CHIUSI, CONTATTI PER ALLEANZA PD-PODEMOS-5STELLE. CON SIMONA CARDAIOLI CANDIDATA A SINDACO. ITALIA VIVA MUGUGNA
CHIUSI – “Oltre il Pd e le sue beghe non si muove una foglia, né a destra né a sinistra, né in quella terra di mezzo che sono stati negli ultimi anni i 5 Stelle, ormai ridotti alla presenza consiliare e niente di più.” Così abbiamo scritto due giorni fa, rilevando l’assenza totale di iniziative o movimenti” tra le forze politiche chiusine, nonostante l’avvicinarsi delle elezioni comunali e nonostante il Pd non abbia ancora sciolto i suoi nodi, a partire dalla questione Bettollini. O meglio dalla questione della candidatura a sindaco. Ma proprio in relazione a quel “non si muove foglia”, il capogruppo dei Podemos Luca Scaramelli, in un commento su primapagina replica così: “E chi l’ha detto che non si muove niente?”
Il che – se lo dice lui – vuol dire che qualcosa invece si muove. Non si vede, non emerge, non avviene alla luce del sole, ma si muove.
Certo, le restrizioni anticovid rendono tutto più difficile e anche i partiti e i movimenti sa al proprio interno che con i propri interlocutori parlano in chat, in video conferenza, su Zoom, non in pubblico. Difficile captarne le onde medie…
Ovviamente lo sappiamo anche noi che qualcosa si sta muovendo, ma sono movimenti sottotraccia che per ora non fanno notizia. In politica le cose valgono quando diventano pubbliche. Finché restano contatti informali, ufficiosi, addirittura… segreti sono gossip, al massimo. Nulla di più.
Ma ha ragione Scaramelli, qualcosa si muove. Soprattutto a sinistra.E i movimenti vanno di pari passo con silenzi che dicono più delle parole e anche dei “si dice”.
Intanto, dopo l’intervista della segretaria del Pd Simona Cardaioli del 30 novembre alla rivista Centritalia News, un’intervista chiaramente pilotata, per far emergere, senza esplicitata la posizione della stessa Cardaioli sulla questione Bettollini, c’è stata un paio di giorni dopo la replica del sindaco, con una intervista a Tele Idea, nella quale Bettollini ha ribadito la sua posizione ormai nota, ha definito un errore l’uscita dal partito e si è detto pronto a rientrare, ma ha anche ringraziato Simona Cardaioli per aver finalmente fatto chiarezza e aver detto chiaramente che per Lei Bettolini dal Pd può anche star fuori e soprattutto che non sarà Bettollini il candidato a sindaco sul quale punterà il Pd.
Per il sindaco insomma l’intervista della segretaria del partito di maggioranza la partita l’ha chiusa. Senza appello. E lui ne prende atto. Con dispiacere, ma senza rancore. Queste le sue parole.
Ha usato toni pacati, concilianti, Bettollini soprattutto nei confronti del partito che sente ancora casa sua, ma nel quale evidentemente non è gradito. E non ha escluso, come ultima ratio, una lista civica propria. Ma non è sembrato entusiasta di una tale soluzione.
La cosa singolare è che a distanza di più di 10 giorni alla replica di Bettollini nessuno ha replicato. E il silenzio questa volta davvero sembra assumere la forma di una pietra tombale.
E questo è il primo elemento. Pare però che il silenzio sulle parole del sindaco, sia stato accompagnato, nelle ultime due settimane da una serie di contatti, piuttosto fitti tra Pd ed esponenti della lista Possiamo e tra questi ultimi e i 5 Stelle. Obiettivo ufficioso “aprire un confronto” su programmi, proposte prospettive, in vista delle comunali. Obiettivo reale, trovare una “quadra” che porti ad una alleanza e ad una lista comune. Proprio per segnare una rottura e una cesura definitiva con la stagione Bettollini.
