CLAMOROSO A CHIUSI: MASSIMO TIEZZI SI DIMETTE DAL CONSIGLIO COMUNALE. AVREBBE VOLUTO VOTARE PER LO SCIOGLIMENTO DI FORZA NUOVA, I SUOI HANNO DETTO NO

sabato 27th, novembre 2021 / 16:26
CLAMOROSO A CHIUSI: MASSIMO TIEZZI SI DIMETTE DAL CONSIGLIO COMUNALE. AVREBBE VOLUTO VOTARE PER LO SCIOGLIMENTO DI FORZA NUOVA, I SUOI HANNO DETTO NO
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CHIUSI – Fulmine a ciel sereno (si fa per dire) sul Consiglio Comunale. Alla vigilia seduta di oggi pomeriggio, il capogruppo di Chiusi Futura Massimo Tiezzi fa sapere, via social di essersi dimesso dalla carica di consigliere, ieri sera, dopo una riunione della sua lista. Il motivo è tutto politico: Tiezzi avrebbe voluto votare a favore di una mozione presentata dal Gruppo di Centro Sinistra riguardante lo scioglimento del movimento neofascista Forza Nuova, ma all’interno del suo rassemblement non ha trovato la stessa convinzione. “La decisione da prendere, relativamente al voto si è rivelata divisiva per il nostro Gruppo, creando discussioni sterili e facendo emergere una fragilità, dovuta alla presenza delle diverse anime ideologico-culturali esistenti. Non sono riuscito a far passare la mia linea favorevole al voto, e non essendo abituato ad imporre o prevaricare, ho preso atto della mia impossibilità a gestire il Gruppo, e di conseguenza il mio incarico in ossequio a compromessi impossibili tra rispetto e intelligenza”.  Così Massimo Tiezzi spiega il suo gesto. E per Chiusi Futura è una tegola non da poco. E’ infatti lo stesso Tiezzi, front man alle elezioni, a certificare l’eterogeneità della lista e un orientamento maggioritario diverso dal suo… Che come abbiamo sempre scritto, non è quello di una figura ascrivibile alla destra. La lista era appoggiata dal centro destra, ma lui, Tiezzi, non è mai stato destrorso… E le sue dimissioni sono un gesto clamoroso, perché date alla seconda seduta del Consiglio eletto il 4 ottobre, cioè, in pratica prima ancora di cominciare e perché fano intendere che il gruppo Chiusi Futura non è del tutto “antifascista” (secondo lui) e questa è una discriminante sulla quale non ha inteso scendere a compromessi.

Questo il testo integrale del comunicato con il quale Massimo Tiezzi annuncia le dimissioni:

Ieri 27 novembre 2021 ho presentato le mie dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale. Sono rammaricato della scelta effettuata ma doverosa; sono stato molto combattuto con il pensiero rivolto al rispetto di quelle persone, che hanno voluto accordare al mio nome e alla mia persona, la fiducia espressa con il loro voto. Ci sono però dei bivi davanti ai quali si risponde unicamente con la propria coscienza; uno di questi si è presentato sotto forma di una mozione presentata dal Gruppo Consiliare del Centro Sinistra per Chiusi. L’oggetto di tale mozione riguarda la richiesta di scioglimento di Forza Nuova e delle organizzazioni e movimenti di ispirazione neofascista. La decisione da prendere, relativamente al voto si è rivelata divisiva per il nostro Gruppo, creando discussioni sterili e facendo emergere una fragilità, dovuta alla presenza delle diverse anime ideologico-culturali esistenti. Non sono riuscito a far passare la mia linea favorevole al voto, e non essendo abituato ad imporre o prevaricare, ho preso atto della mia impossibilità a gestire il Gruppo, e di conseguenza il mio incarico in ossequio a compromessi impossibili tra rispetto e intelligenza. Ribadisco altresì che di fronte a certi argomenti, anche sotto forma di mozioni presentate da raggruppamenti politici diversi, non si possa che esprimere un voto favorevole, qualunque altra espressione, seppur motivata, pone chiunque in una ambiguità ed in una chiara collocazione politica che personalmente avevo cercato di evitare fin dall’inizio, andando orgoglioso della trasversalità del nostro Gruppo. Purtroppo l’orgoglio è diventato per me un boomerang che mi ha centrato in pieno. Continuerò ad interessarmi delle vicende locali, e ringrazio quanti mi hanno già espresso la loro solidarietà.

Tiezzi ne fa una questione di orgoglio, ma anche di “scelta di campo”: “Di fronte a certi argomenti, anche sotto forma di mozioni presentate da raggruppamenti politici diversi, non si possa che esprimere un voto favorevole”, scrive Tiezzi. Che poi giudica il no del suo gruppo alla mozione del centro sinistra come un elemento di “ambiguità” e colloca Chiusi Futura da una certa parte, cosa che – dice – “personalmente avevo cercato di evitare andando orgoglioso della trasversalità del nostro Gruppo”. Adesso, secondo Tiezzi, dunque Chiusi Futura è un gruppo di destra e non più una lista trasversale.

Con le dimissioni di Massimo Tiezzi, chi subentra al suo posto? Nei comuni sotto a 15 mila abitanti,  per provvedere alla surroga del consigliere dimissionario, l’art. 71 comma 9 del T.U.E.L. n. 267/2000 stabilisce che ‘a parità di cifra individuale sono proclamati eletti i candidati che precedono nell’ordine di lista’. Nella lista Chiusi Futura Francesca Capuccini e Luciano Fiorani hanno riportato lo stesso numero di preferenze: 58 a testa. Secondo la disposizione citata dovrebbe dunque subentrare Francesca Capuccini, in quanto era capolista. Il che, essendo la stessa Capuccini esponente riconosciuta e dichiarata della Lega, conferma lo spostamento a destra del gruppo di minoranza Chiusi Futura.

Massimo Tiezzi ha avuto coraggio a dimettersi su una questione del genere a meno di due mesi dalle elezioni. Chiaro che per Chiusi Futura è un terremoto, Perdere il front man al primo scoglio è un fatto politicamente rilevante. Vedremo se il terremoto lascerà macerie o se servirà a disegnare un quadro politico più definito con la destra vera, dura e pura che torna in consiglio dopo più di 10 anni…

m.l.

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