IL CONGRESSO PD DEL TRASIMENO: PERUGIA-CHIUSI E SANITA’ TERRITORIALE I NODI CALDI.

IL CONGRESSO PD DEL TRASIMENO: PERUGIA-CHIUSI E SANITA’ TERRITORIALE I NODI CALDI.
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CORCIANO ENTRA NEL COMPRENSORIO LACUSTRE. IMPORTANTE LA PARTECIPZIONE DELLA SEGRETARIA PD CHIUSINA SIMONA CARDAIOLI

MOIANO – E’ stato un congresso, quello del PD del Trasimeno che si è svolto sabato 27 novembre, di autentica “rinascita e  ricostruzione”, così ha precisato il neo segretario Stefano Vinti, che ha aggiunto, “saremo il partito dei territori, torneremo a parlare con tutta la società, facendosi interpreti nelle Istituzioni delle loro legittime istanze”. “Sanità, infrastrutture, territori, dialogo e collaborazione con il vasto mondo del volontariato”, questi i temi al centro dell’assise dei Democratici lacustri.

Lasciando intendere chiaramente che con il passato partitocratico, dove personalismi, egoismi, carrierismi, erano oramai divenuti i tratti distintivi dell’agire politico, il solco è profondo. Un partito capace di proporre, elaborare, organizzare la partecipazione democratica tracciando un disegno politico in grado di far intravvedere un futuro, questo il nuovo PD post pandemico.

Certo il punto di ripartenza è assai complicato, con il partito che allo stato attuale conta solo 851 iscritti, divisi su 33 circoli territoriali, è l’ombra sbiadita di quello che fu il partito di Berlinguer e dalla Dc di Zaccagnini, ma a giudicare dall’entusiasmo emerso negli oltre trenta interventi e dai contenuti  della relazione introduttiva qualcosa sta cambiando. Sì, è una classe dirigente nuova, giovane, quella che è stata promossa a Moiano, per gran parte laureata. “E’ una scommessa senza dubbio, ma non è detta che non si vinca”, questo il vocio che si raccoglieva tra i delegati.  La Casa del Popolo, il simbolo di un tempo, in cui la politica era dedizione totale, il partito una grande scuola. Una storia quei muri, emozioni, passioni, amori.

L’assise ha evidenziato subito alcune peculiarità: la prima, la fine dei campanilismi tra gli otto comuni del lago, per ritrovare una unità di intenti. Vinti nel suo rapporto ha detto chiaramente che i problemi di un municipio, saranno dora in avanti i problemi dell’intero comprensorio lacustre.

Insomma verrebbe da dire “uno per tutti, tutti per uno”, e la riprova sta in uno dei temi indicati come prioritari anche da diversi sindaci dell’area lacustre: quello del collegamento stradale rapido Perugia-Chiusi, che in passato aveva causato divisioni tra  i municipi del il Nord del Trasimeno e quelli del Sud, quelle diffidenze appaiono davvero un lontano ricordo.

Infatti dopo le dichiarazioni dei primi cittadini, tutti schierati per la realizzazione dell’ultimo tratto di questa arteria viaria, la questione sembra registrare una accelerazione. Mancava all’appuntamento il sindaco di Città della Pieve, Risini, che capeggia una maggioranza di Centro Destra, ma sulla necessità e urgenza di realizzare l’opera viaria si è dichiarato nei giorni scorsi assolutamente favorevole, pronto a fare la sua parte.  Il congresso ha sancito anche un’altra novità, da tempo già messa in pratica nei fatti: Corciano diventa di fatto il nono Municipio del Comprensorio e parteciperà alle progettualità per i fondi del PNRR con gli altri comuni del Trasimeno. Ciò conferma la scelta di una politica di “Area vasta”, come precondizione per parlare di sviluppo e di occupazione. E a questo riguardo, le parole della segretaria del PD di Chiusi Simona Cardaioli, intervenuta al congresso,  sono una autentica dichiarazione d’intenti in questa direzione. Infatti la segretaria chiusina si è dichiarata subito favorevole alla realizzazione della Perugia-Chiusi, così come ha detto che il confine regionale, che passa a pochi metri dal luogo deve si è tenuto il congresso, non può rappresentare nessun ostacolo al dialogo, alla programmazione di investimenti sui territori.

