CITTA’ DELLA PIEVE, FA FLOP LA MANIFESTAZIONE NO VAX A CASA DI DRAGHI. C’ERA PIU’ GENTE A CHIUSI SCALO PER IL VIA ALLE FESTE DI NATALE

domenica 05th, dicembre 2021 / 12:12
CITTA’ DELLA PIEVE, FA FLOP LA MANIFESTAZIONE NO VAX A CASA DI DRAGHI. C’ERA PIU’ GENTE A CHIUSI SCALO PER IL VIA ALLE FESTE DI NATALE
0 Flares 0 Flares ×

Si è svolta senza incidenti e senza troppo clamore la manifestazione dei No Vax-No Green Pass  ieri, a Città della Pieve. Gli organizzatori avevano scelto la città del Perugino perché è il paese in cui vive il premier Mario Draghi. Volevano insomma farsi sentire proprio a casa del presidente del Consiglio.

Ma alla fine c’era più gente, parecchia di più a Chiusi Scalo per l’accensione dell’albero di Natale e della grande stella, con il concerto della Filarmonica e di alcune corali… 

A Città della Pieve la manifestazione con corteo dei no vax si è risolta in un raduno di un centinaio di persone, forse anche meno, e con buona parte dei presenti rappresentata da poliziotti e carabinieri in borghese.

Un mini corteo c’è stato lo stesso così come c’è stato il falò simbolico dei green pass. Cosa questa che ha evocato tempi bui, quando in Europa c’era chi bruciava in piazza i libri delle biblioteche. Proprio a Città della Pieve tre giorni prima del raduno no vax c’è stato l’ennesimo morto per covid: un uomo di 80 anni residente a Po’ Bandino. Non era vaccinato, pare.

Anche volendo comprendere la paure e le perplessità si vaccini e le critiche allo strumento green pass o super green pass, sono i dati a parlare da solo. L’Italia con il 90% della popolazione vaccinata la situazione è meno grave che in altri Paesi Europei dove la percentuale di vaccinati è minore, rispetto ad un anno fa, sono meno i contagi e molti di meno i ricoveri, le terapie intensive e i morti. Con il vaccino il covid si può prendere e rilasciare, infettando altre persone, ma diminuisce fortemente la possibilità di ammalarsi gravemente, di finire in ospedale e in terapia intensiva e di morire…  Adesso non c’è la fila delle ambulanze per le strade, non c’è il lockdown ferreo, non ci sono i camion militari ce portano via le bare. Si vive quasi normalmente e questo solo grazie alla campagna vaccinale, inutile girarci intorno. Ieri a Città della Pieve, tra la gente che assisteva alla manifestazione no vax, per curiosità, più di uno commentava: se questi signori avessero avuto la stessa determinazione e si fossero mobilitati con uguale rabbia per difendere la sanità pubblica, dai tagli e dallo smantellamento saremmo tutti in una situazione migliore…”. E qualcuno leggendo un cartello in cui c’era scritto “non voglio fare la cavia”, chiosava sarcasticamente che anche con il Viagra, sempre della Pfizer, “in tanti abbiamo fatto da cavia senza battere ciglio, anzi”… 

Comunque, è andata. A Mario Draghi avranno fischiato leggermente le orecchie, giusto perché quella piccola folla era praticamente davanti casa sua. Per fortuna non c’è stato bisogno di interventi polizieschi, di idranti (con  le temperature di questi giorni sarebbe stato un bel problema) e neanche di contestazioni sul campo da parte di chi invece è convinto della bontà e dell’efficacia della campagna vaccinale e della soluzione green pass.

I No Vax calati a Città della Pieve sull’onda di un tam tam mediatico nazionale per dare la sveglia al premier Draghi, a casa sua,  sono passati quasi inosservati. E in questi casi l’indifferenza della gente è il peggior risultato. Nessuna forza politica ha soffiato sul fuoco. Si è visto e sentito nel corteo qualche slogan di tipo sovranista-populista, ma niente di che. Domani è un altro giorno. E domani entrano in vigore le misure rafforzate per chi non è vaccinato.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Consorzio di bonifica
Mail YouTube