“PARLIAMO DI BIDEN!” CITTA’ DELLA PIEVE, L’OPPOSIZIONE DI SINISTRA CHIEDE UNA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO
CITTA’ DELLA PIEVE – L’america è lontana, ma neanche tanto. Siamo un po’ tutti americani, per tanti versi. Tra qualche giorno il presidente eletto Joe Biden si insedierà alla casa Bianca. Dopo i 4 anni di Trump, con il finale tragicomico e inquietante dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio, è una notizia rassicurante.
E anche qui, nel nostro territorio c’è chi auspica che possa trattarsi di un nuovo inizio. Di una nuova visione, di una nuova stagione nei rapporti internazionali e di un segnale verso il rilancio dei valori democratici e di giustizia sociale.
A Città della Pieve, il gruppo di Minoranza in consiglio comunale ha presentato il 14 gennaio una mozione con la quale chiede di trattare l’argomento. Un tempo era cosa usuale che i consigli comunali trattassero temi nazionali e internazionali, da qualche anno a questa parte se ne è persa invece l’abitudine, con le amministrazioni sempre più incatenate alle emergenze e appiattite sulla “politica del fare” e i partiti e movimenti inesistenti e silenziosi su tutta la linea. La mozione presentata da Simona Fabbrizi & C. è dunque un tentativo di ridare voce alla politica, in un consesso pubblico. In modo che discutere di Trump e Biden, degli Usa e della loro via alla democrazia, possa aiutare a comprendere e ad affrontare meglio anche le questioni italiane e locali. Perché certe dinamiche sono uguali in tutto il mondo occidentale. Il sovranismo esasperato è uguale dappertutto. Così come è uguale dappertutto l’esigenza di una democrazia che si coniughi alla giustizia sociale e l’uguaglianza non sia solo un principio da enunciare sulle carte costituzionali… Ci piacerebbe che iniziative del genere fossero prese in tutti i consigli comunali, che sono ormai una delle pochissime sedi in cui la politica ha citttadinanza. Poi ci sta pure che l’iniziativa della lista di minoranza abbia anche come scopo quello di mettere in difficoltà il sindaco Risini rispetto alla Lega che l’ha sponsorizzato. Ma questa è una libera interpretazione giornalistica.
Ecco, di seguito il testo della mozione presentata da Città della Pieve in Comune:
“Auspichiamo che la elezione del democratico Joe Biden alla Presidenza degli U.S.A. e quella di Kamala Harris alla Vice Presidenza, formalizzata ufficialmente alla fine di una fase di incertezze, ricorsi legali costosissimi ed anche manifestazioni di piazza che si sono tragicamente concluse con la morte di cittadini americani, dopo il vero e proprio assalto al Capitol Hill da parte di fazioni violente di oppositori, che noi tutti condanniamo, ponga definitivamente fine ad una competizione difficilissima, che ha messo in ansia il mondo intero.
In un momento complicatissimo in ogni continente ci auguriamo che la nuova Presidenza statunitense, insediata alla Casa Bianca, contribuisca a porre fine ad un troppo lungo periodo di acerrima contrapposizione che si sta trascinando in una emergenza sociale e sanitaria causata dalla pandemia da Covid 19, la quale ha colto tutti impreparati anche perché troppo assillati alla difesa dei mercati, delle divisioni e degli interessi parziali.
Conosciamo Joe Biden tra l’altro, per le sue visite in Italia avvenute negli anni, anche in forma privata, ricordate da diverse personalità., per il calore, la compostezza e l’interesse dimostrato per la nostra cultura, il valore delle Città, l’arte e la storia presente in ogni luogo, sia in senso urbano che naturalistico.
In particolare per l’Italia, come per altre Nazioni, confidiamo che una nuova Visione, secondo quanto preannunciato da Biden nel suo programma elettorale, dia un moderno impulso ad intraprendere dialoghi che siano forieri di collaborazione e che portino al rilancio della Cultura dei valori democratici , al potenziamento degli scambi scientifici ed economici, su cui si è forgiata la politica della seconda parte del novecento, permettendo un periodo di pace, non scontato ed a volte travagliato, di ascolto, di cooperazione, con rinnovate politiche comuni di difesa dell’ambiente, eguaglianza e parità dei cittadini, fine dei conflitti armati; un nuovo umanesimo che veda la PERSONA, nella sua individualità, ma anche collocata nei contesti familiari, lavorativi e più in generali sociali, come soggetto da tutelare ed a cui siano date le possibilità e le condizioni per un vivere sereno”.
Nella foto (Foreign Policy): Biden e Harris
Cosa c’è da dire ? Ci sono 75.000.000 di statunitensi,brutti,sporchi,cattivi,omofobi,razzisti,sessisti,fascisti,nazisti,stupidi,trogloditi,violenti,fannulloni,ignoranti,senza cultura che hanno votato Trump. Poi ci sono 80.000.000 di statunitensi,intelligenti ” acculturati “,benpensanti,illuminati,democratici,accoglienti,che hanno votato per il terzo mandato di Obama,quello del premio Nobel per la pace che ha scatenato ben 7 guerre,dalla Libia alla Siria destabilizzando il mondo, lanciando più di 100.000 bombe 24.000 soltanto in Siria.
Biden, un burattino nelle mani di 10 potenti che hanno avuto,non si sa da chi,il mandato per rivoluzionare il mondo,….in peggio.
Come prima forma di democrazia ” illuminata ” oscurare sui ” social” tutti quelli che non la pensano ” illimitatamente ” ! Preludio di come potrebbero ” annullarti ” una volta sparita la moneta : con un ” clic ” ti annientato bloccando,carte di credito e qualsiasi altra forma di PAGAMENTO!
Questa sono le premesse democratiche dei nuovi imperatori del mondo ! ……Cinesi ?
Perfetto ragionamento, a mio parere quando si parla di temi internazionali di questo ” livello” ,per poterne appunto discuterne si dovrebbe avere una conoscenza e una competenza incrementata nel tempo, esperienza per lo meno di exopolitica,con analisi totalmente al di sopra delle parti. Oggi la situazione è talmente drammatica per l’umanita’ intera che si rischia di ridurre la questione in termini assolutamente provinciali, senza avere una visione intellettuale e filosofica altamente umanitaria non solo e patetico, ma anche fuorviante. Purtroppo in ogni caso viene da fare una assonanza riduttiva quale una telenovella.
Veramente i “brutti,sporchi e cattivi, cioe’ immigrati,neri,indigenti,minoranze etniche e di orientamento sessuali,etc..,non e’ che Trump li abbia, nei fatti, trattati molto bene,con il taglio alla assistenza, taglio alla (gia’ poca)sanita’ pubblica,folli muri di contenimento lunghi migliaia di chilometri i cui costi dovevano essere a carico dei paese piu’ disgraziati,dazi doganali per tutti i paesi compresi gli”alleati”occidentali,che hanno mandato in crisi i piccoli produttori europe,il disinfettante da iniettarsi per curare il Covid ,uscita da tutti i programmi e trattati per contenere il disastro ambientale in atto e via dicendo….Un altro mandato e saremmo arrivati alla guerra ,commerciale e non ,.. totale
Purtroppo ci sono anche quelli che intendono ” fischi per fiaschi ” !
Poveri noi !
E sono molti !
https://www.repubblica.it/cronaca/2021/01/13/news/umbria_otto_indagati_per_la_gestione_dei_pasti_ai_terremotati_ci_sono_il_sindaco_di_norcia_e_un_consigliere_regionale-282373742/
Mi chiedo perché L’opposizione pievese non abbia presentato mozione per una questione più calzante al suo territorio, una questione che mette in difficoltà centinaia di propri elettori che chiedevano “cambiamento nell’onesta’ e trasparenza”.
Possiamo sperarci?
