ALTA VELOCITA’: IL CORO A FAVORE DELLA STAZIONE IN LINEA COMINCIA A FRANARE. IL PD DEL TRASIMENO E DELLA VALDICHIANA DICONO NO: “BISOGNA PUNTARE SULLA STAZIONE DI CHIUSI”

VILLASTRADA – Alla famosa “stazione in linea” che in molti vagheggiano, parlando di alta velocità ferroviaria, sta franando la massicciata… Fortunatamente qualcuno ha capito che la stazione in linea non solo sarebbe uno spreco, ma sarebbe anche una follia tecnica che non aggiungerebbe niente al territorio, in compenso impoverirebbe il poco che vi è rimasto. E questo qualcuno si sta filando dal coro. Parliamo del Pd del Trasimeno, che ieri sera, alla festa comunale di partito, a Villastrada, in una specifica iniziativa politica lo ha detto a chiare lettere e senza tentennamenti: l’aggancio all’alta velocità è fondamentale, ma la stazione in linea da realizzarsi ex novo (a Farneta, a Rigutino a Montallese…) è una boiata pazzesca, e va evitata. L’unica battaglia da fare – dice il Pd del Trasimeno – è per valorizzare come punto di aggancio all’alta velocità quello che già esiste, ovvero la Stazione di Chiusi, dove già oggi fermano due treni Av. Ovviamente battendosi anche per aumentare le fermate, raddoppiandole quantomeno , rendendo la fermata non solo stagionale, attiva tutto l’anno e potenziando i servizi collaterali e i collegamenti, anche con l’Umbria. Parole chiarissime quelle pronunciate dal segretario castiglionese del Pd Alessio Meloni, e con lui dai menosegretari del comprensorio del Trasimeno, di Panicale, di Città della Pieve, dal sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico, ma anche dal sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini e dal coordinatore per la Valdichiana senese Marcello Fallarino, che è anche segretario di Chianciano e ha “smontato” la stazione in linea anche dal punto di vista tecnico-ferroviario, avendo lavorato decenni in ferrovia.
Unica voce appena appena possibilista sulla stazione in linea ex novo, quella delle segretaria del Pd di Chiusi Simona Cardaioli: “Se proprio la devono fare, noi siamo per farla a Montallese” (che però in realtà sarebbe nel comune di Montepulciano), ma nessuno ha raccolto questo input. Al contrario tutti gli altri, nessuno escluso, hanno fatto capire che non si tratta di scegliere il luogo più vicino o più conveniente, ma di evitare che la stazione in linea si faccia. E che esca dall’agenda politica. Punto e basta.
E questo perché una stazione in linea (a Farneta o a Montallese o in qualunque altro posto) sarebbe la solita cattedrale nel deserto, in mezzo alla campagna, dove non ci sono servizi, dove non ci sono connessioni, né by trein , né stradali, mentre la stazione di Chiusi, ristrutturata, ammodernata e adeguata, proprio per consentire le fermate dei treni AV, nel 2017, con una spesa di 8 milioni di euro, oltre alla fermata AV ha già la linea Firenze-Roma, quella per Siena, ha un casello autostradale a 4 km, il servizio taxi con una decina di vetture, la fermata dei pullman per Chianciano, Montepulciano, l’Amiata, ma anche per Perugia, ha banche, posta, bar, alberghi, ristoranti, noleggio auto a 50 metri dalla stazione, più negozi, anche per servizi alla persona e un supermercato nel raggio di 100…
Sulla stazione di Chiusi non c’è bisogno di costruire niente, ha già tutto, c’è solo da battersi per ottenere la fermata tutto l’anno e una coppia di frecciarossa in più. Anche perché, sia chiaro, non è che con la stazione in linea, questa vedrebbe fermare 10 treni Av, ne vedrebbe fermare due, massimo 3, perché il bacino di utenza è al massimo di 200 mila abitanti. Uno dei motivi sui quali puntano i fautori della stazione in linea è che per fermarsi alla stazione di Chiusi, come avviene adesso, i Frecciarossa “perdono” circa 11 minuti (uscita dalla direttissima, fermata, ripartenza e rientro in direttissima). Ma anche con la stazione in linea, non è che i treni si fermano di botto mentre viaggiano a 300 km/h, devono decelerare, fermarsi, poi ripartire. I macchinisti di quei treni dicono che la fermata, anche in linea, farebbe perdere dai 5 agli 8 minuti. Ecco: vale la pena spendere decine e decine di milioni di euro per guadagnare 3 minuti sulla tratta Milano-Salerno e poi ritrovarsi in mezzo alla campagna?
