CITTA’ DELLA PIEVE: UNA TARGA A RICORDO DI ADA RAGNACCI, INFERMIERA VITTIMA DI FEMMINICIDIO
CITTA’ DELLA PIEVE – Ada Ragnacci faceva l’infermiera al distretto sanitario di Città della Pieve, aveva 47 anni quando, nel 1989, fu uccisa dal compagno, Augusto Natali, che per “gelosia”, proprio il 9 luglio, le sparò due colpi di fucile mentre in macchina stava facendo manovra per entrare in garage. Era tornata tardi da una festa di matrimonio.si giustificò l’uomo.
Un caso di femminicidio accaduto quando ancora il termine non era entrato nel vocabolario. Si usava solo la parola omicidio. Ma quando una donna viene uccisa dal marito, dal fidanzato, dal convivente, dall’ex di turno, di femminicidio di tratta, perché quasi sempre al fondo della tragedia e dell’atto criminale c’è un problema di rapporto, c’è una concezione di possesso, che è il contrario della parità. C’è la tendenza a considerare la donna come un oggetto di proprietà, di cui si può disporre a proprio piacimento.
Questa mattina a Città della Pieve presso la Casa della Salute, dove lavorava, proprio nell’anniversario del fattaccio, è stata apposta una targa che ricorda Ada Ragnacci e il suo sacrificio. Durante la cerimonia voluta dai figli, insieme all’Amministrazione Comunale e al Centro Antiviolenza il personale sanitario presente ne ha ricordato con commozione la dedizione al lavoro. Ma la figlia Maria Luisa ha anche sottolineato come “gli uomini che amano le donne ne ammazzano una ogni tre giorni”… e questa in effetti è la macabra statistica.
La targa che ricorda Ada Ragnacci a Città della Pieve è dunque un giusto tributo alla memoria di una persona uccisa, ma anche un monito che è lì a ricordare a tutti che certe cose non dovrebbero accadere e non debbono più accadere.
Ho letto un articolo sulla “fortuna” o c…di Citta della Pieve. Non riesco a ritrovarlo.
in realtà l’articolo parlava di colpi di culo… https://www.primapaginachiusi.it/2021/06/il-boom-turistico-di-certe-realta-colpi-di-culo-di-citta-della-pieve/