MERCOLEDI’ 24, ULTIMA SERATA DE “LA PIAZZA DELLE PAROLE” A CHIUSI SCALO: MARCO LORENZONI E LE SUE STORIE DI CONFINE (QUANDO IL CONFINE C’ERA DAVVERO)

MERCOLEDI’ 24, ULTIMA SERATA DE “LA PIAZZA DELLE PAROLE” A CHIUSI SCALO:  MARCO LORENZONI E LE SUE STORIE DI CONFINE (QUANDO IL CONFINE C’ERA DAVVERO)
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CHIUSI SCALO – E’ andata molto bene anche la terza serata de “La piazza delle parole”, mercoledì scorso. Il salotto letterario proposto da primapagina insieme alla Biblioteca Comunale di Chiusi e alla Liberia Libri Parlanti di Castiglione del Lago ha ospitato la scrittrice Francesca Andruzzi, romana di nascita e formazione, sarteanese di adozione, una che con la penna ci sa fare e con un microfono in mano, davanti ad una platea pure. Eloquio fluente, a tratti… fluviale, e accattivante ha parlato più di sé e delle sue esperienze, del suo cattolicesimo (o cristianesimo) un po’ particolare, della sua visione del mondo e delle cose della vita che dei suoi libri. Forse per non rovinare il piacere di leggerli… La platea, numerosa e attenta, ha apprezzato. Piazza Garibaldi si è confermata luogo adattissimo a questo tipo di iniziative, veste bene i panni di… Agorà nel senso di luogo – anche fisico – di incontro e di confronto. Vedere per tre volte di seguito la piazza bella piena per la presentazione di un libro o di un autore/autrice, a Chiusi Scalo tra luglio e agosto, con tante iniziative festaiole in giro nei dintorni, è una soddisfazione. Significa che c’è ancora gente a cui piace parlare di libri, ascoltare storie, conoscere scrittori magari poco noti… Nell’era di Tik Tok e delle sagre dell’oco, non è certo cosa di poco conto.

Mercoledì prossimo, 24 agosto,  la “Piazza delle parole” si animerà di nuovo. Stavolta racconteremo storie note e meno note di questo territorio. Racconti che ci faranno capire come tante volte la storia, quella con la S maiuscola, sia passata da queste parti, si sia anche fermata con conseguenze rilevanti, sia nel bene che nel male. Saranno storie ad uso e consumo degli abitanti di Chiusi e della zona perché possano conoscere meglio la loro terra, ma anche di chi ha scelto questo territorio per venirci a vivere e pure per coloro che la storia la insegnano nelle scuole. Niente paura, non sarà una “lezione accademica”, ma un racconto, per episodi, con taglio giornalistico e divulgativo, che farà scoprire anche curiosità, retroscena, aspetti rimasti spesso sottotraccia

A fare da “narratore” sarà il direttore di primapagina Marco Lorenzoni, il suo libro del 2021 “Voce del verbo tradire” sarà la traccia fondamentale per un viaggio che si snoderà dal medioevo ai giorni nostri, passando per furti di anelli sacri, congiure di capitani di ventura che cambiavamo padrone con più facilità dei calciatori di oggi,  pasque sanguinose finite con 500 morti e prigionieri illustri da scambiare e poi tradimenti consumati sul confine tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana, fino all’epopea garibaldina, alla ghigliottina del neonato stato unitario, ai primi scandali bancari con suicidi e faide politiche. Tutte cose successe rigorosamente in questa terra di mezzo tra Umbria e Toscana, con Chiusi come palcoscenico principale. Si parlerà anche di una storiaccia della guerra di liberazione nel 1944 che nessuno ha mai voluto raccontare fino in fondo e di altre storie successive, storie “nere” di trame oscure intorno alle quali sono corsi fiumi di sangue e di soldi e che hanno segnato pesantemente i decenni tra il 1970 e il 1990. Storie, spesso ignobili, da quelle più lontane nel tempo alle più recenti, che hanno visto Chiusi e dintorni diventare teatro o campo di battaglia di guerre molto più grandi, combattute da eserciti veri e vere e proprie potenze o da forze diciamo così “non convenzionali”, palesi ed occulte. 

Il tutto raccontato con la leggerezza della “veglia” in compagnia, con Paola Margheriti ed Elda Cannarsa a condurre il gioco.

Per saperne di più, insomma, su cosa siamo stati in passato, per capire meglio da dove veniamo noi che abitiamo oggi in questa terra di mezzo che è Toscana, ma quasi Umbria e Umbria, ma in odor di Toscana, è una buona occasione. Nelle tre serate precedenti della Piazza delle parole, grazie anche alla sinergia trovata tra soggetti umbri e toscani, si è parlato di storie di confine e autori di confine, dove il confine è inteso come contaminazione, intreccio, sinergia, appunto, e non come una frontiera invalicabile. Bene, nella serata del 24 agosto si racconteranno storie di quando invece il confine c’era davvero e per andare da Chiusi a Castiglione del Lago, Città della Pieve o Montepulciano ci voleva il lasciapassare, come nel film di Benigni e Troisi: “Chi siete, dove andate, cosa portate? Un fiorino!”

Appuntamento dunque a mercoledì 24, stesso posto, stessa ora: Chiusi Scalo, Piazza Garibaldi, ore 21,15. Vi aspettiamo.

 

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