Mi sembra inutile accanirsi nel dualismo della prevalenza dell’uno sull’altro o soprattutto di chi mostri le peculiarità più democratiche oppure quelle che si confacciano all’etica dell’America First, a cominciare e valutato da quanto il sig. Remo dice ma anche da quello che ho sempre detto nei riguardi di tutti e due Trump e Biden,dalle pagine di questo giornale e cioè che tutti e due non siano altro chè le due facce della stessa medaglia.Ma vedo che questa ultima della ”più grande democrazia del mondo” sia una concezione dura a morire se in mancanza di altro(come chiede il cittadino di Città della Pieve- che fra l’altro sarebbe bene si firmasse- e chi si vergogna delle proprie idee sarebbe bene che non avesse diritto di cittadinanza in questo giornale),non ci sia nessuno che osi proferir parola documentando con un minimo di serietà di analisi.Ed allora per uscire da queste tipologie di involuzioni sarebbe bene puntualizzare quanto ruoti sia intono all’etica di Trump chè di Biden, per dire che nella realtà americana-quella che non ha mai sposato da 30 anni a questa parte la sedicente sinistra democrastianizzata- vi sono degli aspetti che facciano si che siano tutti deleteri e che denotino come un lato decisamente greve della politica quale l’appartenenza sociale che stà in forza al Partito Repubblicano che si misura con i redditi delle persone da un lato e dall’altro che in una politica protezionistica conduca i repubblicani ad assumere posizioni di politica internazionale quali il ritiro delle truppe dai luoghi di intervento decisi sotto le amministrazioni Obama e quindi a limitare la guerra e la violenza esportate con le truppe,gli aerei ed i droni con il consenso politico ed economico dei democratici al governo,sia contrapposta la politica del Partito Democratico al soldo delle Multinazionali che hanno da sempre finanziato l’espansione e la conquista dei mercati. Allora chi è che persegua la guerra mi sembra anche inutile dirlo, difatti se facciamo i conti la politica come la si chiamava una volta col termine ”guerrafondaia” è soprattutto di quella parte di quello stato plutocratico che risiede nella ”country of freedom” e che è stata negli ultimi anni comune ad ambedue gli schieramenti in maniera molto ma molto indistinguibile e scambiabile l’una con l’altra.Sono cifre sicure queste che dico,non inventate se andiamo a leggere chi c’era dietro i finanziamenti a Hillary Clinton ed Obama perchè per tale posizione vale il principio politico molto più subdolo di quello dei Repubblicani che si riassume nel fatto che si sposano le aspirazioni dei ceti più popolari e che alla fine venga rimangiato tutto quello che sembrava essere stato partorito dal complesso politico mediatico democratico su quanto era stato concesso per politiche progressiste.Lo stop ai finanziamenti per la già limitatissima e fallita politica sanitaria di Obama che ha trovato nelle multinazionali lo scoglio per essere accettata dal parlamento, l’ha messo in atto Biden tale stop, proferendo i paletti oltre i quali l’interesse dei non abbienti non poteva andare-questo tanto per essere chiari di chi faccia gli interessi il Partito Democratico- ed occorre informare la gente su questo sennò si crede alle streghe e la sedicente sinistra che si limita ad ammantarsi di vesti progressiste segna una politica indegna con i suoi rappresentanti che aspirerebbero a prendere la parte di coloro che difendono i diritti dei poveri e delle classi meno abbienti sia negli Stati uniti sia in Italia. Sono due facce della stessa identica medaglia quelle di Trump e di Biden, quelle di un sistema PLUTOCRATICO costituito da governi di soli ricchi e di classi dominanti che per reggere dicono a tutti i cittadini della loro nazione di perorare il sistema dell’arricchimento legale,magari confortati da rigide politiche dei redditi e dall’altra parte di rappresentare il progressismo delle classi subalterne. Questo sono gli Stati Uniti celebrati da una sinistra nostrana che non vuole tener conto di cosa siano e cosa sono da sempre stati gli Stati Uniti d’America, scambiati in maniera consapevolmente ipocrita degna dei regimi senza alcun pudore loro vassalli, per ” la terra della democrazia e della libertà”. ”La prima democrazia del mondo” ha detto Sangiuliano direttore del TG 2 e l’ha ripetuto più volte. Roba da carne pollina….tutti zitti,tranne pochissimi. Personalmente guardando la loro storia,il loro divenire ed i fatti che sono accaduti a cinque dei loro Presidenti assassinati da gang mafiose che si disputano il potere e gli altri 7 od 8 Presidenti che hanno subito attentati