CITTA’ DELLA PIEVE, IL SINDACO RISINI: “DRAGHI? GLI FAREI FARE IL MIO VICE, CON DELEGA AL BILANCIO”. COME L’AVRA’ PRESA LA VICESINDACA APPENA NOMINATA?

CITTA’ DELLA PIEVE – I rimi giorni da “ex premier” Draghi li ha passati nel suo buen retiro di Città della Pieve. La Nazione fa sapere che “la città lo aspettava a braccia aperte”, che la cosa sia vera è tutta da dimostrare. La piaggeria del “Quotidiano Nazionale” invece è ormai conclamata. Noi, in tutta sincerità in questi giorni siamo stati spesso a Città della Pieve, ma non abbiano sentito nessuno chiedere di Draghi né abbiamo visto gente in trepida attesa davanti al Duomo o alla Conad, nella speranza di incontrarlo…
Alla Radio (Radio 1 Rai) il sindaco Risini ha raccontato a Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, presente anche Giovanni Floris, che la sua idea di dare a Draghi la cittadinanza onoraria e di consegnargli le chiavi della città sta andando avanti e che conta di organizzare la cerimonia entro l’anno. “Le condizioni sono ormai mature” ha detto. Alla successiva domanda su quale ruolo potrebbe dargli, il sindaco pievese, senza battere ciglio e con un certo sprezzo del pericolo (o del ridicolo) ha risposto: “lo farei mio vice e gli darei la delega al bilancio”.
Beh, per l’ex premier un incarico di tutto rispetto e certamente impegnativo che gli eviterebbe di passare il tempo a guardare i cantieri come fanno i pensionati, per poi tornare a casa e portare a pisciare il cane. Fare il vice di Risini non deve essere facile, peraltro, visto che Lucia Fatichenti, la vicensindaca nominata nel 2019 se ne è andata un mese fa sbattendo la porta. E chissà come l’ha presa la nuova vicesindaca, appena nominata, Michela Nocentini. che potrebbe vedersi revocare l’incarico per far posto a Draghi… Ubi maior minor cessat, dice il proverbio latino, ma in politica certi passaggi di consegne sono sempre un po’ fastidiosi. Ricordate la consegna della campanella tra Letta e Renzi? non si guardarono neanche in faccia… Letta passò il sonaglio a Renzi, ma aveva l’espressione di chi gliel’avrebbe tirato addosso…
Una domanda viene spontanea, come avrebbe detto il prode Lubrano,: ma Città della Pieve, dopo 3 anni e mezzo di giunta Risini è così malmessa dal punto di vista del bilancio, da dover chiamare Draghi, come fece Mattarella? Risini lo sa meglio di tutti. E adesso tutti, pievesi e non, sono in attesa di questa fantomatica o fantasmagorica cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria e consegna delle chiavi all’ex presidente della Bce e del consiglio dei ministri. E ovviamente anche in attesa di vedere Draghi a fianco di Risini come suo fedele vice sindaco. A volte anche un comune periferico può offrire una scialuppa di salvataggio, per rimanere in qualche modo a galla, a chi ha visto la sua nave affondare sotto il fuoco amico ed è rimasto senza neanche un predellino.
Magari Mario Draghi sorprenderà tutti (smentendo gli scettici) e accetterà sia le chiavi che l’offerta di Risini, che gli ha offerto la poltrona da vicesindaco, mica uno strapuntino nel corridoio del Comune…
Ora credo che sia meglio ristabilire dove inizino le battuite e dove finiscano perchè se di ogni discorso anche se fatto da parte pubblica come quella di un Sindaco che non si possa permettere una tale battuta e sulla battuta ci si scriva un pezzo di giornale per ricamarci sopra su come si possa sentire un vicesindaco mi sembra che talvolta ”Grand’ Hotel” fosse stato più profondo ed anche migliore nella ricerca di spunti per pienare la carta. Scusa se te lo dico Marco ma uno può avere l’avversione politica che vuole verso le persone che hanno manifestatamente e che sono servite nel passato ad estromettere la precedente giunta,ma sarebbe bene talvolta non appigliarsi a questi fatti, anzi a queste parole in libera uscita perchè lo si comprende che sono in libera uscita…..E non lo dico in difesa del sindaco ma a difesa della credibilità del tuo giornale perchè lo capiscono tutti che essere in vena di polemca talvolta si possa perdere di credibilità arrampicandosi anche sugli specchi e sulle battute gratuite.Può anche non piacere ciò che ha detto il Sindaco perchè se avesse detto il vero e pensasse davvero a tale evento mi sembrerebbe un processo strumentale, atto a farsi pubblicità da parte di un Comune come quello di residenza di Draghi. Via, un po’ di sano realismo e di sano senso della politca, anche perchè se si pensasse che possano essere appianati e risolti i problemi di bilancio di un comune come quello di Città della Pieve non ci si appellerebbe a Draghi ma ad un buon commercialista su proposizione di un buon politico.Tutto il resto è fuffa su fuffa,tesa però a mettere in cattiva luce una giunta nei confronti dei suoi cittadini votanti, i quali non hanno bisogno di sentire tali battute perchè lo capiscono che in mezzo alle difficoltà sentire la stampa che tifa per quegli altri che c’erano prima -ed è cosi anche se lecitamente per carità nonostante le smentite sempre sul tema dell’equidistanza del tuo giornale- secondo me vuol dire che oltre alle difficoltà del Comune che ci saranno senz’altro- e chi non le ha adesso ? – le difficltà sono comuni ed anche da parte di un opposizione che ha fatto vedere i suoi limiti sia locali chè regionali sarebbe bene invece che chiamare un Draghi a risanare ed a decidere su un bilancio ed a prendere per quasi vere codeste battute,che pensasse la parte della sinistra a riflettere sui motivi della sua disfatta politca.Senza tali riflessioni si aggiunge fuffa alla fuffa, ed in quanto a fuffa mi sembra – quando sento in TV- il PD ed i suoi ramoscelli che tale intenzione di riflettere sul perchè non gli passi nemmeno per l’anticamera del cervello. Questo vuol dire che hanno abdicato alla politica di cui una volta-molto lontano nel tempo-erano portatori e forse è meglio che invece di chiamare chi gli possa risanare i bilanci vadano da un buon psicologo che s’intenda di politica perchè poi ll bilancio si risana a seconda di come si esce da quello studio….purtroppo per loro….In genere chi per tali questioni và dallo psicologo ne esce con una carica ed una corazza di chamiamolo ”sano egoismo” che è l’esatto contrario della riflessione aperta fatta di fronte alla propria gente e di lavare i panni corampopulo, ma qui di aperto mi sembra che ci sia poco perchè tali verifiche politche le fanno sempre fra loro al chiuso.E tutto sembra che così sia anche per il futuro se si sentono i discorsi che vengono fatti. E siccome siamo in epoca che a 360 gradi risuonano le trasmissioni e le notizie al riguardo della Marcia su Roma, ricordo che prima anni prima e cioè prima che si preparasse quella tempesta che poi venne con il 28 ottobre 2022 a Città della Pieve risuonava un grido dentro l’entourage della maggioranza clericale che ammansiva i contadni ed i poveri e non voleva che questi andassero contro gli interessi dei proprietari terrieri la cui rappresentanza governava il Comune: ” Arrivano i Moianesi !! ‘ questo era il grido durante le manifestazioni e gli sciperi del bestiame.Ora ” i Moianesi” dormono i sogni dei giusti memori di quanto è passato dentro di loro proveniente da fuori di loro, ma sugli stessi ho i miei dubbi che possano riflettere sui motivi veri della loro narcosi.