UN IMPIANTO PER BIOGAS VICINO AL LAGO DI MONTEPULCIANO: SI APRE UN NUOVO FRONTE AMBIENTALE. COMITATI E LEGA ALZANO LE BARRICATE

MONTEPULCIANO – In teoria e sulla carta si tratterebbe di un “progetto per il recupero di purea organica mediante produzione di biogas per energia elettrica e termica”. Questa la denominazione tecnica della struttura proposta dalla società agricola Poliziana, a potenziamento di un impianto già esistente, in località Le Fornacelle, nel comune di Montepulciano. Ovviamente se la Regione Toscana dovesse dare il via libera una volta verificati tutti i parametri e i pareri di conformità.
La località per essere più chiari è nel comune di Montepulciano, ma al confine con quello di Castiglione del Lago, tra Acquaviva e Pozzuolo Umbro, non lontano dal Lago di Montepulciano e da altre importanti aziende agricole e vinicole.
Come spesso accade, anche in questo caso il progetto ha fatto drizzare le antenne soprattutto a chi sta nei paraggi, ma di là del confine.
E infatti nella zona di Pozzuolo si è costituito un Comitato locale che si oppone alla realizzazione dell’impianto. Il comitato risponde al nome di “Pozzuolo Green” e raggruppa varie associazioni e singoli cittadini. Ma non è il solo soggetto ad alzare barricate: della vicenda si sta interessando anche il WWF di Perugia che ha presentato una “diffida legale” e a livello politico si sono mossi i due consiglieri della Lega al Comune di Castiglione del Lago Paolo Terrosi e Lorenzo Nardelli, anche loro contrari e mobilitati. Dalle carte relative al Progetto presentato dall’azienda agricola Poliziana, si evince che “il progetto prevede la sostituzione/integrazione dell’attuale alimentazione dell’impianto di biogas della Poliziana già esistente ed operativo autorizzato con Autorizzazione unica, con purea organica derivante dal pretrattamento della Forsu (Frazione organica del rifiuto solido urbano). Pretrattamento svolto in altro sito. Nell’impianto in oggetto ci si limiterà al controllo qualitativo e alla utilizzazione della purea quale substrato di fermentazione, in località Montepulciano”.
A suscitare allarme tra i cittadini e le imprese turistiche presenti nella zona interessata è l’impatto ambientale che tale impianto, ampliato e modificato rispetto all’attuale per quanto riguarda la materia prima da trattare, potrebbe avere su un territorio delicato, a 500 metri, forse anche meno, dal Lago di Montepulciano che è Riserva Naturale e oasi Lipu. I due consiglieri leghisti di Castiglione del Lago adombrano anche altri rischi, commessi per esempio a possibili allagamenti e esondazioni e alle emissioni della stesso impianto: “Tutta l’area – spiegano Terrosi e Nardelli – è classificata a pericolosità idraulica molto elevata P3 e ciò anche per la presenza di nitrati e ione ammonio connesse con l’attività svolta nell’impianto già esistente. La zona in questione spesso è soggetta ad allagamenti ed è possibile un interessamento delle falde acquifere. Chi può assicurarci senza ombra di dubbio che non vi saranno emissioni dall’impianto, dannose per la salute pubblica? Ci risulta che questo progetto prevede l’utilizzo di ben 30 mila tonnellate di purea organica”. Quest’area è di assoluta valenza agricola e turistica, visto che nel raggio di un chilometro sono presenti ben 9 attività turistico-ricettive. Andrebbe trovato un luogo più adatto per questo tipo di attività”.
I due esponenti della Lega, però se la prendono anche con il sindaco e l’amministrazione castiglionese che a loro dire “era a conoscenza del progetto in questione, ma non lo ha reso pubblico”. In sostanza Terrosi e Nardelli accusano Burico & C. di aver fatto gli gnorri…
La questione non è comunque definita. Il progetto presentato dall’Azienda Agricola Poliziana è al vaglio della Regione Toscana che prima di rilasciare l’autorizzazione alla costruzione deve provvedere alla Valutazione di Impatto Ambientale. A tal proposito l’apposita conferenza dei servizi convocata dalla regione si è già riunita una volta a gennaio e si è aggiornata, per una seconda riunione, al 30 marzo. I Comitati e i vari soggetti contrari all’impianto si stanno organizzando per presentare alla conferenza stessa e opportune osservazioni.
