VALNESTORE, IL CONSIGLIERE PIEGARESE PELTRISTO LASCIA LA LEGA. SALVINI PERDE I PEZZI

martedì 15th, febbraio 2022 / 11:43
VALNESTORE, IL CONSIGLIERE PIEGARESE PELTRISTO LASCIA LA LEGA. SALVINI PERDE I PEZZI
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IL PD: “NON ACCETTIAMO ACCUSE SU VOTO DI SCAMBIO. SE PELTRISTO SA, VADA DAL MAGISTRATO!”

Un altro terremoto scuote la Lega al Trasimeno. Questa volta a provocarlo il consigliere di minoranza in Consiglio Comunale a Piegaro Augusto Peltristo, capogruppo della lista “Civica per Piegaro”. Noto personaggio politico locale che da tempo addossandosi al proprio agire politico anche opere come la ristrutturazione della Pievaiola, cerca di mettersi in evidenza. Quindi preso carta e penna, butta giù una lettera di dimissioni indirizzata ai segretari comprensoriale, provinciale e regionale della Lega. Lo fa con il suo solito stile, usando un linguaggio allusivo, criptato, dal quale si evince che al fondo dello scontro ci siano questioni anche personali. “Le motivazioni di questa mia decisine – è scritto nella missiva – sono molteplici, nazionali, regionali e locali”.

“Sono entrato nel Partito – questa la sua narrazione – per stima ed amicizia di alcune persone che mi hanno spinto ed incoraggiato a prendere parte a quel progetto ambizioso, ma alla portata, di cercare di migliorare il Paese, la nostra Umbria e stare dalla parte dei cittadini. Pur non facendo parte del Partito, nel mio piccolo, insieme al mio Gruppo Civico ed altri amici, abbiamo contribuito nel 2018 all’elezione di molti parlamentari di centrodestra”. “Nel 2019, con ancora più entusiasmo – fa notare – abbiamo sostenuto pubblicamente i candidati per le elezioni regionali, nella speranza di liberare l’Umbria dalla egemonia decennale della sinistra che negli ultimi anni del proprio mandato era stata travolta da numerosi scandali, l’Umbria aveva bisogno di aria nuova”. “Voglio premettere – e qui parte una accusa pesantissima – che il nostro Gruppo Consiliare, come d’altronde, gli altri gruppi lacustri si trovano ad essere forza di minoranza, praticamente in “trincea” contro uno strapotere della sinistra che non teme tornate elettorali, dovuto alla costruzione di una “rete” di consensi e voti di scambio che si perpetua da anni e che alcuni personaggi di centrodestra non hanno combattuto con decisione, ma anzi hanno assecondato”.

Verrebbe da dire che sono i soliti teoremi sul potere sconfinato della Sinistra in Val Nestore, ma questa volta Peltristo aggiunge un’altra osservazione: quella del voto di scambio. La sua una dichiarazione grave, che sia avventata non sta a noi giudicare, ma di certo c’è che il voto di scambio è un reato penale e come tale va denunciato alla Magistratura subito, solo dopo si può parlarne nelle pagine dei giornali. Peltristo tutto questo non lo ha fatto.

Il linguaggio usato dall’ex Leghista, è un linguaggio criptato, rivolto a non meglio specificati personaggi della Destra locale, che avrebbero favorito l’affermarsi della sinistra in Val Nestore.

Su questo passaggio della lettera, durissimo il commento del segretario del PD Trasimeno-Corciano Stefano Vinti, che annuncia addirittura un’azione penale nei confronti dell’ex esponente leghista al Trasimeno: “Il Partito Democratico del Trasimeno-Corciano giudica gravissime le parole usate dall’ormai ex consigliere leghista Augusto Peltristo. Alludere, come fa nella sua lunga missiva di congedo dalle fila salviniane, ad una “rete di voti di scambio” riferita alle forze politiche di centrosinistra è inaccettabile. Se il consigliere ha notizia di ipotesi di reato in tal senso sarà bene che faccia il suo dovere di cittadino e rappresentante delle istituzioni e provveda immediatamente a sporgere denuncia presso le autorità competenti, diversamente gli consigliamo di astenersi da simili e grotteschi scivoloni e di concentrarsi sulla condizione comatosa della sua parte politica, che ormai perde pezzi ovunque” .

Non fa mistero Peltristo delle frustrazioni che da anni lo perseguitano e precisa: “La prima delusione è avvenuta a livello nazionale, quando il Leader della Lega ha deciso (mal consigliato) di far cadere il governo giallo-verde, fino a quel momento un crescendo di azioni che facevano aumentare il consenso e una regione dopo l’altra veniva conquistata. E poi quella alternanza di dichiarazioni, quella non chiarezza (vedi questione green pass) che dai cittadini è stata avvertita come un brancolare nel buio e di insicurezza”. Poi in Regione, dopo più di 50 anni di dominio assoluto della sinistra la storica vittoria. Peltristo nella lettera tiene a precisare che le opinioni che esprime sono del tutto personali, ma assicura che tanta gente comune e non solo militanti e simpatizzanti la pensano come lui. “Sono state disattese la fiducia e l’ottimismo di tanti Umbri – aggiunge – che si aspettavano un serio cambiamento. È chiaro che nessuno possiede la ‘bacchetta magica’ e le problematiche non possono essere risolte in pochi mesi e poi è arrivata anche la pandemia. Al sottoscritto e non solo, è sembrato che i vertici politici erano cambiati, ma tutto il resto era rimasto tale e quale”. “Su alcune questioni – continua l’ex leghista – bisognava imporre con decisione le proprie direttive, cosa che non si è fatta. Anche la pandemia, disastrosa, sia da un punto di vista sanitario, sociale ed economico non può rappresentare una giustificazione”.