Ora che Pd e Podemos provino a rimettere insieme i cocci della sinistra sarebbe anche cosa buona e giusta. Un tentativo da fare, sicuramente. Leggermente diverso il discorso riguardo ai 5 Stelle, ma d’altra parte grillini e Pd sono insieme nel governo nazionale insieme a Leu. Una coalizione a Chiusi tra Pd, Podemos e 5 Stelle insomma non sarebbe una novità assoluta, in termini generali.
Ma se davvero le cose evolvessero in tale direzione la cosa sarebbe abbastanza clamorosa a livello locale, perché il Pd andrebbe ad allearsi con le due forze che negli ultimi 5 anni sono state all’opposizione e almeno in consiglio comunale lo hanno fatto in maniera piuttosto dura senza lesinare critiche e attacchi spesso feroci all’amministrazione e alla maggioranza.
L’operazione avrebbe come “carta di garanzia” la candidatura a sindaco proprio della segretaria del Pd Simona Cardaioli: 1) perché è il Pd la forza che ha i numeri più consistenti e ad essa spetta la casella più importante; 2) perché Simona Cardaioli è stata in questi mesi la testa d’ariete che ha dato l’assalto al fortino di Bettollini e lo ha fatto saltare, defenestrando nei fatti il primo cittadino. Da luglio, non da adesso; 3) perché altre figure diverse al momento non ci sono o non riuscirebbero a mettere tutti d’accordo.
Il collante sarebbe insomma non la riunificazione della sinistra (perché i 5S di Chiusi con la sinistra c’entrano poco o niente), ma la cesura con Bettollini e il bettollinismo.
A questo probabilmente si riferiva Luca Scaramelli nel dire che non è vero che nulla si muove.
L’operazione di cui sopra non è definita, ma è certamente sul tappeto. E se andasse in porto, più che la sinistra si ricompatterebbe e tornerebbe in auge buona parte della nomenklatura che ha sostenuto Ceccobao per 10 anni dal 2002 al 2012, quando fu “rottamata” dalla nuova leadership renziana e si è dispersa.
Ma nel Pd, anche tra coloro che non amano Bettollini, c’è chi avrebbe preferito e preferirebbe una alleanza con Italia Viva come è avvenuto alle regionali di settembre piuttosto che con le due opposizioni che hanno vituperato il Pd in ogni occasione. Alleanza con Italia Viva che a Chiusi si è di fatto già concretizzata nei 500 voti a Stefano Scaramelli.
Solo che Scaramelli e i suoi pare abbiano già fatto sapere che se il Pd fa patti con Podemos e 5 Stelle, loro a quei patti non ci stanno.
Il nome di Scara è in lizza per la candidatura alla Camera per il seggio lasciato vacante da Padoan, ma solo se il centrosinistra presenterà una candidatura unitaria. Gli serviranno quindi prima l’ok e poi i voti del Pd. Chiaro che correre da solo o contro alle comunali di Chiusi potrebbe pregiudicare tale obiettivo.
Scaramelli e Italia Viva faranno dunque le loro mosse, muoveranno tutte le carte che hanno in mano. Non è un mistero che anche sul piano comunale Scaramelli guardava alla coalizione con il Pd, non ad una possibile abbraccio all’ex amico Bettollini in caso di lista personale, per i motivi di cui sopra.
Ma, alla fine chissà. Se le cose dovessero prendere una piega non gradita…
L’incognita però non è solo quello che farà e come si muoverà Italia Viva (che a Chiusi è Scaramelli punto e basta e almeno la metà dei voti che ha preso alle regionali sono voti Pd dati in prestito), è soprattutto quello che farà l Pd inteso come partito e non come segretaria o segreteria. Perché da quanto si è capito dalle assemblee di circolo e dalle lettere dei 66 dissidenti, le due cose non sono univoche e sovrapponibili al 100%. Sulle alleanze e sulle candidature l’ultima parola spetta all’Unione comunale del partito, non a 4 dirigenti più altri 4 di partiti diversi. Come diceva il vecchio Trap, non dire gatto se non l’hai nel sacco.
m.l.
