CHIUSI E COMUNI DELLA VALDICHIANA SENESE: PARTE IL PROGETTO TURISMO DOLCE CON E-BIKE
CHIUSI – Il sindaco uscente Bettollini lo aveva annunciato alcuni mesi fa. Nel week end scorso, proprio sul filo di lana del mandato amministrativo, dopo le operazioni preliminari di progettazione, sono state installate le stazioni con le colonnine per la ricarica delle bici elettriche a Chiusi Scalo accanto alla stazione ferroviaria, a Chiusi Città zona della “pesa” e al lago di Chiusi in loc. Sbarchino.
Il alcuni posteggi (via Mazzini Chiusi Scalo, per esempio) sono state poste in opera anche le colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Ma questa è un altra storia.
Le stazioni per e-bikes rientrano in un progetto dell’ unione dei comuni della Valdichiana senese denominato “Il turismo sostenibile nella Valdichiana Senese”.
Le e-bike ormai sono la nuova frontiera del cicloturismo, mezzo sempre più in voga sia per gli appassionati delle salite sui pedali, sia per chi invece ama solo pedalare, meglio se in pianura…
Le stazioni di ricarica sono fondamentali, perché aumentano l’autonomia delle bici e nello stesso tempo favoriscono la sosta e quindi la fruizione del territorio: musei, chiese, punti panoramici, ma anche bar, ristoranti, alberghi e bed & breakfast. Non solo: le stazioni per ricarica delle e-bike sono anche elemento per fare rete nel territorio e mettere i vari comuni in connessione anche con questa nuova modalità di trasporto/spostamento dolce.
Questo è soltanto il primo step, finanziato con risorse comunali per 67.000 euro.
Nell’incontro di qualche giorno fa convocato dal sindaco Bettollini con i tre candidati a sindaco, lo stesso Bettollini ha illustrato a Sonnini, Tiezzi e Barbanera anche l’impegno ad acquistare una serie di E-Bikes, 6 per ogni postazione di ricarica, per una spesa complessiva di altri 70 mila euro, già disponibili, attingendo all’avanzo di bilancio.
Sarebbe ovviamente importante per i cittadini e per i turisti trovare insieme alle colonnine anche i mezzi da utilizzare, ovvero le e-bikes.
Non a caso anche nei cartelli di cantiere si legge “postazione di bike sharing”, cioè postazione per lo scambio di biciclette con possibilità di ricarica della batteria. Anche Chiusi e gli altri comuni della Valdichiana senese si stanno dunque avviando piano piano alla transizione ecologica… Oltre alla bici e alle stazioni di ricarica, serviranno anche i percorsi dedicati, le piste ciclabili, urbane ed extraurbane.
Podemos avevano inserito le piste ciclabili urbane a Chiusi Scalo già nel loro programma elettorale del 2016, adesso il tema figura anche nel programma della lista di centro sinistra capeggiata da Gianluca Sonnini. Qualche comune ha cominciato a realizzarne alcune, vedi Sarteano. Nella vicina Umbria piste ciclabili urbane si trovano a Castiglione del Lago.
Ovviamente le e-bike facilitano anche i percorsi più impegnativi e rendono alla portata di tutti cose che prima erano appannaggio solo dei più allenati o dei cicloamatori organizzati. Con una e-bike normale si possono fare percorsi che senza pedalata assistita è difficile fare anche con una mountain bike di buona qualità e si possono fare chilometraggi che sarebbe problematico fare con una buona bici da corsa e una buona gamba…
Ben vengano dunque le stazioni di ricarica, con la speranza che i comuni le dotino anche delle bici per chi non ce l’ha o per chi arriva magari in treno o in auto e volesse fare una bella escursione en plain air…
Una piccola pennellata di verde, che indica una direzione verso cui cominciare a muoversi. Per quanto riguarda Chiusi, Bettollini e la sua giunta hanno fissato il punto di partenza, ora toccherà alla nuova amministrazione imboccare questa strada con decisione.
6 bici ogni stazione sono 18 bici, per una spesa di 70000 euro, mi pare un po’ esagerato 3888 euro il costo di una bici di quelle che si usano per il bike sharing.
Avranno previsto di comprarle buone. Una e-bike buona costa anche 5.000 euro. Ma adesso c’è una nuova amministrazione, vedremo cosa deciderà di fare. L’unica cosa cosa da sperare è che non sprechino i soldi…
Diciamo che buone vanno anche oltre i 6000, ma per il bike sharing quasi 4000 per quanto riguarda lo spreco siamo sulla buona strada.