SANITA’ TERRITORIALE E OSPEDALI: IL PD DEL TRASIMENO PROTESTA SOTTO LE FINESTRE DELLA TESEI

SANITA’ TERRITORIALE E OSPEDALI: IL PD DEL TRASIMENO PROTESTA SOTTO LE FINESTRE DELLA TESEI
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PERUGIA – Si è svolta due giorni fa a Perugia, sotto al Palazzo della Regione, una manifestazione indetta dal Pd per porre l’attenzioone sulla sanità nella zona del Trasimeno. Sindaci, esponenti politici e cittadini sono andati insomma a protestare e farsi sentire sotto le finestre della governatrice Tesei. 
 “Risolvere le criticità e riprogrammare la medicina del territorio per garantire il diritto alla salute dei cittadini”, questo il tema della manifestazione. Sullo sfondo il progressivo smantellamento dei servizi sanitari nell’area lacustre e i ritardi nelle soluzioni.
Il Pd, che in regione è all’opposizione, ma nell’area del Trasimeno è al governo in molti comuni, denuncia carenze – mancanza di servizi, di investimenti e di personale – e, appunto, ritardi nella riorganizzazione della medicina territoriale e dei percorsi assistenziali. Obiettivo: portare ai tavoli istituzionali le sue proposte e quelle dei sindaci, in vista della stesura del nuovo Piano sanitario regionale. 
In concomitanza con la manifestazione in piazza Italia a palazzo Cesaroni, una delegazione di sindaci, tra cui Matteo Burico (Castiglione del Lago), Giulio Cherubini (Panicale) e Sandro Pasquali (Passignano), insieme a Tommaso Bori, segretario e consigliere regionale Pd, a Simona Meloni, vice presidente dell’assemblea regionale, ai dirigenti dem Massimo Alunni Proietti di Magione e Marco Cannoni di Città della Pieve, ha incontrato l’assessore Coletto.
“Intendiamo sostenere con forza e in tutte le sedi politiche e istituzionali il progetto di riorganizzazione della medicina del territorio così com’è stato proposto ed elaborato dai sindaci e dall’Unione dei Comuni del Trasimeno – ha sottolineato Giulio Cherubini, presidente dell’Unione dei Comuni- a garanzia della difesa e del potenziamento della sanità del territorio più volte messa in discussione dalla Giunta Regionale dell’Umbria. È una proposta largamente condivisa nel  comprensorio, perché sulla salute non ci sono battaglie di campanile”. “Stiamo parlando – ha aggiunto Simona Meloni – di un territorio con otto comuni e oltre 60mila abitanti, in cui l’indice di invecchiamento è tra il più alti della regione e che da tempo subisce un progressivo indebolimento dei servizi sanitari: manca il personale – medici, specialisti, assistenti sociali – i distretti non sono sufficienti a coprire le esigenze del bacino d’utenza, l’ospedale di Castiglione lavora con servizi ridotti anche a causa dell’assenza di un primariato, la comunità di Città della Pieve rischia di rimanere isolata. Non ci sono investimenti e si riducono anche i servizi primari. Noi vogliamo riaffermare la necessità e l’urgenza di una copertura complessiva dei servizi di assistenza e cura, attraverso il rafforzamento dei distretti, il numero delle specialistiche, la presenza di consultori, ambulatori, un numero congruo di medici di famiglia e pediatri di libera scelta, e cure domiciliari per i più fragili, ma anche presidi di pronto soccorso e pronto intervento maggiormente organizzati”.
Tommaso Bori capogruppo in Regione e e segretario regionale Pd, sottolinea come la mobilitazione del Pd per sollecitare la giunta regionale, ha alla base un assunto irrinunciabile: ovvero che sia garantita l’assistenza pubblica e universale alla persona. Senza lasciare indietro nessuno, né fasce di popolazione, né territori.
“La proposta dell’Unione dei Comuni è una buona proposta, frutto di condivisione e di programmazione. Non faremo un passo indietro su temi che rischiano di minare la tenuta sociale del territorio e di intaccare i diritti dei cittadini”., conclude Bori, annunciando che nei prossimi giorni sarà calendarizzato un consiglio aperto dell’Unione dei Comuni sul tema. Ha anche affermato che l’assessore Coletto, nell’icontro con la delegazione del Trasimeno, ha garantito un approfondimento sulla fattibilità del progetto. “Vigileremo – assicurano dal Pd – perché le risposte della giunta siano all’altezza delle aspettative del territorio”
Sul piatto resta anche la questione dell’ospedale unico del Trasimeno e nel frattempo, la riorganizzazione del presidio di Castiglione del Lago che  necessita di un primariato e il mantenimento delle promesse fatte riguardo all’ospedale (ormai ex) di Città della Pieve per un servizio adeguato ed efficace.
Simona Meloni, Bori e i sindaci Pd sottolineano che la destra sul tema sanità ci ha fatto la campagna elettorale del 2019 e ci ha pure vinto le elezioni, sia in Regione che a Città della Pieve. Perché anche nella città del Perugino, pur avendo vinto una lista civica, la destra c’era e c’è dentro a pieno a titolo. Ma il “cambio di passo” tanto sbandierato non si è visto. Molte promesse sono rimaste lettera morta e i servizi nel territorio sono andati via via scemando in maniera inesorabile. La pandemia non ha aiutato, naturalmente. Anzi, ha acuito e reso ancora più evidenti le carenze, i ritardi e le titubanze… Il Pd umbro non è senza peccato rispetto alle scelte operate circa la sanità territoriale e le scelte sugli assetti ospedalieri, ma la destra  a trazione leghista ha fatto pure peggio. Il fatto che asdesso il Pd si faccia rivedere in piazza sul tema sanità può essere un segnale di risveglio e di “rinsavimento” rispetto a certe “sbornie” del passato. In questo caso il motto “meglio tardi che mai” viene in soccorso…
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