COVID: LA TOSCANA ARANCIONE IN MEZZO AD UN MARE DI GIALLO. MONTA LA PROTESTA. SCARAMELLI SPARA SU CONTE, BETTOLLINI SU GIANI
CHIUSI – L’attuale cartina dell’Italia segnala 4 regioni e una provincia autonoma di color arancione e tutte le altre di colore gialle. Le regioni arancioni sono Valle d’Aosta, Provincia di Bolzano, Toscana, Abruzzo e Campania. Nelle regioni gialle si può prendere il caffè seduti al bar, si può andare al ristorante e si può circolare, anche tra regioni diverse e diversi comuni. Nelle “aree” arancioni no. Il caffè te lo devi far dare da un pertugio per poi berlo fuori, non nei pressi del bar… E niente ristorante. Solo asporto. Niente uscite dal comune di residenza se non per esigenze di lavoro, di necessità o di salute. Questo, salvo ripensamenti su cui il governo sta riflettendo, almeno fino al 21 dicembre.
Poi dal 21 al 6 gennaio si torna indietro. In tutto il territorio nazionale varranno le restrizioni natalizie e nessuno potrà muoversi fuori dalla Regione, nei giorni di festa (25 e 26 dicembre e 1 gennaio) neanche dal Comune.
Come abbiamo già scritto ieri, non è la stessa cosa stare “chiusi” nel confini comunali di Roma o di Paciano, di Milano o di Sarteano.
Già oggi, tra giallo e arancione c’è una bella differenza che nelle zone di confine si nota di più. Tra Città della Pieve e Chiusi per esempio.
C’è chi ci scherza su (per non piangere): “A quanto pare, tra alcune ore, dal cuore giallo d’Italia potrò agevolmente affacciarmi tra Scilla e Cariddi, andare a mangiare i cannoli a Palermo, fare una puntatina sulle Alpi, prendere un traghetto per andare ad Alghero in compagnia di uno straniero, mettermi all’ombra delle Tavole Palatine a Metaponto, violare il sacro temenos di Capo Colonna, andare a ballare in Puglia, Puglia, Puglia, fare shopping a via Montenapoleone, calcare la polvere della via Emilia, illuminarmi d’immenso alle Cinque terre, persino andare a sciare in Svizzera. Ma né più mai toccherò le tue sacre sponde, o Chiusi mia, che mi occhieggi di là dal cavalcavia” , scrive la nostra amica e collaboratrice Lucia Annunziata sul suo profilo facebook.
Ma c’è anche chi la questione a prende di petto e molto sul serio.
Il consigliere regionale Stefano Scaramelli per esempio, che lancia parole di fuoco e di disistima per il presidente del Consiglio Conte, pur facendo parte di un partito di maggioranza: “Per carità – scrive Scaramelli – le regole si rispettano. Sempre. Ma così non va bene. Dietro una regola, dietro un DPCM, dietro una ordinanza, si deve avere il coraggio di spiegarne le motivazioni. La Toscana ancora per una settimana sarà in zona #Arancione. Perché? Qualcuno ha il coraggio di metterci la faccia e spiegare il Perché? A 24 ore dalla Domenica ancora nulla di ufficiale. Solo indicazioni. Nessun atto ufficiale, solo post Facebook e telefonate. Qui siamo al ridicolo. Questo comporterà per oltre 20 mila imprese della ristorazione e 40 mila lavoratori un danno economico senza precedenti e senza debiti ristori. Queste persone meritano rispetto. Il Presidente del Consiglio deve dire il #perché, non si può limitare ad una diretta Facebook. Il Ministro della Salute deve spiegare numeri e rilievi scientifici, non si può limitare a telefonare ai suoi compagni di partito. Cari governanti, la #Verità in questi casi è sempre maestra. È dovuta. E la dovete dire alle famiglie degli imprenditori e dei lavoratori che vedranno sfumare in questa settimana un introito vitale per la loro sopravvivenza. Per quello che potrò vi starò addosso. Non vi darò pace finché non spiegherete il perché. Lo dovete dire ai cittadini toscani, o voi, o chi per voi. Personalmente non ho stima nei confronti dell’attuale Presidente del Consiglio. Non è un segreto, non da ora. Non si tratta di risentimento personale, si tratta del suo stile e della sua totale assenza di rispetto verso le istituzioni, assenza di rispetto verso gli altri, in questo caso verso la Regione Toscana, la sua storia, la sua identità e libera impresa. Non sono abituato a nascondermi dietro giri di parole, metto sempre la mia faccia in ciò che dico e me ne assumo piena responsabilità”.