Ma l’impressione è che, dopo il caso Acea di Chiusi, quello della centrale geotermica Sorgenia in Val di Paglia (oggi 19 febbraio, manifestazione pubblica a Radicofani dei comitati per il NO), nel territorio a cavallo tra Umbria e Toscana si stia aprendo un altro fronte.
E stavolta nel mirino c’è il Comune più rilevante dal punto di vista turistico e anche dal punto di vista delle produzioni agricole di qualità: Montepulciano. Certo anche per fare prodotti di eccellenza come il vino Nobile, le aziende vitivinicole producono rifiuti e questi vanno trattati e smaltiti.Il riuso dei rifiuti organici per produrre biogas e quindi energia rientra nell’economa circolare, nelle pratiche green e nella transizione ecologica, ma gli impianti nessuno li vuole nel proprio territorio, tanto più se questi prevedono utilizzo di materia prima proveniente da altri territori. In tutto ciò può esserci la famosa “sindrome Nimby” (not in my back yard, non nel mio giardino), può esserci il tentativo strumentale di certe forze politiche di cavalcare la paura e cercare qualche quarto d’ora di visibilità. Ma c’è anche, purtroppo, il silenzio degli amministratori locali, delle forze politiche che li sostengono, un silenzio che induce dubbi, perplessità, malumori e paure su cui soffiare per alimentarle diventa poi facile…Il sindaco di Montepulciano Michele Angiolini e il suo collega castiglionese Matteo Burico, se ci sono un colpo lo dovranno battere…
m.l.
”Puo esserci il tentativo strumentale di altre forze politiche ?”. Certo che ci può essere ma mi sembrerebbe che con i tempi che corrono e con quanto corre nella realtà di come è messo il nostro territorio e valutato cosa contenga (natura della vocazione, prodotti e natura complessiva e non solo) mi appare che questo possa essere un argomento del tutto specioso(nel senso di ingannevole)per insinuare dei dubbi per i quali un possibile fronte del No possa essere screditato.Vediamo man mano che il tempo passa che il nostro territorio subisce attacchi da parte di concezioni politiche che si rifanno ad un concetto di sviluppo farlocco ed illusorio, portate perlopiù avanti e cercate di applicare da parte di coloro che si dicevano progressisti ma che in verità e nella realtà creano anche partiti dal nulla(come è successo a Chiusi dicendo di allargare il fronte e consapevolmente sostenendo l’interesse di chi abbia a dirigere certi interventi) sorti dall’interesse ad essere nella stanza dei bottoni per far passare più facilmente le istanze e le prerogative a tali concetti di sviluppo.L’usodi tali politiche comprende benissimo-senza bisogno di esagerazioni- a livello globale anche l’incensatura di personaggi come Greta Thunberg perchè in questa fase serve all’applicazione di una politica generale indirizzata verso il concetto ”verde” applicato dal sistema che si alimenta con questo,fruisce dei miliardi dell’Europa(PNRR e quelli che seguiranno)non è ricettivo delle contestazioni che gli vengono fatte ed in più si appresta ad applicare con forza tutte quelle direttive che passano sopra la testa di tutti ed anche soprattutto di una popolazione inerme che subisce quasi sempre anche la parvenza di uno sviluppo concepito da pochi e per pochi.Siamo nella fase in cui si stà consolidando nella mente delle popolazioni la direzione verde dell’economia ed il meccanismo inquinatore concepito dallo sviluppo che fin’ora c’è stato ed ha prodotto tutto quello che subiamo riducendo il mondo ad un colabrodo, in mancanza di alternative vere punta come ultima chanche all’illusione di far passare concetti come quelli che recitano :se in qualche parte si producano rifiuti ci debbano essere luoghi dove occorra pur smaltirli oppure si appella ai flussi circolari che escono dai processi produttivi fin’ora usati ed in auge.A coloro che tengono a far passare l’idea che possa essere un qualsiasi fronte del NO che pigi sull’acceleratore di approfittare di qualche momento di visibilità per rizzare casino ed incassare consensi occorre rispondere con una domanda: ” Vi fidereste di invitare a cena e mettere sulla tavola la vostra argenteria quando avete già visto in altri cenacoli che quando sparecchiate la tavola sia mancata qualche posata ? ”….e le posate sono mancate non perchè c’è stato a cena qualche cleptomane ma perchè il sistema è organizzato anche ad approfittare delle discrasie che esso stesso ha prodotto per imporre poi politiche che tornino conto a coloro che hanno guidato e prodottole discrasie. E gli argomenti di convincimento vedrete che li metteranno sulla tavola coadiuvati spesso come è avvenuto anche dalla politica sedicente progressista votata tragicamente dai danneggiati che cercava e cerca di far passare le istanze fornite da chi sta più in alto. ” Cave canem ! ”… altro che dal fronte del No ! Ed a coloro che dicono che questo complessivamente sia un altro partito a targa PD da quello che c’era prima e lo dicono per intorbidire le acque rispondo che il supporto dei 5 stelle a livello centrale ma anche periferico servirà al punto di assicurare a tale partito edemone a produrre una alleanza politica che stà già avvenendo con quei ceti produttivi di tale tipologia di sviluppo e quando riterrà utile liberarsi dai lacci dei 5 stelle ormai divenuti laccetti incartapecoriti di gomma porosa e sflacciata che non tiene più, lo farà senza remore a barba di coloro che hanno creduto che un socio di percorso avesse potuto imporre l’egemonia politica della quale appariva portatore. Così si reggono i sistemi ed ai padri di questi giuochi di prestigio non complessi ma semplici se uno guarda alla storia semprechè la conosca e la voglia considerare non si insegna nulla.Tutto il resto da parte della gente comune-purtroppo- è la subalternità a tutto questo.
