CHIUSI, CHE FINE HA FATTO LA TARGA “PIAZZA DON MOSE’ MANNELLI” ALL’OLIVAZZO?
CHIUSI – Poco più di un anno fa esattamente il 2 maggio 2021, con una manifestazione solenne, con tanto di gonfalone, alla presenza delle autorità religiose e delle Forze dell’Ordine, l’allora sindaco Bettollini inaugurò ua “targa” che cambiava nome alla storica piazzetta Olivazzo, intitolando quell’angolo suggestivo della città a Don Mosè Mannelli, parroco amatissimo e stimato, morto nel 2015. Per la verità, nella targa, sotto la nuova denominazione “Pazza Don Mosè Mannelli” veniva mantenuta anche la precedente: “già piazza Olivazzo”, in modo che la memoria venisse comunque salvaguardata. L’omaggio a Don Mosè da parte del Comune fu gradito a tutti, perché Don Mosè è stato per 50 anni il prete di tutti a Chiusi. Amico anche di chi in chiesa ci andava e ci va poco… O mai.
“Ha fatto bene il Comune a intitolargli un angolo della città, uno dei più belli, lasciando comunque il vecchio nome: “Piazza Don Mosè Mannelli già Piazza Olivazzo” , come fu fanno alcuni anni fa con l’intitolazione di Piazza Duomo al vescovo Carlo Baldini. E’ giusto che una città renda merito e onore ai cittadini che hanno lasciato un segno. E Don Mosè lo ha lasciato di sicuro”. Così scrivemmo noi, su queste colonne, dopo la cerimonia del 2 maggio 2021.
Nei mesi scorsi in pizza Olivazzo sono stati eseguiti dei lavori edili privati, anche sulla facciata dove era posizionata la targa, che è stata rimossa. Solo che a lavori ormai da tempo ultimati, non è più ricomparsa. Nessuno l’ha riposizionata laddove era stata inaugurata 14 mesi fa. Al momento non c’è niente che segnali che quella piazzetta panoramica si chiama “Piazza Don Mosè Mannelli, già Piazza Olivazzo”. Riposizionare una targa di ceramica su un muro è questione di un’ora di lavoro, farla rifare nel caso si sia rotta o deteriorata durante a rimozione, non dovrebbe comportare né una grande spesa, né chissà quale impegno… Ovviamente anche se il muro è privato, la targa la deve apporre il Comune, che ne aveva deliberato la posa in opera, con impegno del Consiglio Comunale e il parere della Prefettura.
Non sappiamo di preciso per quale motivo la targa non è stata rimessa al suo posto, durante i recenti festeggiamenti patronali, la settimana scorsa, la questione aleggiava tra i cittadini, qualcuno faceva paragoni con la storia della Santa Mustiola dello scultore Vasco Nasorri che da anni è in attesa di una sistemazione (pare che adesso l’abbiano trovata), qualcun altro parlava di “pressioni” da parte di persone contrarie al cambio di nome della piazza. Ma a questo punto, dato che la decisione è stata presa, con atti amministrativi, opporsi adesso non ha molto senso, e non riposizionare la targa “Piazza Don Mosè Mannelli già piazza Olivazzo,” potrebbe configurarsi anche come omissione di atti d’ufficio. E’ vero che in molte parti del mondo va di moda la “cancel culture” e anche a Chiusi c’è una certa tendenza a “cancellare” ciò che ha fatto l’amministrazione Bettollini, ma nel caso specifico sembra davvero una forzatura o, nella migliore delle ipotesi, una dimenticanza non giustificabile: 1) perché gli atti amministrativi si cambiano se mai con altri atti, non ignoirando le decisioni prese; 2) perché la figura di Don Mosè merita rispetto e il giusto tributo di memoria.
Quindi il Comune prima rimette al suo posto quella targa e meglio è…
m.l.
