CHE COLPO! AL LARS ROCK FEST ARRIVANO I FAUST, STORICA BAND DEL KRAUTROCK TEDESCO…
CHIUSI – “Il krautrock (anche chiamato con l’espressione tedesca Kosmische Musik, in italiano musica cosmica) è un termine coniato dalla stampa e critica angloamericana in riferimento alla scena musicale costituita dai gruppi attivi in Germania negli anni settanta che hanno prodotto in varia misura forme musicali nuove sulla base del rock progressivo o della musica elettronica tedesca (ad esempio Stockhausen) dei decenni precedenti. Fra i principali artisti della stilistica si contano Klaus Schulze, i Faust, i Popol Vuhm i Tangerine Dream, i Kraftwerk e i Cluster… “. Così si legge su Wikipedia, alla voce Krautrock… Che sembra una presa per il culo, e in realtà lo era, perché il termine fu usato per la prima volta, in senso denigratorio dal settimanale inglese Melody Maker, rivista cult della scena musicale europea. Ma al di là del tentativo di minimizzare della testata britannica, che ancora non aveva smaltito del tutto le scorie della guerra e l’idiosincrasia per i tedeschi, il Krautrock (il rock ai crauti) è stato ed è un fenomeno serio, che “ha influito su artisti come David Bowie e alla nascita di nuove tendenze come la New Wave, lo Shoegaze, il post rock, la Techno”…(sempre da wikipedia)…
Ma perché ne parliamo oggi su primapagina?
Il motivo è semplice: ne parliamo perché il 10 luglio sul palco del Lars Rock Fest di Chiusi ci sarà proprio una delle band più importanti del Krautrock: i Faust. Dice Wikipedia che il Krautrock si affermò e prese piede dopo il primo allunaggio, nel 1969… e i Faust nascono proprio nell’anno che in Italia fu segnato dall’autunno caldo e finì con la bomba di Piazza Fontana a Milano. La madre di tutte le stragi degli anni successivi.
L’enciclopedia digitale più cliccata al mondo scrive che “i Faust sono considerati uno dei più importanti complessi rock della storia”. Insomma, per farla breve, Marek Lukasik e i suoi amici del GEC hanno fatto un altro gran colpo, per il festival chiusino. Siamo al livello dei Wire, della Gang of Four, dei The Pop Group che già hanno suonato al Lars.
Membri originali del gruppo sono Werner “Zappi” Diermaier (batteria), Jean-Hervé Péron (basso, chitarra, voce), Hans Joachim Irmler (organo, elettronica), Arnulf Meifert (percussioni), Rudolf Sosna (chitarra, tastiere) e Gunter Wüsthoff (sax ed effetti). La band tedesca si è sciolta ufficialmente nel 1975, si è eclissata per un decennio (tutti gli ’80) per ricomparire sulle scene nei primi anni ’90, con formazioni “rimaneggiate” e spesso differenti. E così i reduci continuano a fare anche adesso.
Pur rimanendo alfieri di un fenomeno non conosciutissimo, per lo meno al grande pubblico, i Faust rappresentano “una delle tracce seminali più influenti del rock trasversale e anche di certa musica elettronica” (cit.).
Moltissimi i musicisti che hanno attinto ispirazione dalle loro bizzarre metodologie di contaminazione sonora e culturale portandone avanti la sperimentazione. La loro musica è infatti “sperimentalismo totale e privo di regole” …
Dopo aver portato a Chiusi (paesotto di 8 mila abitanti) i portacolori del vecchio punk e post punk britannico e una delle più importanti band australiane (i Wolfmother), quelli del Lars Rock Fest quest’anno ci faranno conoscere e ascoltare anche il Krautrock, con una delle band storica e tra le più significative di tale corrente musicale… Essendo nati nel ’69, ovviamente i Faust non sono giovanissimi. Il leader del gruppo Werner “Zappi” Diermaier e il suo collega Jean Hervé Peròn hanno entrambi 73 anni…
Un particolare, questo che conferma, come il rock, tutto, anche quello sperimentale e di nicchia, addirittura quello nato all’ombra del Muro del Berlino non è roba da ragazzini… Ma anche se l’età avanza, il paese del rock non è neanche un paese per vecchi…
Appuntamento a Chiusi, Lars Rock Fest, 10 luglio. Particolare non da poco: il concerto dei Faust, come tutti i concerti del festival chiusino, sono gratuiti.
m.l.