LA BANDA DEI BANCOMAT: DUE COLPI CON ESPLOSIVO AD ACQUAVIVA E POZZUOLO: QUEI LADRI POCO ESPERTI, MA PERICOLOSI
CASTIGLIONE DEL LAGO – Un tempo c’erano le bande armate che assaltavano le banche pistola o mitra alla mano, come la banda Cavallero negli anni ’60 o quella di Vallanzasca qualche tempo dopo. Adesso nell’era dei prelievi informatizzati, anche i ladri e i rapinatori si sono aggiornati. Attrezzandosi per prelevare direttamente dal bancomat. O meglio per prelevare direttamente… il bancomat. Alcuni però non hanno affinato molto la tecnica. Nella notte tra venerdì e sabato scorso a Pozzuolo Umbro, frazione di Castiglione del lago, intorno alle 2,30 del mattino, quindi in piena notte, ignoti hanno provato a far saltare il bancomat di Banca Centro. Un gran botto, danni ingenti all’edificio, ma il bancomat è rimasto lì… Solo che il “botto” ha fatto cadere uno dei pilastri che sorreggevano in balcone soprastante..che è rimasto in piedi, ma fortemente “menomato” e adesso rischia di cadere. Qualcuno nel vicinato ha sentito i rumori e ha avvertito i carabinieri, poco prima del colpo, ma i malviventi hanno fatto in tempo a dileguarsi. C’era comunque una videocamera di sicurezza, posizionata a pochi centimetri dalla vetrina con il bancomat.
Colpo identico, con identica tecnica, un po’ approssimativa e molto pericolosa, è stato fatto pochi giorni prima, esattamente il 2 marzo ad Acquaviva, dove fu preso di mira il Bancomat della filiale Montepaschi. Come a Pozzuolo, anche nella frazione poliziana l’esplosione ha causato danni all’edificio, e anche ad un negozio di parrucchiera adiacente: controsoffitto e una parte completamente crollati…
Acquaviva e Pozzuolo sono due centri abitati piuttosto vicini, confinanti. In pratica ad un tiro di schioppo. Il duplice colpo con la stesa tecnica, a così pochi giorni e pochi km di distanza, fa pensare ad una banda con base nella zona. E anche ad una banda composta da persone senza scrupoli, ma poco esperte. Gente che usa l’esplosivo, ma ne sa poco e sa poco anche di bancomat… Di certo non si tratta di raffinati e supertecnologici rapinatori che conoscono sistemi per duplicare i codici pin degli utenti e neanche di provetti ruspisti capaci di asportare un bancomat con una benna e poi farselo aprire con comodo in altro loco.
Nei casi di Acquaviva e Pozzuolo siamo in presenza di ladri arruffoni, ma pericolosi, perché con l’esplosivo possono fare danni ancora più seri… Non è raro che nello stesso edificio in cui si trova uno sportello bancomat possano esserci degli appartamenti ai piani soprastanti. C’è da stare poco tranquilli.
Iniziano gli assalti…
Sì, ma non credo siano azioni rivoluzionarie…