ANCORA UN MORTO A CITTA’ DELLA PIEVE. LA PROVINCIA DI SIENA ZONA ROSSA FINO AL 7 MARZO. PROBLEMI PER LA VACCINAZIONE

venerdì 26th, febbraio 2021 / 09:48
ANCORA UN MORTO A CITTA’ DELLA PIEVE. LA PROVINCIA DI SIENA ZONA ROSSA FINO AL 7 MARZO. PROBLEMI PER LA VACCINAZIONE
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Un altro morto per Covid ieri a Città della Pieve. E’ il quinto decesso negli ultimi 10 giorni. E la riprova che il virus non è un’influenza. Nella città del Perugino a ieri i casi positivi sono 115, con 116 persone in quarantena. Cala invece il numero dei contagi a Chiusi, dove in due settimane è sceso da 120 a 50, segno questo che la grande operazione di tracciamento e messa in  isolamento dei casi rintracciati con lo screening di massa ha funzionato e dato risultati.

Ma Chiusi è in provincia di Siena che da domani sarà tutta in Zona Rossa, come la provincia di Pistoia. Lo ha deciso il Presidente della Regione Giani di concentro con il ministero. Zona rossa per una settimana da sabato 27 a domenica 7 marzo compresi. Questa volta Chiusi non c’entra, non è più l’epicentro, dell’epidemia. Adesso i focolai più rilevanti e più pericolosi sono in altre aree del senese: Monteroni d’Arbia, Siena, la Valdelsa… Quello di adottare zone rosse  e quindi restrizioni più ferree per province non è un criterio equo, ma è un criterio e va rispettato, anche se un comune ha pochi casi o non ne ha nessuno. Sarebbe stato forse meglio fare zone rosse comunali o per aree, ma non è il momento o di mettersi a litigare sui criteri…

Su questo  stato chiaro anche il sindaco di Chiusi, Bettollini che ieri sera nel consueto bollettino sul quadro sanitario ha scritto:

“Voglio dapprima ringraziare il Presidente per le parole di stima che ha dedicato a tutta la nostra comunità nella diretta che ha tenuto poco fa. Sono state parole importanti che ci ripagano per il comportamento responsabile che abbiamo tenuto in queste 3 settimane.
Ho, però, onestamente sottolineato al Presidente, il fatto che la nostra comunità sta contribuendo, appunto da 3 settimane, alla tutela della salute nostra e dei Toscani.
Mi sarei pertanto aspettato un trattamento diverso con l’accoglimento della mia richiesta di essere considerati “comune arancione”.
Ho però riconosciuto, durante la riunione, il valore della solidarietà territoriale condividendo insieme a tutti i comuni della provincia di Siena, anche con quelli che non hanno alcun caso positivo, la zona rossa perché la circolazione delle varianti al virus, che sta preoccupando tutti, non conosce campanile.
Lo so qualcuno di voi mi dirà : “quando siamo stati l’unico comune rosso della Toscana di solidarietà ne è arrivata poca!”. È vero cari concittadini e per dirla tutta anziché la solidarietà è arrivata, in molti casi, la discriminazione. Ma è proprio per questo che il nostro comportamento sarà ancora più responsabile affrontando questa nuova settimana con lo spirito giusto, con lo spirito della collaborazione, della vicinanza e della comprensione. Noi non discrimineremo mai nessuno ma continueremo a collaborare per il bene di tutte le comunità e offriamo gioco di squadra come mi ha chiesto il Governatore”.
Va avanti anche la battaglia per accelerare la vaccinazione delle categorie con precedenza e degli over 80. In Toscana i medici di base  per questi ultimi  avranno a disposizione per la prossima settimana 18 dosi a testa. Ma alcuni medici lamentano problemi per vaccinare a domicilio gli ultraottantenni immobilizzati a casa e impossibilitati a recarsi negli ambulatori. Dicono che il vaccino non è “trasportabile”. E questo – se è così – è un bel problema, perché tra gli over 80 e soprattutto tra gli over 90 non sono poche le persone in queste condizioni. E sono anche le persone più fragili e più a rischio.
Tra l’altro nei giorni scorsi la Regione Toscana ha approvato una mozione di Scaramelli, per inserire tra le categorie da vaccinare al più presto anche disabili, malati cronici e oncologici.
Anche in Umbria da lunedì 1 marzo partirà la vaccinazione degli over 80, con il vaccino Pfizer, che proseguirà per i mesi di aprile e maggio.

Con prenotazione presso le farmacie o su portale regionale https://vaccinocovid.regione.umbria.it
Dal 1º marzo, inoltre, i medici di medicina generale cominceranno le vaccinazioni a domicilio dei cittadini ultraottantenni impossibilitati a recarsi presso i punti vaccinali. Per questa fascia della popolazione non è necessaria la prenotazione, in quanto coloro che vi rientrano, saranno contattati direttamente dal proprio medico.
Ma in Umbria il vaccino è trasportabile e in Toscana no?
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