SANITA’ NEL TRASIMENO: INCONTRO (CON QUALCHE POLEMICA) TRA UNA DELEGAZIONE ISTITUZIONALE E IL NUOVO DIRETTORE DEL DISTRETTO

SANITA’ NEL TRASIMENO: INCONTRO (CON QUALCHE POLEMICA) TRA UNA DELEGAZIONE ISTITUZIONALE E IL NUOVO DIRETTORE DEL DISTRETTO
0 Flares 0 Flares ×
PANICALE – Una delegazione di rappresentanti istituzionali del Trasimeno ha incontrato il Direttore del Distretto sanitario Emilio Paolo Abbritti per tracciare un bilancio dei primi tre mesi dal suo insediamento e per porre le basi di un potenziamento dei servizi nel territorio.
L’incontro di è tenuto ieri mattina presso la sede Asl di Panicale. Vi hanno preso parte il Presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Giulio Cherubini e il Sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini,  i Consiglieri Regionali della Lega e del Pd, rispettivamente Eugenio Rondini e Simona Meloni, e il direttore Abbritti. Presente anche il senatore Luca Briziarelli (Lega). Non si sa bene a quale titolo.
E non si sa bene nemmeno perché dei sindaci fossero presenti solo quelli di Panicale e Città della Pieve, Cherubini e Risini. Qualcuno pare si sia pure risentito e abbia chiesto spiegazioni. Cosa che ha fatto anche il gruppo consiliare di opposizione a Città della Pieve: l’unità di intenti e il lavoro comune tra forze politiche diverse va benissimo, i tentativi da parte di alcuni di assumersi dei meriti e accreditarsi come salvatori della patria, molto meno. E’ questo in estrema sintesi il succo delle perplessità espresse per esempio da quelli di Città della Pieve in Comune. E il termine “alcuni” sembrerebbe riferito agli esponenti della Lega. Briziarelli in testa.
Al di là di queste schermaglie diciamo così “procedurali” e relative a presenze e assenze, tutti i rappresentanti istituzionali presenti a Panicale hanno confermato che “Questi primi tre mesi di lavoro hanno visto, da un lato, l’impegno per ovviare ai ritardi accumulati nelle prestazioni a causa del perdurare della pandemia e, dall’altro, la volontà di colmare il divario strutturale e annoso dei servizi territoriali del Trasimeno, rispetto ad altre zone della nostra regione”.
Il presidente dei sindaci Cherubini a ricordato che “L’Unione dei Comuni del Trasimeno in funzione di Comitato dei Sindaci, ha elaborato una proposta di nuovi servizi distrettuali sanitari, già depositata presso l’assessorato regionale e presso le autorità regionali di competenza. Stiamo per completare la fase di ascolto e confronto con il territorio e siamo soddisfatti del fatto che tutte le rappresentanze istituzionali, senza distinzione, stiano lavorando per raggiungere questo potenziamento del Trasimeno. Riteniamo che sia giunto il momento di dare la giusta risposta alle difficoltà del Comprensorio che deve passare necessariamente per un rafforzamento dei servizi, ma anche attraverso il completamento e la sistemazione, per esempio, del presidio ospedaliero di Castiglione del Lago o per la messa in funzione del pronto soccorso di Città della Pieve unitamente alle due case di comunità a nord e a sud che sono quelle di Magione e di Tavernelle”.
Per Fausto Risini, sindaco di Città della Pieve  “il territorio del Trasimeno ha necessità di veder ripartire i servizi essenziali che in questi ultimi anni sono andati persi”. Risini ha definito l’incontro “Ottimo, perché  è emerso chiaro l’intento di riportare queste zone ad avere una pari dignità rispetto alle altre zone dell’Umbria”.
I due esponenti della Lega Briziarelli e Rondini  anche per non gettare fango sulla guida leghista della sanità a livello regionale, hanno parlato dei “risultati già acquisiti”, come per esempio “il raddoppio delle ore per la terapia del dolore (passate da 18 a 36) e la pubblicazione di bandi per il potenziamento del personale. Rondini e Briziarelli hanno anche detto di auspicare che “altri obiettivi concreti possano essere raggiunti nei prossimi mesi, come la ripresa dell’attività di chirurgia ambulatoriale presso Città della Pieve, anche alla luce dell’aumento delle ore disponibili degli anestesisti, e per creare al Trasimeno un punto di erogazione per le terapie oncologiche attualmente sospese e la realizzazione dell’attesa risonanza magnetica a Città della Pieve che permetterebbe sia di offrire un servizio migliore che di ottimizzare i costi, riducendo il ricorso al convenzionato con strutture private extra regionali”.
Apprezzamento per il clima costruttivo e la sostanziale unità d’intenti, a difesa della sanità pubblica del comprensorio lacustre è stato poi espresso dalla Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa regionale Simona Meloni: “Non si tratta di fare una battaglia di campanile, ma occorre sanare un disequilibrio che si è venuto a determinare rispetto ad altre zone dell’Umbria. Ci auguriamo pertanto che il nuovo piano sanitario regionale tenga conto di questa situazione oltre che della necessità di potenziare i servizi e la medicina di territorio, con risorse adeguate e progetti concreti. Serve sostenere il lavoro svolto dal nuovo Direttore Abbritti – sottolinea Meloni – che, pur in un clima di ristrettezze, è comunque riuscito a dare dei primi segnali di inversione di tendenza rispetto al passato. Mi auguro che a questa prima azione di rafforzamento possano seguirne al più presto altre, a partire dai consultori che necessitano da tempo di una maggiore presenza di ginecologhe ed ostetriche”.
Ora di dovrà attendere il Piano Sanitario Regionale per capire e vedere se le richieste del Trasimeno troveranno concreta attuazione o se rimarranno ancora una volta sulla carta e tra i desiderata dei comuni del comprensorio lacustre. Per ora, come abbiamo scritto più volte, su queste stesse colonne, il cambio di manico e bandiera in Regione e anche in alcuni comuni (vedi Città della Pieve) a livello di politiche sanitarie non ha portato i cambiamenti sbandierati e che molti si aspettavano, dopo la gestione abbastanza fallimentare delle giunte precedenti, targate Pd. Anzi se possibile, la situazione nel territorio è pure peggiorata. E la colpa non è tutta della pandemia.
0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube