MOIANO, LE LUMINARIE NATALIZIE DIVENTANO RIFLETTORI SUL DEGRADO
MOIANO – C’è chi le luminarie natalizie quest’anno ha preferito evitarle, come segnale di sobrietà, prendendosi i rimbrotti via social da parte dei cittadini, chi le ha esaltate come come un “effetto speciale” per richiamare visitatori e turisti (vedi l’albero più grande del mondo sull’acqua a Castiglione del Lago) e c’è chi le luminarie le ha allestite, sempre sull’acqua, ma per protesta. Per segnalare una situazione di degrado e di pericolo. E’ successo a Moiano, frazione di Città della Pieve, ex “Stalingrado” dell’Umbria, che non avendo un lago, ha utilizzato il canale o “fosso” come lo chiamano in loco che corre a ridosso dell’abitato e porta acqua al Trasimeno. Non si è è trattato di una boutade di qualche buontempone, ma di una iniziativa organizzata da una associazione locale, per la precisione l’Ente Sagra della Lumaca, che l’ha intitolata proprio “Luci su fosso: illuminiamo il degrado”. Un modo insomma un po’ goliardico, diciamo pure scherzoso, ma non troppo, per segnalare lo stato di quel canale e di molte altre cose. L’associazione ha infatti deciso di piazzare le luci natalizie sugli arbusti che da anni ricoprono il letto del corso d’acqua, e che in caso di piene possono risultare di ostacolo al regolare deflusso dell’acqua, aumentando il rischio di esondazioni e alluvioni. Oltre che diventare rifugio di animali selvatici e habitat prediletto di zanzare e altri insetti nel periodo estivo… Da tempo, nonostante le numerose sollecitazioni, anche via social e a mezzo stampa, il canale non è oggetto di manutenzione. Il degrado sta prendendo il sopravvento.
Da qui la decisione “provocatoria” di utilizzare il Natale e trasformare le luminarie natalizie come veri e propri riflettori puntati su una situazione non più sostenibile. Sia per gli abitanti della frazione di Moiano, sia per la funzionalità stessa del canale, che ha come scopo principale, quello di portare acqua al Trasimeno. Originariamente il Fosso Moiano scorreva naturalmente verso il Lago di Chiusi, ma nei primi anni ’60 fu realizzato un sistema di chiuse meccaniche, che consente di deviare alternativamente l’acqua verso il Canale Anguillara e dunque verso il lago Trasimeno.
Raffaele Parbono, membro dell’Ente Sagra, ex amministratore comunale e noto esponente del Pd locale che da anni denuncia con foto e interventi lo stato del canale, spiega così la situazione:
“Questo torrente passa all’interno del centro abitato, è come avere una bomba ad orologeria dentro casa. Se dovessero verificarsi situazioni di piogge forti ed incessanti l’acqua non riuscirebbe a defluire a causa della folta vegetazione, il che potrebbe comportare casi di straripamento mettendo a forte rischio la pubblica incolumità delle persone. Inoltre, la mancanza di pulizia non permette il corretto afflusso di acqua verso il lago Trasimeno. E tutti sappiamo quanto ne abbia bisogno”.
Parbono ricorda che i fenomeni di alluvioni e forti acquazzoni sono sempre più frequenti e già in passato si sono verificate situazioni con livelli idrometrici record e casi in cui l’acqua aveva oltrepassato gli argini, fuoriuscendo ed allagando le strade. Ma Parbono ricorda anche che nel luglio scorso l’assessore regionale Marroni, rispondendo ad alcune sollecitazioni sul tema, annunciava “lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per il ripristino dell’officiosità idraulica nei Comuni di Città della Pieve e Paciano ed il rifacimento lastre di fondo e laterali del canale Moiano”. Lavori che avrebbero dovuto cominciare ad agosto per concludersi entro settembre. “Ad oggi, nulla di quanto detto è stato fatto”, chiosa Parbono, che però non fa sconti nemmeno alle amministrazioni precedenti: “Naturalmente questa situazione non è solo e completamente imputabile a questa Amministrazione, i problemi sono ben più vecchi. È però triste riscontrare che le cose non sono cambiate nel tempo. L’unica cosa a non cambiare, purtroppo, sono le promesse a cui non seguono i fatti”.
