CITTA’ DELLA PIEVE I 100 ANNI DI MARIO PETRI, GRANDE BARITONO E ATTORE DI FILM MITOLOGICI

CITTA’ DELLA PIEVE  – Il 22 gennaio, cioè ieri, avrebbe compiuto 100 anni. Fra 3 giorni saranno 37 che è morto. Parliamo di Mario Petri, basso-baritono tra i più noti della lirica italiana. Era nato a Perugia nel 1922 e  morì a Città della Pieve, dove si era stabilito, nel 1985. Insieme al Perugino e al poeta Gaio Fratini un “pievese illustre” di cui forse si è un po’ persa la memoria, ma che fu un pezzo da novanta nel suo genere. Pur essendo figlio di un commerciante di carbone e non di un direttore d’orchestra o di una pianista, aveva cominciato giovanissimo a coltivare la passione per la musica facendo serenate su commissione. A Roma, il maestro Mario Cusmic ne scoprì la possente voce baritonale e nel 1947, a soli 25 anni debuttò nella lirica. Un anno dopo esordì alla Scala nell’Oedipus Rex di Stravinskij, e in quell’occasione assunse il nome d’arte Mario Petri, perché in realtà si chiamava Mario Pezzetta. Negli anni ’50, grazie soprattutto al maestro Herbert Von Karajan che lo fece conoscere al grande pubblico, cantò alla Scala di Milano, a Verona, a Napoli, a Firenze, nel Don  Giovanni di Mozart, ma anche ne I Lombardi alla prima Crociata e Simon Boccanegra di Verdi e nella storica Medea con Maria Callas. Cominciò a uscire dall’Italia cantando a Edinburgo, a Salisburgo e anche a Dallas, nel 1965. La parte del protagonista del Don Giovanni è forse quella che lo ha reso più famoso.

A partire dagli anni ’60 fu anche attore cinematografico in una serie di film d’avventura in costume del genere “peplum”, quelli per intenderci su Ercole, Maciste, Sansone e gli antichi romani… sconfinando anche dalle parti di Sandokan e Zorro…

La figlia è la scrittrice e traduttrice Romana Petri che ha raccontato suo padre nel libro  “Le serenate del Ciclone”. Il figlio David, pittore e artista poliedrico vive tutt’ora a Città della Pieve, dove collabora attivamente al Palio dei Terzieri e ad altre attività culturali. 

G.L.