VILLASTRADA E PO’ BANDINO, LE FRAZIONI CHIEDONO MAGGIORE MANUTENZIONE E PIU’ ATTENZIONI

giovedì 15th, luglio 2021 / 15:18
VILLASTRADA E PO’ BANDINO, LE FRAZIONI CHIEDONO MAGGIORE MANUTENZIONE E PIU’ ATTENZIONI
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CITTA’ DELLA PIEVE –  Su facebook c’è un gruppo che si chiama “L’Umbria che non ti aspetti” che propone bellezze nascoste, poco conosciute, poco celebrate… Insomma un modo per far emergere  e apprezzare luoghi, persone, situazioni che meritano attenzione. Ma c’è anche un’altra Umbria che non ti aspetti e che anche quella ogni tanto emerge in superficie, come un fiume carsico di cui si erano perse le tracce. E’ l’Umbria che protesta, quella dei cittadini che, anche attraverso i social, richiamano le istituzioni, la politica, gli enti di servizio al rispetto delle promesse. E chiedono interventi di ripristino, di manutenzione o di “sicurezza” laddove le risposte si fanno attendere o mancano del tutto…

Succede per esempio che l’azienda Umbra Acque annunci un utile di 7 milioni sul bilancio 2020 e nella frazione di Villastrada, comune di Castiglione del lago, qualcuno si faccia sentire: “Un utile di 20 milioni? bene. E allora rifate il pezzo di acquedotto e l’asfalto che a forza di interventi è un colabrodo, dall’ufficio postale alla fine del paese, sono solo 400 mt di conduttura che fa pena. Avete rifatto la conduttura da Vaiano fino a metà paese di Villastrada. L’altra metà non se lo merita? Vi dovreste solo vergognare, 400 mt non fatto su 4 km di totale. Non ci sono altre cose da aggiungere, solo che noi paghiamo come tutti e non abbiamo lo stesso servizio”…  Ovviamente i commenti a margine di questo “richiamo” non sono mancati e sono tutti dello stesso tenore… C’è anche chi si chiede se i Comuni soci di Umbra Acque abbiano qualcosa da dire in proposito…

A Po’ Bandino, frazione di Città della Pieve, invece alcuni cittadini segnalano lo stato di degrado di alcune strade interne e la “sparizione” delle strisce pedonali all’ingresso di viale Lombardia. “A chi davano noia” si chiede A.R. in una lettera tal sindaco Risini, facendo notare che “le auto prima – quando c’erano le strisce- rallentavano, adesso invece viaggiano ad elevata velocità”, con il rischio conseguente he c scappi qualche incidente.  Lo stesso cittadino, nella missiva al sindaco segnala anche lo stato del manto stradale di via Aldo Moro “che rasenta la vergogna”. “Da più di 15 anni non c’è stata manutenzione – scrive A.R. – e i posteggi non più segnalati, sono spariti”, come le strisce pedonali…

Altri cittadini, non solo pievesi, ma utenti della zona commerciale, fanno notare lo stato non certo ottimale delle strade interne dell’area, dove si trovano supermercati, negozi, magazzini e anche alcuni bar e ristoranti: segnaletica approssimativa o assente, buche, avvallamenti, aiole poco curate…

Eppure sulla rotatoria di accesso per chi arriva dal Cavalcaferrovia di Chiusi Scalo, la gigantografia di un particolare di un dipinto del Perugino, fa bella mostra di sé e racconta che si sta entrando nel territorio di una città d’arte che vale senz’altro la pena visitare…

Le zone commerciali e artigianali si sa non sono mai dei luoghi ameni, sono per lo più dei “non luoghi” in cui la gente va per lavoro o per fare acquisti e ci va con la macchina, non a piedi per fare una passeggiata… Però, anche quelle zone meritano una cura maggiore della segnaletica, del verde e del manto stradale. Non solo gli abitanti, ma anche i turisti vanno al supermercato o nei grandi magazzini come quelli di Po’ Bandino e le buche e il degrado non sono mai un bel biglietto da visita.

Ovviamente il ragionamento vale per tutti, non solo per il Comune di Città della Pieve. Però le rimostranze e le richieste di manutenzione da parte dei cittadini sono giustificate e comprensibili, come quelle dei residenti di Villastrada nei confronti di Umbra Acque. E, indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni (a Castiglione del Lago e a Città della Pieve sono di colore diverso), quando i cittadini prendono la parola e si fanno sentire è sempre un buon segno.

 

 

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