Ancora una volta Scaramelli veste i panni dell’ariete. Resta da capire se lo fa in nome della sua toscanitudine o se invece lo fa per mandare messaggi cifrati al governo sulle reali posizioni dei renziani anche su altre questioni. Forse l’una e l’altra.Di sicuro il tentativo di accreditarsi come paladino degli operatori penalizzati e dunque come capopopolo c’è ed è del tutto evidente.
Poco convinto della situazione anche il sindaco di Chiusi Bettollini che se la prende invece con il presidente della Toscana Giani, per aver fatto errori di comunicazione e aver alimentato false aspettative (come quando tre settimane fa disse che le province di Siena e Grosseto sarebbero diventate presto zona gialla, ndr). Scrive Bettollini: “Saremo zona #arancione fino al 20 dicembre cioè non possiamo uscire dal nostro comune. Dal 21 iniziano le restrizioni natalizie e non possiamo ancora muoverci fuori dalla regione. Un pensiero a tutte le attività economiche che sono allo stremo. Rinnovo l’appello a tutta la cittadinanza : #Spendiamo a #Chiusi. Vi prego fidatevi delle mie parole : è necessario essere al fianco del nostro tessuto commerciale o non ci sarà futuro da costruire. Ps: caro Presidente Giani la comunicazione è una cosa seria … non creare mai false aspettative… questi sono momenti difficili e la gente non ce la fa più a sopportare. Hai illuso i toscani che saremmo stati zona gialla e che avevamo i paramenti a posto. Ma non era così. Fai il bravo!”.
Sui social, anche sotto i post di Scaramelli e Bettollini (che non si citano e non si spalleggiano, anzi si ignorano) una fila di commenti dello stesso tenore e se possibile anche più incazzati da parte di operatori della ristorazione, baristi e cittadini comuni stremati da una situazione veramente pesante.
Ma al di là della pesantezza della situazione e dell’amarezza di dover passare il Natale e il capodanno blindati in casa, e nel proprio comune senza nemmeno la possibilità di pranzare o cenare coi familiari, che alla fine per una volta , data l’emergenza, si può anche fare, la rabbia monta per la disparità di trattamento, per misure che non tengono conto della differenza tra un luogo e l’altro. Lo abbiamo sempre detto e scritto, fin dalla prima fase della pandemia, quello dei confini regionali e comunali non può essere l’unico criterio con cui tirare delle righe per fermare l’onda dei contagi.