Marco Cannoni, segretario del Pd pievese e anche lui moianese e tra i promotori dell’iniziativa allarga il cono di luce: “Con Luci sul fosso vogliamo quindi mandare un segnale e mettere simbolicamente in luce, appunto, la decadenza e la trascuratezza di questa zona in tutti gli ambiti, a partire da quello sanitario, con lo smantellamento degli ospedali di Città della Pieve e di Castiglione del Lago, a quello economico, dovuto a mancati investimenti infrastrutturali e ad assenti progetti e politiche di sviluppo”… Gli fa eco Manuel Guerrini, altro promotore: “La manutenzione del canale Moiano è solo uno dei tanti problemi che purtroppo affliggono questo territorio. Il fosso è un po’ il simbolo che testimonia il completo degrado e l’abbandono da parte delle Istituzioni, a tutti i livelli, di questa parte dell’Umbria”.
Bene fanno Parbono and Co. a reclamare gli interventi che se a quanto dicono promessi e non mantenuti rivelano l’inconcludenza delle amministrazioni attuali ed a quanto viene detto anche di quelle precedenti.Detto questo, sorge un sospetto però, e mi scuso per quella che potrà sembrare ”malizia” che potrebbe mostrare il contenuto del mio intervento, ma la prima cosa che possa venire in mente è quella sul perchè prima nonostante la situazione già degradata ad un lvello abbastanza alto, ci si rivolga al comparto mediatico solo quando il tutto sia sotto l’egida di un colore politico diverso da quello che regnava antecedentemente. Cosa è stato fatto prima ? Sono anni che quel fosso è ridotto nello stato mostrato dalle immagini e allora se la situazione non viene sanata, certo è che le condizioni peggiorino con tutto il carico della pericolosità che esiste. Nessuno si ricorda più -probabilmente nemmeno coloro che oggi vivono vicino a quel fosso-che quei lavori di risistemazione e ripulitura e di conduzione cementata dell’acqua vennero fatti dopo che avvenne una alluvione devastante negli anni ’50 quando l’acqua che tracimò dal torrente che correva accanto all’essicatoio del tabacco raggiunse la strada 71 Bis provocando non pochi danni visti e toccati con mano anche da me stesso, poichè ricordo letteralmente l’acqua motosa che scendeva in grandi quantità dai campi sottostanti l’argine.E quindi bene ha fatto Parbono a dire che le responsabilità vengono dalle amministrazioni precedenti che tanto per richiamare l’attenzione degli abitanti di Moiano è bene che si sappia che le loro amministrazioni elette soprattutto con i loro voti nel Comune, hanno durato per decenni ininterrottamente dagli inizi degli anni ’50 fino a ieri,e non sarebbe nemmeno tanto idoneo addossare la responsabilità di tutto al colore politico che amministra da poco tempo quel territorio. Sollecitarlo perchè vengano compiuti i lavori va bene di certo poichè l’immobilismo politico è da ogni parte si guardi ma se ”colpa” la si voglia chiamare usando un vocabolo diretto e tagliato con l’accetta come si suol dire, quella principale non è certo di quella dell’amministrazione attuale e semmai quest’ultima fin’ora è bene far notare che si sia assunto l’impegno di provvedere e che a questo non abbia provveduto, e bene -lo ripeto- hanno fatto fatto Parbono and Co. ma questi dovrebbero tener presente nello stesso tempo che la prima pietra dovrebbe essere scagliata da parte di chi non abbia colpe e quindi se parliamo di parte politica credo sia bene soprassedere ad affibbiare colpe poichè quando si fà questo occorre essere credibili per lo meno e questa condizione mi sembra tanto che riguardi le precedenti amministrazioni. Ricordo inoltre a proposito di Amintore Fanfani, che nel bailame del mio archivio esiste un filmato di quando lo stesso Fanfani venne a Moiano per l’inaugurazione delle chiuse di cui