CHIUSI, NEL WEEK END I TRE GIORNI A TUTTO VOLUME DEL LARS ROCK FEST. STASERA ANTEPRIMA A CASTIGLIONE DEL LAGO

CHIUSI, NEL WEEK END I TRE GIORNI A TUTTO VOLUME DEL LARS ROCK FEST. STASERA ANTEPRIMA A CASTIGLIONE DEL LAGO
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CHIUSI – E’ già cominciato il conto alla rovescia, questa sarà la settimana delle settimane, nel week end infatti ci sarà l’evento clou dell’estate, ma anche dell’anno: il Lars Rock Fest, che torna dopo due anni di stop causa pandemia. Chiusi torna dunque vestire i panni di una piccola Glanstonbury, senza scomodare Woodstock ed epopee tropo lontane. Torna ad alzare il volume, perché… rock’roll will never die… E il rock, da quello classico dei mostri sacri a quello di ultima generazione, indie o post punk e post molte altre cose, è sempre energia vitale,  e non è mai “solo rock & roll”.

Stasera, tanto per cominciare e per ingannare l’attesa del festival vero e proprio, ci sarà l’anteprima, in trasferta. Alla Rocca del Leone di Castiglione del Lago, dove domenica 26 giugno si è esibita Patti Smith, sarà sul palco The Tallest Man on Eearth, al secolo Kristian Matsson, cantautore statunitense che la critica definisce “il nuovo Bob Dylan”, nella sua prima data italiana di questa estate.

 

Un bel colpo e una anteprima di tutto rispetto, un lancio in grande stile per il Lars Rock Fest: i 30 euro di biglietto sono ben spesi. Ma sarà questo l’unico concerto a pagamento, perché il Lars è uno dei pochissimi festival rock (ma non solo rock) che della musica gratuita ha fatto una bandiera. Tutte e tre le serate ai Giardini Pubblici di Chiusi Scalo, da venerdì 8 a domenica 10 luglio, saranno infatti a ingresso libero. Di questi tempi e visto anche il livello della proposta musicale non è uno scherzo.

Ma vediamolo il programma completo: ad inaugurare il festival, venerdì 8 luglio, sarà il gruppo torinese post-rock Low Standards, High Fives seguito dal cantautore inglese folk-blues Duke Garwood che lascerà poi il posto alla band americana post-rock Algiers. A chiudere il folk della chitarrista Hola La Poyana.

L’apertura di sabato 9 luglio sarà affidata allo psych-rock degli A/lpaca, seguiti dagli inglesi Porridge Radio e dagli americani Nothing. Infine chisura notturna con la voce e la chitarra di Heron King.
La serata conclusiva, domenica 10 luglio, prevede il concerto del gruppo indie-rock Big Cream, il live psichedelico di The Winstons e quello della storica band krautrock tedesca, i Faust, che si esibiranno nella loro unica data italiana. A chiudere il dj set finale di Outsiders. I Faust, a Chiusi, nell’unica data italiana, sono una occasione irripetibile, il Krautrock tedesco anni ’70-80 fece parlare di sé… e non solo in termini dispregiativi…
La storica band germanica, ma anche i Porridge Radio, Nothing e Algiers, tutte band piuttosto note al pubblico degli appassionati, ma anche alla riviste di settore sia europee che d’oltre oceano, conferiscono al Lars Rock Fest di Chiusi una veste molto internazionale con un occhio (e l’orecchio) molto spostato verso le tendenze post…post… ma anche verso il folk-rock, e sonorità meno stridenti, più soft… (The Tallest Man on Earth, Duke Garwood, Hola la Poyana, Heron King…).
Ovviamente come in tutti i festival che si rispettino, anche al Lars ci saranno effetti e iniziative collaterali, un corso di scrittura musicale (per giornalisti che vogliano scrivere di musica), presentazioni di libri e stand editoria indipendente, mercatini, ristorante, bar, birreria… Si mangia anche bene al Lars, con posate, bicchieri e stoviglie ecocompatibili, il che non guasta. E’ stato uno dei primi eventi a imporsi questa regola.
Quest’anno compie dieci anni il Lars, la prima edizione si tenne nel 2012, questa sarà la nona… Chiusi Salo, ma anche il resto della città, si appresta a vivere i suoi “tre giorni a tutto volume“. Si attende una piccola invasione, anche perché  dopo due anni di stop a causa del covid, c’è voglia di tornare a cantare e a fare un po’ di casino…  Qualcuno come sempre misurerà i decibel e protesterà per il rumore molesto. Fa parte del gioco, anche quando giocavamo da ragazzini nel cortile c’era sempre un condòmino che si incazzava e bucava il pallone.
Chi non ama il rock andrà al fresco da qualche altra parte. Chi ama il rock e magari è rimasto ai Led Zeppelin o a Springsteen, avrà modo di ascoltare e farsi un’idea anche di altri generi, di derivazioni e correnti più o meno gravitazionali e artistiche successive. E al Lars Rock Fest di Chiusi ci salirà un bel po’ di mondo su quel palco… Chiusi non è un paesotto di 8.000 abitanti, è una città (per decreto regio) con una storia millenaria importante, un passato recente di nodo infrastrutturale altrettanto rilevante… ma resta un posto un po’ così, di quelli che stanno in fondo alla campagna, dove il mondo non è che passi tutti i giorni…  L’occasione quindi è ghiotta. Ed  è pure gratis.
Che il dio del rock ci accompagni…
m.l. 
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