LA PROTESTA DI NATALE DEI SINDACI DEL TRASIMENO: CHIESTO UN INCONTRO ALLA GOVERNATRICE TESEI E ALL’ASSESSORE COLETTO
La mobilitazione dei sindaci del Trasimeno non si è fermata nemmeno a Natale. Ieri mattina infatti, nonostante l’inclemenza del tempo, i sindaci dei comuni di Panicale, Città della Pieve e di Castiglione del Lago, in rappresentanza anche degli altri cinque municipi lacustri, più quello di Corciano, si sono dati appuntamento davanti alla sede del Governo Regionale, per chiedere ancora una volta, la possibilità di ottenere un incontro con l’Assessore alla Sanità Coletto e la Presidente Tesei. I sindaci infatti accusano i due rappresentanti della Regione di seguitare a tenere un comportamento intollerabile, irriverente nei confronti dei sindaci che, a loro volta, respingono il disegno di riordino della sanità regionale. U riordino che vedrebbe, se attuato, lo smantellamento del Distretto sanitario del Trasimeno. I Sindaci lacustri come è noto, sono supportati anche da tutto il personale medico del Comprensorio lacustre. Bocciato quindi sdegnosamente il disegno di ristrutturazione sanitaria regionale messo in campo dalla Governatrice Tesei, che mirava a chiudere la sanità al Trasimeno, accorpandola al comprensorio di Città di Castello. Sono settimane ormai che i sindaci dell’area lacustre, le forze politiche, le associazioni volontaristiche come i Centri per gli Anziani, sono sul piede di guerra. Infatti tutti indistintamente, compresi i due primi cittadini di Città della Pieve e Tuoro, in quota Centro Destra, si sono incontrati la settimana scorsa a Paciano. A quell’incontro ci fu un assente ingiustificato, nonostante il perentorio invito: l’Assessore alla sanità regionale Coletto. Una assenza definita da molti un vero sgarro istituzionale. L’incontro di Paciano comunque ottenne un primo immediato risultato: la presa di distanza il giorno stesso, da tale disegno di rassetto dei medesimi parlamentari e consiglieri regionali della Lega, il partito di Coletto e Tesei. Ora a distanza di alcuni giorni, sapendo della nuova iniziativa dei sindaci lacustri, Briziarelli, Marchetti, Puletti, Rondini, annunciano trionfanti quello che considerano evidentemente un loro successo: l’aver preso in considerazione da parte del Direttore Regionale Massimo Braganti e la stessa Presidente Tesei, che ringraziano per aver accettato la loro proposta: l’accorpamento del Trasimeno a Perugia e non più al Comprensorio dell’Alto Tevere. Il sindaco di Panicale Giulio Cherubini va giù duro e definisce la proposta del Centrodestra lacustre “una vera farsa”. Secondo la Lega soluzione la soluzione, “permetterà di razionalizzare i servizi, assicurando migliori prestazioni ai cittadini e agli operatori”. Così si sono espressi il senatore Luca Briziarelli, l’onorevole Riccardo Augusto Marchetti e i consiglieri regionali, Manuela Puletti ed Eugenio Rondini alla fine di dell’incontro avuto con il direttore regionale Braganti giovedì 23 dicembre che fa seguito ai contatti intercorsi a partire dal 21 di novembre. “Nel corso dell’incontro – chiosano i rappresentanti della Lega – abbiamo sottolineato come, pur prendendo atto della necessità di riorganizzazione e della volontà della Regione Umbria di partire dalle zone sociali, i due territori non possono essere accorparti a causa di incompatibili caratteristiche morfologiche, viarie, socio-economiche e per la dislocazione delle strutture di erogazione, nonché per le dotazioni di personale. Per questo l’orientamento assunto sarà quello di rivedere l’organizzazione prevedendo che il Trasimeno sia inserito nello stesso Distretto di Perugia e quello dell’Altotevere in quello di Gubbio. Ciò consentirà – sottolineano Briziarelli, Marchetti, Puletti e Rondini – da un lato di superare il numero minimo di cittadini previsto, fissato in 100.000 abitanti, e che nessuna delle due aree, che contano ciascuna circa 60mila abitanti, avrebbe potuto assicurare da sola, e dall’altro di garantire la migliore possibilità di raggiungimento dei punti di erogazione dei servizi da parte dei cittadini e l’ottimizzazione del personale”. La manifestazione di ieri mattina dei tre sindaci, mirava a contestare proprio questo. Matteo Burico sindaco di Castiglione del Lago ha chiesto una risposta immediata ai problemi dell’ospedale.
Insomma sindaci del Trasimeno contestano la strategia regionale che di fatto prosegue nello smantellamento sistematico di tutta quella rete territoriale di strutture sanitarie di prossimità, che rappresentano un filtro per i grandi ospedali e una vera e propria attività di prevenzione sanitaria. Fausto Risini, sindaco di Città della Pieve rivendica il diritto a non tacere nel difendere gli interessi di tutta una vasta comunità. Una prima mobilitazione quindi, prologo e “assaggio” di quella che molto presto diventerà una vera e propria mobilitazione di massa. La gente comune, preoccupata anche dalla nuova escalation di contagi Covid, vive sulla propria pelle l’inquietudine per la carenza dei servizi sanitari territoriali un tempo vanto ed eccellenza dell’Umbria. Liste di attesa, file, servizi, ambulatori e reparti ospedalieri che spariscono, accorpamenti cervellotici. L’incerno che è appena cominciato, da questo punto di cista si annuncia piuttosto caldo… Renato Casaioli