e scampati miracolosamente alle pallottole di cui ho già fatto cenno in un post di qualche settimana fa in questo giornale,propenderei invece che ”terra della democrazia”- visto le guerre esportate in tutto il mondo-,in un altra ben cruda attuale aggettivazione che possa essere variata in quella di ”gendarmi del mondo”. Sarebbe forse molto più proficuo e veritiero di fronte a tutto questo indire conferenze sul sangue versato da parecchi uomini e donne normali ed innocenti,in tutto il mondo di cui ho fatto l’elenco pochi giorni or sono nelle righe di questo giornale.Si avrebbe forse un avvicinamento più reale e veritiero alla realtà oggettiva invece che declamare cose e concetti farlocchi che sono belle parole per chi ci crede.Ma sì sà bene, l’Italia in 70 anni di politica dominata da un solo partito che ha fruito per mantenersi al centro del potere di vassalli, valvassini e valvassori,qualcosa di ”imprinting” nelle menti delle persone ha lasciato.Ed oggi, parecchi che seguivano tali concetti nemmeno si accorgono dei prezzi che la gente stia pagando in tutto il mondo.Anime candide le definirei, se non -appunto- ipocrite.Perchè il valore delle cose e dei ragionamenti,dovrebbe essere ispirato all’interesse dei deboli, che per quel tipo di establishment hanno pagato ogni sorta di prevaricazione e di limitazione della propria libertà, costruita anche in uso legale di quanto ci possa essere stato fatto intendere.Il razzismo moderno per esempio, tant per dirne una oppure i 60 milioni di poveri che quel sistema ha certificato esistere dentro i propri confini.Codesta da parte di chi la mette in atto si chiama ”sottocultura consapevole” e su questa-lo dico a ragion veduta- non c’è da fare nessuna conferenza se non per scimmiottare gli interessi di parte,spesso senza rendersene conto.E allora una ragione in più che su tali tematiche non si debbano accettare differenziazioni,ma che invece debba essere tenuto presente di quale natura sia quel sistema che non cambia e che permette anche a masse ignoranti di sottoplorelatri armati di girare liberamente e di entrare negli uffici governativi.ma che paese è questo? C’è da lodarlo e sperarte che cambi con l’avvento di uno dei due leaders? Voglio aggiungere una cosa,per rispondere alla sarcastica affermazione di Niccolò Martinozzi che ha fatto nel finale del suo intervento sulla Cina .Luigi Barzini, giornalista del Corriere della Sera-,tanto per intenderci quello che nel 1900 con il Principe Scipione Borghese compì l’eroica tratta con la Itala da Pechino a Parigi della quale parlò tutto il mondo e che Niccolò certamente conosce,in un suo articolo sulla Cina scrisse le seguenti parole a proposito di quel paese e di ciò che avevano arrecato i colonialisti occidentali, Inglesi, Americani, Francesi, Tedeschi in testa, ma anche gli italiani presenti in forze militari in Cina,quando nel periodo della ”Rivolta dei Boxer” i comparti militari facevano il tiro al piccione delle persone nei mercati e nelle strade e ne ammazzavano quanti più potevano-uomini inermi e non armati si badi bene- ebbe a dire tali parole, e teniamo conto che era il giudizio di uno occidentale : ”E’facile prevedere che i nostri figli sconteranno duramente i nostri trionfi” e poi continuando :”In quell’agosto del 1900 la bandiera della Civiltà Occidentale avrebbe dovuto essere ammainata a lutto.Pechino fu ridotta ad un cumulo di macerie fumanti.Ai margini delle strade si ammassavano cataste di cinesi uccisi per ”esercitazione” dai soldati di sette paesi ”civili”.Molto altro ci sarebbe da dire sulla pretesa civiltà dell’Occidente nella sua politica verso gli altri paesi.Tutto questo ma non solo ebbe un effetto preponderante per la formazione di una coscenza nazionalistica dei cinesi che si tramutò in molte occasioni in odio per gli stranieri ed ancora oggi, in un mondo globalizzato com’è il nostro,ancora i segni seppur modesti e flebili di tutto questo da parte di chi possiede certe conoscenze e sensibilità, può essere notato come latente e presente nel modo di relazione che gli stessi cinesi hanno con gli occidentali.Molta acqua è passata sotto i ponti da quegli anni,più di un secolo,ma 100 anni nella storia della Cina non sono nulla,eppure la travagliata storia che partì dal sanguinario dominio dell’occidente ha proceduto in maniera altalenante fino a portare quello sterminato paese ai primi posti nel mondo in quanto a costruzione della modernità,alla penetrazione dei mercati,a far assumere alla storia dell’Asia un punto di forza nella storia del progresso umano.Ancora 49 anni fà”quella che è chiamata impropriamente ”la più grande democrazia del mondo” e cioè gli Stati Uniti d’America,per mano del loro ambasciatore alzavano la paletta nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al Palazzo di Vetro per respingere l’ammissione della Repubblica Popolare Cinese nel contesto internazionale dei paesi riconosciuti preferendo Taiwan guidata dal Nazional fascista Chang Kai Shek,scappato protetto dalle loro navi nell’isola omonima di Formosa.Allora,con tutte le negatività del regime cinese che ha ancor’oggi e che ha cercato di coniugare il socialismo con il capitalismo amministrando un miliardo e quattrocentomilioni di uomini e che contiene quindi all’interno dei propri confini un quinto di tutta l’umanità,fare l’esempio che possa essere il nero futuro del mondo, a me sembra che in qualche modo si rievochino e si sperino quelle condizioni che il popolo cinese ha combattuto per almeno 100 anni a questa parte.la loro grande filosofia ed etica fa loro programmare a lungo termine, non si curano dell’immediato come si cura il nostro capitalismo che se ha un profitto oggi investe e domani quando non lo ha più rifiuta di farlo.No, loro pensano che se certe strutture e proventi che da loro l’economia oggi non esistano, tali strutture vadano create perchè ne usufruiranno i loro figli. Tropo lontana e troppo debole la nostra concezione di civiltà e di pensiero.Una volta era forte, quando il resto del mondo si trovava arretrato nei nostri confronti, oggi non più, ecco quindi che occorre la necessità se vogliamo sopravvivere di cambiare le nostre concezioni e le nostre politiche, diversamente saremo surclassati da un modo di essere e da concezioni che si sono dimostrate già vincenti ed in affermazione.Perchè gli arretrati siamo noi che non sappiamo rinunciare alla lotta ed allo scannarsi l’uno contro l’altro per prevalere all’interno del nostro piccolo mondo occidentale.
Egregio Sig. Sacco,
in maniera concisa, può spiegare i motivi per i quali ha sinora ben tollerato l’uso di pseudonimi (vedi “Remo”) ed in base a quali esclusive prerogative si arroga il diritto di concedere e distribuire “cittadinanze” in un confronto di idee?
Perché di queste si tratta e su queste si deve discutere.
Oppure, per lei la “forma” (di chi le propugna) è ben più importante della “sostanza” (delle stesse)?
L’uso degli pseudonimi è consentito solo nel caso in cui dall’indirizzo e-mail indicato nel commento sia chiaro chi è l’autore (cioè sia chiaro a chi ha il compito di moderare e approvare i commenti, cioè alla redazione, non a chi commenta) e nel caso in cui i commenti non contengano frasi o termini offensivi e passibili di denuncia. Nel suo caso, il secondo requisito è rispettato, il primo invece no. Chi sia l’autore non è chiaro. E il suo commento è comparso per errore… Quindi la preghiamo di fare in modo che possa essere identificato. In assenza di ciò altri commenti firmati “un cittadino” non saranno approvati e pubblicati. Così come non vengono pubblicati i commenti anonimi…
x il Sig.Cittadino….A parte la risposta di Lorenzoni nella quale si afferma che l’intervento debba contenere il nome, ma mi consenta di chiederglielo: ma che è un fatto di gelosia nella quale si contempli un risentimento sul tema dell’ospitalità o meno ? Avrei potuto non scriverlo quel tratto entro le parentesi ma per essere conciso come lei richiede dico solo a cosa: lei si firmi con nome e cognome,eviterebbe che qualche lettore notasse la discrasia,no? Se ha invece problemi ad apparire le cose non sono quattordici ma due 😮 scrive ed allora ci si firma oppure non scrive.Che problema c’e.Mi sembra che in questo caso la risposta di Lorenzoni sia stata esaustiva.Il sottoscritto non ha facoltà di cassare o di pubblicare un intervento ma ogni qual volta ho espresso una mia idea giusta o sbagliata che fosse o che potesse apparire tale,io mi sono sempre firmato. Perche’ Lei non lo fa e insorge su una disparità di trattamento? La trovò una polemica inutile quella di dire perché a quello si l’ospitalita’ ed a me no ?Guardi che se fosse per me io non pubblicherei gli inteventi di coloro che non possono essere identificati, ma il giornale non è il mio e non ho nessuna facoltà di dire al Direttore cosa debba fare o cosa non debba fare.Se la e-mail è esatta al nome si risale ma tutte queste contorsioni non le sembrano risibili? Lei metta il suo nome e cognome e vedrà che quei rilievi non verranno fatti perché sarà una cosa normale.L’ anormale è non metterlo e poi inalberarsi perché ad un altro non gli sia stato detto quello che è stato detto a lei e Lorenzoni ha spiegato anche il perché.
