CREPA NELLA BALENA BIANCA: CHIUSE TEMPORANAMENTE LE TERME LIBERE DI SAN FILIPPO

mercoledì 20th, ottobre 2021 / 10:15
CREPA NELLA BALENA BIANCA: CHIUSE TEMPORANAMENTE LE TERME LIBERE DI SAN FILIPPO
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CASTIGLIONE D’ORCIA –  La chiamano la “balena bianca”, perché somiglia a Moby Dick…  Non  è un animale marino. E’ la strana formazione di carbonato di calcio che fa da scenario alle terme libere di Bagni di San Filippo, in piena Valdorcia e in faccia al Monte Amiata. L’acqua è calda e ci si può fare il bagno tutto l’anno. 

Nella tarda serata di ieri, il sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti ha però emesso un’ordinanza di chiusura temporanea dell’accesso a tutta l’area del Fosso Bianco, cioè l’insieme di pozze di acqua termale. La motivazione della disposizione è una crepa comparsa proprio nella “Balena Bianca”. Crepa che è stata subito oggetto di verifica da parte dei Vigili del Fuoco del distaccamento senese di Piancastagnaio. Il controllo fa sapere il Comune di Castiglione d’Orcia, “ha messo in evidenza la possibilità che parte dell’ammasso calcareo si potesse staccare; da qui, la misura  preventiva decisa dal Sindaco. il quale, ha anche fatto sapere che nella giornata di oggi proseguiranno i sopralluoghi disposti dalla società Terme di San Filippo, con la presenza di un geologo incaricato e conoscitore dell’area.

Qualcuno commentando la notizia sui social ricorda che le crepe si formano quando l’acqua non ci passa, “si vede che la cascata è secca”…

Quindi la crepa potrebbe essere un problema legato alla siccità. La fenditura comparsa sulla sommità della balena bianca non è di grandi dimensioni, circa 2 mc, ma se una parte della formazione calcarea dovesse davvero staccarsi cambierebbero i connotati di quel posto magico. Oltre a rappresentare un pericolo per chi frequenta le terme libere di San Filippo, un piccolo paradiso in uno dei luoghi più iconici della toscana. Non si escludono, naturalmente,  altre cause, dal cambiamento climatico generale, a danni dovuti a scarsa attenzione o ad azioni sconsiderate, come avvenne nel 2014 alla Quercia delle Checche, altro “simbolo” della Valdorcia patrimonio dell’Umanità…
Seguiremo gli eventi, con la speranza che l’allarme rientri…
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