ERA CRESCIUTO A MONTEPULCIANO E A SIENA IL FOREIGN FIGHTER UCCISO NELLA REPUBBLICA DEL DONETSK. COMBATTEVA A FIANCO DEI RUSSI
Era cresciuto a Montepulciano e poi a Siena Elia Putzolu, il 28enne di origine sarde morto nella Repubblica del Donetsk, dove combatteva come foreign fighter a fianco delle truppe filorusse. E’ caduto in combattimento sotto i colpi dell’esercito ucraino.
Putzolu da Siena dove aveva frequentato le scuole elementari e medie, si era trasferito a Milano per lavorare come barista, poi in Russia, precisamente a Tangrog, vicino a Rostov dove aveva coltivato anche la sua passione per le arti marziali. Fino alla decisione prendere le armi e indossare la mimetica nelle file delle milizie filorusse che dal 2014 hanno provato a difendere il Donbass dalla dura repressione attuata dall’Ucraina.
Un amico che ha parlato con Elia Putzolu alcune settimane fa, per telefono, lo descrive come “molto preoccupato”. Forse temeva di poter essere ucciso, dice l’amico E così è stato. Il giovane è stato ucciso.
Si era arruolato nelle formazioni dell’esercito filorusso nel 2017. Quindi durante la guerra nel Donbass, prima dell’invasione decisa da Putin nel febbraio 2022. Una storia quella di Elia Putzolu, simile alla storia di Eddy Ongaro detto “Bozambo”, il 46enne di Portogruaro (Ve) ucciso anche lui nel Donbass nel mese di marzo, dilaniato da una bomba a mano. Anche lui stava dalla parte dei filorussi.
Secondo l’ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale) i foreign fighters italiani arrivati in Ucraina dal 2014 potrebbero essere una sessantina, presumibilmente con una distribuzione abbastanza equilibrata tra le due parti in conflitto. Alcuni sono contractors professionali, ovvero mercenari, che hanno deciso di combattere per soldi e carriera… Altri come Ongaro si sono arruolati per scelta politica e ideologica. “Bozambo” combatteva nelle milizie comuniste per l’indipendenza del Donbass dall’Ucraina. Di Putzolu non si conoscono le posizioni politiche. Secondo l’Intelligence italiana tra i contractors italiani impegnati sul fronte ucraino ci sarebbero sia esponenti di estrema sinistra (come Ongaro) sia di estrema destra come un giovane di 19 anni militante di Casa Pound arruolatosi nelle brigate Ucraine, dopo aver sentito Putin parlare di “denazificazione” finito sotto inchiesta nel nostro Paese.
Elia Putzolu è il terzo foreign fighter italiano a perdere la vita in Ucraina, dopo Eddy Ongaro e Benjamin Giorgio Galli, 27 enne italo olandese caduto mentre combatteva come volontario con la Legione Internazionale di difesa Territoriale ucraina contro l’esercito russo. Si trovava nella zona di Kharkiv e sarebbe stato ucciso da una bomba a grappolo.
Nella foto: volontari della brigata internazionale di difesa territoriale Ucraina (Fonte Rainews.it)
Chi è disposto a morire per un ideale qualunque esso sia e non per soldi come purtroppo avviene per questi ultimi in molti casi, è da rispettare.In guerra si muore lo si sà e chi è che è disposto a farsi uccidere vuol dire che antepone le idee ed i valori alla propria vita.Il problema semmai è che oggi questi valori sono resi molto meno chiari di una volta dal sistema dove viviamo e non sono culturalmente alla portata di tutti e così ” l’essenza della guerra” e ciò che rappresenta è un sentimento dilagante nella mente degli uomini. E’ per questo che credo occorra fermarla con ogni mezzo.Si parla tanto di libertà qui in occidente ma abbiamo mai pensato che la nostra di libertà si poggia ed è stata conquistata sul sangue di altri ? Non solo sangue nella seconda guerra mondiale ma sangue richiesto agli altri popoli per il nostro benessere e non esteso anche a loro. E allora se altri non sono liberi perchè soggiacciono ancor oggi al dominio di altri, noi possiamo dirci liberi ? E non è questo un giuoco di parole ma è più una pretesa da parte nostra fondata sul nulla che viene sfruttata per continuare nella direzione di sempre: quella della guerra perchè credo di poter dire che sia questo sistema che non voglia rassegnarsi a cedere il predominio sul mondo e l’ha letteralmente ed effettivamente conquistato tutto ed automaticamente deve sempre trovare un nemico. Un nemico da combattere in nome della libertà. Questo è l’inganno al quale siamo di fronte, inganno prima di tutto MORALE poi anche intellettuale ed anche materiale.