VACCINAZIONE OVER 80 E “FRAGILI”, PER LA TOSCANA E’ UNA DEBACLE. BEZZINI GIA’ NEL TRITACARNE, GIANI GLI AFFIANCA LA PROTEZIONE CIVILE. BETTOLLINI RILANCIA GLI HUB TERRITORIALI
CHIUSI – Da giorni il presidente della regione Toscana Giani, l’assessore Bezzini e pure il consigliere Stefano Scaramelli non fanno altro che annunciare accelerazioni nella campagna vaccinale, con particolare riferimento agli over 80, alle persone fragili e con patologie, a coloro che le assistono (familiari, badanti ecc..). Ma la Toscana che per le categorie prioritarie era stata tra le più solerti e attive nella vaccinazione, sugli anziani e fragili si è invece arenata. Clamorosamente.
I dati diffusi dal Ministero della Salute, dal Cts e dalla Fondazione Gimbe parlano chiaro: alla data di sabato scorso, la Toscana è penultima per il ciclo completo della vaccinazione per gli over 80 e addirittura ultima per la somministrazione della prima dose. Nel dettaglio vediamo che solo il 5,1% degli over 80 ha effettuato il ciclo completo della vaccinazione e soltanto il 22,3% ha fatto la prima dose di vaccino. In sostanza per gli over 80, sono solo 90 mila le dosi inoculate, su 320.000 residenti aventi diritto e iscritti nelle liste consegnate ai medici di base.
E’ evidente che il piano messo a punto dalla Regione in questo caso non ha funzionato. E non è colpa dello stop per alcuni giorni del vaccino AstraZeneca, perché ai grandi anziani e ai “fragili” erano destinati comunque altri vaccini. E’ il sistema che si è incagliato. La rete dei medici di famiglia si è dimostrata non in grado di assolvere al compito. E l’idea di coinvolgere anche le farmacie non sarà la soluzione, perché la maggior parte di esse non ha spazi e strutture adeguate per l’attesa, l’iniezione e poi per i 15 minuti di “compensazione” prima di tornare a casa…
Da queste colonne anche noi avevamo segnalato alcune criticità soprattutto riguardo la vaccinazione a domicilio delle persone over 80, impossibilitate a recarsi presso gli ambulatori medici e i centri vaccinali e anche alcuni intoppi nel portale per le prenotazioni. Abbiamo anche rivolto specifica domanda all’assessore Bezzini e al consigliere Scaramelli, senza però ottenere alcuna risposta.
Ora, se il sistema si è incagliato, vuol dire anche che il manico non è stato all’altezza. Dispiace dirlo, perché l‘assessore Bezzini è di Siena ed è stato eletto con il contributo decisivo di questo territorio. Ma la situazione è sotto gli occhi di tutti. Ed è una debacle.
Le opposizioni accusano (lo ha fatto ieri il consigliere di Forza Italia Mugnai, che ha sottolineato come sia “particolarmente grave questa situazione in quanto l’incidenza della popolazione over 80 in Toscana è molto alta rispetto ad altre regioni Italiane. Siamo infatti come Toscana la seconda regione più anziana dopo la Liguria. In compenso in Toscana, grazie a Giani abbiamo il più alto indice di avvocati vaccinati. Anche avvocati trentenni, in perfetta forma fisica: loro vaccinati, gli over 80 no”).
Il governatore Giani se n’è accorto pure lui, tant’è che ieri ha avuto una domenica fitta di riunioni con l’assessore, per mettere a punto un Piano B…
Ovvero l’affiancamento delle Asl ai medici di famiglia, qualora non dovessero riuscire a portare a termine il mandato delle 120mila dosi da somministrare entro Pasqua agli over 80. “A tutti entro il 25 aprile dovrà essere stata fatta almeno la prima dose per concludere entro metà maggio anche con i richiami” dice Giani che fissa in una settimana il tempo per la verifica: le prime 50mila dosi dovranno essere tutte utilizzate entro domenica prossima.«Seguirò passo dopo passo ogni momento della vaccinazione, il cronoprogramma dovrà essere rispettato rigorosamente, altrimenti si cambia», tuona Eugenio Giani che forse, con quell’altrimenti si cambia, lancia un ultimatum anche a Bezzini.