È strumentale l’atteggiamento di forze politiche che alzano le barricate su questi impianti, ma poi a livello nazionale prolungano gli.inceneritori. Uno.per provincia.
Direttore ,ha tutte le ragioni !
Forse due per provincia sono pochi ,ce ne vorrebbero almeno tre quattro,inquinerebbere meno delle montagne di rifiuti coperte da teli di plastica e costerebbe meno lo smaltimento !
Dobbiamo farcene una ragione !
Con inceneritori e energia nucleare andremmo in….quel posto a Putin,ai Francesi e agli Austriaci che sono i nostri fornitori e ci stanno prendendo ,oltre che per il culo,anche per il collo !
Alcuni dettagli sono stati dimenticati. Si è deciso di coprire il problema, buttandola in politica.
Cerchiamo di fare chiarezza:
1) L’impianto Biogas esistente svolge attività agricola; con il nuovo progetto diviene attività industriale;
2) Il progetto prevede di trattare rifiuti urbani Forsu provenienti principalmente da Firenze e Pisa, non dai comuni limitrofi;
3)L’area individuata ha tre invarianti strutturali di carattere ambientale;
4) è classificata a pericolosità idraulica molto elevata (c’è già stata contaminazione dell’acque dovuta alla presenza dell’impianto esistente, come verificato da Arpat);
5) è un’area esclusa dal piano regionale di gestione rifiuti, indicata come pericolosa e non idonea al trattamento di rifiuti;
6) Siamo a meno di 500 mt dall’oasi naturale di Montepulciano, qui, si dovrà creare un’area industriale;
Una mente sana e ben pensate può facilmente dedurre che l’area non è ideona per un progetto di questo tipo.
Per approvare il progetto dovranno:
– Cancellare la pericolosità idraulica;
– Modificare le invarianti ambientali, dimenticandosi dell’esistenza dell’oasi di Montepulciano;
– Modificare il piano regionale di gestione rifiuti;
– Trasformare un’area agricola in industriale.
Tutto per far si che si il progetto venga attuato.
PrimapaginaChiusi, cosa fa?
Parla di conflitti tra partiti, parla del fatto che nessuno vuole questi impianti nel proprio giardino.
Un articolo carente di contenuti e pieno di chiacchiere, come fa comodo ad alcuni.
Alcuni dettagli sono stati dimenticati. Si è deciso di coprire il problema, buttandola in politica.
Cerchiamo di fare chiarezza:
1) L’impianto Biogas esistente svolge attività agricola; con il nuovo progetto diviene attività industriale;
2) Il progetto prevede di trattare rifiuti urbani Forsu provenienti principalmente da Firenze e Pisa, non dai comuni limitrofi;
3) L’area individuata ha tre invarianti strutturali di carattere ambientale;
4) è classificata a pericolosità idraulica molto elevata (c’è già stata contaminazione dell’acque dovuta alla presenza dell’impianto esistente, come verificato da Arpat);
5) è un’area che è stata esclusa dal piano regionale di gestione rifiuti, indicata come pericolosa e non idonea al trattamento di rifiuti;
6) Siamo a meno di 500 mt dall’oasi naturale di Montepulciano, qui, si dovrà creare un’area industriale
Una mente sana e ben pensate può facilmente dedurre che l’area non è ideona per un progetto di questo tipo.