Lorenzoni sei uno spasso, ma se veramente riesci a costruire un articolo su una mi battuta non dà nemmeno gusto, ti si può scrivere qualsiasi cosa, anche che la Fiorentina arriverà in Champions. Si fa per scherzare eh, con questa clausura bisogna divertirsi in qualche modo.
Aho, stai a vedere che quello che avevo ipotizzato non è poi una cosa campata in aria.Dico questo perchè vedo che ne parli come possibilità. Daltronde a pensarci bene,meglio che presentarsi da solo può darsi che sia,mancherebbe qualche incontro- casuale bada bene- davanti un gelato come fu diverso tempo fà,che la strada sarebbe comunque un po’ già spianata.Aho, mica ci saranno tante sofferenze di carattere politico ed ancor meno ideologico,roba del passato questa….Può darsi che dopo i trascorsi dei quali siamo stati tutti spettatori qualche spintarella salutare gli venga data.Nell’altro modo invece sembrerebbe che possa essere una strada tutta in salita. E’ bene evitarle ste fatiche quando si ha una certa età.E questa sarebbe la sinistra capito ?
Se ti riferisci alla possibilità di un “patto” tra Bettollini e Scaramelli (anche senza gelato), in caso di lista Bettolini, l’ipotesi non si può escludere a priori, anche se i rapporti tra i due non sono idilliaci. In estate quando si parlava di candidature per la regione, Bettollini cgiedeva un none forte (anche il suo) proprio per contrastare un eventuale successo di Scaramelli a Chiusi. Questo è un fatto. Poi Bettollini non è stato candidato e Scara il su successo personale lo ha avuto, ottenendo la rielezione e Firenze e più di 500 voti a Chiusi, portati via in larghissima parte al Pd. Tutti e due però, alle comunali vorrebbero avere al fianco e alle spalle il Pd. Il sindaco perché dice di sentire il partito casa sua e perché sa di averne oltre la metà dalla sua parte, Scaramelli perché aspira alla candidatura ala Camera come nome unitario del centro sinistra alle suppletive senesi per il seggio lasciato vacante da Padoan. Se il Pd dovesse fare altre scelte li scontenterà entrambi a sarò il Pd a spingere i due ex amici ad un nuovo incontro. Detto questo a me pare che sia altrettanto singolare il “riappacificamento” e l’abbraccio tra esponenti della ex Primavera con esponenti del Pd dell’era Ceccobao che all’epoca vituperavano. Ma la politica è strana…
Ti convinci che quello scrivi è la realtà, Lorenzoni numero uno.
Se non è vero basta smentire…
Si, è vero, è proprio strana la politica…. ” Se il Pd dovesse fare altre scelte li scontenterà entrambi e sarà il Pd a spingere i due ex amici ad un nuovo incontro ”.Quindi da codesta tua visione dalla quale fai scaturire tale frase, capisco che è duro a morire il concetto di ricandidatura,nemmeno di fronte alla negazione della ricucitura si arretra e si tenta il tutto per tutto politicamente ed anche lasciamelo dire spregiudicatamente,perchè posto che si verifichi il fatto che precognizzavo,stai a vedere che avrebbe da te quasi una benedizione mi sembra di capire,o almeno una giustificazione personale-politica.Mentre io ironimente e sarcasticamente ho detto
-e penso che si capisse-: ”ma cosa vuoi che sia oggi un altro salto mortale con avvitamento” per te mi sembra di capire che sarebbe quasi una cosa concepibile e giustificabile. Insomma come concezione della cosa,prima dal punto di vista etico poi anche da quello politico emerge una giustificazione di qualsiasi movimento ci possa essere che tutto sia concepibile poichè in primis sono collocabili l’aspetto economico, la carriera politica ed il successo personale in qualsiasi modo la si possa rigirare. A me caro Marco sembrerebbe che tali valori dovrebbero passare in secondo ed in terzo piano da