parla il Post e che venne ricevuto alla sua discesa dal treno a Chiusi Stazione dai moianesi (allora i Presidenti del Consiglio viaggiavano su treni delle Ferrovie dello Stato e non con le macchine blu e Fanfani era uso molto spesso spostarsi col treno…. ).A Moiano nella località lungo le chiuse del fosso fu costruito un piccolo palco dal quale parlò ed i cittadini di Moiano -forse anche per provocazione- gli offrirono un mazzo di garofani rossi-ben sapendo cosa potessero rappresentare per lui che di sicuro sapeva benissimo il colore politico del terrtorio di quella frazione dove era venuto a parlare.Io ero un ragazzetto ma ricordo con assoluta precisione lo sguardo corrucciato di come guardava quei garofani che furono deposti al suo fianco quando parlava alla numerosa folla convenuta in quel luogo. Il filmato che possiedo in archivio che dopo più di mezzo secolo non è di qualità ed è deteriorato, ancora evidenzia tale situazione che ho descrtto. Oggi l’impegno politico ed il fare è dissolto, degradato, spezzettato e frantumato ed il tutto si riversa nella polemica scarna dell’addossarsi reciprocamente colpe e mancanze,credendo che servano ad influenzare un opinione pubblica che da tempo si è discostata dalla partecipazione perchè non crede che chi guidi la politica possa risolvere i problemi della gente.Una volta le persone erano avvezze a partecipare ed a lottare e Moiano era una fucina, un luogo di creatività e di elaborazione politica e chi ne conosce la storia lo sà bene questo ma il sistema economico ormai da molto ha ” fatto le scarpe” alle persone e le ha rese impermeabili ad ogni genere di credo politico e sociale di qualunque colore e perciò anche e soprattutto di quello che aveva prima Moiano.E tutto sommato non mi sembra ancor oggi proprio una cosa della quale la popolazione di questa frazione possa andare fiera di questa condizione attuale. Iniziarono alla Casa del Popolo a fare lo spogliarello maschile per anni in occasione della festa dela Donna dell’8 Marzo davanti a tavolate di donne che bevevano birra e che urlavano incitando gli strippers,all’interno di una casa che costò sacrfici e sangue alla popolazione a cominciare dagli anni venti del 1900.Parbono queste cose le sà bene e sà anche che io stesso in queste occasioni scrissi anche al Consigliere Regionale Gobbni amico mio e di famiglia da lunga data ,reclamando ”decenza” ed ” eticità” ma mi fu risposto che la sala era stata affittata e che quindi nessun potere aveva la Casa del Popolo per impedire quei tipi di manifestazioni. Risposi allora in maniera sarcastica anche dalle colonne di questo giornale dicendo che al cimitero di San Donato avrei fatto mettere delle barre di ferro sulla lapidedi mio zio Solismo Sacco che se avesse per caso visto e saputo il tutto, sarebbe uscito dal loculo,sarebbe sceso a valle ed in quel caso chi avesse preso certe decisioni ”sarebbe stato bene ed avrebbe speso poco”….tutto queso lo dico perchè dentro ho un grande rammarico ed una grande tristezza che da anni mi porto dietro per come è stato ridotta Moiano, la situazione politica di quello che prima era un grande partito e soprattutto una grande fucina culturale rappresentata da quella Casa del Popolo che oggi è ridotta principalmente ad un luogo dove la politica quella vera e quella della quale ha bisogno la gente è estranea e dove la gente viene coinvolta principalmente solo per vedere le partite di calcio, per giuocare a carte e per bersi un caffè al bar, ma non senz’altro per fare politica con la ”P” maiuscola.E chi ha dentro come lo è di me, i ricordi di quando era un ragazzino,di tutta quella vita che ruotava intorno alla politica, alle vicissitudini delle persone che si organizzavano per migliorare le loro