Oggi saranno messe a punto le linee di intervento dell’Asl, ma nel frattempo si partirà anche con gli ultrafragili: finora ne sono stati vaccinati 11mila dalle Asl. Per la preadesione si sono registrate 70mila persone: le prime 15 mila dosi di Moderna a loro destinate sono in arrivo. Questione di ore e partirà la prenotazione e subito dopo la vaccinazione. Intanto sempre oggi, Giani metterà in campo la protezione civile. Il direttore del dipartimento regionale Giovanni Massini lavorerà al suo fianco per verificare il corretto funzionamento dell’intera filiera. Un po’ quello che sta facendo al ivello nazionale il Generale Figliuolo.
Si cercheranno nuovi hub per aumentare la capacità di accoglienza, anche se sembra che ci sia qualche dubbio sul mantenimento del Mandela Forum che in Toscana è il centro più grande e con maggiori possibilità di ampliamento dei numeri, fino a 3.000 vaccinati al giorno. Una marcia a ritmi forzati anche per frenare la corsa dell’epidemia che ancora non rallenta.
E proprio sulla necessità di aprire quanto prima gli hub per la vaccinazione di massa, è intervenuto questa mattina, il sindaco di Chiusi, il quale con un post su Fb afferma: “È necessario ed urgente un cambio di passo e se serve, anche di persone. La gente muore! Si abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità e mettere in campo ogni azione straordinaria per accellerare la vaccinazione diffusa e di farsi trovare pronti per l’imminente arrivo dei vaccini.
Sostengo e condivido le parole del Sindaco di Firenze Dario Nardella: “quando arriveremo a numeri importanti e dovremo fare migliaia di vaccinazioni al giorno credo sia utile usare anche gli hub, che sono molto ben organizzati, oltre alla rete dei medici di famiglia”.
Rilancio le sue parole perchè dobbiamo realizzare tanti hub nei territori per consentire la vaccinazione di prossimità favorendo così la partecipazione delle persone; per questo, come Amministrazione Comunale, ho partecipato alla manifestazione pubblica di interesse indetta dalla Asl per individuare immobili da destinare a questo scopo ed ho fornito gratuitamente, in accordo con Coopersport Chiusi, il palazzetto di Poggio Gallina. Mi auguro che ciò avvenga e anche velocemente!”.
Bettollini rilancia la necessità degli hub, ovvero grandi strutture dove poter fare centinaia di vaccinazioni al giorno. Il Palasport di Chiusi per esempio, potrebbe essere uno di questi, utilizzabile anche per altri comuni limitrofi. E la chiamata del Direttore Generale della Protezione Civile, da parte di Giani, ha tutta l’aria di un pre-commissariamento, per l’assessorato retto da Bezzini, che è persona per bene e un politico di lungo corso, ma evidentemente senza il background necessario per gestire una fase e una emergenza così complicata dal punto di vista dell’organizzazione logistica e dei rapporti con le strutture sanitarie.
Forse non si è capito che il background riguarda molto più le ragioni di come si sia sdisorganizzata la sanità a causa dei tagli fatti per anni e declamati giusti, irrimandabili, quelli che ci avrebbero consentito di tirarci fuori dal pozzo(Berlusconi, Monti, Letta,Renzi….quelli che oggi vi dicono di sperare nella ripresa, capito di cosa si parli ?). Quello che manca non sono i luoghi di dove vaccinare,mancano i vaccini oltre al fatto che manchi la gente addetta, infermieri,medici,assistenti e lo Stato deve ricorrere al volontariato,che non basta mai.Ma sembra possibile una cosa come questa? E i cittadini che portati improvvisamente dalla pandemia a vedere che le scelte pregresse sono state deleterie in primo luogo per loro, credo che si siano stancati e si stancheranno giustamente sempredipiù di questa classe politica indifendibile.Se è così come credo e dico, vuol dire che se nella Toscana non più rossa come una volta gli accenni progressivi al raggiungimento di situazioni come quella che si è prodotta in Umbria,siano letteralmente e certamente auspicabili,proprio per il ricambio consapevole di chi diriga.Si invocano gli HUB e si dice che la gente muore e ci si rende conto di questo quando avviene ma non prima,quando la si vede morire e si ha la percezione di quanto in passato non proprio lontano si è detto SI ai tagli da parte della Regione e dei Governi Centrali. Ma sono sempre gli stessi i partiti che governano,ed anche con gli stessi uomini che da 30-40 anni ormai sono sempre a scambiarsi fra loro