la Regione Umbria ha cambiato bandiera e colore sull’onda di uno scandalo riguardante i concorsi nella sanità, Città della Pieve ha cambiato bandiera e colore soprattutto sull’onda delle vicende dell’ospedale, per le quali la maggioranza precedente non aveva saputo trovare soluzioni. Adesso a 4 anni di distanza si può tranquillamente affermare che il cambio di manico, in entrambi i casi, non abbia portato alcun giovamento, al contrario le situazioni si sono incancrenite, peggiorando ulteriormente. Questo è un fatto. Quindi il cambio è stato un cambio a perdere. La gente, cioè l’utenza, non ci ha guadagnato, anzi. Gli altri erano meglio? La sanità umbra nonostante gli scandali nella gestione era una delle migliori d’Italia. Oggi dopo la cura leghista no, non lo è più. Mi pare che ciò sia sotto gli occhi di tutti. Poi sulle polemiche politiche ognuno può pensare quello che vuole. Ovvio che chi sta all’opposizione fa il suo mestiere ed è anche ovvio che faccia di tutto per riconquistare Comune e Regione.
Ovvio che chi stia all’opposizione faccia il proprio mestiere e lo si comprende, ma il dire che le che le cose si siano incancrenite perchè adesso c’è la reggenza del centro destra mi sembra un voler coprire delle responsabilità che attengono a ”quelli di prima” che non sono state tutte quante sciorinate per intero perchè l’oggi- ricordatelo sempre- non è quasi mai un fatto staccato da ciò che è stato ieri ma ne è la sua continuazione e soprattutto in politica questo fatto dovrebbe essere evidenziato se ci si volesse fregiare di onestà intellettuale, cosa alla quale i cittadini oggi non credono più, o pochissimo.Questo non vuol dire che la reggenza attuale le responsabilità non ce l’abbia ma sembra di parlare come ne parli tu quasi di un giuochetto che possa servire a riportare in su l’asticella di una delle parti.E ricordiamocelo questo, che tale metodo di esaminare le questioni senza illuminare l’opinione pubblica su da dove provengano i fatti è sintomatica di questo sistema bastardo che ha avvolto ed avviluppato tutti perchè tutti vorrebbero fruire dei servizi nell’anticamera del re e quando ne vengono allontanati lottano per rientrare nell’anticamera ed usano metodi fraudolenti, senza innanzitutto fare mea culpae la sinistra il mea culpa non l’ha fatto ma ha fatto solo discorsi per quello che hanno prodotto proprio loro creando le condizioni ad aprire la porta al centro destra e riportare nella contesa politica personaggi anche discutibili. Ma mentre viene fatto questo vorrebbero presentarsi come la soluzione delle cose dicendo ai quattro venti: ” no, noi eravamo meglio !”.Questo è il senso, e ti dico francamente che di tutto questo la gente non ne può più ed ha fatto bene ad allontanarli.Poi se le conseguenza siano migliori o peggiori sarà la gente a giudicare ed a riportarli al governo,ma come vedi anche e soprattutto a livello nazionale le cose marciano per adesso a favore della destra.Poi si disamorerà la gente di questi attuali ? Può darsi ma secondo me il teatrino messo in atto da chè stato cacciato all’opposizione mi sembra che per certi aspetti importanti non regga più e ci sia bisogno di una rifondazione della sinistra alla quale i proclami della Schlein mi sembrano per adesso veramenti pieni di retorica.Vedremo, facciamola governare, anche perchè le condizioni che riescono a cambiare veramente le cose un po’ più dal profondo in periferia vengono sempre da ”onde lunghe” ed in questo caso le onde lunghe mi sembra che troveranno davanti a loro stesse un bel molo di pietre e massi di cemento messi a protezione del ” porto della conservazione”. E che di questo la sinistra non lo sapeva che fosse così visto che i suoi politici regionali non ìè che si alzano alle 5 al mattino e vano in cantiere a lavorare ma sono stati gli addetti ai lavori per decenni e che alla fine il vaso di pandora ha traboccato in Umbria soprattutto per i casi di clientelismo e di subdola malversazione.Ma come vedi quel ”vizietto” di avere il ditino alzato proprio tipico di coloro che invece hanno capito tutto, non lo perdono mai e qundo si dice che ”questo faccia parte del giuoco”vuol dire solo una cosa: che tale giudizio allontani la verita vera delle cose, e la gente lo comprende, non nè stupida…Secondo me invece quei metodi e quel mondo fanno parte di un ”mondo di valori”che sono alla fine e la gente per adesso ha decretato questo, ma non tanto le classi agiate del professionismo abituate ad un consumo di beni alto e che vivono con profitti al nero e che se potessero pagare meno tasse farebbero i salti mortali come sempre nella storia d’italia hanno fatto (quelle si sono comportate da sempre cosi coperte e giustificate dal centro destra da sempre )ma adesso tutto questo ha toccato anche la gente comune che visto che chi avrebbe dovuto risolvere i suoi problemi non li ha risolti, si è oriemntata da un altra parte (vedi terni ma vedi anche tanti Comuni dell’Umbria) .E allora qui la cosa và oltre la destra e la sinistra e se quest’ultima avesse un grano salis in zucca si dovrebbe incominciare con velocità ad organizzarsi ed a predisporsi differentemente a fronteggiare tanti temi che le stanno davanti, sapendo che la gente la osserva.Inceve si perde in piccole diatribe e visioni per arrancare a ritornare sugli scranni che occupava, trascinata anche dal complesso mediatico che sono le quisquiglie tipiche di quando si dice.”le pulci hanno la tosse”. Questo è !
per essere ancora più chiari: https://www.primapaginachiusi.it/2023/03/umbria-la-corte-dei-conti-bacchetta-la-regione-criticita-nella-sanita-che-incidono-sul-diritto-alla-salute/