parte di chi abbia dentro di sè una concezione politica sana e credibile tale che possa dimostrarsi affidabile di ciò che possono rimettere in lui i cittadni. E questo non è che sia valido solo per Bettollini ma è valido per tutti, ed oggi-non mi dirai di no tu che spesso ami far riferimento al passato della sinistra che abbiamo vissuto come del resto anch’io e molti altri,oggi è cancellato proprio dai comportamenti dove si scavalcano le questioni etiche, non si voglia ascoltare la gente e ci si incaparbisce non avendo il polso della situazione su questioni essenziali.Quindi,credo che se il PD possa avere e riscuotere un minimo di credibilità debba perseguire e scegliere una guida diversa ma non è facile e lo capisco, perchè sulla piazza a meno che non sia strabico, vedo condizioni annebbiate e persone che magari sanno lavorare sotto il pelo dell’acqua in silenzio e tessere tele,ma sono tele che difficilmente ribaltano situazioni culturali profonde di limitatezza.Ma se possa servire un passaggio per uscire da queste secche e tener presente il passo indietro di tutti e non incaparbirsi sui nomi che si potranno far emergere credo si possa dare il segno di un ”là” alla situazione chiusina.Diversamente non mi sembra che ci possa essere spazio,anche perchè si dovrebbe tener conto sia politicamente ma altrettanto ”strategicamente” da parte di chi si è opposto all’interno alle decisioni della segreteria,che il tifo in queste occasioni è l’ultima cosa che occorra guardare,anzi il tifo è sempre dannoso.Non ho consigli da dare al PD figuriamoci, ma credo che se si debba analizzare dall’interno di quel partito concertando per la speranza di un domani di credibilità e dare il segno di quale sia la parte dove ci si siede, sia il fatto
dell’abbandono delle cattive compagnie che vorrebbero ancora consumarlo dal di dentro e completare l’opera di consumo della parvenza di sinistra che ancora si possa avere.La diversità con Italia Viva sarebbe sancita da una scelta di fondo che oggi è molto fievole, proprio per rimanere alla perorazione della natura di sinistra che tale partito permette e mostra di assumere ai suoi elettori : chi stà lì dentro da sempre – e non è questione di etichette ma di contenuti politici- ha come prerogativa il succeso personale,la conduzione di una politica che con un piede dentro ed un piede fuori ricatta il PD nelle sue scelte autonome contando soprattutto sulla presenza di propri capitani lì dentro, che fanno il giuoco sporco del capo,ma non il capo in quanto capo,ma per la continuazione di una politica delle classi dirigenti che abbiamo visto per decenni che l’italia ha avuto di quel partito che nomino sempre ma che oggi non si chiama più in quel modo.Se un nuovo orgoglio di poter possedere concezioni di sinistra si abbia il coraggio di gettare le basi di un progressivo cambiamento, essendo però ESENTI DA OGNI CONDIZIONAMENTO CHE A CHIUSI E’ STATO SEMPRE PRESENTE E CHE HA FATTO IL BELLO ED IL CATTIVO TEMPO.ORMAI CHI LEGGE I MIEI LOGORROICI ED INTERMINABILI DISCORSI HA CAPITO BENE DI COSA PARLO:
BANCHE, PARROCCHIE, PARTITI E LORO ASSOCIAZIONISMO DERIVATO COME SERBATOIO DI VOTI.E’ TUTTO QUESTO E NON SOLO CHE AGENDO IN MANIERA SEPARATA E SPESSO ANCHE ALL’UNISONO CHE HANNO PRODOTTO LE CONSEGUENZE CHE OGGI VEDIAMO E CHE SPESSO PERMETTE DISATTENZIONE DEI CITTADINI ANCHE VERSO FENOMENI DI INQUINAMENTI DI ALTRA NATURA. L’AVVENIRE CHE PRECOGNIZZO RISPETTO A TUTTO QUESTO ? Decenni fa la Toscana era una regione esente da penetrazione di mafia e di altre organizzazioni malavitose.Oggi apprendiamo che non è più così,ed è una situazione parificata a molte altre regioni che sapevamo esenti e che oggi invece segnano