CITTÀ DELLA PIEVE. LETTERA APERTA DEL COMITATO ART32 A SINDACO, UNIONE DEI COMUNI E CONSIGLIERI REGIONALI

lunedì 26th, aprile 2021 / 16:16
CITTÀ DELLA PIEVE. LETTERA APERTA DEL COMITATO ART32 A SINDACO, UNIONE DEI COMUNI E CONSIGLIERI REGIONALI
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A più di un mese dalla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale umbro, il Comitato art32 scrive una lettera aperta al sindaco di Città della Pieve e, per conoscenza, all’Unione dei Comuni del Trasimeno e ai consiglieri regionali firmatari, in cui evidenzia le preoccupazioni dei cittadini del territorio circa un peggioramento dei servizi.

Essenzialmente, il Comitato pone alcune  domande. Nella prima, con riferimento al Recovery plan dell’Umbria (sezione Salute) in cui si parla di “realizzazione dell’ospedale di Narni-Amelia, il nuovo di Terni, dove si vuole realizzare la Casa della salute. Nuovo centro salute a Castiglione del Lago e realizzazione del Polo unico del Trasimeno”, il Comitato scrive:

Nel rallegrarci per l’intenzione di realizzare il Polo Unico del Trasimeno, ci chiediamo come mai non si faccia menzione del Presidio di Area Disagiata di Città della Pieve, struttura che, unitamente al Polo Unico, compare nella mozione presentata dai Sindaci del Trasimeno, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale il 18 febbraio scorso.

Al punto 3, il Comitato chiede le ragioni dello smantellamento delle sale operatorie dell’ex ospedale di Città della Pieve che sta avvenendo in questi giorni. Come mai, scrive, proprio ora che le priorità sembrano essere tutte Covid-dipendenti.  Secondo il DM70, decreto che regola l’organizzazione sanitaria, un presidio di area disagiata prevede una selezionata azione chirurgica. I cittadini temono quindi che lo smantellamento sia indice di una volontà a non realizzare il Presidio proposto dalle istituzioni locali e approvato in Regione.

Infine, l’accento sulla mancata sostituzione di medici specialisti. Secondo quanto risulta al Comitato, i seguenti medici specialisti dell’area del Trasimeno, che esercitano anche a Città della Pieve, non sono stati sostituiti:

  • Oculista – in procinto di pensione
  • Fisiatra – trasferito in strutture Covid
  • Pneumologo – in pensione
  • Ortopedico – in pensione
  • Nutrizionista – non opera più a Città della Pieve
  • Senologa – attualmente solo una per tutto il distretto
  • Radiologi – 4 in tutto il distretto

 

Per esperienza diretta o indiretta, conclude la lettera, si registra un’enorme difficoltà nel fare esami diagnostici di normale amministrazione o visite specialistiche in tempi accettabili e con percorrenze ragionevoli. La maggior parte delle problematiche mediche trova risposta al di fuori del distretto.

e.c.

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