esistenze, oggi può solo scuotere la testa e verificare al massimo ”le cosucce” che riguardano il fosso Moiano. Ed allora credo che spontaneamente ricordando tutte quelle persone che hanno speso veramente la vita ed i momenti di questa per decenni e decenni credendo che mettere gli ideali in prima linea e combattere per questi avrebbe pagato e si fossero potuti raggiungere risultati e quest fossero stati incrementati nel tempo, mi rattrista non poco vedere che a cominciare dalle dirigenze per arrvare ai singoli militanti ed attivisti(attivisti poi di cosa ?) abbiano buttato alle ortiche sacrifici sovrumani di generazioni che hanno costruito molto prima di questi ultimi,animati spesso dalla speranza di un posto al sole e di arrivare all’uso di una macchina partitica che sembra a loro stessi aver garantito un futuro.A questo e per questo molto spesso hanno partecipato e spesso dal loro sgabello usano fare anche la morale agli altri. Minimo minimo mi meriterò e riceverò l’epiteto di qualunquista ben che vada,ma la realtà è sotto gli occhi di tutti ed il mondo cambiando ha cambiato anche questi.ed a proposito d ciò sarebbe bene ricordare stringatamente che questi erano nati per cambiare il mondo ed invece il mondo li ha cambiati a loro….Di ben altro spessore erano i loro predecessori, e la differenza è quella che dalle loro lotte dei loro nonni e dei loro padri oggi questi hanno in qualche modo ricavato quanto è a loro servito ma spesso nella diatriba politica i maggiori detrattori delle ragioni delle lotte sono proprio questi ultimi che hanno accetttato tutto e che si predispongono ad accettare anche le conseguenze della loro dottrina politica sia sul piano interno ma soprattutto su quello internazionale.Concludendo la domanda che viene spontanea è : ma tutto questo le dirigenze non lo sapevano ? E se lo sapevano perchè la strategia nel tempo è stata quella di scalare la sinistra dall’esterno avendo la consapevolezza che in tal modo le ossa alla sinistra fossero rotte ?A Napoli dicono che ” O pesce feta da a’ capa”….e qui mi cheto ed ognuno tragga le proprie conclusioni non tanto quelle del Fosso del Moiano ma quell’altre…..quelle morali e quelle politiche.
Carlo, non è come dici: le denunce circa lo stato di degrado del canale ed i rischi connessi, Parbono & C. le fanno da anni, anche quando governavano i loro compagni in Regione. E Primapagina ne ha spesso dato conto. Questo per onor di cronaca e del vero…
Codesto che dici vorrebbe essere un contentino alla parte politica che ha amministrato da anni e che è e resta insufficiente sia nei propositi di doversi essere barcamenata per anni non in modo normalmente consentito ma in modo che ha sfiorato il ”clientelare” ai vari personaggi che hanno retto le sorti del PD nel territorio attraverso le pastoie burocratiche e l’azione tutta loro all’interno dei circoli dei quali erano emanazione,e questo non toglie nulla al fatto che di quel problema come di altri se ne sia PARLATO da anni ma poi occorre vedere cosa sia stato OTTENUUTO e più che altro FATTO. I discorsi stanno da poche parti : ma che si vorrebbe dietro l’evidenza trasformare anche la realtà per ricondurla a quando si crede che possa servire dimostrare una non verità ? Cosa hanno ottenuto in anni di degrado, hanno forse modifcato la tendenza anche se al cospetto di problematiche che soprattutto hanno sfruttato i voti e raschiato economicamente il fondo del barile(perchè l’hanno raschiato in tutti i sensi e non dirai di no spero…) e allora ? C’è da comprenderli perchè ne hanno parlato ? Ma se sono stati loro ed i loro entourage i principali sostenitori di uno sfascio che è continuato per anni fino a confluire alla spartizione dei pani e dei pesci con scalatori sociali a partire dai semplici cittadini che si sono trovati a difendere l’indifendibile e che tale azione continuativa e peggiorativa nel tempo ha portato una destra tronfia al potere che non aspettava altro che questo ? Sono ingiusto a dire così ? …Cazzo sono stati giusti loro invece e sono da difendere?’