“Potenziare il servizio a Chiusi e alla stazione di Arezzo (alternando le fermate) potrebbe risolvere tutti i problemi senza spendere cifre faraoniche in cose inutili” ha detto il sindaco di Chiusi Sonnini. Noi aggiungiamo che “le cose inutili” potrebbero rivelarsi oltre che inutili anche dannose, perché vanificherebbero gli investimenti fatti fino ad ora e porterebbero a marginalizzare ancora di più il territorio.
Il Pd del Trasimeno, insieme al Pd della Valdichiana predisporrà un Ordine del Giorno che poi sarà portato in discussione in tutti i Consigli Comunali e pure nella Commissione Infrastrutture della Regione Umbria (il consigliere Pd Bettarelli, presente all’iniziativa si è impegnato in tal senso) e anche in Regione Toscana, che a differenza dell’Umbria è a guida Pd, e non potrà far finta di niente.
L’iniziatva di ieri sera a Villastrada, di fatto, dà seguito all’incontro che si tenne lo scorso 14 maggio a Moiano, sullo stesso tema. Solo che adesso la posizione del Pd lacustre e quella del sindaco di Chiusi e del Pd Valdichiana è più netta e univoca. Sulla stazione in linea, ma anche sul tema più complessivo delle infrastrutture e dei collegamenti più efficaci in questa area di confine tra Umbria e Toscana.
Non a caso restano sul tappeto, come priorità e come opere complementari alla fermata dei treni Av, il raddoppio e l’ammodernamento (elettrificazione) della linea Fs Chiusi-Siena, il collegamento stradale Perugia-Chiusi, con lo sfondamento verso Chiusi della Pievaiola tra Piegaro e Moiano e la Variante di Castiglione del Lago, proprio perché l’area lacustre – lo hanno detto tutti a Villastrada – considera Chiusi lo sbocco naturale verso la Toscana e verso sud…
E in questo senso, è stato sottolineato in vari interventi, si può anche pensare a un collegamento ferroviario o con la “bretella” Tuoro-Castiglione del Lago per evitare che i treni da Perugia debbano arrivare a Terontola e poi tornare indietro, oppure ripristinando e completando il vecchio tracciato smantellato a metà ani ’60, Ellera-Tavernelle, con sbocco alla stazione di Panicale, sulla Firenze-Roma a 5 minuti dalla stazione di Chiusi, In entrambi i casi si tratterebbe di pochi km di ferrovia.
Che, così come lo sfondamento stradale della Pievaiola, costerebbero meno, parecchio meno della fantomatica stazione in linea e avrebbero un ritorno più sicuro sia per il tessuto economico e produttivo, sia per il turismo: il lago Trasimeno, il turismo lento treno-bici, le terme, le città d’arte: si pensi al Perugino, al Signorelli, ai siti archeologici rilevantissimi compreso quello recentemente portato alla luce a San Casciano dei Bagni, si pensi, all’importanza di città come Montepulciano e Pienza, ma ache Città della Pieve nel Rinascimento, si pensi infine al turismo religioso con le catacombe e la Cattedrale di Chiusi ma anche con la connessione diretta tra le due città, Siena e Perugia, che sono le città dei due patroni d’Italia.
Dall’iniziativa del Pd castiglionese a Villastrada è emersa anche la proposta di costituire un Comitato interregionale di pressione che veda insieme sindaci e amministratori, partiti politici, operatori economici, forze della società civile, per dire alle due regioni e al Governo nazionale, qualunque esso sia dopo le elezioni del 25 settembre, che questo territorio chiede infrastrutture e collegamenti, chiede un aggancio strutturato e un po’ più solido all’alta velocità ferroviaria, ma che questo deve avvenire utilizzando ciò che già esiste e va solo potenziato: la stazione di Chiusi.
Per noi di primapagina, che su questo tema abbiamo scritto decine, forse centinaia, di articoli, da 30 anni a questa parte, sentire un partito che ha perso un po’ di peso, ma è ancora forte e influente e alcuni suoi amministratori esprimere ua posizione del genere, che è sostanzialmente la nostra da sempre, è come aver ascoltato un concerto dei Pink Floyd. Dal vivo, a Villastrada.
m.l.