La casa in questione ha due proprietari che al termine dei lavori di rifacimento facciata hanno provveduto a riconsegnare la targa al comune, chiaramente non assumendosi la responsabilità di riposizionare. Contestualmente alla riconsegna è stata protocollata la comunicazione al sindaco che la casa dove era apposta la targa è in via famiglia Petrarca, tra l’altro l’equivoco aveca anche creato problemi nella consegna della posta o di pacchi da parte dei cortieri. Dunque con la comunicazione al comune veniva raccomandato di posizionare la targa in un edificio di piazza Mannelli già d’Olivazzo. Se e dove abbia deciso di piazzarlo l’amministrazione comunale è di sua competenza.
È comunque sarei disposto a pagare per avere a disposizione un po’ del tempo che ha chi si perde dietro a certe cazzate.
Chiaramente non mi riferisco a chi fa informazione
Avremmo scritto la stessa cosa se fosse sparita la targa piazza Loris Scricciolo inaugurata più o meno nello stesso periodo o qualsiasi altra indicazione stradale. Mi auguro che la targa venga subito riposizionata, magari evitando che possa ingenerare confusioni e la storia si chiuda così, senza ulteriori strascichi
Trovo inopportuno il tono del signor Scaramelli quando dice ……chi si perde dietro a certe CAZZATE!
Forse il signor Scaramelli non sa quanto ” don Mosè ” abbia contato per i ragazzi Chiusi e della zona !!
Non credo che una targa di pochi etti possa far crollare la casa dove era stata posizionata !!
Forse il signor Scaramelli e il signor Cambi avrebbero preferito una targa recante il nome di ” Lenin o di Stalin o di Togliatti ? ”
Il fatto è che il ragionamento ” quello che è mio è mio è quello che è tuo è di tutti ” rimane sempre di moda !
Signor Scaramelli ,signor Cambi, ma cosa volete che sia una targa !
Forse se non aveste fatto sta polemica avreste fatto una gran bella figura !
Niccolò oltre a leggere bisogna anche capire quello che si legge se no è tempo perso. Mi sembra di aver ben spiegato che la casa dove si trovava la targa è in via Petrarca e ciò creava problemi di consegna da parte di postini e corrieri, non è il peso di una targa il problema, né il nome che c’è scritto. Su chi ci vorrei scritto io sono affari miei che non la riguardano, non mi permetterei mai di fare battute sulle sue legittime convinzioni politiche ho poco tempo e troppi impegni per pensare a chi ci vorrebbe scritto lei. In ogni caso il problema è risolto, questa mattina in una delle aiuole dell’olivazzo è stata piazzata la targa per la gioia di tutti.
Signor Scaramelli,molte persone ” non scendono dalla montagna con l’ anello al naso ” !
La ” sua proprietà ” da sull’ex piazzetta Olivazzo. Sulla ” sua proprietà ” ,se non erro, c’ era la targa ” piazzetta Olivazzo ” !
Lei si sta arrampicando sugli specchi ! Ma va bene così!
Gli inglesi usano un acronimo ” NIMBY ” non nel mio giardino !
Gli inglesi,chiaramente lo usano per ben più importanti opere pubbliche ( termovalorizzatori,discariche, centrali elettriche ma, nel nostro piccolo lo possiamo adoperare in questo caso !
Comunque, don Mosè, non era un accanito anticomunista ! Non vedo cosa ci sia di tanto grave o deturpante in una targa che ricordi un grande prete,un grande educatore,un grande Chiusino!
Sia un po tollerante e altruista ,d’altronde Mosè ha abitato lì per una vita….lei da due giorni !