le poltrone e se potessero farebbero uscire dalle loro stanze coloro che li contestano, perchè dicono che questi puntino solo alle poltrone.Pensiamo da quale lato venga la predica….E ci si aspetta anche che non si venga puniti e si ha timore di esserlo,perchè a sentirli parlare nessuno dice e parla delle colpe di aver detto sìalle sforbiciate delle decine e decine di milioni di euro cn le quali si è privata la sanità pubblica poichè quei soldi si sono dirottati da altre parti verso quella privata in un crescendo che ha visto la rovina delle casse dello stato ed anche delle tasche dei cittadini. Chiudere la stalla quando i buoi sono scappati non serve a nulla, mostra solo l’evidenziare la pochezza con la quale si è costruito spargendo solo fumo.E allora se arriverà chi sostituirà questa classe arriverà solo perchè tale classe si merita di andare a casa, perchè mi sembrerebbe che siano i fatti a dimostrarlo.Ed in campagna elettorale fra 6 mesi cosa gli si racconterà agli elettori e con quale faccia ? Salvare il salvabile? Si, ma con altra gente,questa ha fatto il suo tempo e sarà bene che gli elettori non si facciano irretire dai discorsi e si informino veramente prima a chi dare la loro fiducia poichè non è più tempo dei discorsi ma occorrono i fatti.Ed allora se i fatti non si è capaci di produrli è bene che si receda dagli incarichi(poichè come viene scritto sul post e come si tende a dire sempre ” questa è una brava persona”questo è un consapevole cercare di annebbiare i lettori.Cosa vuol dire ”è una brava persona” se non produce la sua direzione ciò che dovrebbe produrre?”.E’ tutto il contrario che buona nella funzione che gli è stata assegnata e che ha accettato di ricoprire.O sbaglio ? Non abbiamo bisogno in italia di brave persone ma abbiamo bisogno di gente che sappia e conosca la materia di dove si mettono le mano e di come mettercele tali mano dove la politica per riparare ai propri buchi li pone assegnando loro funzioni,o non all’altezza delle capacità oppure ha cosi contribuito a spargere sabbie mobili che qualsiasi persona di qualunque schieramento politico entri soccomba proprio perchè ha anche lui dato il proprio contribuito affinchè le sabbie siano diventate sabbie mobili.Altra spiegazione diversa da questa non la vedo.E allora i discorsi stanno da poche parti.Se questa è l’ora del decisionismo perchè non si può più attendere, i cambiamenti vanno fatti sin da adesso impostando con il più alto grado di consapevolezza i governi per il domani e mandando un messaggio che sia quello di non più insistere intorno alle vecchie questioni con un modo vecchio e con vecchi strumenti e vecchie persone perchè il paese non tollera più giravolte che facciano vedere che si sparga fumo per coprire le insufficienze e perchè dopochè il fumo quando si diradi riappaiano sempre gli stessi.
No Carlo, il background di cui sopra riguarda non i massimi sistemi, la concezione della sanità, ma la capacità di gestire cose molto precise e semplici. La campagna vaccinale in Toscana è andata benissimo finché si è trattato di vaccinare le categorie prioritarie, quindi secondo una scaletta precisa. Quando invece si è cominciata la vaccinazione per fasce di età e patologie (gli over 80 e “fragili”) sono cominciati i problemi, perché la Regione si è affidata per tale operazione ai medici di base, non attrezzati, non tutti pienamente disponibili, non tutti in grado di assolvere al compito e così si è verificato l’imbuto cui assistiamo, con 90 mila dosi inoculate su 320 mila… E tutti i pazienti superfragili, immobilizzati a casa o impossibilitati a recarsi presso gli ambulatori lasciati senza vaccino… Questa è la debacle ed è tutta organizzativa. Con l’arrivo di dosi in quantità sufficiente la situazione può essere recuperata spostando la vaccinazione dagli ambulatori ai grandi hub territoriali, dove si possono fare centinaia di vaccini al giorno, in totale sicurezza (per esempio con la presenza di un anestesista e di una unità mobile di rianimazione pronta all’esterno)… Quindi a mio avviso la proposta avanzata dal sindaco di Chiusi di accelerare con gli hub (compreso il Palasport di Chiusi Scalo), che poi sembra essere l’intendimento di Giani, dovrebbe essere sostenuta da tutta la politica e la comunità locale. Non vorrei invece che qualcuno facesse finta di non aver sentito, solo perché l’ha lanciata Bettollini e di rimando primapagina.
