IL CASO ASSANGE, LA LIBERTA’ DI STAMPA E IL POTERE SEGRETO… SABATO 4 FEBBRAIO UN INCONTRO A CHIUSI CON LA GIORNALISTA-SCRITTRICE STEFANIA MAURIZI

IL CASO ASSANGE, LA LIBERTA’ DI STAMPA E IL POTERE SEGRETO… SABATO 4 FEBBRAIO UN INCONTRO A CHIUSI CON LA GIORNALISTA-SCRITTRICE STEFANIA MAURIZI
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“Questo è un libro che dovrebbe farvi arrabbiare moltissimo. Se riteniamo di vivere in una democrazia dovremmo leggere questo libro. Se ci sta a cuore la verità e una politica onesta dovremmo leggere questo libro. Se crediamo che la legge debba proteggere gli innocenti, infine, dovremmo non solo leggere questo libro, ma anche pretendere che Julian Assange sia un uomo libero”.
Così inizia la prefazione scritta dal regista inglese Ken Loach, non esattamente l’ultimo arrivato, per il volume di Stefania Maurizi, “Il potere segreto”, sul caso Assange e Wikileaks, che verrà presentato a Chiusi sabato 4 febbraio, sala San Francesco, ore 18,00.
L’iniziativa è promossa da Possiamo insieme a Primapagina e Anpi di Chiusi.
Sarà presente l’autrice Stefania Maurizi, che conosce nei dettagli la vicenda di Julian Assange e come giornalista d’inchiesta ha lavorato a tutti i documenti segreti di WikiLeakes, inizialmente per L’Espresso e La Repubblica, e oggi per Il Fatto Quotidiano.
A noi di primapagina fa piacere partecipare alla presentazione di questo libro per più motivi:
1) Perché Stefania Maurizi è di queste parti, precisamente di Fabro e negli anni ’90 ha collaborato con la nostra testata. Erano gli anni in cui le famigerate “ceneri di Fabro” (che erano quelle di risulta della centrale Enel di La Spezia, scaricate a migliaia di tonnellate in questo territorio per costruire strade, zone artigianali come a Fabro, campi e strutture sportivi come a Ponticelli, Città della Pieve e Tavernelle) facevano molto discutere e su Primapagina diventarono un tormentone…
2) Perché il libro parla della vicenda e della libertà negata ad una persona, Julian Assange, colpevole in sostanza di un reato di opinione rubricato però come “spionaggio”, ma anche perché parla di un tema a noi molto caro e anche molto attuale: la libertà di stampa e di informazione, la manipolazione delle notizie e il “controllo” che il potere cerca sempre di esercitare su chi diffonde le notizie, per piegarle, sempre e comunque alla propria logica. Questo aspetto è molto evidente, per esempio, nel modo in cui i grandi Media hanno trattato la questione della guerra in Ucraina dal febbraio 2022 ad oggi, e nel modo in cui trattano adesso la minaccia di un conflitto globale.
3) Perché le occasioni di confronto su temi politici generali, su questioni che incidono sulla nostra stessa vita quotidiana (l’informazione, appunto è una di queste), sono rare e le poche che si registrano sono per lo più a senso unico, nella direzione del “pensiero mainstream”…
Il libro “Il potere segreto” di Stefania Maurizi è un tentativo di fare chiarezza, uscendo dal coro, ma anche mettendo in fila fatti, reazioni, controreazioni. Cose note e cose meno note o del tutto sconosciute ai più…
Un contributo importante per capire di cosa parliamo, quando parliamo di Julian Assange. E per capire che la vicenda di Assange non riguarda solo lui o solo lui, gli Usa e la Gran Bretagna, ma riguarda anche il nostro Paese (alcuni files di wikileaks sono inerenti l’Italia) e tutti noi. E questo indipendentemente dal giudizio che ognuno di noi può avere sul lavoro di Julian Assange.
Ci fa piacere anche condividere l’organizzazione dell’iniziativa con una formazione politica di sinistra come Possiamo (lo abbiamo fatto anche sulla questione della guerra in Ucraina il 14 maggio scorso) e con una associazione come Anpi che è e resta un baluardo a difesa della nostra Costituzione. Ringraziamo i Podemos e Anpi per aver chiesto il coinvolgimento di Primapagina.
L’iniziativa di sabato 4 febbraio è la presentazione di un libro, una conversazione con una autrice, come ne abbiamo fatte altre ne “La piazza delle parole” l’estate scorsa e come abbiamo fatto più recentemente con un pomeriggio letterario dedicato agli scrittori  Ottiero Ottieri e Luciano Bianciardi, due “irregolari” della letteratura italiana del ‘900. E’ in primo luogo una iniziativa culturale, ma ripetiamo, è anche “un’occasione per riflettere su una delle più grandi ingiustizie dei nostri tempi, sulla libertà di stampa e la fragilità di una democrazia costantemente minacciata dal potere segreto che governa il mondo e condiziona le nostre vite”. Così ha scritto il Gruppo Possiamo nel presentare l’evento e la sintesi calza a pennello.
Pertanto invitiamo i nostri lettori, gli amici, i cittadini di Chiusi e dei dintorni a non perderla, questa occasione. Ci piacerebbe che, una volta tanto, partecipasse anche la politica, ovvero i partiti, i movimenti, le liste che si sono presentate alle elezioni in veste civica e siedono nei consigli comunali, gli amministratori locali, le associazioni volontaristiche e culturali. La vicenda, come dicevamo, ci riguarda tutti, anche se apparentemente può sembrare di no. Riguarda il rapporto tra informazione e stampa da un lato e il potere dall’altro. Anche a livello locale. E’ un paradigma applicabile e replicabile in molte situazioni.
Vi aspettiamo, sabato 4 febbraio, alle 18,00 alla sala San Francesco di Chiusi.
m.l.
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