Per approvare il progetto dovranno:
– Cancellare la pericolosità idraulica;
– Modificare le invarianti ambientali, dimenticandosi dell’esistenza dell’oasi di Montepulciano;
– Modificare il piano regionale di gestione rifiuti;
– Trasformare un’area agricola in industriale.
Tutto per far si che si il progetto venga attuato.
Primapaginachiusi, cosa fa?
Parla di conflitti tra partiti, parla del fatto che nessuno vuole questi impianti nel proprio giardino.
Un articolo carente di contenuti e pieno di chiacchiere, come fa comodo ad alcuni.
Noto che alcuni commenti inviati da persone e indirizzi mail diversi sono in realtà scritti “in serie” (sono identici). Questo non è bello, soprattutto se chi scrive non si firma con il proprio nome. Probabilmente trattasi di esponenti leghisti. I due commenti (in realtà uno solo) in ogni caso forniscono informazioni utili e per questo li pubblichiamo. Leggo: “3) L’area individuata ha tre invarianti strutturali di carattere ambientale;
4) è classificata a pericolosità idraulica molto elevata (c’è già stata contaminazione dell’acque dovuta alla presenza dell’impianto esistente, come verificato da Arpat);
5) è un’area che è stata esclusa dal piano regionale di gestione rifiuti, indicata come pericolosa e non idonea al trattamento di rifiuti”.
Si tratta di 3 controindicazioni molto evidenti. Se l’area è stata esclusa dal piano regionale rifiuti in quanto non idonea, come farà la Regione a dare l’ok?
Direttore, io non parlo di siti come quello a pochi metri dal lago di Montepulciano,io dico che ,purtroppo,i gassificatori, gli inceneritori sono necessari. Certo bisogna individuare i siti più idonei e metterli in sicurezza. La colpa è la nostra che creiamo sempre più rifiuti.
Mi ricordo che,trenta quaranta anni fa,una famiglia metteva fuori un secchio di ” spazzatura due volte a settimana. Le nostre mamme andavano a fare la spesa con le ” sporte ” non esistevano sacchetti di plastica ma di carta che venivano riciclati o bruciati nelle stufe o nei camini.
Oggi vogliamo tutto ma non pensiamo alle conseguenze. Se continuiamo così ci ritroveremo con paesaggi stravolti dalle montagne di rifiuti !
Direttore ,c’è qualcosa che non torna, ma, Fabio e Manuel sono gemelli ?
Niccolò perdonami ma non lo sò se siano gemelli ma quello che non torna è l’atteggiamento tuo e non solo tuo. Capiamoci, dico tuo per dire quello politico tuo soprattutto quando riporti i discorsi della spesa con la sporta e del bidone messo fuori dalla porta… che riferimenti e metodi sono questi?Questi sono finalizzati solo ad un ricevimento da parte della gente per cui si dica: ” eh prima si stava bene’ quando tutto funzionava in un certo modo e non dava preoccupazione…”. Tutto questo è fuorviante perchè il modello disviluppo che è stato prodotto risponde alle necessità ed agli egoismi di chi se ne è avvantaggiato e che ha fatto la classe politica l’esecutrice diretta dei propri modi per i quali c’è stata la assicurazione mediata dai principali partiti- in primis quelli che hanno governato-che hanno obbedito alla visione di amministrare le diversità, eliminando la realtà delle classi, facendo immaginare ai poveri ed ai percetori direddito foisso che dosi di democrazia fossero ormai stabili e che non ritornassero indietro ad essere rimangiate.Una falsità solenne e bestemmia solenne e fatta anche in maniera consapevole che fosse una bestemmia… .Via Niccolò, ma a chi è giovato percorrere tale tipo di sviluppo, soprattutto quello che ha prodotto il process industriale, i rifiuti, il comportamento subalterno e silenzioso delle genti che al massimo solo talvolta che ci sono stati i morti per tumore come a Taranto o da altre parti sono avvenute e che diversamente non è mai successo nulla e tutto è stato accettato a capo basso ? Anche questa sinistra che orma tale si fa chiamare a livello mediatico ma che nasconde nemmeno tanto abilmente le sue discrasie, certamente compartecipe del delitto è da mettere alla gogna e sono risibili le iniziative che vengono prese come nel territorio attiguo al nostro che vengano fatti i gazebo per esempio per ridare alla sanità pubblica il ruolo che aveva dopo che sono stati proprio loro che l’hanno ridotta a pezzi e svenduta perchè penetrati colpevolmente dal concetto di sanità privata per la quale il privato funziona e il pubblico invece no ?! Per anni ormai siamo andati avanti così non solo nella sanità ma anche in altri settori.Questi che vorrebbero chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati bisogna che comprendano-sennò