Ah perchè il fatto che dici te allora è dovuto a chi avrebbe deciso di affidare una grossa parte parte del lavoro delle rimanenti fasce di età ai medici sul territorio che sarebbero stati presi alla sprovvista o da non sò cosa per cui si è avuto il forfait ?!…..E chi li ha organizzati in tale modo senza che ci fossero strutture capaci di rispondere alle esigenze se non le direzioni della Asl il padre guardiano ? Si stà dunque verificando secondo te una debacle dovuta all’impiego di mezzi come i medici sul territorio che sarebbero impossibilitati a prestare la loro opera in ragione di scarsità del loro numero e perchè non ci sono infermieri e corpi assistenti che possano intervenire efficacemente? E che cos’ è questo se non l’ennesmo fallimento di tutta la struttura di assistenza che fin’ora si è tenuta in piedi con lo sforzo solamente di chi ha partecipato in turni massacranti? Tu prendi questo riferimento come l’andare a scomodare ”i massimi sistemi” e chissà se questo dipenda o non dipenda dalle assunzioni che non si sono fatte, dall’impiego del tempo dei medici stessi per l’attività intra-moenia, per far fare ai medici stessi una presenza in più parti dei territori tre ore da una parte e quattro ore dall’altra? Su tutto questo mica c’entra la scarsità di personale ed è un paragone errato il riferirsi alla scarsità di personale eh? Chissà perchè dove si sono avuti i problemi più grossi del covid come in Lombardia prima a sinistra ed il PD lo spiegava con i tagli effettuati per favorire la sanità privata non favorendo investimenti pubblici poi di questo se ne è parlato dopo che è intervenuto alla guida del governo un Draghi in termini molto pacati e nascosti sui disservizi e sulla gente stessa che è allo stremo soprattutt un altra volta nelle provincie di Bergamo e Brescia? Ed in Toscana siamo in arretrato solo per il fatto che non siano arrivati i vaccini? Ma nelle altre regioni le percentuali dei vaccinati al primo turno mi sembra che si stabiliscano per adesso intorno all’8% contro il 22% della Lombardia o sbaglio ? E se Bettollini dice che occorra favorire la presenza degli HUB ma che ci sia -come lascia intendere bisogno di personale-è ”un massimo sistema” quello per il quale un buon terzo del personale sanitario in Italia manchi? Non lo è ale riflessione che si debba appoggiare al fatto che in italia invece di assumere si sia tagliato? Quì è invalso da parte dei media ed anche della gente, di parecchia gente, abiurare appunto ”i massimi sistemi” perchè si dice che ad ogni piè sospinto si invochino sempre quelli e non vi sia più modo di fare un ragionamento diciamo dove possa prevalere il pragmatismo di cui tutti dicono che se ne senta estremo il bisogno Ma se non si capisce più da cosa vengono i disservizi andremo sempre alla ricerca della mala organizzazione mentre contuinuerà lo stillicidio che vediamo oggi e cioè che in caso di bisogno non manchino i vaccini ma manchi chi appronti la struttura con gente che funzioni e che riceva in maniera idonea la programmazione degli interventi che viene effettuata.
Sono ”massimi sistemi” quindi se vi sono stati tagli ed ancora oggi si parla che nulla sia variato nell’impiego del personale che invece è rarefatto e spalmato in altre mansioni e che scoppia? Io credo che siano proprio massimi sistemi perchè ancora il robot che ti fà la puntura devono ancora inventarlo e quindi se si taglia l’esistente si va avanti per anni a leccarsi le dita per non dire peggio come faceva il famoso ” can di Betto”,per paragone diretto ai cani degli altri come Inghilterra e Francia che nonostante le crisi che hanno avuto in un recente passato se ne sono guardati bene da tagliare il personale degli ospedali,mentre adesso qui in italia si brancola nel buio e non ho sentito nessuno che abbia proposto interventi effettivi di personale non specializzato ma magari di laureandi anche se di parole ne sono scorse a