LETTERA AL DIRETTORE (E ALLA POLITICA): MA A CHIUSI I PARTITI COSA ASPETTANO A PARLARE DEI PROBLEMI CHE AFFLIGGONO LA CITTA?

venerdì 26th, febbraio 2021 / 19:02
LETTERA AL DIRETTORE (E ALLA POLITICA): MA A CHIUSI I PARTITI COSA ASPETTANO A PARLARE DEI PROBLEMI CHE AFFLIGGONO LA CITTA?
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Caro Lorenzoni,

Vorrei chiederti il tuo parere sul perché a Chiusi, come sulla scena nazionale, si parli così tanto delle persone invece di concentrarsi sulle idee e programmi che portano avanti. Credo che gli individui diventino grandi per le idee che propongono e che realizzano.

Vi è un acceso dibattito sulla candidatura del Sindaco uscente alle prossime elezioni municipali. Non sarebbe più interessante virare l’attenzione e la discussione sulle idee e programmi che verranno sviluppati?

Ritengo che il Sindaco insieme ai volontari di Chiusi e alla regione Toscana abbiano fatto un lavoro egregio ma credo tutti noi speriamo che da qui a due anni non sarà la pandemia il soggetto principale della nostra discussione. Per affrontare quel futuro prossimo dovremmo oggi stabilire quale sia la direzione migliore da prendere per una città che ha diversi profili economici.

Ci sono sfide importanti che vengono dal passato e che Chiusi si trova ad affrontare: lo svuotamento di Chiusi Città, la chiusura di numerose attività economiche e di negozi, il calo demografico, l’invecchiamento della popolazione, la bassa offerta lavorativa per i giovani che per questo lasciano la nostra città, le difficoltà ad investire nel nostro territorio, la mancanza di crescita del turismo, l’integrazione dei migranti oggi in gran parte nostri concittadini.

Inoltre sono venute a mancare le risorse che fino a alcuni anni fa aiutavano il nostro territorio quale la Fondazione MPS, la BBC e lo Stato non assorbì molta mano d’opera negli anni 60/ 70.

A fronte di queste sfide e sulle possibili soluzioni, ci dovremmo domandare in quale direzione andare come vorremo Chiusi tra 10 anni. Come creare le condizioni per sviluppare lavoro nel rispetto del territorio e dell’ambiente? Questa è solo una lista generica delle sfide che ci aspettano ma credo che in questo ambito sia essenziale confrontarsi, appassionarsi e lavorarci.

Io vorrei una Chiusi con più opportunità di lavoro, più attenta al riscaldamento globale, con più giovani, con più turisti, con una maggiore integrazione tra i sui concittadini. Infine il contrasto al riscaldamento climatico, non esiste neanche una colonna di ricarica elettrica a Chiusi!

Perché non chiediamo ai futuri candidati di elaborare delle schede sintetiche per i principali argomenti dove propongono una descrizione delle sfida, delle possibili risorse, idee per risolverle e una veritiera tempistica su cui si impegnino se eletti?

Distinti saluti

Carlo F. Accame

 

Caro Carlo, concordo sul fatto che i candidati alle imminenti elezioni amministrative chiusine dovrebbero uscire dalla diatriba Bettollini sì, Bettollini no (anche perché Bettolini si  è chiamato fuori) e cominciare a parlare delle cose che intendono fare e delle “sfide” come le chiami tu che la città ha di fronte. Purtroppo, mi pare che non ne abbiano voglia o non ne siano capaci. Mancano tre mesi scarsi alle elezioni e nessuno ha detto una parola su niente. Non è buon segno. Ma la speranza è l’ultima a morire. Vediamo se la tua sollecitazione avrà più successo delle mie… Me lo auguro.

M.L.

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