Niccolò, scusami, non è per allungare il brodo della polemica,ma volevo dirti tre o quattro cosette rispetto alla tua risposta: la prima è che sono contento che la targa è stata posizionata al posto dove era stata destinata perchè Don Mosè l’abbiamo vissuto tutti nella nostra giovinezza ed abbiamo apprezzato il suo cuore.La seconda che una strada intestata a Lenin già esiste a Chiusi ( non sò quanto durerà visto il revisionismo storico dei nostri tempi che è l’anima utilitaristico-politica dei partiti che ci governano, perchè spesso l’ignoranza produce la risalita del sangue alla testa anche quando si leggono i nomi delle strade,ma questa è questione anche di conoscenza e di educazione politica che spesso il popolo italiano nella sua interezza non ha),terzo -che io sappia- non mi sembra che Cambi -che chiami in questione- fosse o meno contento se la via o piazza al n.23 fosse stata intestata a Togliatti avesse potuto godere o meno, questo sinceramente non lo sò ma sono fatti privati questi in cui non si dovrebbe entrare.Volevo con questo ricordarti che in tutta Italia esistono strade il cui nome è dedicato a Lenin ed a Togliatti,anche perchè se guardiamo- sforzandoci un po’ con il ricordare la storia e ci piacesse osservare le condizioni storiche con gli occhi degli altri-cosa che oggi questa manca totalmente ed il perchè di questo esiste- Lenin è il ” Giuseppe Mazzini” della Russia e se il paragone ti sembrasse strano o fuorviante sarebbe bene ricordare un po’ la storia di quel paese,soprattutto delle vicissitudini storiche da dove quel paese veniva..(..gli occhi degli altri…tienilo a mente…)Per quanto riguarda Togliatti invece ti ricordo ugualmente a scapito morale e politico di coloro ai quali nel dopoguerra saliva il sangue alla testa solo a nominare quel cognome,è stato il segretario di un partito che ha contribuito alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo e che ha prodotto insieme ad altri la Carta Costituzionale insieme a persone come Terracini,mentre se si volessero vedere le cose fino in fondo riguardo a Stalin,sai benissimo che non c’è bisogno di andare in Siberia per vederne le statue ancor’oggi non abbattute dopo il crollo dell’Unione Sovietica,perchè esistono interi quartieri di Città Italiane come Bologna ed anche in altre parti d’Italia che si chiamano ”Stalingrado”,ed anche fermate della metro a Parigi per esempio. Questo per la debita memoria.Capisco che tutto questo possa dar fastidio a qualcuno che ha altre convinzioni ma la storia-come vedi- nel nostro emisfero stà tirando da una parte sola purtroppo per noi e non penso che possa essere un fatto molto positivo per tutti noi, compresi anche coloro che la pensano come la pensa il nostro governo che in base alla contingenza attuale ha messo tutti d’accordo,salvo poi lasciarli in libertà ad esprimere le diversità celate volutamente e ipocritamente sotto le lenzuola,a cui tutti hanno aderito.Tira un aria poco buona Niccolò,ma è la conseguenza diretta che in Italia tale aria ha tirato per 70 anni,andando in tasca alle esigenze della maggior parte della gente ma nello stesso tempo spandendo uno spry che ha sopito, nascosto e lenito tutto o quasi e quello che non era da lenire è invece rimasto sopito e non ha prodotto il cambiamento che si sperava di vedere.Questa è la realtà, ed allora coloro che oggi ci governano (tutti, incluso anche le opposizioni attuali) hanno la responsabilità di aver guidato la gente affinchè il cambiamento sperato non avesse avuto luogo e la ricchezza sia rimasta in mano ai soliti pochi ed anche ai soliti noti.E’ di questo che la gente dovrebbe prendere coscenza e comportarsi parallelamente.Ma vedo comunque che l’ostacolo invece che affrontarlo viene saltato.Attendiamo tutti l’autunno che ci dicono si prospetti proprio ”non tanto buono” per noi ma continuiamo a comportarci come se nulla fosse.Ma i fatti arriveranno di sicuro ed allora sarà un po’ più difficile allontanarli.
Due o tre cosette te le voglio dire anche io. Ho citato il nome di Carlo Cambi,perché, se non mi sbaglio è il proprietario di più della metà di quell’ immobile !
Per quanto riguarda i due o tre nomi da me citati mi pento di averli detti,perché per me sono personaggi che non sarebbero dovuti esistere !