fiumi su tali argomenti.Hanno fatto interviste ai volontari, sparuti spesso come i medici che in pensione sono ritornati al lavoro nelle sale di ventilazione assistita, ma tutti questi sono una esigua minoranza….”Daltronde cosa vuole signora marchesa, la sanità è un settore che assorbe risorse e che nello stesso tempo non dà un reddito diretto, è un debito, un settore improduttivo”….E chi è che ha ragionato ieri così e che ragionerebbe così anche oggi seppur fino a ieri abba contribuito anche lui ai tagli ? Come lo chiameresti ”pulcinella” se non il sistema al quale oggi nessuno si ricorda più che quando è stato deciso di tagliare- tutti tranne pochi sparutiche si opponevano ma che non contavano nulla sul piano dei voti- hanno detto di si,anche con la piena partecipazione del PD e Lega ai governi con Berlusconi,Monti,Letta,Renzi e che oggi ricalcherebero gli stessi passi:Ma se il sistema impone dei tagli ed in base a questi c’è scarsità di tutto, non ti sembra che parlare di questo e per spiegarlo si debba parlare di ”un massimo sistema” e di ricercare da dove venga la discrasia e perchè ? Solo che oggi non si vuol più fare, allora fino a quando la gente non suonerà la campanella per far andare gli sforbiciatori definitaivamente fuori dalla ”sala tagli” una volta sarà colpa dei medici di base, l’altra volta sarà colpa delle case farmaceutiche, l’altra volta ancora sarà colpa della logistica e dell’organizzazione per far arrivare i vaccini.Se dipendesse da me, io farei in modo da produrre un movimento dei vaccinia a senso inverso: entrano i vaccini ed escono coloro che oggi fanno gli incazzati e che hanno partecipato a tutti quei governi dove i tagli erano stati decisi perchè sono proprio questi che prendono per i fondelli e fanno le ” gatte morte…..” facendo i finti incazzati. Concludo dicendo che oltre ai principali addetti ai centri decisionali della politica dei quali siano come dici tu ”persone per bene” nulla vuol significare tale affermazione,ma è oltre aduna crisi politica e delle persone proprio una crisi di sistema,dove la politica che dovrebbe aministrare e regolare le cose e le iniziative,non riesce più all’essere all’altezza della situazione, e quindi anco di più è ”un massimo sistema” proprio di elaborazione consapevole delle problematiche e della loro conoscenza che bisogna cambiare, diversamente come succede purtroppo a tanti si rischia di salire sull’ambulanza,andare in un ospedale Covid e ritornare a casa dentro una scatoletta di metallo a propria insaputa.
quello che dici mi pare fosse già scritto nell’articolo. Ad ogni buon conto copio e incollo: “E’ evidente che il piano messo a punto dalla Regione in questo caso non ha funzionato. E non è colpa dello stop per alcuni giorni del vaccino AstraZeneca, perché ai grandi anziani e ai “fragili” erano destinati comunque altri vaccini. E’ il sistema che si è incagliato. La rete dei medici di famiglia si è dimostrata non in grado di assolvere al compito. E l’idea di coinvolgere anche le farmacie non sarà la soluzione, perché la maggior parte di esse non ha spazi e strutture adeguate per l’attesa, l’iniezione e poi per i 15 minuti di “compensazione” prima di tornare a casa…
Da queste colonne anche noi avevamo segnalato alcune criticità soprattutto riguardo la vaccinazione a domicilio delle persone over 80, impossibilitate a recarsi presso gli ambulatori medici e i centri vaccinali e anche alcuni intoppi nel portale per le prenotazioni. Abbiamo anche rivolto specifica domanda all’assessore Bezzini e al consigliere Scaramelli, senza però ottenere alcuna risposta.
Ora, se il sistema si è incagliato, vuol dire anche che il manico non è stato all’altezza. Dispiace dirlo, perché l‘assessore Bezzini è di Siena ed è stato eletto con il contributo decisivo di questo territorio. Ma la situazione è sotto gli occhi di tutti. Ed è una debacle”. Di chi? solo dei medici? Non mi pare. Quindi?
