CHIUSI, FINALMENTE RIAPERTO L’ANTICO “CAFFE’ VENEZIA”. UNA BUONA NOTIZIA
CHIUSI – Da qualche giorno ha riaperto a Chiusi Città lo storico Bar Venezia. Era chiuso dalla fine dell’esate scorsa, ma negli ultimi anni a dire il vero stava aperto solo al mattino e al pomeriggio. Di sera quasi mai, neanche per le feste ricordate. Un problema anche per l’immagine e la “risposta” della città alla domanda turistica. Ma un bar si gestisce male se si è soli o in pochi. Se poi in città c’è anche poco giro, ecco che tutto diventa maledettamente complicato: un serpente che si morde la coda. Adesso il bar in cui “si riunivano i patrioti chiusini a congiurare” come si legge in una epigrafe affissa al muro sopra al bancone dagli anni ’30, ma riferita probabilmente all’epoca risorgimentale, ha finalmente riaperto i battenti.
A gestirlo sono due ragazze con alle spalle esperienze in altri locali: Paola e Luna. Una gestione quindi tutta al femminile. Giovane. Anche l’arredo richiama lo stile minimal e un po’ vintage, anni ’60. Ferro battuto, velluti e plastica. E oggetti di design. Un tocco industrial style e vecchie foto di Chiusi alle pareti. Atmosfera comunque calda e accogliente. Un bar per giovani, come sono le due bar tenders, ma non solo per giovani. Un locale in cui anche chi è over 50 non si sente fuori luogo. Non c’era un locale così a Chiusi, adesso c’è e questa è una buona notizia. Come è una buona notizia il fatto che due ragazze si mettano in gioco scommettendo e investendo su una cittadina in cerca d’autore e di nuove chances…
Il Caffè Venezia, questo il nome storico, con il dehor anch’esso dal sapore vintage è non solo un angolo suggestivo, ma anche un luogo dell’anima: sotto alla scritta “Piazza Graziano” c’è un’altra lapide che ricorda il verso dantesco dedicato al monaco maestro del Diritto canonico «quell’altro fiammeggiare esce del riso di Grazïan, che l’uno e l’altro foro aiutò sì che piace in paradiso.». Non sono molte le cittadine delle dimensioni di Chiusi che possono vantare due citazioni nella Divina Commedia. Poi proprio lì, nell’angolo della “terrazza” del bar c’è la Colonna con lo stemma mediceo, fatta innalzare per suggellare la caduta di una delle ultime roccaforti della Repubblica di Siena e il passaggio sotto le insegne della signoria fiorentina alla metà del ‘500…
Di lì insomma è passata la storia di Chiusi e sarebbe bello che i chiusini ritrovassero l’abitudinea ritrovarsi per un caffè, una birra o un prosecchino, laddove altri chiusini si riunivano a congiurare… Ora non è più tempo di congiure. Né di patrioti. Stendiamo un velo pietoso su certi politici che su questa parola hanno provato a lucrare consensi a buon mercato. Un bar è solo un bar. Ma, come direbbe il mitico Catalano, di Quelli della Notte meglio averlo che non averlo, meglio un bar aperto e accogliente, che un bar chiuso.
m.l.