Parliamo di Biden !
https://lacrunadellago.net/2021/02/01/donald-trump-si-e-arreso-o-ha-messo-a-segno-la-piu-geniale-delle-trappole-contro-il-mondialismo/
X Niccolò. Alle 23:34 di ieri ho risposto sulle pagine del link che hai poposto.Certi aspetti li condiviso ma certi resta veramente difficile anche se oggi non ci si può stupire mai di nulla, ma l’ideale forse sarebbe riuscire di fronte a tali avvenimenti il poter pensare con il proprioe basarsi sulla conoscenza.Anche se per noi europei ed ancorpiù per gli italiani non è facile immedesimarsi in un modo di pensare da americani, dove l’influsso ed il condizionamento mediatico hanno un ruolo gigantesco nella formazione del pensiero comune.e quello che tanti interventi citano è un pensiero in fondo comune,complottista e non per questo non vero attenzione, ma che si presta ad essere analizzato in maniera superficiale dal cittadino medio americano e cioè senza tener presente il contesto del capitalismo monopolistico dove avviene e delle idee guida prodotte dalla natura di quest’ultimo.Ad ogni modo, personalmente al ” deep state” io credo e credo che alla fine produca quel ”main stream” al quale si uniformano tutti i maggiori apparati mediatici del mercato e che in definitiva siano loro che facciano il modo di pensare.A riprova di questo- e non è un segreto per nessuno tranne per il cosiddetto ”popolo bue”(perchè questo esiste e non è una invenzione di qualche giornalista o filosofo ) i princìpi perchè passi e si affermi nel sociale e nel modo di pensare delle masse che le possa vivere e svilupparsi la democrazia,questo sia un principi comune in ogni parte del mondo e post in essere propri per motivi di sicurezza e salvaguardia delle regole economiche e politiche vigenti che non desiderino instabilità e messa in discussione degli stessi principi della ”democrazia”. Per arrivare a questo diventa semplice far arrivare al potere gente e corporations espressione dei democratici che usano gli stessi metodi quando serve che userebbero le parti avverse.Visto la vignetta italiana del cipputi che con l’ombrello in mano lo appoggia nel tergo dell’operaio pronunciando ”tranquillo è nostro”.Dovrebbe essere una lezione, un modo di pensare, invece è un modo così protetto e non messo in evidenza nè dalla politica nè dalla storiografia delle classi dominanti che preferiscono inondare la società di necessaria democrazia per far passare le cose peggiori che non sarebbero passate se le avesse disposte la fazione avversa.ma per raccordarsi a quanto ho sempre detto per il sottoscritto sia Trump sia ancorpiù Biden sono le due facce della stessa medaglia.Il film che racconta nelle sue elocubrazioni Cesare Sacchetti nella ”Cruna dell’Ago” non ha il sapore dell’imparzialità ma se pur rivelando spaccati veri e reali di verità oggettiva, ha nel rimaneggiamento a 360° delle condizioni,in un mondo del quale in Europa ci stupiamo che uno con il viso pitturato e vestito da vichingo con le corna e col mantello di bufalo sieda sulla scrivania delle Nancy Pelosi di turno.Tutto questo non è che il risultato della sommatoria delle considerazioni cntenute sul libro che ho inviatato a leggere di leo Huberman e di Paul Sweezy dal titolo ”La Controrivoluzione Globale”edito da Einaudi nel 1968.Ben più di mezzo secolo fa,ma validissimo anche oggi,anzi sempre valido per la natura costitutiva degli Stati Uniti d’America e per chi vuol tentare l’avventura di capire la ragione del perchè succedano tali avvenimenti e le cause vere di questi.
