“VOCE DEL VERBO TRADIRE”, IL NUOVO LIBRO DI LORENZONI IN LIBRERIA. ECCO DOVE E COME SI PUO’ ACQUISTARE

“VOCE DEL VERBO TRADIRE”, IL NUOVO LIBRO DI LORENZONI IN LIBRERIA. ECCO DOVE E COME SI PUO’ ACQUISTARE
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Un mese fa su queste colonne annunciavamo l’imminente uscita del libro “Voce del verbo tradire” di Marco Lorenzoni, edito da Primapagina. Molti lettori ci chiedono in quali edicole-librerie si può trovare e come si può ordinare e acquistare. Bene. La cosa ci fa molto piacere.

Il libro si può trovare nelle seguenti librerie:

Libreria Centofiori – Via Calamandrei – Montepulciano;

Edicolè – Piazza Pertini, Chiusi Città;

Il Quotidiano –  Via Leonardo da Vinci, Chiusi Scalo;

Edicola Catalani – Piazza Plebiscito – Città della Pieve;

Libreria Mondi d’Inchiostro –  Via P. Vannucci, Città della Pieve;

Libreria Impression – Piazza Garibaldi – Cetona;

Libreria Libri Parlanti – Via Carducci – Castiglione del Lago;

Libreria Val d’O Art book & wine – Via Dante Alighieri 81- San Quirico d’Orcia.

Il libro si può inoltre ordinare via e-mail scrivendo a primapaginaredazione@yahoo.com oppure sulla pagina facebook di primapagina. Chi lo farà riceverà le coordinate per il pagamento e poi il libro direttamente a domicilio. Il prezzo di copertina è 14 euro, la spesa di spedizione è irrisoria: 1 euro e 50.

Come già anticipato nel precedente articolo, “Voce del verbo tradire” è una raccolta di 20 storie che l’autore definisce “ignobili”, perché tutte segnate in qualche modo dal tarlo del tradimento. Sono tutte storie vere (una sola non ha riscontri certi, ma si basa su una testimonianza orale) accadute nella “terra di mezzo” ovvero in quella fascia di Italia che va da Capalbio a Senigallia ed ha il suo baricentro in questa zona, intorno al cucuzzolo del Monte Cetona. Alcune sono vicende storiche note, rilette con l’occhio di oggi, altre sono fatti di cronaca politica e sociale e di cronaca nera: omicidi, suicidi veri e suicidi mascherati, stragi più o meno di stato…

Si va, nell’ordine, dalla battaglia del Trasimeno tra Annibale e i Romani, al furto del sacro anello da un convento di Chiusi nel 1400; dalla “congiura di Magione” ai danni di Cesare Borgia del 1502 con gli ammazzamenti che ne seguirono, allo smacco subito da Ascanio della Cogna a Chiusi nel 1554.  Poi si prosegue con i “i promessi sposi” di Salci e l’incredibile storia del garibaldino chiusino che finì nel far west a dare la caccia a Jesse James.

Ancora, a seguire, 4 “storie” ottocentesche: la condanna a morte e l’esecuzione a Perugia di due contadini di Città della Pieve e Cetona nell’Italia unitaria appena nata; la fine del profeta dell’Amiata Davide Lazzaretti e quella dei briganti maremmani Domenichino Tiburzi e Luciano Fioravanti, infine il suicidio dell’avvocato chiusino Ascanio Dei, mazziniano e anticlericale, in seguito al fallimento di una piccola banca locale.

Da qui in avanti saranno tutte “storie” più recenti: quella del medico di Piazze che curava Toscanini e fece una brutta fine (con il dubbio dell’omicidio di stato in pieno regime fascista); la pagina nera della Resistenza tra Chiusi, il Monte Cetona e la Valdorcia, che fu l’uccisione del polacco Joseph Klucine per mano degli stessi partigiani; il sequestro Ostini e la faida tra i rapitori sardi che ne seguì, negli anni ’70-80; i tentativi di colpo di stato del 1970 e ’74 coi fascisti pronti a intervenire a Passignano sul Trasimeno.

Il testo continua con il “Caso De Dominicis”,  il ragazzo che uccise la fidanzatina castiglionese a Chiusi nel 1986; con la strana catena di morti che lega la terra di mezzo a grandi vicende nazionali dal delitto del Circeo, al mostro di Firenze, al caso Narducci.

Le ultime 4 storie sono tre vicende “personali” emblematiche di una giustizia non esemplare: quella di Luigino Scricciolo, sindacalista Uil, arrestato nel 1982 come presunto terrorista appartenente alle Br e poi accusato di essere pure una spia bulgara e scagionato dopo 20 anni passati ad attendere il giudizio; quella di Aldo Bianzino, arrestato per 4 piantine di marijuana e morto nel carcere di Perugia, probabilmente pestato cone Stefano Cucchi e infine quella di David Rossi, l’addetto stampa di Mps, volato da una finestra di Rocca Salimbeni a Siena nel marzo del 2013, come Pinelli dalla Questura di Milano nel ’69…  Di taglio più leggero la storia n.18, che narra di una serie di spareggi “tarlati” e finiti male che il Chiusi calcio, una delle prime squadre sponsorizzate della storia, ha affrontato dal 1959 al 2017…

I luoghi di cui si parla sono Chiusi, Cetona, Città della Pieve, Salci, Fighine, Castiglione del Lago, Magione, Passignano e Tuoro sul Trasimeno, Perugia, Siena, Radicofani, Sarteano, la Valdocrcia, Arcidosso e l’Amiata, Capalbio e la Maremma…  La terra di mezzo, appunto. Che sembra tranquilla e sonnacchiosa, ma ha visto scorrere fiumi di sangue e di soldi, non sempre puliti. Ha visto soldataglie armate darsi battaglia e scannarsi anche tra ex compagni e ha fatto da teatro di trame occulte e giochi inconfessabili, vendette, faide e tranelli. E naturalmente tradimenti. Leggere per credere…

p.m.

 

 

 

 

 

 

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