..Ma per carità….Il tempo sistema tutto nelle ment degli uomini ma chi conserva un briciolo di memoria non ha bisogno di ricordare quando a Città della Pieve risuonava il grido impaurito fra gli agrari ed i loro scagnozzi, quest’ultimi più poveri dei poveri, messi a guardia degli interessi dei latifondisti ( ed alla Pieve ce n’erano eccome,come del resto da tutte le parti…) quando risuonava il grido ”arrivano i Moianesi ”.Fino alla fine degli anni ’70 tale grido espresso impensieriva parecchi quando si dovevano formare le liste elettorali anche all’interno di quella sinistra che si era ritagliata il potere tutto per se nella stessa identica maniera e nella stessa identica sostanza che vediamo in Toscana e nella nostra provincia e che ha assunto nel tempo la parte del più ipocrita difensore del potere,mettendo in evidenza le briciole dirette alla gente e che cadevano dalla tovaglia ma la pagnotta amministrata da loro e che nello stesso tempo si appellava alla democrazia ma faceva scaturire dal suo seno il renzismo più velenoso. E allora smettiamola di defendere coloro che si appellano ai buoni principi e che di notte vanno nel pollaio ed aprono la porta affinchè le faine devastino il pollaio poi chiaramente per dare la responsabilità alle faine che per loro natura lo sappiamo bene tutti sono animali predatori arrivano anche a battersi il petto . Questo è successo in realtà altrochè, e questo caro Marco vuol dire solo una cosa ed è quella che la sinistra è caduta CONSAPEVOLMENTE in un gorgo dal quale non è più uscita,soprattutto grazie anche a quell’intelaiatura che rappresenta il mondo mediatico che ha tentato di costruire intorno a se stessa ma QUEDSTO te l’ha dimostrato ciò che resta della classe operaia anche in zone colpite dalla crisi come Terni, che si è votato Lega per poi votare la Meloni. Ma c’è ancora il coraggio di dire qualcosa su questo e lagnarsi poi di come siano andate le cose ? Ma fino a quando la gente non li caccerà via assisteremo a scene da prima repubblica e questa del fosso di Moiano-nel suo piccolo e per quanto embleticamente poco possa rappresentare – fa parte di quel teatrino, con tutti dentro. E’ la barzelletta del cacciatore di frodo col cervo abbattuto e caricato sulle spalle che lo stà portando via, quando poi incontra la guardia venatoria che gli fà:” scusi ma quell’animale che ha sulla schiena ?…ed il cacciatore scrollandosi il bavero: ”quale animale..di quale animale parla ? Ma via……ma mi chiedo perchè non si abbia il coraggio di dire la verità quando questa non sia nascondibile e ci si rifugi con strategie verbali da strapazzo a presa per i fondelli pensando di esere creduti e giustificati.Vuol dire che si appartiene alla stessa categoria dei cacciatori di frodo, o no ? Oppure di aver paura di perdere qualcosa.E mi chiedo cosa sia questo qualcosa.E la risposta credo che non possa necessariamente riguardare la pagnotta,cioè ”i soldi” ma anche cose che come in tutti i regimi politici esistenti- e non è un segreto per nessuno nè una castroneria -facciano da guardia e da scudo al potere.Ma che forse è un segreto di Stato che sia così ? No davvero ! Sono questi che avrebbero voluto cambiare il mondo e non si sono accorti che il mondo che avevano intorno stava cambiando loro. La vuoi una condizione più screditante di questa ?
Quale contentino? Le proteste e le segnalazioni sono state fatte anche quando in Regione e in comune governava il PD.