Carocarlo,chiaramente la stampa e i telegiornali non ne hanno parlato per nulla,perché la democrazia è così,ma ci sono stati colpi d’arma da fuoco contro la casa dove risiede l’ ex presidente Trump !
Chiaramente per i ” democratici ” Trump se l’ è cercata !
Ecco quello che a me fa paura ,la democrazia a senso unico !
Come quando offendevano B.chiamandolo ” tumorato da Dio ” per i democratici era ” satira ” mentre se qualcuno ” brutto,sporco,cattivo,omofobo,razzista “,diceva coglione a Renzi,era un offesa,un attentato alla democrazia !
La democrazia è questa,75.000.000 di statunitensi votano Trump,sono tutti ignoranti. Poco meno di 80.000.000 votano Biden sono illuminati,democratici ,semi dei compresi i morti che ” eccezionalmente ” hanno votato,almeno per questa volta !
C’è da avere paura !!
Senti Niccolò,sono andato sul link che hai proposto ed ho letto tutti gli interventi ed ho rilasciato anche il mio come ho già detto.Sinceramente credo che sia stato sempre interessato ad ascoltare le idee di tutti ma ti devo dire che i raginamenti che ho sentito sul mondialismo, sul deep state e sulle aspettative e speranze della gente che ci scrive non mi sono sembrate avessero un contenuto attendibile.Ho avuto la sensazione che la maggior parte delle persone che sono intervenute in quel tema della cruna dell’ago, per la natura dei discorsi che proferivano fossero state intossicate da una visione settaria e qualunquista,ma con una prerogativa in più che è quella apocalittica mista fra il religioso con la speranza di far trionfare il bene sul male tipica di tutti coloro che sposano concezioni estremistiche e con il risvolto degli osanna al capo conduttore del blog.Poi può darsi benissimo che mi sbagli ma la sensazione che ho ricevuto è quella che hai lettto.In tutti i casi hai ragione che la violenza debba far paura, da qualsiasi parte provenga questo è chiaro, ma non c dovrtemmo mai dimenticare che la violenza si esprime in tanti modi e che forse il primo modo è la compressione dei diritti dell’individuo.Questo è un concetto generico ma se si parte da questo in maniera distaccata ed asettica potremo osservare che su tale tema gli stati uniti dì’America sono una delle nazioni fra le più violente che ci siano state e che esistano attualmente proprio per il loro sistema sociale che reagisce anche in maniera inopportuna alle lotte per il potere. Mentre la politica estera l’ho definita l’esatto contrario di ciò che passa per la maggiore e cioè che non sia affatto vero che siano la terra della più grande democrazoia del mondo proprio perchè quel popolo è controllato e sopraffatto da un sistema PLUTOCRATICO fatto da elites di ricchi che veicolano il concetto di libertà al popolo ignorante nella politica interna mentre in quella internazionale usano la forza delle armi per accattivarsi alleanze e soggiogare nazioni per succhiar loro ricchezze con le multinazionali.Gli esempi e gli elenchi li ho già fatti a suo tempo dalle colonne di questo giornale. Allora lo vuoi più antidemocratico di questo quel sistema ? La civilissima Europa pur con tutte le sue innumerevoli contraddizioni non è paragonabile a quel livello.ecco perchè ho detto che per me-e credo anche per molti altri- la differenza fra Repubblicani e Democratici alla fine non esiste ed è solo un mezzo per gabbare la gente comune.Le elocubrazioni portate dall’articolo ”la cruna dell’ago” sono interpretazioni, che magari hanno un fondo di verità nell’analisi della composizione dell’establishment che comanda e dirige la nazione americana e le sue lotte interne,ma che sia una lotta senza esclusione di colpi fra fazioni per il controllo ed il predominio dell’amministrazione della ricchezza su questo non ci piove.Ed in tale luce non è che Trump sia migliore di baiden o viceversa. forse Trump sembra ed appare meno controllabile