Preludi alla convergenza ? I latini dicevano:”Utinam” alias ” voglia il cielo che”, almeno la finiscono di tenere la manfrina, perchè veramente hanno stufato un bel po’.L’Italia e gli italiani è vero o no che si sono rivelati quasi per l’80% a favore delle restrizioni? Mentre una pletora di difensori di categorie le quali non si pongono per nulla il problema della diffusione della malattia, riducano la tragedia ad uno spettacolo indegno,tipico di un paese dove nel tempo e culturalmente si è dato spazio alle categorie ed alla loro difesa anche oltre il fatto della salute che diventa secondario? Ad ogni decisione c’è sempre qualcuno che alza la manina e dice che non gli stà bene.Perchè Conte non propone di far firmare a codesti dissidenti una manleva con la quale lo stato italiano disconosce i propri impegni nel caso che questa gente che vuole aprire, vuol mangiare, radunarsi,sciare, stappare, fare shopping ,rinunci alle cure gratuite fornite dallo stato e si possa rivolgere alle cliniche private in caso di propria malattia ? ”Se sei non osservante delle leggi te ne assumi tutta la responsabilità e le conseguenze, ed in caso di malattia ti vai a curare nella clinica privata e non togli il posto a chi ne ha bisogno”. La stessa cosa e lo stesso diritto l’avrei anche io di non farmi infettare perchè un altro qualsiasi fosse uno sprovveduto,Ci hanno pensato a questo coloro che sbraitano ? Sembra una cosa da nulla codesta proposta ma alla gente andrebbe fatto capire con le buone o con le cattive che codesta che si mette in atto non è una privazione della libertà ma una logica e ragionevole attenzione nei confronti della pandemia ed anche degli altri che sono sottoposti al rischio di ammalarsi.Ritengo giusto che lo stato intervenga nei confronti di coloro che rischiano la chiusura delle loro aziende ma il problema è sempre quello che è collegato strettamente al problema fiscale che ho già detto con quella battuta che può non piacere a chi abbia sottratto soldi di tutti non pagando interamente le imposte:”Quanto hai perso in questo anno di pandemia 5000 Euro ? Sono 400 Euro al mese, eccoti 400 euro per un mese, 800 per due mesi ecc ecc” ” E come campo con 400 Euro al mese ? Come campavi l’anno scorso bellezza ”.A proposito di questo mi si risponda a questa domanda: E’ vero o non è vero che l’evasione in Italia sfiori i 130 miliardi ? Quali sono le categorie nel mirino dell’evasione, visto che le grandi e medie aziende difficilmente possano evadere il fisco ? E allora sarebbe ora di finirla che ad ogni piè sospinto la politica per i propri scopi di consenso strizzi l’occhio alle categorie di riferimento, perchè sennò risiamo nel medioevo.Ma veramente si pensa che nelle altre nazioni d’europa i mezzi per limitare la pandemia con i giri di vite vedano la gente che si inalberi come si inalbera in italia ? Il Governo ha dato la risposta sentito i comitati scientifici,i quali abbiamo capito tutti cosa abbiano risposto.Ora sono diventati tutti epidemiologi coloro i quali alzano la manina e si disperano e dicono no a Conte ? Se avessimo seguito le direttive e l’idea di un governo a base Lega come partito di maggioranza relativa, la terza ondata- che dicono comunque ci sarà ed io ne sono sicuro- farà ancora più morti.Concludo dicendo che in queste condizioni chi và ripetendo e calcando ciò che dice la Lega e la destra non lo fa per difendere i commercianti allo stremo ma per far assumere l’idea che queste categorie abbiano i loro difensori che si ergono a difendere i loro interessi.La risposta da dare a costoro è quella della difesa delle priorità perchè se ti ammali chiudi ugualmente bottega,non puoi lavorare ed in più hai anche la possibilità seria di morire.Non mi sembra un comportamento serio e plausibile e soprattutto nemmeno civile l’invocare per dei giorni la fine del distanziamento sociale.Ed allora chiusi e resta chiuso.Solo così in paesi come la Cina sono usciti dalla pandemia.Ma per noi che siamo critici 24 ore al giorno in ogni direzione queste sono novelle, non le sopportiamo.Altra domanda: da quando sono ste emesse le restrizioni per la pandemia ( e nonostante questo c’è stta la seconda ondata di quasi 1000 Morti al giorno e migliai di infettati)ci fosse stato il Centro Destra con le disposizioni che avevano assunto della riapertura delle botteghe e dei luoghi di svago sui quali hanno pigiato sull’aceleratore,pensate veramente che i numeri di decessi e di infettati sarebbero stati quelli di adesso o invece molti molti di più ? No, lo chiedo perchè con le teste che ci sono in giro la risposta potrebbbe essere anche quella che ci sarebbero stati di meno…non ci sarebbe da stupirsene visti gli OGM che mettono sul piatto quelli che dicono essere i loro diritti…ed il mio di non ammalarmi a causa loro se non è un diritto cosa è ?