Non ho mica detto che le segnalazioni NON siano state fatte anche quando governava il PD ! Ho detto-e l’ho spiegato anche benino mi sembra perchè il mio testo lo riporta-che nonostante questo non si sia raggiunto nulla (vedi parole in maiuscolo che hanno un senso secondo il mio modo di vedere perchè una cosa è segnalare ed un altra ben diversa è quella di sanare la questione e se alle parole non seguono i fatti è inutile che le parole vadano spese.A nulla servono ! Quindi a CHIEDERE e segnalare sono tutti bravi ma a FARE – e qui stà la responsabilità di chi dovrebbe fare e non ha fatto-ed il problema si incancrenisce come del resto è successo.Ora è più chiaro il significato ? Ed il tuo post oltre che a segnalare il problema, dice e mette in evidenza solo che quell’intervento è stato richiesto anche più volte e non dice però che non sia stato risolto da chi all’epoca governava e questo passa in secondo piano per il semplice fatto che adesso regna la destra ed il problema è ”insoluto”e si colora il non aver provveduto con il colore dell’attuale reggenza, il chè mi appare un fatto deviante sia dal punto di vista dell’onestà intellettuale -chiamiamola così- chè politica sia dal punto di vista della responsabilità reale-di quello che esiste nell’attualità e quindi perchè non si va a ricercare la causa del fatto che quel torrente sia oggi in questo stato ? ” La cambiale”quindi viene portata al pagamento della destra e se non la paga va al Notaio….Questo vede la gente quando non gli si fà chiarezza sulle responsabilità. Vedi Marco,cerco di spegarti il perchè parlo cosi ed è perchè credo che il tuo messaggio contenga un fatto evidente ed anche molto sublimale-parlo di ” fatto sublimale” nel senso che si proclami che i vari Parbono and Co.abbiano fatto segnalazioni ma che quella segnalazione non è affatto assolutoria della responsabilità che la sinistra reggente non abbia provveduto ed è questa la cosa importante non certo Parbono and Co. che hanno evocato il problema del fosso intasato e quindi rischioso per il bene pubblico e questo diventa un peso per l’amministrazione passata e si riversa anche su quella attuale,se non altro perchè la gente lo sai meglio di me che non ha memoria e prende ed assume ciò che legge,e quasi mai ne ricerca le cause ma vede e basta e quindi giudica e basta.Quante di queste cose funzionano così oggi e quando ti parlo di ”contentino” che sembra che ti faccia tanto inalberare, la cosa ti dovrebbe spingere a comprendere che oggi la gente è stufa di questo rimpallarsi le responsabilità, di questo non chiamare più in causa il passato con tutta la pesantezza responsabilmente politica che ha rappresentato.Vediamo che la stessa gente si sia proprio rotta i santissimi zibidei di questo rifrullo di responsabilità e di questo rimpallarsi perchè alla fine tutto questo porta a quel famoso titolo del libro che tu stesso hai scritto,nel senso del suo titolo ”non è stato nessuno”. Allora cosa traspare dal tuo scritto se non il fatto che ne parli delle segnalazioni per dire che quella parte politica era stata previdente, ma osserva bene che per me l’essere previdente all’interno di un colore politico significa anche conseguentemente PROVVEDERE E FARE I FATTI.Sono questi che non ci sono stati :I FATTI !! Capito ? ‘: I FATTI !! E allora per come la penso io, se lo stato è quello che mostrano le foto,perchè proprio adesso viene denunciato con una certa forza da parte dei media mentre prima ci si limitava a richiedere gli interventi ed a segnalare le condizioni e visto che non succedeva nulla perchè non lo si dice chiaramente che la responsabilità non è della parte politica che regna attualmente ma interamente di quella che c’era prima ? Ti sembra che il tuo Post questo lo evidenzi ? A me sembra proprio di no e quello che ho chamato ”il contentino” stà lì, proprio per non far figurare questo fatto, per affermare il contrario di ciò che è stato.
E siccome come si suol dire ”fra le righe ci sò leggere anch’io quando voglio” mi sono sentito di dirtelo.Sono stato io che ho distorto la verità ?
Ma se tutti imparassero a guardare la realtà ed a giudicarla tenendo presente da dove viene e ne spiegassero le ragioni,non ci sarebbero diatribe di grande o piccolo cabotaggio, scazzi , fraintesi, e la gente sarebbe educata a pensare che la realtà che vede davanti agli occhi oggi è così perchè ieri era in qual dato modo. Ma si sà, questo costa fatica…e non solo ma si presta anche all’uso che ognuno ne vuol fare ed oggi una gran parte delle distorsioni esiste proprio perchè nei giudizi non si tiene presente col peso dovuto ciò che è stato ieri. Sarò polemico ma questo metro di misura si sente anche a livello più alto della politica ed anche dei proclami delle più alte cariche dello Stato,che personalmente non mi son sentito di condividere e che è stato presente anche nel discorso di fine d’anno del Presidente Mattarella, al quale tutti senza eccezione alcuna hanno deferentemente commentato favorevolmente.Una volta non era proprio così, o dico male ? Oggi tutti allineati e coperti, non ce n’è uno che richiesto non abbia commentato a favore incensando la giustezza di quei principi facenti parte di quel discorso.Sarebbe troppo lungo ed andremmo facilmente fuori tema ma se le parole hanno un senso vediamo che hanno ricalcato per esempio sul tema della guerra in Ucraina la condizione della distinzione obbligata ma ormai obsoleta ma che ancora fà presa nella testa della gente che è quella della distinzione fra” aggredito ed aggressore”.