Quindi è della politica e dei ”massimi sistemi”che la politica rifiuta di vedere! O no ? E se è così, perchè li rifiuta ? O noi ci dobbiamo intendere quale significato diamo a ”i massimi sistemi” oppure si parla di aria fritta. Io ti dico ciò che intendo per ”massimi sistemi”:Intendo la visione politica nella quale si attuano le scelte e le decisioni politiche per raggiungere gli scopi che ci si prefigga e che hanno un determinato valore”e tale valore sia privilegiante degli interessi o degli uni oppure degli altri delle fasce sociali.Questa è la mia visione.Questo intendo per rispondere a te che mi dici ”che la campagna di vaccinazione per gli over 80 sia andata bene ma quando si è trattato di scendere al di sotto e di coinvolgere i medici del territorio la risposta sia stata ampiamente insoddisfacente” e credo che la colpa di questo non sia dei medici come anch’io sostengo,allora credo che ne esca chiara e lapalissiana la situazione che il background che la sanità abbia dovuto affrontare per gli step successivi sia insufficiente proprio per la carenza di strutture intese soprattutto come non i luoghi materiali dove si possano fare i vaccini ma soprattutto IL PERSONALE che applichi materialmente i fatti sui cittadini. E se non c’è il personale come del resto non ci siano stati investimenti questa io la chiamo carenza causata dai tagli che ci sono stati in precedenza quando la classe politica li ha determinati e realizzati ed oggi si trova spiazzata di fronte a tali necessità.Allora questi cosa sono se non ”i massimi sistemi” dove loro hanno agito con forbici da pota e soprattutto agendo con una logica che privilegiava ben altro che la sanità ? E che non lo sapevano che tutto questo riguardava una visione e che le loro scelte privilegiavano i bilanci delle ASL divenute aziende economiche per amministrare la salute ? E allora, ancora una volta, cosa sono questi se non ” i massimi sistemi”con cui si decide chi sacrificare e chi privilegiare?E’ una logica, una scelta ben precisa , una decisione ben precisa che corrisponde a valori ben precisi e che si ripercuote direttamente od indirettamente con modalità ben precise sulla popolazione. Questi sono ”i massimi sistemi”che io intendo come tali.Ma oggi questa ricerca delle cause purtroppo non è più di moda dalla politica pragmaticamente affrontata,anzi è puntualmente evitata, perchè anche con una modesta analisi si risalirebbe facilmente alle cause che provocano le scelte politiche.E tutto questo quando si parla di una sinistra che non è più all’altezza di produrre nulla di ciò che produceva in passato e quando l’oggetto della ”produzione” era la cultura,quando non la produci più sei fottuto.Ed oggi è quelo che capita a questa sinistra proprio perchè si è abdicato al confronto ed alla critica sui ”massimi sistemi”.E non te lo devo dire io ma tu lo sai bene che quando ci si confrontava con la cultura che proveniva dall’etica del capitalismo, chi sosteneva le idee di quest’ultimo la maggior parte delle volte era perdente.E difatti la società italiana ma anche quella occidentale dagli anni ’60 in poi per almeno 3 decenni è stata fondamentalmente plasmata dalla presenza di una possibile cultura alternativa a quella capitalista.Ma è la politica e le sue linee generali decise dai governi che determinano tutto questo,e le persone che sono subalterne nelle politiche locali, provinciali, regionali è perfettamente INUTILE che siano ”brave persone”(fa ridere una definizione tale) quando dai loro scranni e dalle loro funzioni validano le politiche che vengono imposte e che arrivano anche in periferia e determinano ciò che vediamo.Quindi parlando apunto di ”massimi sistemi” la cosa non è indifferente se si fosse scelto una politica invece che un altra.Ecco dove stà la differenza.Io non li difendo a questi perchè è il fatto che al cittadino comune non interessa nulla che siano ”brave persone” quando poi tali ”brave persone” hanno accettato tutte quelle politiche che sono passate anche attraverso di loro e danno i risultati che vediamo.Al cittadino comune interessa che chi venga eletto abbia la facoltà di risolverli i problemi invece che crearli.Io credo che chiunque vada a ricoprire un ruolo pubblico non solo debba rendersi conto della situazione dove stia per mettere le mano ma anche altre situazioni di contorno che nel tempo, talvolta anche breve possono ostacolare delle scelte.Non mi sembrerebbe che a lume di naso chi decide l’assegnazione di posti o di ruoli abbia fatto scelte politiche consapevoli sulla capacità di conoscere come districarsi nelle scelte se le cose stanno a questi punti. E allora cosa vuoi che ti dica ? La colpa morì fanciulla come suol dirsi ma se un settore produce male le responsabilità sono anche a monte, poichè credo-ma è una mia impressione questa- che si scelga sempre da parte della politica di far ricoprire ruoli a persone che per loro storia non hanno mai avuto il polso della situazione nei settori che sono loro stati assegnati perchè i criteri di scelta sono essenzialmente quelli della spartizione delle poltrone.E allora la responsabilità oltre che ad essere dei singoli è del sistema e dei suoi indirizzi che la società politica ha validato.E cosa sono questi se non ”i massimi sistemi” che poi realizzano gli scopi del background-,ma non solo di questo- che dicevi tu ?