GOVERNO MELONI ATTO PRIMO: MANGANELLATE DELLA POLIZIA AGLI STUDENTI DE LA SAPIENZA. COMINCIAMO BENE
Parte bene il nuovo governo a guida Meloni. L’esecutivo non ha fatto in tempo a insediarsi che già sono partite le prime manganellate. E’ successo ieri alla Sapienza di Roma, dove la Polizia ha caricato e “bastonato” gli studenti che manifestavano il proprio dissenso verso una iniziativa con esponenti di Fratelli d’Italia all’interno dell’ateneo.
Quando gli studenti hanno provato a esporre uno striscione con la scritta “Fuori i fascisti dalla Sapienza” all’esterno dell’aula dove si teneva il convegno, sono stati presi a manganellate dai poliziotti. Diversi i contusi, alcuni con ferite alla testa. Uno studente che ha tentato di forzare il blocco, è stato immobilizzato a terra e ammanettato, dopo di che è stato trasferito all’interno della facoltà. I collettivi studenteschi riferiscono che già dalla prima mattinata la maggior parte degli accessi alla facoltà era chiusa e che le forze di polizia erano schierate in presidio a protezione dell’ingresso.
Gli studenti hanno poi organizzato una grande assemblea nel prato dietro l’Aula magna: “Dopo che l’Università e la rettrice Polimeni hanno legittimato per anni la presenza di organizzazioni fasciste, dopo l’insediamento del Governo Meloni, è arrivata anche la risposta delle forze dell’ordine e dell’apparato repressivo che hanno manganellato violentemente gli studenti antifascisti. Non accettiamo che vengano legittimate violenza, atlantismo, razzismo e sfruttamento”.La rettrice Polimeni che ha rifiutato di incontrare gli studenti ha così commentato il fatto: “L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee”.
Siamo nel 2022, ma per alcune ore alla Sapienza di Roma sembrava di essere tornati al ’68 o al ’77… e le cariche della Polizia hanno ricordato la mattanza del 2001 al G8 di Genova, anche allora al governo c’era un esponente della destra come ministro dell’Interno (Gianfranco Fini). Il governo appena nato di Giorgia Meloni dovrà spiegare l’intervento violento della polizia per reprimere il legittimo dissenso degli studenti. Non è che pensano di risdoganare il manganello come risposta alle contestazioni? La Costituzione non lo prevede.
Cominciamo con le CAZZATE?
In DEMOCRAZIA tutti hanno diritto di parlare,anche quelli che non la pensano come noi !
Quello che si è verificato due giorni fa alla Sapienza è un atto di PREPOTENZA perpetrato dai famosissimi ” democratici ” si è trattato di un vero episodio di Fascismo ! FASCISMO di ” sinistra ” quello che gli stessi ” democratici ” combattono tanto !
DEMOCRAZIA ! LA CONOSCETE L’ETIMOLOGIA DI QUESTA,INFLAZIONATISSIMA PAROLINA !
Comprendo che il giornale sia giustamente aperto ai commenti di tutti, dovrebbe quindi questi signor Niccolò forse censurare da solo perché in queste settimane ha raggiunto il bonus di cazzate da dire.
Signor Rossi,mi sa che il messaggio era diretto anche a lei. Infatti chi è che decide chi dice CAZZATE o non le dice ?
È sempre una questione di democrazia.
Comunque signor Rossi l’ educazione è gratis !Se la faccia insegnare da qualcuni e ne impari un centesimo di quella che dovrebbe avere. Sono sicuro che le basterebbe !
Lei Niccolò è uno spasso. Meglio che il cinema…è anche gratis