una profonda presenza nei propri tessuti sociali.Come avviene tale processo? Spesso con le crisi, spessocon le chiusure di aziende piccole o medio grandi in cui si installano lavanderie di soldi ma che magari di facciata producono qualcosa ma solo di facciata ma servono ad installarte capisaldi nel territorio spesso anche favorite da piani regolatori disposti dalla politica per compiacere ai proprietari dei suoli.Il tessuto economico di piccola dimensione magari in primis non ne risente ma a lungo andare la politica non è capace di svelare tali forme di copertura, poi magari ci si ritrova dopo qualche anno ma anche non tanto lenamente ad assistere a fenomeni di pizzo, di interrelazione di capisaldi mafiosi che mai avremo pensato esistessero anche facenti parte delle istituzioni.dopo tutto questo il danno è compiuto e si deve solo piegare la testa.Questo modo di muoversi ha preso lo stato e le sue istituzioni e spesso ne vediamo gli effetti solo perchè qualche giornalista onesto ne parla sulle sue cronache ma la maggioranza del paese è silente e sopporta.Questa è la politica che appare a 360 gradi oggi in italia e quindi non solo nelle città grandi ma anche in periferia.
Se ci si vuole riscattare da tutto questo ed affermare concetti di democrazia le persone inviate a presiedere la politica devono avere eticamente un contenuto credibile ed immacolato, esente da personalismi ma tutto deviluto al benessere sociale. Allora sono credibili, a differenza di questo assolutamente no .Non mi sembra che oggi siamo a questi punti.
Ma i virgolettati ti arrivano da una qualche “soffiata” o sono estratti da un documento? Il fatto che forze politiche si parlino fa parte della Politica, quella vera. E sarebbe anche ora che si parlassero. Quanto a Italia Viva, con l’ultima alzata d’ingegno del suo leader – che ne conferma l’inaffidabilità come alleato -, credo che si vedrà recapitare un magnifico #staisereno, così tanto per far capire che non è che si sia tutti di corta memoria….
Quali virgolettati? in questo articolo ce n’è solo uno ed è riferito ad una frase di Luca Scaramelli, contenuta in un suo commento ad un articolo precedente. E’ giustissimo e normale che i partiti si parlino, ci mancherebbe altro. E’ la politica. Solo che dovrebbero farlo in forza di un mandato. 1) Il Pd ha dato mandato a qualcuno di trattare eventuali candidature e alleanze? 2) il Pd ritiene superata l’attuale coalizione Pd-Psi? 3) intende allargarla o superarla cercando altre soluzioni? 4)il Pd ritiene superata anche l’alleanza sperimentata alle regionali con Italia Viva? Senza sciogliere questi nodi, di che cosa parla il Pd con gli altri partiti, del tempo?
La strategia basata sul confronto fra forze politiche è stata dichiarata e non contestata da nessuno nel PD fin dalla famosa assemblea degli iscritti di Macciano. Quindi il mandato c’è. Che poi questi incontri debbano essere pubblicizzati o meglio ancora fatti in pubblico sono stato il primo a chiederlo. L’apertura al confronto è una politica che sta nel programma di Zingaretti.
solo che di incontri pubblici non se ne è visto uno. Diamo la colpa al covid, ma…
Visto il momento,RITERREI opportuno che la destra cominciasse ad organizzarsi !
IL momento è propizio.
I sondaggi di opinioni indicano ” vento buono ” !
La destra non perda un altro treno ! L’ultima volta è stato un disastro per scelte sbagliate !
Chi ha i mandati si muova in tempo!
La destra non lasci un’ altra volta questa opportunità in mano agli altri !
Sveglia ! Sveglia !
La destra cominci a guardarsi intorno,non si riduca all’ ultimo momento a mettersi in mano a persone impresentabili !
Forza,faccia sentire la sua voce da subito !