glielo farà capire la gente come è già successo- che la gente, anche nella propria ignoranza e crudezza tende e preferire l’originale al posto della copia. Ed è la stessa cosa della mobilità di atteggiamento che si vorrebbe prendere da parte della Regione su una serie di problemi e che vedono aumentare il livello dell’asta dei conflitti con i territori. Se è vero e profiquo che i venditori autorizzati di fumo vadano stanati e gli si dica in faccia quello che hanno prodotto negli anni nei nostri territori, altrettanto in maniera decisa si deve dire a coloro che hanno le idee che tu esponi perchè in esse c’è la concezione arcaica dello sviluppo che in sostanza è rimasta sempre quella e che non tollera che venga detto di no a questo proliferare di ingerenze sui territori da parte di una autorità centrale.Dico questo perchè nei governi centrali da più decadi c’è stata la compartecipazione e guida della destra insieme alla sedicente sinistra quindi come vedi il problema è POLITICO e solo in quel modo sarebbe passato sopra la gente(Prodi, Monti, Letta,Renzi ) e rifacendosi a questa dimmi chi sia che in tutto questo faccia l’interesse dei gruppi che la stessa politica ha creato, un po’ per rimpinguare i partiti a cui la sovvenzione pubblica è stata negata dai referendum e che ha trovato il modo di produrre scatole vuote perchè servono a spalmare gli utili comprendendo anche cooperative ed altro associazionismo in grado di proteggere con i voti lo status attuale dei partiti.Che visione è questa se non quella tanto cara alla destra che comanda e che impone alternativamente sia il populismo e sia quando questo viene minacciato si fà rivoluzionaria spingendo soprattutto le piccole imprenditorie -rovinate anche dalla loro stessa politica che hanno abbracciato- ad essere come vorrebbero sembrare così rivluzionarie ? Le mie sono visioni fantastiche ? Anche Mussolini quando nel 1922 fece la marcia su Roma disse che l’avrebbe fatta per risanare lo Stato ma chi lo sovvenzionava( industriali ed agrari) e chi politicamente aveva investito si di lui lo sapeva bene che oltre alla sete di boria soddisfatte ai caporioni ed a pochi altri, il popolo sarebbe stato succube di un processo durato oltre venti anni. Allora, quei nemici oggi sono morti tutti ma sono rimasti di sostanza inalterati i processi di formazine della ricchezza mentre la Costituzione ha risolto solo problemi di funzionamento delle istituzioni perchè grosso modo le sue sfide giuste sono rimaste carta alla quale oggi si fa riferimento a parole.Dove è il lavoro per tutti e la derivante dignità umana per tutti che la Costituzione professa? Ma sono rimaste carta perchè la maggior parte della gente è stata divisa fra due concezioni opposte che sono riuscite a portare acqua da una parte sola che non ha bagnato tutta la gente ma solo una parte mentre l’altra è rimasta con le croste di sudicio e di miseria sulla pelle, magari col frigorifer, la tv ed una macchina per ogni componente la famiglia(oggi un po’ di meno questo). E’ quindi in tale spazio da fare il distinguo delle cose e su chi difenda chi.L’autonomia da tutto questo, libertà compresa,ancora da tutto questo è un sogno ancora da realizzare.Mentre tu parli che occorra individuare i siti dove fare gli inceneritori dichiarandoti in fondo di essere fedele all’impostazione che se si produca qualcosa di utile8utile a chi alla maggior parte della gente ?) occorra smaltirne i residui di tale produzione(lo sento tale discorso ogni volta che si ripropone il problema) credi che anche si individuasse un sito che fosse ritenuto idoneo la gente che abita accanto a quel luogo qualunque esso sia sarebbe contenta e non insorgerebbe?. E’ quindi questo e le lo mostrano gli esempi che sono politiche che non riescono più a reggere. Ed invece che cominciare ad invertire i processi di sviluppo- che secondo me dovranno in questa fase necessariamente passare per quella che è chiamata ”decrescita felice”, si insiste ad imporre od a ricercare o compromessi oppure imposizioni basate sull’autorità degli organi amministrativi costruita in tempi che oggi non corrispondono più alle necessità delle popolazioni.Questo è il panorama che abbiamo di fronte.Ma se la gente continua a mettere il capo sotto la sabbiaallora si merita quello che verrà. Perchè di sicuro verrà, e come sempre ci sarà chi ne trae vantaggio(pochi) e chi viene condannato alla miseria(molti).Come sempre.Nulla di diverso….ed anche chi si stropiccia le mani in attesa del 1921, 1922, ed alla fine del 1924.