La lettera aperta del consigliere comunale di Piegaro, continua con una giaculatoria verso la gestione stessa del partito:  “Troppe divisioni e litigi all’interno del Partito e della maggioranza hanno prodotto ripercussioni sulla stessa Giunta e sono andati ad influire negativamente sull’azione del Governo Regionale. Allo stesso tempo non si dà un’adeguata visibilità e comunicazione ai cittadini delle questioni che si stanno trattando”. E qui Peltristo fa un lungo elenco: “Dalla questione delle ceneri in Valnestore, ai mancati screening sanitari sulla popolazione, alla bonifica dei terreni di cui si farà artefice l’Enel Distribuzione, al Museo Paleontologico Luigi Boldrini, alla diminuzione cronica del personale e delle prestazioni sanitarie nel Trasimeno, al collegamento stradale Perugia-Chiusi”.  Sottolineando che altri due membri del gruppo consiliare piegarese hanno lasciato il partito di Salvini ne 2021, ricorda anche e battaglie fatte, le firme raccolte e si intesta anche il merito di grandi opere come l’adeguamento della Pievaiola, come se i cantieri li avesse fatti riaprire lui con le sue proteste e petizioni e non al contrario decenni di battaglie delle amministrazioni locali e degli organismi comprensoriali del Trasimeno-Valnestore, con la destra che osteggiava quel progetto. Che poi ci siano voluti 30 anni e passa per vedere l’oera realizzata è un altro paio di maniche.

E adesso Peltristo tace anche sul fatto che la Giunta regionale di Donatella Tesei si è dimenticata la Valnestore nel piano per accedere ai fondi del PNRR. Cosa questa denunciata qualche giorno fa dal Pd di Tavernelle. In sostanza il consigliere comunale di Piegaro rivolge con la sua lettera di addio alla lega, molte critiche al partito e al governo regionale, ma non quella più importante e di più stringente attualità. Con ripercussioni negative sul futuro della vallata, sul suo tessuto produttivo, sulle prospettive di rilancio che non possono prescindere – sostiene ad esempio il Pd – dall’uscita di Perugia dall’isolamento e da un collegamento effettivo con la Toscana, con il nodo infrastrutturale di Chiusi, e da un progetto serio per l’area di Pietrafitta.

Ma al di là di questo, l’impressione è che il vento leghista che ha soffiato forte nel 2018-2019,in tutta l’Umbria e anche nei comuni della zona Trasimeno-Valnestore adesso si stia affievolendo, per l’incapacità del governo regionale di dare risposte e perché chi si era buttato sulla Lega sperando di trovare nei nuovi padroni una possibilità per se stesso, di risposte ne ha trovate anche meno. E così come si è dissolto il M5S, adesso si sta dissolvendo l’esercito leghista. Il sindaco pievese Fausto Risini, che il senatore leghista Briziarelli definì “uno dei nostri”, adesso è in rotta di collisione, Peltristo a Piegaro lascia il partito, dopo che due suoi colleghi lo hanno fatto nei mesi scorsi.

La Lega e i 5S sono serviti a minare e scardinare il potere incrostato della sinistra, ma alla prova dei fatti (nel caso della Lega del governo) hanno subito mostrato il fianco e tutti i limiti di una proposta politica di mera sostituzione di chi c’era prima…

Il problema è che la politica, a tutte le latitudini e da ogni parte della barricata si è impoverita, ha perso il collante degli ideali, dell’appartenenza. Ha perso quella che era la cultura di fondo delle parti in causa. Adesso è’ un gioco a incastri per cercare spiragli di carriera, visibilità, piccole rivincite e vendette personali… E quando un partito vola nei risultati elettorali molti salgono sul carro dei vincitori, ma spesso sono personaggi in cerca d’autore che si ergono al ruolo di paladini dei cittadini, ma in realtà sono solo paladini di sé stessi. Cavalieri inesistenti, per dirla con Calvino. Per carità, c’è anche gente in buona fede, ma si tratta di mosche bianche.

Augusto Peltristo, a conclusione della sua lettera, afferma che le sue dimissioni dal partito sono irrevocabili, resterà comunque consigliere comunale a Piegaro dove  continuerà “ad impegnarsi come sempre ha fatto mettendoci la faccia e sempre nell’interesse generale”. Farà dunque il cavaliere solitario, come facevano negli anni ’30, certi giostratori del Saracino di Sarteano, che gareggiavano per sé, non per i colori di una contrada…

Renato Casaioli

Nelle foto: in alto Augusto Peltristo. Sotto lo stesso Peltristo insieme al senatore Briziarelli, alla governatrice Tesei e altri esponenti leghisti

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