Si , sarà anche come i Pink Floyd a Villastrada,ma fin’ora basandosi SUI FATTI è il riascolto degli stessi discorsi senza che in 30 anni si sia fatto nulla.Di questo deve tener conto la gente,perchè se si omette col dire chi in questi 30-40 anni abbia governato-anche se non esisteva l’Alta Velocità- ma che esistevano invece le necessità di soste a conduzione sia turistica che di pendolarità- dire che suoni alle orecchie come la musica dei Pink Floyd mi sembra eccessivo ed anche tendente a coprire le buche della non considerazione dei problemi che si sono elencati, anche senza tener conto delle problematiche che ha fatto negli ultimi 3-4 anni scaturire l’Alta Velocità.Il progresso tecnologico va sfruttato ed applicato al meglio, su questo siamo tutti d’accordo, ma non vanno trascurati gli aspetti che secondari non sono come quelli appunto della fruibilità del traffico pendolaristico che è intimamente legato al territorio ed alla sua economia,perchè non in tutti i luoghi si scende da casa e si va a lavorare in prossimità del giardino di casa.Se si guardi poi alle soluzioni adottate da chi dici tu che ”finalmente abbia preso coscenza oggi e sembrerebbe orientato a comportarsi in maniera più incisiva” nel risolvere il traffico turistico, basterebbe senza tanti discorsi altisonanti, esaminare tutto il comparto turistico-culturale di Chiusi come sia organizzato.Vedi tu se fossi un turista e che scendessi dal treno per visitare la necropoli chiusina quali siano i percorsi che potresti affrontare per arrivare in prossimità di qualche tomba con mezzi pubblici ed avere la possibilità di visitarla,poi ne riparliamo…. Poi ragioniamo sul perchè la gente non si fermi a Chiusi perchè sono anni che si rigira intorno ai soliti argomenti e quando una volta quando un altra le ragioni tirate fuori o sono quelle delle spese dello stadio di Pania e sulla sua resa attuale in termini economici o sull’alternativa di quanti soldi siano stati spesi dalle amministrazioni negli ultimi 15-20 anni e cosa avremmo potuto farci invece di perorare gli interessi di sempre che sai bene anche tu quali siano e per parlarne occorre prima vederli….Chiusi probabilmente sarebbe stata una cittadina al centro dell’attenzione come è successo con Città della Pieve ed altri luoghi ed invece è successo l’esatto contrario. Credi che adesso da quei discorsi che hai sentito e che possano essere rafforzativi già di quanto era stato detto, possa nascere qualcosa di nuovo ? Se il buon giorno si vede dal mattino auguri,ma io ne dubito perchè di tali discorsi sono state piene le orecchie di tutti.E’ come in tutte le cose per costruirne la credibilità sappiamo che occorra molto tempo, molti sacrifici e molti tentativi, ma per distruggerla basta poco e spesso basta fare anche nulla che la crisi permanente viene da se senza invocarla. Quindi a differenza di altri luoghi che sia chiaro avranno avuto i loro limiti e le loro pecche e le loro non funzionalità, ma qui sembra che gli anni siano trascorsi invano ed intere generazioni hanno perso le occasioni andando a lavorare anche da altre parti se volevano campare,altrimenti si potevano incartapecorire come è successo a parecchi che pur hanno dato il loro consenso alle amministrazioni che si sono succedute spargendo sempre le inevitabili promesse.Ora sembrano tutti agire unidirezionalmente almeno sulla carta perchè sembrerebbe che siano stati attratti dal senso comune ma sinceramente ne dubito anche di questo.E lo si respira nell’aria, ma è un aria condizionata.
Carlo, il fatto è un altro: tre mesi fa erano tutti schierati armi e bagagli per la stazione in linea, sia sul versante toscano che su quello umbro, forse per la smania di mettere e mani sui fondi del PNRR. Adesso una parte consistente del Pd (tutto quello lacustre e buona parte di quello della Valdichiana) pare aver capito che è una bufala e si dichiara a favore della stazione di Chiusi. Non mi sembra poca cosa. E’ un muro che frana.
Da un lato può essere accolta come una buona notizia, non è possibile però che chi si assume la responsabilità di amministrare o dirigere partiti arrivi alle giuste conclusioni per contrarietà, sempre in ritardo e magari anche con spreco di risorse ed energie, tipo la presentazione in pompa magna del mega progetto della stazione in linea al teatro di Chiusi di qualche anno fa. Arrivarci prima non sarebbe male, un po’ come la vicenda dello stadio a Chiusi.