all’establishment repubblicano che in parte ha alienato anche le sue simpatie a Trump ed ha votato per aprire la strada all’impeachment insieme a Biden, ma come osserviamo all’interno della politica di potenza, dopo l’elezione e la conferma di Biden a Presidente si è già potuto osservare nei riguardi della politica internazionale che i militari dall’Irak e dall’Afghanistan restano e non tornano a casa come avrebbe voluto invece Trump, che è ripreso l’ostracismo verso Mosca per i fatti legati all’arresto di Navalny (scontri in 80 città e 3400 arresti) al punto che è dovuto intervenire il ministro degli esteri Labrov a diffidare gli USA a non mettere naso negli affari interni della Russia.Guarda caso se prima con Trump, l’Europa aveva rispettato tale tendenza (forse opportunistica ma intanto non era intervenuta rispettando il volere di Mosca) adesso anche l’Europa si è accodata alla politica interventista di Biden.Stessa cosa con la Birmania di Aung San Suu Kyi prima portata ad essere incoronata come Premio Nobel per la Pace con il volere decisivo degli Stati Uniti, poi dimostratasi connivente con la politica dei militari verso le minoranze Rohingya.A tali considerazioni se ne potrebbero aggiungere altre riguardanti Aung San Suu Kyi di carattere politico-personale riguardanti la fuga all’estero del marito poi deceduto, accusato di aver portato all’estero una grossa quantità di capitali.Nelle cronache politiche internazionali questo fatto non ha assunto carattere di presenza continua ma comunque è stato registrato.Difatti il marito era ricercato dal Governo birmano ed accusato di esportazione illecita di capitali. Ad oggi l’apertura seppur timida della Birmania verso la penetrazione del capitale Thailandese, Giapponese e Statunitense ha prodotto l’irrigidimento dei militari che attuano una strategia politica di totale protezionismo senza mostrare la tendenza a farsi condizionare dall’esterno e questo agli Stati Uniti e all’Europa rappresenta un punto da rimuovere.Tutto questo per dire che non è in considerazione la democrazia o meno di una nazione ma la possibilità o meno per l’occidente di poter commerciare. Se tale condizione viene rispettata quello stato non viene annoverato fra gli stati canaglia anche se al propro interno non rispetta i diritti umani.Si comprende questo oppure è una cosa che sfuma nelle menti di chi legge diventando questa una condizione di relazione normale ? Ed allora chi sono i garanti dei diritti umani e la più grande democrazia del mondo tanto sbandierata anche dai nostri TG ? Quando si produce uno stato di cose per il quale è messa a rischio la politica della rapina sotto l’egida e l’accordo con i governi consenzienti di paesi del terzo mondo è tutto ok, se un governo si ribella a questo gli si fa l’anello dsanitario intorno e si affama la gente(Vedi Venezuela ma non solo ).Ed allora da parte nostra se vogliamo essere rispettati credo che occorra seguire una politica che porti ad una maggiore autonomia da quello che giustamente è chiamato da parecchi ”il gendarme del mondo” che non rappresenta affatto come amano dire i vassalli titolari di testate mediatiche ”la più grande democrazia del mondo” sapendo di mentire.Ma purtroppo su tale piano le politiche di forza non sono solo da parte degli Stati Uniti ma di anche di un altra grande quantità di paesi,spesso però anche alleati militari di questa potenza: Israele,Arabia Saudita,Quatar,Pakistan, Thailandia, Indonesia, Ucraina, Giappone,Filippine.Queste nello scacchiere orientale. In quello occidentale attualmete quasi tutti i paesi del Sud America e Centro America.Tutti vassalli pronti ad abbassare la testa di fronte a qualsiasi iniziativa geopolitica che venga da Washington, Trump o Biden non interessa chi dei due.Ecco perchè i due contendenti sono le facce della stessa medaglia.