IL 43° PARALLELO PASSA PER LA STAZIONE: CHIUSI SULLA STESSA LINEA VIRTUALE DEI GRANDI SANTUARI

IL 43° PARALLELO PASSA PER LA STAZIONE: CHIUSI SULLA STESSA LINEA VIRTUALE DEI GRANDI SANTUARI
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CHIUSI – Nei prossimi giorni, martedì per la precisione, alla Stazione Ferroviaria di Chiusi verrà apposta una targa. Che segnala un passaggio speciale. Il passaggio, proprio per la stazione di Chiusi, del 43° Parallelo nord. Non è un treno. E’ una linea virtuale che ci insegnano a scuola ed è segnata sul mappamondo e sulle cate geografiche. In Italia il 43° parallelo nord taglia in due la penisola, e va dal Golfo di Baratti a nord di Piombino sul Tirreno a Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, sul mare Adriatico. Attraversa complessivamente tre regioni, le Marche, l’Umbria e la Toscana. In particolare le province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia, Siena, Grosseto e Livorno (perché tocca anche l’isola di Capraia).

In provincia di Siena il 43° Parallelo era già segnalato, da decenni, a Gallina, antica “stazione di posta” sulla Cassia, dove un cartello giallo (foto) ne dà precisa indicazione e dove c’è anche un ristorante che si chiama proprio “43° parallelo”.

La suddetta linea immaginaria e virtuale è importante, dicono i geografi e climatologi, perché meglio di ogni altro sintetizza la diversità dei paesaggi dell’Italia di mezzo e perché a sud di esso sulla costa inizia il clima mediterraneo.

Per quanto riguarda il mappamondo, il 43° parallelo nord tocca la Corsica, la Francia, la Spagna, poi dopo l’Atlantico, gli Sati Uniti da est a ovest (New Hampshire, New York, Vermont, Idaho, Oregon Wyoming, Iowa, Wisconsin…) il Canada… poi Giappone, Russia, Cina,  Mongolia, Kazakistan, Uzbekistan, Bulgaria, Serbia, Bosnia, Croazia…

Non è che con il cartello “43° parallelo” alla stazione di Chiusi si fermeranno più treni, ma è una curiosità in più. A Gallina, per esempio c’è gente che si ferma a mangiare, ma quasi sempre anche per fare una foto davanti a quel segnale giallo…

Con tutto il rispetto, a Gallina quella è l’unica “attrazione” oltre all’ottima cucina del ristorante che è rimasto fedele alla tradizione, di quando di gente sulla Cassia ne transitava molta di più perché non c’era l’autostrada e neanche la Siena-Bettolle e per andare a Siena o a Roma di lì si doveva passare.  A Chiusi almeno da metà 800 in poi un po’ più di movimento c’è sempre stato.

E’ curioso scoprire, se qualcuno non ci avesse mai fatto caso, che Chiusi e Gallina, sulla Cassia, sono sullo stesso parallelo, cioè sulla stessa latitudine di Vladivostock o del lago Ontario…  Ed è anche singolare che lo stesso parallelo tocchi 4 luoghi particolari come Assisi, Lourdes, Medjugorie e Santiago de Compostela… Gli antichi tour operator dei pellegrinaggi seguivano evidentemente precise linee di viaggio.

Per Chiusi, trovarsi sulla stessa rotta potrebbe anche rappresentare un valore aggiunto, a saperlo vendere.

m.l.

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