Per quanto riguarda la liberazione dell’ Italia,chi l’ ha liberata sono stati gli Americani con gli alleati ! Liberazione che ancora ci sta costando cara, con la sudditanza che ancora ci lega !
In quanto a DEMOCRAZIA i tuoi citati non devono insegnare nulla a nessuno ,tanto meno i loro nipoti, quando poi si imbrattano le statue di Montanelli o si protesta per una piazzetta intitolata a Giorgio Almirante che, in quanto a democrazia potrebbe insegnare tante cose ai politici di sinistra di oggi che adoperano la democrazia e la costituzione ad orologeria !
Carocarlo e Carlo Alberto, nulla di personale, l’ uno perché lo reputo un amico di giornale,l’ altro perché potrebbe dire la sua,essendo stato uno che a don Mosè ha sempre portato rispetto e ammirazione !
Comunque ,che la targa sia messa nella facciata di una casa o sia attaccata ad un palo,l’ importante è che sia ricollocare a memoria per i Chiusini e di tutti quelli che ancora lo ricordano e gli hanno voluto e gli vogliono bene !
ora caro Niccolò credo che sia l’ora di farla finita, ribadisco lei sta leggendo e non comprende quindi invece che perdere tempo a leggere farebbe bene a fare altro. Tanto per dirgli che parla di cose che non conosce, io non sono proprietario di quella casa, quindi se vuole affibbiarmi responsabilità che non ho farebbe bene a parlare di cose che conosce. Direi che è bene chiuderla qui, la targa c’è e vissero tutti felici e contenti, le gare di democrazia con chi simpatizza per parti politiche che nel nostro paese sono fuori legge non mi interessano, ci sono parti politiche cancellate dalla storia e parti politiche cancellate dalle costituzioni, il bello è che viviamo in un paese dove ognuno può manifestare le proprie opinioni non come un secolo fa dove chi dissentiva faceva una brutta fine e comunque ribadisco prima di parlare di cose che non sa si informi o vada a pesca al lago che ora l’acqua è bassa i e i pesci si prendono con le mani.
SI! È bene chiuderla qui !
CON persone come lei ,presuntuose,antidemocratiche,e bene non confondersi !
CHE io parteggi per forse politiche,fuori legge,lo dice lei,e….si sciacqui la bocca !
Le parti politiche cancellate dalla storia sono ben altre ma, se fanno ancora tanta paura in certe ” teste” vuol dire che in quelle teste sono ancora vive !
La brutta fine l’ hanno fatta 180.000.000 di morti sulla coscienza di partiti come quelli in cui crede lei !
Nell’ Urss, in cui crede lei ,nemmeno i cani potevano abbaiare ! Gli Ebrei erano cacciati come i cinghiali ! Nessuna forma di democrazia ! Solo il gotha politico stava bene,il popolo, solo merda!
Ma la faccia finita lei ! È impari che un bel tacer non fu mai scritto !
Vada a pesca Niccolò dia retta
Al di là di esose polemiche e fin troppo spiegabili ritardi, nella terrazza panoramica di Chiusi che volge a settentrione, dopo la storica fontanella, si erge una stele in ferro battuto con su scritto: “Piazza Don Mosé Mannelli, già Piazza Olivazzo”. La targa si staglia, al di sopra della balaustra, sul cielo e sul panorama circostante e, come la “siepe” del Colle dell’Infinito di Recanati, è immensamente più quello che lascia immaginare che quello che nasconde. <>.
A proseguimento di quanto già scritto:
“Sciorno di un Merke – mi direbbe sorridendo don Mosé – va bene così! Non hai letto il Vangelo di Luca quando dice: Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli? (Lc 10,20b)
https://www.primapaginachiusi.it/2022/07/chiusi-piazza-don-mose-dopo-il-nostro-articolo-la-targa-ricompare-da-lassu-il-prete-sorridera/
La piazza volge a sud ovest ma questi sono dettagli. Nell’enfasi/invasamento si possono confondere i punti cardinali