SCALDA LE PIAZZE E HA IDEE CHIARE SUL CHE FARE: E SE IL PD DOPO IL VOTO SI AFFIDASSE AD ELLI SCHLEIN?

lunedì 12th, settembre 2022 / 11:18
SCALDA LE PIAZZE E HA IDEE CHIARE SUL CHE FARE: E SE IL PD DOPO IL VOTO SI AFFIDASSE AD ELLI SCHLEIN?
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IERI LA GIOVANE VICEPRESIDENTE DELL’EMILIA ROMAGNA HA “RIACCESO” IL PD A CHIUSI E PERUGIA

CHIUSI – Lo ha capito anche il Pd che Elli Schlein è una dei pochissimi suoi esponenti, forse l’unica, che in questo momento riesce a “scaldare” le platee. Non a caso la giovane vicepresidente della Regione Emilia Romagna sta girando come una trottola per vedere di riportare un po’ di entusiasmo in un partito che appare, al contrario, rassegnato alla sconfitta e incapace di uscire dal recinto sempre più stretto dei ceti medi supergarantiti, dei salotti buoni, di chi vive insomma in una bolla lontana dal sentire comune della gente.

Ieri per esempio Elli Schlein era a Firenze, poi a Vaiano nel Mugello, poi ancora a Cavriglia, infine a Chiusi e per chiudere la giornata a Perugia. Tutte “piazze” fuori dal suo collegio elettorale. E’ una sorta di “soccorso rosso” la Schlein e le piazze la ascoltano volentieri.

Anche a Chiusi, dove la campagna elettorale ha vissuto pochissimi e flebili sussulti, ieri il Pd la piazza l’ha riempita. E ha più volte applaudito. E’ vero, c’era gente di Città della Pieve, Castiglione del Lago, Montepulciano, Chianciano, Sarteano, più o meno come un anno fa quando nella stessa piazza venne Enrico Letta, solo che erano diverse le facce. Le espressioni. Nessuno che storcesse il naso.

Finalmente, questa l’impressione, anche il popolo Pd, quello che un tempo era lo “zoccolo duro” della Toscana e dell’Umbria, si è sentito dire “qualcosa di sinistra”. Parole chiare sul lavoro e sulla lotta al precariato, sui diritti, sulla sanità e sulla scuola pubblica, su come fare sul serio la transizione ecologica…

Insomma una boccata d’ossigeno. Di aria buona e pulita. E parole d’ordine meno paludate e meno democristiane rispetto al lessico lettiano.

Se fosse pieno di persone come Elli Schlein il Pd sarebbe sicuramente votabile, anche da parte di chi aveva (ed ha) in mente una sinistra diversa, il problema è che votando Pd, nel pacchetto ci trovi pure Pierferdinando Casini, e Di Maio, le varie Serracchiani e Boldrini e Franceschini e Marcucci ecc. ecc… Il minestrone è decisamente più indigesta.

Siccome la partita elettorale sembra persa (e non perché il destino è cinico e baro, ma perché tra Letta e Conte non sono sati capaci di trovare n minimo accordo, unica chance concreta per arginare le destre, e si sono suicidati), c’è da augurarsi che dopo il voto, che oltre al Pd potrebbe travolgere anche ciò che resta della sinistra a sinistra del Pd, si apra una riflessione seria. E che magari il Pd decida di cambiare strada e facce, affidandosi a persone in grado di riportare passione, prospettiva… A persone come Elli Schlein o come Ilaria Cucchi che è candidata con Sinistra Italiana. Ieri, a leggere i commenti sui social, Elli Schlein ha riacceso una scintilla anche a Chiusi e a Perugia e lo ha fatto parlando di politica con un’idea di società che lo stesso Pd ha smarrito da tempo, sostituendola con una navigazione a vista che solo galleggiamento… Sabato scorso a Città della Pieve c’era Anna Ascani, per esempio, altra giovane e brillante dem in carriera, ha preso applausi anche lei, ma non ha trasmesso, neanche lontanamente, la medesima empatia. Non ha dato l’impressione di una voglia forte di invertire la tendenza, e di sapere come farlo, come ha fatto Elli Schlein, che sembra veramente sprecata a fare la vicepresidente dell’Emilia Romagna.

m.l.

 

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