SABATO 17 A CHIUSI SCALO INCONTRO CON ALESSANDRA CARATI, TERZA AL PREMIO STREGA

CHIUSI – Quando il 24 agosto scorso chiudemmo la rassegna “La Piazza delle parole” con il Comune, la Biblioteca comunale e la Libreria Libri Palanti ci dicemmo che siccome l’iniziativa aveva avuto successo e aveva incontrato il favore del pubblico, sarebbe stato opportuna darle continuità. Cominciammo a pensare a qualche appuntamento per l’autunno e per l’inverno. Ma siccome l’estate non è ancora finita, in piazza si sta ancora bene, e non capita tutti i giorni di avere la possibilità di parlare di libri e di letteratura con uno dei finalisti del Premio Strega, l’occasione ci è sembrata ghiotta e l’abbiamo colta al volo. Così, sabato 17 settembre, stavolta alle ore 17,00 e non alle 21,00, nella solita Piazza Garibaldi a Chiusi Scalo, dialogheremo con Alessandra Carati che allo Strega si è classificata terza. E non è che il terzo posto allo Strega uno lo ottiene per caso.  Il premio, ideato da Maria Bellonci e dal “patron” del famoso liquore Strega nel 1947 è un po’ il Festival di Sanremo degli scrittori. La vetrina più prestigiosa per gli scrittori italiani.

Alessandra Carati scrittrice, editor e sceneggiatrice, che vive e lavora a Milano ha partecipato all’edizione 2022, con il romanzo “E poi saremo salvi” che è il suo romanzo d’esordio. E anche il primo libro scritto in solitaria. Nel 2010 aveva pubblicato infatti “Bestie da vittoria” il libro scritto a 4 mani con il ciclista Danilo Di Luca, un testo acido sull’altra faccia del ciclismo, il racconto di quel mondo parallelo fatto di ipocrisia, interessi e giochi di potere che sta dietro ai colori, ai tifosi lungo le strade, ai carrozzoni festanti delle grandi gare. Un sistema cannibale di cui tutti sono a conoscenza, ma di cui nessuno parla, perché tutti hanno troppo da difendere. Un libro denuncia che chi fa parte del sistema non potrebbe scrivere. Solo uno che non ha più nulla da perdere, come Di Luca, radiato a vita per doping, poteva farlo.

Con “E poi saremo salvi” Alessandra Carati ha cambiato genere.  Il romanzo, edito da Mondadori, parla di guerra, di gente i fuga, di vite da profughi in un paese straniero. Ma è anche una saga familiare, l’epopea di un popolo; ma è soprattutto il racconto di come una piccola, densa vicenda privata può allargarsi fino a riflettere la tensione umana alla “casa”, il posto del cuore in cui ci riconosciamo.

Il tema che tratta è molto attuale anche se la guerra i questione non è quella tra Russia e Ucraina, ma quella dei Balcani degli anni ’90 e la famiglia in fuga, madre e figlia, una figlia di appena sei anni, è bosniaca. Il padre le aspetta al confine. L’approdo, il porto sicuro è l’Italia, Milano per la precisione. Ma quando ti trovi in certe situazioni di sicuro non c’è niente. Neanche la famiglia che si consuma, si sgretola tra nostalgia, incomprensioni, segreti insopportabili. La guerra è un male che non passa e ti lascia segni indelebili addosso, la vita da profughi, anche nel nord ricco e accogliente, non è una passeggiata. Tutt’altro. Perché sui profughi c’è pure chi ci guadagna… Aida, la giovane protagonista è costretta a crescere in fretta e capisce altrettanto in fretta che per sopravvivere deve cercarsi un nuovo orizzonte, anche a costo du un taglio delle radici…

Insomma un romanzo che parla di una guerra dell’altro ieri che ci darà la possibilità di riflettere anche sull’oggi. Non sveliamo altro, ne parleremo più diffusamente con l’autrice sabato 17.

Come “La Piazza delle Parole” anche questa appendice settembrina è una iniziativa congiunta tra Comune e Biblioteca Comunale di Chiusi, Libreria Libri Parlanti di Castiglione del Lago e Primapagina, e si inquadra nel “Patto per la lettura” cui hanno aderito molte associazioni.

In queste settimane Piazza Garibaldi sta ospitando iniziative elettorali, ma a noi piace anche spostare un po’ il tiro e parlare d’altro. Parlare di libri con autori di valore è un piacere che condividiamo molto volentieri. In caso di maltempo l’incontro si terrà al chiuso. Il luogo verrà comunicato.