Carocarlo,scusami,ma cosa c’entra con il discorso delle centrali a bio- gas o co l’ inquinamento ambientale ?
Dobbiamo guardare al futuro, non pensare sempre agli spettri del passato che ancora turbano le menti! Il problema non è Mussolini ! Il problema sono i ministri incapaci di oggi !
Basta col passato ! Guardiamo avanti !
Il problema inquinamento c’è affrontiamolo al meglio ! Cosa ne facciamo dei rifiuti che produciamo ? Come li smaltiamo ? Come li ricicliamo ? Possiamo trarne un vantaggio ? Possiamo adoperare gassificatori,combustori,energia nucleare in tutta sicurezza ?
Il problema è questo !
Finalmente una bella nuova polemica per un mini impianto di trattamento di reflui prodotti localmente dalla agricoltura..Dopo il probabile affievolimento dei no vax, attìvissimi,causa declino prossimo della pandemia, un nuovo argomento per i no a tutto e si’ al gas a prezzi stratosferici comprato da Putin. Ma si sa l’importante e’ che Putin sia con i suoi impianti a qualche migliaia di chilometri di lontananza..Comunque l’opposizione politica fara’ il suo corso: cavalchiamo il cavalcabile,a qualsiasi costo,localmente,mai oltre.Se non c’e’ rischio biologico, c’e’ ischio idraulico, se poco e’ il rischio idraulico comunque l’impianto non e’ bello e deturpa in lontananza la vista della natura, se non si vede, eventualmente ,il danno e’ sapere che c’e’.Insomma tanto materiale ora che ci riprendiamo dalle chiusure per parlare sui social e nelle piazze estive.Intanto prepariamoci a fare mutui per pagare Gas e Luce, vista la Guerra ormai iniziata in Europa.
Se ho ben capito,l’ impianto del quale stiamo parlando,dovrebbe essere quello accanto al deposito di asfalto di risulta della ditta Menconi.
L’ impianto esiste già da qualche anno ,almeno cinque,ci accorgiamo solo ora che è a ridosso di un canale di scolo.
Il rilievo doveva essere fatto prima che fosse costruito l’ impianto, non ora ! Qualcosa non ha funzionato ? Qualcuno ha fatto finta di non sapere o di non vedere ?
Oggi l’ impianto funziona,non ci sono state ne perdite,ne inquinamanti,sarà difficile farlo chiudere. La dimostrazione è quella che,se una struttura è condotta bene, con giudizio e in conformità con le leggi,tutti gli impianti possono essere sicuri.
Facciamocene una ragione !
Niccolò, l’impianto esiste già, ma il problema è che adesso dovrebbe essere potenziato e dovrebbe cambiare – come scritto nell’articolo – la materia prima, utilizzando non solo gli sfalci e altri scarti agricoli, ma anche la “purea organica” di risulta dalla frazione umida della raccolta differenziata, quest’ultima arriverebbe anche da altre zone della Toscana e forse da altre regioni. Questo è il nodo del contendere.
Si Marco,tu hai ragione ma non è che i gestori dell’ impianto una mattina si sono alzati e hanno detto che, da oggi prendiamo tutta la m…a disponibile !
Avranno fatto i loro passi,avranno avuto le loro autorizzazioni,si saranno attrezzati in merito !
Come ti ho detto non è da un anno che sono la !
Credo che si debba adoperare la massima attenzione,che i controlli siano minuziosi per evitare disastri.
Il mio modestissimo parere è che li non doveva sorgere nessun tipo di attività! Tu pensi che quelle montagne di macinato di asfalto non siano inquinanti ?
Tutto può essere inquinante se non maneggiato con tutte le attenzioni !
Tu pensi che la discarica delle Macchiaie non sia già un disastro ?
A mio modesto parere ci vogliono degli inceneritori,dei combustori di ultima generazione con un trattamento dei fumi ultra filtranti !
L’ alternativa : non adoperare il superfluo,non adoperare plastiche.
Ricordiamoci che in Europa ci sono nazioni che sfruttano il carbone e l’olio pesante per le industrie e per il riscaldamento.
Noi ,giustamente , pensiamo ad altro,ad altre fonti ma per ora ci dobbiamo sorbire qualsiasi rifiuto!……….PURTROPPO!!