Le motivazioni sono abbastanza chiare. La Toscana supera la soglia di occupazione del 30% dei posti letto nella terapia intensiva, (è al 42%), ha un basso numero dei tamponi effettuati e la media dei contagi giornalieri non cala, ma purtroppo rimane costante. Queste cose sono note. Se la regione ha dati diversi li tiri fuori e smentisca il governo, invece di fare polemiche e dichiarazioni per cavalcare il comprensibile mal contento.
Servirebbe responsabilità e collaborazione tra istituzioni, invece delle continue polemiche dettate solo dal massimizzare il consenso.
I parlamentari, i consiglieri regionali, gli amministratori locali se vogliono aiutare le categorie che stanno pagando un prezzo alto alla pandemia, anziché giocare con le zone rosse o gialle, con le aperture per il pranzo di natale e capodanno avanzino proposte concrete, diano un segnale tangibile di impegno e solidarietà. Questo giochino inconcludente rischia di seminare illusione e rabbia e, soprattutto di allungare i tempi dall’uscita della pandemia con un’altra ondata di contagi.
Da questa tragica situazione si uscirà dal punto sanitario con il vaccino e le cure, mentre dal punto di vista economico con scelte di solidarietà e distribuzione dei sacrifici.
Quindi, i parlamentari e consiglieri regionali pensino a ridursi un poco i loro stipendi per dare l’esempio, poi avanzino in Parlamento una legge per introdurre una tassazione verso i grandi patrimoni, come è stato proposto da alcuni e si impegnino per far adottare provvedimenti per recuperare almeno qualche briciola dei miliardi che sono nascosti nei paradisi fiscali. Con dieci miliardi e più si potrebbero aiutare concretamente le attività in difficoltà e i lavoratori costretti a casa. Sono consapevole che queste non possono essere soluzioni definitive ed esaustive, ma le dichiarazioni e i lamenti delle regioni e di tanti politici lo sono ancora meno. E poi sarebbe un esempio di responsabilità e solidarietà inedito. Una inversione di tendenza verso i soliti atteggiamenti di avidità e indecenti furbizie, che hanno consentito di scaricare sempre il prezzo più alto delle tante crisi sui più deboli.
NON HO MAI CREDUTO IN QUALCUNO CHE LAVORA PER RIDURSI GLI STIPENDI !
SAREBBE COME TAGLIARSI LE PALLE PER FAR DISPETTO ALLA MOGLIE !
FORSE NON SI È BEN CAPITO CHE ,PER GLI ITALIANI, IL MAGGIOR PARADISO FISCALE E IL PIÙ SICURO, È PROPRIO L ‘ ITALIA !
NON SI VUOL CAPIRE CHE CI SONO 900.000.000.000 DI EURO DI CARTELLE ESATTORIALI NON RISCOSSE !
CI VUOLE UN CONDONO !
OPPURE LE FACCIAMO PASSARE IN CAVALLERIA,CON UNA LEGGINA,COME CONTE HA FATTO PER IL ” SUOCERO ” PALADINO ?
LE SOLUZIONI CI POTREBBERO ESSERE ! NON SI VOGLIONO ADOTTARE E METTERE IN PRATICA !
QUESTO GOVERNO PREFERISCE PRENDERE I SOLDI A STROZZO DALLA ” BANCA PRIVATA EUROPEA “!!
AVETO FATTO CASO CHE NEI SOLDI PRESI A ” STROZZO ” A PARTE LO SCANDALO DE 5% DESTINATO ALLA SANITÀ, NON SI PARLA NEANCHE DI 1 CENTESIMO PER I TERREMOTATI,CHE PASSERANNO IL QUINTO INVERNO ALL’ ADDIACCIO ?
VOLERE È POTERE!!