A tutte le considerazioni che ha scritto Marco, bisogna aggiungere l’intervista dell’Assessore Melasecche, attraverso la quale si è rimangiato le due stazioni in Linea. In quell’intervista ha affermato che ne basta una, non ha saputo indicare la località, evidentemente l’evidenza della cartina geografica, ha una sua importanza, che non permette di sparare altre fregnacce. Sulla fermata poi del Frecciarossa a Perugia, ha affermato che è un lusso che non ci possiamo più permettere come Regione. Che la soluzione è trovare un tracciato breve, per portare i passeggeri della città capoluogo, a prendere l’Alta Velocità. Insomma una evoluzione di quel pensiero, che va valutata positivamente io credo. Tutto questo in natura si chiama evoluzionismo.
X Renato. Se si fosse chiamato ”evoluzionismo” a quest’ora avremmo avuto la botte piena e la moglie ubriaca ed invece abbiamo- ma per concorso di tutti proprio a causa di quella comprensione che si cita come evoluzionismo-il riadeguamento dei voli pindarici allo status dei soldi raschiati dal fondo del barile. Ancora non entra in testa -e parlo della testa di tutti- che questa è una società fatta da gente che apre bocca egli dà fiato ed anche quando sembra che le visioni proposte siano quelle che servano, c’è sempre qualcosa o qualcuno che guidato dall’interesse, o politico od economico, che si pone alla direzione di marcia e quello che sarebbe andato bene un anno prima oggi non và più bene. Credo alla fine che non siano credibili nè gli uni nè gli altri,ed il popolo nel mezzo che quando entra nella cabina elettorale e vota pensa che da quel momento la delega data agli altri non valga per lui ma sia lui che deleghi gli altri a governare e del su controllo se ne possa fare comodamente a meno perchè si disdegni di mettere le mano direttamente o indirettamente nella politica anche se ci piace non tener presente che la politica o la fai o la subisci. Ed il risultato di tutto questo eccolo davanti a noi ! Ma quale evoluzione ?!…… Voi direte che nulla c’entri, ma popoli più pragmatici e meno ideologizzati sia in un modo sia nell’altro come per esempio mi vien da pensare possano essere i cinesi( ma quella è altra gente e lo dimostra),ha fatto si che una delle ultime opere faraoniche che sono riusciti a mettere in campo sia stata la costruzione fatta ormai da diversi anni del nuovo aereoporto di Hong Kong. Nell’arco di un anno e tre mesi hanno creato un isola artificiale nel mare e sopra hanno impiantato un aereoporto internazionale totalmente completo, immenso e funzionante. Secondo voi allora che pensate all’ ”evoluzione” per una cosa di cui si parla come quella della stazione o non stazione in linea ed anche all’implementazione, questi saranno destinati a surclassarci oppure saremo noi che li relegheremo in un angolo oppure saranno loro a produrre questo a noi ? L’ignoranza della gente, purtroppo si cambia in un modo solo e sarebbe- secondo me-individuabile nel prodotto di una frase di Jean Jacques Rousseau che suona come segue:” la democrazia esiste laddove non c’è nessuno così ricco da comperare un altro e nessuno così povero da vendersi”. Un riflessione a tale spiegazione-,anche se in un certoqualmodo approssimata- la si potrebbe dare ai paesi europei nordici dove tale condizione esiste molto più che da noi. Il resto guardando a cosa produca il sistema economico va da sè e senza tanti fronzoli. Ed ancora stiamo a discutere come ai tempi di Fanfani di 70 anni fa se l’Autostrada del Sole fosse dovuta passare per Arezzo oppure da altre parti…siamo italiani, un popolo di artisti, navigatori e politici, pieni di inventiva e fantasia ma purtroppo il cemento che tiene insieme tutto questo è la superbia, l’autoconsiderazione e spesso anche la stoltezza dei nostri politici, che a loro volta sono il prodotto diretto di quella del popolo, ai quali lo stesso popolo non chiede mai il conto perchè non pensa mai che alla fine il conto lo si debba pagare.Credo che questa storia stia finendo e lo vediamo anche con le posizioni politiche di coloro che di fronte a quanto avviene all’intorno pensano che il futuro possa essere il mantenimento del sistema che sempre hanno usato per educare tale popolo e su questo quasi tutti sembrano dichiararsi d’accordo imbevuti dalla propaganda mediatica dei partiti,ridotti ormai a casse di risonanza personali, poichè i discorsi che ne grondano al di fuori sono discorsi e basta, i fatti sono ben altri.