A nessuno forse è venuto in mente che la guerra è cominciata nel 2014 e nessuno ne parlava mentre l’occidente forniva armi ed esperti militari all’Ucraina per anni, come a nessuno è venuto in mente che su quel tema-siccome si parla di guerra- che non sia possibile che in un paese di 40 milioni di abitanti nessuno sia contro il governo di quel paese. Avete visto che le nostre TV ma anche le altre Europee abbiano intervistato qualcuno che da parte sua abbia criticato le posizioni del propri governo ? nessuno. nemmeno uno. Tutti eroi.Ma questo- dico io- non fa pensare nessuno ? Mattarella od altri hanno sentito qualcuno intervistato e che sia Ucraino che sia contro il Governo Zelenski ? La guerra non è solo quella fatta con le armi-bisognerebbe dirglielo al Presidente Mattarella, ma è anche quella mediatica, è anche quella preparata per anni, è quella provocata, è quella soprattutto fatta attraverso chi ha dato il bastone in mano da casa propria a migliaia di chilometri lontano da quelli scenari, perchè esiste la guerra sul campo ed il confronto militare diretto ma esiste anche il percorso di come ci si arrivi a tutto questo. Ed è di questo che non se ne è mai parlato in casa nostra, imbevendo la gente che esistano le responsabilità solo da una parte.E’ il discorso in fondo di Mattarella, pari pari a ciò che sono gli interessi che stanno a cuore ai nostri maggiori e più potenti alleati.E allora non si scagli la prima pietra se il peccato iniziale è anche dentro di noi pari pari a quello degli altri, se non altro perchè il nostro è quello più SUBDOLO, perchè le condizioni di quella guerra come quelle di quasi tutte le altre le abbiamo procurate in occidente.Ed allora vedi Marco, la guerra oggi come ieri è anche mediatica e quindi credo che occorra anche saper leggere le cose nel modo in cui vengono presentate….perchè nel caso ”i contentini”da parte del complesso mediatico ci sono sia in questo caso sul fatto del Moiano sia sull’Ucraina e contribuiscono pesantemente a falsare una parte di quello che dovrebbe essere l’oggettività.Ma poi non eri tu quello che giustamente dicevi che la critica politica non era mai asettica ? Non erano asettici i Governi Tecnici anche se si tentava di farcelo credere che dietro quella parola ci stava l’equidistanza perchè le scelte sono sempre politiche? Figuriamoci il fosso del Moiano pieno di canne ed erbacce nate dall’abbandono consapevole.E allora la verità va detta completa ed in tutta la sua interezza,perchè i giuochetti mediatici entrano in giuoco e producono idee,anche quando sembrano equidistanti.Ma l’equidistanza non è facile ad esserci in un contesto che viene da 60 anni anni di gestione monocolore e quindi anche in queste cose nelle piccole discrasie bisognerebbe andarci cauti sennò si cade da una parte che guarda cas è proprio quella alla quale le classi operaie o quanto ne resta hanno negato il consenso anche nelle realtà locali, proprio perchè si è regnato da despoti ma alla fine come vedi il conto arriva e cadono l’una dopo l’altra,come le mosche colpite da quello che una volta nel dopoguerra era stato portato dagli inglesi e che si spargeva con la macchinetta a stantuffo che aveva il serbatoio sotto e serviva alla disinfestazione da mosche,zanzare ed altri insetti e che noi ragazzi chiamavamo ”Fleet” che altro non era che il DDT, ma allora i fossi erano tenuti puliti e sgombri dai contadini.Oggi nella scietà postindustriale ed in quella globalizzata i contadini non ci sono più e siccome questi che hanno governato se non altro le nostre regioni attigue le une con le altre hanno raschiato il fondo del barile ed i soldi non ci sono più,allora è bene che ognuno si prenda le proprie di responsabilità e che queste non siano travisate,in parte coperte oppure sminuite, ma che siano portate a conoscenza di tutti. La normalità dovrebbe essere questa, ma dovrebbe è condizionale del verbo dovere…..