Ma il dibattito congressuale ha riportato alla luce anche vecchi valori e parole della sinistra come “compagni e compagne”, sostantivi che da molto tempo non si sentivano più pronunciare.  Complice la pandemia, si legge nella relazione di Vinti, “il mondo è sempre più interconnesso”. Quindi una denuncia politica precisa circa l’importanza riservata “all’immeritata considerazione data ai particolarismi di singole categorie, o di specifici  gruppi sociali, appare oggi come un danno imperdonabile all’interesse generale collettivo. E’ in questa rinnovata consapevolezza che trovano nuovo vigore i valori antichi  – ma sempre attuali –  del pensiero democratico nelle sue declinazioni socialdemocratica, cristianodemocratica e liberaldemocratica. Valori – ha proseguito – come la solidarietà, la giustizia sociale, la libertà, l’uguaglianza, la meritocrazia, l’antifascismo, la pace, la fiducia verso il progresso scientifico, l’inclusione, l’ambientalismo e il pluralismo: ovvero una società aperta e moderna in grado di offrire a ciascuno le migliori opportunità di vita, di lavoro e di crescita”.

In pratica un richiamo esplicito al Dettato Costituzionale. Un rimarcare quei valori così importanti in tempi in cui pensieri sovranisti, negazionisti e fascistoidi, vorrebbero cancellarli. Parole dure quelle gridate da Vinti nei confronti di quello che ha definito un “vero smantellamento della sanità regionale e comprensoriale, da parte del Governo Regionale a guida Tesei. “Un disegno che al Trasimeno sta producendo effetti devastanti”. Un tema questo della sanità, ripreso da tutti gli intervenuti che hanno evidenziato come ci sia la necessità di una vera e propria mobilitazione popolare per fermare questo agire.  Particolarmente pungente la denuncia del sindaco di Castiglione del Lago Burico che ha denunciato lo smembramento  della sanità sui territori. Poi racconta il dramma che stanno vivendo gli infermieri, i medici: “mi telefonano angosciati dalla marginalizzazione che si sta verificando”, racconta dal palco.

“E’ stato ed è importante, ma dobbiamo superare il partito solo Istituzionale, per tornare ad essere un soggetto politico elaboratore di idee, valori, programmi”, così l’On. Walter Verini.  Lo stesso segretario regionale Bori  ha provato a infondere fiducia: “Ora dopo i risultati delle amministrative, si ricomincia a sperare e festeggiare”.

C’è meno da festeggiare invece sul fronte dell’occupazione giovanile, che in Umbria non trova sbocchi e a questo proposito Bori ha annunciato una Conferenza programmatica Regionale, “per ripartire dai contenuti e tornare di nuovo ad essere credibili”.  Da Moiano il PD lancia un ambizioso programma politico di Area Vasta e un gruppo dirigente davvero nuovo, per dare il proprio contributo per la riconquista del Governo Regionale. L’allargamento a Corciano è un tassello per rafforzare il peso politico del comprensorio del Trasimeno, la presenza della segretaria Pd di Chiusi è la caduta di un muro. Perché il Pd chiusino, soprattutto negli ultimi anni e nonostante gli forzi dell’amministrazione comunale in tal senso, ha sempre guardato in altra direzione…

I congressi locali hanno eletto Marco Cannoni come segretario dell’unione comunale di Città della Pieve, Alessandro Mencuccini del circolo di Città della Pieve centro e Alessio Meloni cone segretario dell’Unione comunale di Castiglione del Lago, tre dirigenti che con l’area di Chiusi hanno rapporti consolidati e che hanno sempre guardato alla Toscana con attenzione e interesse.

Se son rose fioriranno.

Renato Casaioli

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