VILLASTRADA, QUATTRO CHIACCHIERE SU UN LIBRO E IL SENSO LIBERATORIO DELLA “RIPARTENZA”

VILLASTRADA, QUATTRO CHIACCHIERE SU UN LIBRO E IL SENSO LIBERATORIO DELLA “RIPARTENZA”
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VILLASTRADA –  Nel calcio la “ripartenza” un tempo si chiamava contropiede ed è sinonimo di ribaltamento di fronte, di azione difensiva trasformata in azione di attacco. Ecco, ieri sera nella terrazza del bar Burini a Villastrada, di fronte ad un panorama mozzafiato, c’è stata una bella “ripartenza”. Per noi di primapagina si è anche trasformata in gol. Perché si parlava di un libro edito da primapagina e la serata è stata sempre dal nostro punto di vista piacevolissima. Speriamo lo sia stata anche per i presenti. Numerosi. Il massimo possibile date le norme di sicurezza anticovid e la necessità di mantenere un certo distanziamento.

Qualcuno tra i presenti lo ha sottolineato: al di là del libro, dell’autore, del tema trattato il bello della serata è stato proprio il senso della ripartenza. La voglia e la possibilità di ritrovarsi a fare quattro chiacchiere “in presenza” e non solo on line, su Zoom o Streamyard… Farlo sotto una pergola, tra amici in una terrazza che è sul filo di un confine che adesso è solo amministrativo, ma fino a 150 anni fa era un confine di Stato, è ancora più piacevole. A due chilometri di distanza ci sono le Torri Beccati questo e Beccati quest’altro, che segnavano quel confine e per passare si doveva pagare la “gabella”: dove andate, cosa portate, un fiorino! 

Il libro in questione era “Voce del verbo tradire”, autore il sottoscritto. E lo dico senza alcuna retorica o piaggeria: mi ha fatto molto piacere avere, per la prima presentazione pubblica, in “platea”, molti amici e colleghi giornalisti (Massimo Giulio Benicchi, Andrea Chioini, Riccardo Lorenzetti, Charlie Del Buono, oltre ad alcuni collaboratori di primapagina (Elda Cannarsa, Renato Casaioli, Paola Margheriti che ha brillantemente condotto la serata con Alessio Meloni presidente del Consiglio comunale di Castiglione del Lago) così come mi ha fatto piacere la presenza di figure importanti della politica e dell’associazionismo castiglionese (Fiorello Primi, Ivo Meacci, Alessandro Torrini…). Un parterre qualificato insomma. 

Senza entrare nel merito dei giudizi e delle considerazioni sul libro, non spetta a me farlo, è stato bello, quasi liberatorio, dopo un anno e passa di incubo pandemia, di restrizioni, di confini chiusi, di coprifuoco, ritrovarsi a parlare non di virus, contagi e vaccini, ma di altro. Per la precisione di fatti storici e vicende umane, anche lontane nel tempo, alcune lontanissime, alcune invece più vicine. Molto vicine, anche fisicamente. Cioè di luoghi, avvenimenti e persone che hanno avuto a che fare con Villastrada e immediati dintorni: dalla cellula Br di Moiano, a Luigino Scricciolo che proprio a Villastrada era nato, dalla ragazzina uccisa a Chiusi nell’86, ma residente a Sanfatucchio, fino al caso Narducci e altri omicidi avvenuti sul lago Trasimeno che è lì a due passi… e, andando indietro nel tempo ad Ascanio Della Corgna che coi suoi 2000 armati e Ridolfo Baglioni passò proprio da Villastrada, quando partì da Perugia per assediare e conquistare Chiusi, rimediando però la sconfitta più cocente della sua vita…

Un clima liberatorio al punto che tutta la discussione è filata va liscia, con leggerezza, pur parlando di vicende non solo ignobili, come dice il sottotitolo del libro, ma anche tragiche, cupe, sanguinose, segnate dal tradimento che è cosa odiosa…

Perché abbiamo scelto proprio Villastrada per la prima presentazione in presenza del libro? Semplice. Perché trattando il testo di vicende accadute nella “terra di mezzo” cioè in quella fascia di Italia che va da Capalbio a Senigallia ed ha come perno centrale il cucuzzolo del Monte Cetona, ci è sembrato quasi naturale partire da uno dei punti di passaggio tra Umbria e Toscana, da uno di quei posti in cui le due regioni non solo confinano, ma si intrecciano, si fondono e si confondono.

Non a caso al Bar Burini di Villastrada, che è in Umbria, c’è anche un “Viola club” e tutti tifano Fiorentina, che è la squadra toscana per eccellenza. Per 25 anni al Bar Burini abbiamo consegnato le copie di primapagina cartaceo e ne ha sempre vendute parecchie. Noi di primapagina al bar Burini ci sentiamo a casa. Grazie a tutti. Alla prossima! Sabato 19 si replica a Cetona, in piazza Garibaldi, alle 17,30.

m.l.

 

 

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