TRASIMENO. IL PROGRESSIVO DECADIMENTO DELLA SANITÀ NEL SILENZIO DELLA POLITICA

lunedì 04th, ottobre 2021 / 17:41
TRASIMENO. IL PROGRESSIVO DECADIMENTO DELLA SANITÀ NEL SILENZIO DELLA POLITICA
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Il Comitato Art 32, che si batte da anni per la riorganizzazione sanitaria del territorio del Trasimeno, denuncia il silenzio delle istituzioni locali e regionali in merito all’evidente aggravamento della situazione sanitaria, e chiede un confronto pubblico. Di seguito il testo del Comunicato Stampa

Finita l’emergenza Covid l’argomento sanità ha smesso di essere una priorità. Siamo arrivati ad affrontare la pandemia con un sistema sanitario fragile, penalizzato da anni di de-finanziamenti, tagli di posti letto -qui nel Trasimeno siamo sotto di più di un centinaio- tagli di personale, chiusure di strutture territoriali. Una serie di politiche di impoverimento rivelatesi fallimentari sia a livello nazionale che territoriale, e che la pandemia ha soltanto messo in luce con maggiore intensità.

Di fallimenti il Trasimeno ne annovera tanti, troppi. Le strutture di Castiglione del Lago e di Città della Pieve sono in perenne ristrutturazione verso una destinazione d’uso che, in mancanza di comunicazioni ufficiali, non è chiara a nessuno.

Nel silenzio delle istituzioni, in assenza di un dibattito pubblico, la sanità del Trasimeno sta precipitando verso il baratro. Mancano gli specialisti, gli infermieri, i medici di base. Da Città della Pieve si va a Città di Castello o Branca o Pantalla per semplici esami diagnostici o visite specialistiche. Accade anche che da Perugia si venga a Città della Pieve per la visita con uno specialista che deve arrivare da Perugia. Un andirivieni sfibrante, paradossale, insostenibile. Sembra quasi una presa per i fondelli.

A livello politico vantiamo qualche promessa (poi rimangiata) da parte di assessori e senatori; una mozione del febbraio scorso approvata all’unanimità ( ma rimasta nel cassetto) dai consiglieri regionali, tutti schierati a favore dell’ imminente strutturazione di un presidio di aera disagiata a Città della Pieve e la progettazione di un ospedale di territorio del Trasimeno; l’abbozzo (ma proprio un abbozzo) di un progetto di sanità territoriale dell’Unione dei Comuni. Tutta roba che non ha avuto alcun seguito.  Passata la fase acuta, nel disinteresse delle amministrazioni regionali e locali che nicchiano alla richiesta più volte inoltrata o suggerita di un confronto pubblico, la sanità è stata depennata dall’agenda politica.

Chiaro che in linea di principio, dal sindaco di Città della Pieve ai sindaci dell’Unione dei Comuni, tutti concordano nell’esprimere preoccupazione, nel sottolineare l’importanza di un intervento in materia sanitaria, ci mancherebbe. Ma da qui a prendere una posizione forte e decisa, pretendere l’urgenza di una programmazione, di un investimento e di un’attuazione ancora più impellente, ce ne vuole. E finora, dati alla mano, non è accaduto. Finora il nulla assoluto.

Pertanto, preso atto della mancanza di progettazione di sanità territoriale e realizzazione degli interventi proposti; alla luce di promesse non mantenute, rabbonimenti, temporeggiamenti, chiacchiere e pinzillacchere, fumo negli occhi da parte degli amministratori regionali e comunali di ieri e di oggi di tutto (ma proprio tutto) il territorio del Trasimeno, Il Comitato Art.32 si aspetta quanto prima un confronto pubblico tra i cittadini, i Sindaci di Città della Pieve e del Trasimeno, i Consiglieri regionali di zona e l’assessore regionale alla sanità.

Comitato Art32, Città della Pieve

 

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