“VITTORIA, LA FIGLIA DEL RE” CHE RIVOLUZIONO’ CITTA’ DELLA PIEVE… IN LIBRERIA IL LIBRO DI MARIA LUISA MEO EDITO DA PRIMAPAGINA

venerdì 28th, ottobre 2022 / 11:36
“VITTORIA, LA FIGLIA DEL RE” CHE RIVOLUZIONO’ CITTA’ DELLA PIEVE… IN LIBRERIA IL LIBRO DI MARIA LUISA MEO EDITO DA PRIMAPAGINA
0 Flares 0 Flares ×

LA PUBBLICAZIONE E’ PATROCINATA DALL’ASSOCIAZIONE TURISTICA PIEVESE. DOMENICA 6 NOVEMBRE LA PRESENTAZIONE AL TEATRO DEGLI AVVALORANTI

CITTA’ DELLA PIEVE – Dopo “Voce del Verbo tradire” di Marco Lorenzoni uscito nel 2021, sta uscendo un altro libro edito da Primapagina. Come il primo anche questo secondo titolo si inquadra nel progetto di tenere viva la memoria con opere divulgative su fatti, personaggi, situazioni che hanno fatto la storia di questo territorio, o che l’hanno segnata in qualche modo. Questo perché l’assunto da cui il progetto parte è che in questa “terra di mezzo” a cavallo tra Umbria e Toscana la storia, anche quella con la S maiuscola, sia passata tante volte e abbia lasciato segni indelebili. Che è bene conoscere e anche valorizzare.

Il libro che sta arrivando in questi giorni nelle librerie della zona e che Domenica 6 novembre sarà presentato al Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve, alle ore 16,00 si intitola “VITTORIA LA FIGLIA DEL RE” sottotitolo “Città della Pieve il luogo prescelto”. E per tornare alle considerazioni di cui sopra, la Vittoria del titolo è un personaggio di prima grandezza, una figura che insieme al suo compagno (prima amministratore e amante, poi marito) incise fortemente sulla Città della Pieve post unitaria, ma ancora intimamente papalina, nel periodo tra il 1880 e i primi anni del ‘900.

L’autrice è Maria Luisa Meo, già docente del liceo Calvino di Città della Pieve, appassionata di storia, che ci ha lavorato per una decina d’anni. Il volume patrocinato dall’Associazione Turistica Pro Loco Pievese Aps, nell’ambito del progetto “Condividere i saperi”, è infatti una biografia storica, frutto di un lungo e faticoso lavoro di ricerca negli archivi di tutta Italia: Napoli, Genova, Torino, Pisa, Firenze e naturalmente Città della Pieve. Ed è anche corredato da numerose fotografie d’epoca.

Vittoria è Vittoria Guerrieri di Mirafiori, figlia del re Vittorio Emanuele II e di Rosa Vercellana, nota come La Bella Rosina, prima amante, poi moglie morganatica del sovrano, che le concesse i titoli nobiliari di contessa di Mirafiori e Fontanafredda.

Sposata con Giacomo Filippo Spinola e, dopo la morte di lui, con il cognato Luigi Domenico Spinola, Vittoria si muove in ambienti regali e altolocati. Poi, dopo la morte dei genitori, decide di costruirsi una vita più autonoma. Sceglie Città della Pieve dove giunge nel 1887 quando compra la Tenuta di Salci e, successivamente, abitazioni nel centro storico e terreni. Intorno a lei una rete di altre persone, soprattutto il suo amministratore e amante, Paolo De Simone, naturalista, imprenditore vulcanico e visionario, mazziniano convinto e radicale che diventa Sindaco della città e lascia opere significative… E figura spesso al centro di attacchi e polemiche, perché – come ricorda il film San Michele aveva un gallo, dei fratelli Taviani, ambientato proprio a Città della Pieve nel 1870, nonostante l’Unità d’Italia, la città del Perugino era ancora papalina e piuttosto refrattaria soprattutto nella borghesia agraria alle nuove idee liberali e socialisteggianti…

Vittoria e Paolo restano 13 anni a Città della Pieve segnando la vita locale con una concezione agraria aperta all’innovazione e alla commercializzazione su larga scala e con progetti significativi di cui la città conserva ancora le impronte. Non a caso domenica 23 novembre l’opera è stata presentata in anteprima alla stampa e ai rappresentanti delle associazioni culturali di Città della Pieve all’Hotel Vannucci, la villa ideata e costruita proprio da Vittoria come centro di ospitalità per villeggianti. Anche Paolo De Simone edifica la sua abitazione pievese, il Castelluccio Palusse, che, a sua volta, è oggi un luogo di ricettività.

Insomma la coppia aveva già visto nel turismo un possibile sviluppo di Città della Pieve prima della fine dell’800… Il libro offre inoltre spunti di riflessione sulle dinamiche politico-sociali della fine del XIX secolo e sul rapporto tra storia locale e nazionale, insistendo su quella commistione tra individuale e generale che rende ogni vita non a sé stante, ma integrata nel globale. Pur essendo, come dicevamo, frutto di un grande lavoro di archivio e quindi ricco di riferimenti e di note storiografiche l’opera di Maria Luisa Meo si legge agevolmente, quasi come un romanzo, perché la vita di Vittoria Guerrieri di Mirafiori e Paolo De Simone è essa stessa un romanzo. Piuttosto avvincente.

Alla presentazione di domenica 6 novembre in teatro, interverranno oltre all’autrice Maria Luisa Meo, all’editore e al presidente dell’Associazione Turistica Pro Loco Marco Bertozzi, anche il sindaco Fausto Risini e poi Mario Squadroni, già dirigente della Soprintendenza Archivistica per l’Umbria e attuale Presidente del Consiglio Direttivo della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria e Andrea Possieri, ricercatore senior di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Perugia, che è stato anche validissimo collaboratore di Primapagina. A margine della presentazione una sorpresa musicale. Non sveliamo niente, diciamo solo che la cosa ha a che fare con i documenti che l’autrice ha rintracciato nella sua ricerca.

 

 

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube