SANITA’ TERRITORIALE ANCORA IN AMBASCE, TARI E MOSTRA SUL PERUGINO: L’OPPOSIZIONE PIEVESE ATTACCA REGIONE E GIUNTA RISINI

mercoledì 01st, marzo 2023 / 17:11
SANITA’ TERRITORIALE ANCORA IN AMBASCE, TARI E MOSTRA SUL PERUGINO: L’OPPOSIZIONE PIEVESE ATTACCA REGIONE E GIUNTA RISINI
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CITTA’ DELLA PIEVE – Ancora problemi per la sanità pubblica in Umbria. E la giunta regionale finisce sotto accusa. “Sono state presentate le (ennesime) dimissioni del Direttore Generale della USL 1, Dr. Massimo Braganti, che vanno ad aggiungersi a quelle degli altri 13 (tredici) in circa 3 anni, nei vertici della Sanità umbra; si torna pertanto di nuovo a navigare a vista anche nella Sanità territoriale e locale, in attesa di nuovi vertici ed ennesimi piani socio-sanitari.” così scrive la lista di opposizione di sinistra Città della Pieve in Comune, che denuncia in particolare la situazione che si sta determinando nei territorio pievese.
Scrive ancora il gruppo di minoranza: “Con le politiche degli annunci, come oramai ci siamo abituati, a cui non seguono mai fatti concreti, si sta spogliando l’organizzazione della sanità pievese dove si re-inauguano regolarmente Case della Salute, Case di Comunità, ambulatori improbabili, con sempre meno servizi e sempre meno personale.
Tutti questi annunci, di alcuni posti Letto di medicina (rimandati a presunte autorizzazioni nazionali), pronto soccorso, potenziamenti di strutture riabilitative, urtano con la cruda realtà di liste di attesa bibliche, spogliamento di medici e personale sanitario in atto nel Trasimeno ed a Città della Pieve da tre anni”.
Città della Pieve in Comune se la prende anche con la giunta locale, guidata da Fausto Risini:
 “Di fronte alle giuste proteste dei cittadini ed alle ripetute richieste del nostro Gruppo Consiliare di opposizione “Città della Pieve In Comune”, si rimanda da parte della Giunta Comunale, alla USL che dovrebbe garantire nuovi servizi (quali?), senza dire nulla del nuovo personale occorrente e con quali tempi.
Uno scaricabarile fatto di annunci sorprendenti che urtano con la vera realtà dei fatti e con l’immobilismo progettuale”.
E qui Simona Fabbrizzi e i suoi allargano il campo ad altre situazioni:  “Non basterà sicuramente una mostra pittorica importante e costosissima (si parla di centinaia di migliaia di euro), di cui comunque ad oggi ignoriamo tutto e nulla si sa degli eventi collaterali che sarebbero dovuti iniziare nell’anno passato, a risolvere le questioni.
Anche sul fronte delle cartelle TARI, non si è data ancora risposta, chiedendo in una sola volta arretrati di ben 6 anni alle famiglie in difficoltà.
E’ arrivato il momento di riaprire il dibattito ed il coinvolgimento della delle professionalità, delle esperienze, anche passate, sempre valide sul fronte amministrativo, delle giovani generazioni, per fermare questo declino e ridare a Città della Pieve il ruolo che le compete e che nei decenni trascorsi l’aveva portata ai vertici della Regione Umbria, per innovazione, cultura ed impegno riconosciuto ampiamente da moltissime parti, regionali e nazionali; Città dinamica, innovativa ed inclusiva: Città della Pieve, il Posto Giusto”.
Sanità, eventi legati al cinquecentenario del Perugino, Tari, coinvolgimento e partecipazione dei cittadini, questi i temi caldi su cui l’opposizione pievese pone l’accento e intende dare battaglia. La ricorsa alla riconquista del Comune, nel 2024 è già cominciata. In effetti non manca molto. In sostanza solo un anno. Nel 2024 di questi tempi sarà già campagna elettorale.
Così come a livello regionale il cambio della guardia tra la sinistra e la destra non ha dato frutti, anzi su molti fronti ha aggravato la situazione, anche a Città della Pieve, la “cura Risini” con la destra a sostegno, al netto della “piacioneria” del sindaco (molto uomo solo al comando) e della tendenza a non scontentare nessuno, non ha segnato alcun cambiamento sostanziale, anzi Città della Pieve, dopo anni di boom turistico e di buona stampa è tornata nel limbo dell’anonimato o quasi. A poco è servita anche la stagione del cittadino Draghi a Palazzo Chigi: un po’ di battage mediatico, per lo più sul nulla, e niente altro… Su sanità e ospedale, i temi che portarono al default sia la giunta regionale che quella locale è successo poco o niente. Come sostiene l’opposizione solo annunci  e proclami, ma di concreto veramente poco, per non dire zero.
Da luglio a settembre ci sarà la grande mostra sul Perugino. Un evento rilevante di livello nazionale e e internazionale, una occasione formidabile per far conoscere Città della Pieve e i suoi tesori, compresi alcuni dipinti del grande pittore rinascimentale cui ha dato i natali. Ma sarà sufficiente a invertire una tendenza al declino? La domanda che si pone il gruppo di minoranza è legittima. Di certo parlare di “centinaia di migliaia di visitatori” come fece un paio di mesi fa il sindaco Risini a margine di un convegno sui trasporti a Chiusi, appare come una stima molto ottimistica, se non una spacconata: centinaia di migliaia di visitatori in tre mesi neanche al Louvre di Parigi o agli Uffizi di Firenze. E Città della Pieve è una bellissima città, uno scrigno d’arte di grande importanza, per il Perugino il luogo più importante insieme a Perugia, ma non è Parigi e nemmeno Firenze.
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