IL SUICIDIO DI UNA CITTA’: PERUGIA, STUDENTI UNIVERSITARI IN PIAZZA. MANCANO GLI ALLOGGI, COSTRETTI A DORMIRE IN AUTO
Due giorni fa si è tenuta a Perugia una manifestazione di studentesse e studenti, iscritti alle due università perugine, quella Italiana e quella per stranieri. L’hanno fatta per segnalare un disagio e una situazione per molti problematica: non riescono a trovare un posto letto, molti dormono in macchina o in sistemazioni di fortuna. Studenti universitari fuori sede e senza tetto.
E c’è chi di fronte a questa “emergenza” fa notare un paradosso. E cioè che a Perugia ci sono circa 7.000 appartamenti sfitti e nel centro storico ci sono anche migliaia di metri quadri inutilizzati: ex uffici, ex caserme, spazi ormai vuoti o solo parzialmente occupati. I prezzi degli affitti sono lievitati e le agenzie immobiliari hanno fatto cartello per non abbassarli…
La politica sembra totalmente assente su questo problema. Chi governa la città, la Regione, dovrebbe occuparsi anche di queste cose. A Perugia, buona parte dell’economia ruota intorno agli studenti ed è paradossale che una città che vive di questo, non trovi loro un posto per dormire e per studiare.
Gli studenti fuori sede che dormono in macchina sono lo specchio impietoso di una sconfitta di chi governa e anche di chi si oppone.
E sono un grido di aiuto. Qualcuno dovrà in qualche modo metterci una pezza e trovare soluzioni adeguate. Prima possibile. Anzi, subito, perché il problema è adesso.
La gestione da parte del centro destra, il “cambio” operato sia al Comune che in Regione, dopo decenni in cui il timone lo ha tenuto in mano il centro sinistra su questo versante non ha prodotto risultati apprezzabili. Al contrario, riguardo alla questione alloggi per gli studenti, a Perugia non si era mai vista una situazione come quella attuale. Perugia sta di fatto respingendo quella che è forse la sua ricchezza principale. Una ricchezza in termini economici, di reddito per famiglie e operatori, ma anche una ricchezza “culturale”, in termini di contaminazione, di scambio, di integrazione, di saperi…
Qualcuno, sceso in piazza insieme agli studenti, parla di harakiri del capoluogo umbro, di perdita di credibilità della città nel suo insieme. E in effetti…
m.l.