GIRO D’ITALIA: TRE BELLE TAPPE NELLA TERRA DI MEZZO
Quest’anno si torna all’antico. Il Giro d’Italia si correrà a maggio e non ad ottobre come nel 2020. E l’edizione 2021 della corsa rosa torna anche in Umbria e in Toscana. La partenza è prevista da Torino l’8 maggio. In Umbria il Giro ci arriverà lunedì 17, tappa n.10: L’Aquila-Foligno, tipica frazione di pianura, adatta ai velocisti. Il giorno dopo riposo. Poi, mercoledì 19, uno dei “tapponi”: Perugia-Montalcino, con passaggio a Magione, Moiano, Chiusi Scalo, Chiusi città, Chianciano Terme, La Foce, San Quirico d’Orcia, Torrenieri…e da qui… il calvario. Negli ultimi 70 km, 35 saranno su sterrato, con la salita di Castiglion del Bosco e due ascese al Passo del Lume spento. Per i corridori sarà durissima. Non meno di una tappa alpina. Se sarà una giornata di sole il nemico sarà la polvere, se dovesse piovere il fango. Oltre naturalmente le salite e il rischio cadute e forature. Ciclismo d’altri tempi.
Dura anche la tappa successiva, ancora in Toscana: giovedì 20 maggio si va da Siena a Bagno di Romagna. Un tappone appenninico dalla città del Palio alle sorgenti del Tevere. Con alcune salite piuttosto impegnative come l’ascesa a Monte Morello (600 metri) e poi i passi della Consuma (1100) e della Calla (1300). E’ la “tappa Bartali” (passaggio a Ponte a Ema, paese di Ginettaccio), ma omaggerà anche Alfredo Martini passando peer Sesto Fiorentino.
Insomma tre giornate di grande ciclismo nel cuore della “terra di mezzo”. Gli appassionati del pedale della Valdichiana e del Trasimeno avranno la possibilità di seguire da vicino due partenze (a Perugia e Siena), due arrivi (a Foligno e Montalcino) e la corsa lungo la strada che costeggia il lago umbro da Magione a Panicarola, poi sulla 71 e sulla 146, sulla “salitella” di Chiusi, a Chianciano, sui tornanti de La Foce, a San Quirico d’Orcia e poi sullo sterrato in mezzo ai vigenti del Brunello. Con la speranza che il covid non costringa tutti a vedere il Giro solo in Tv…
