PD TRASIMENO: BATINO SI DIMETTE DA SEGRETARIO COMPRENSORIALE E TORRINI ROMPE GLI INDUGI E ANNUNCIA LA CANDIDATURA A SEGRETARIO REGIONALE

PD TRASIMENO: BATINO SI DIMETTE DA SEGRETARIO COMPRENSORIALE E TORRINI ROMPE GLI INDUGI E ANNUNCIA LA CANDIDATURA A SEGRETARIO REGIONALE
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CASTIGLIONE DEL LAGO – Non c’è niente da fare. Il Pd è l Pd, a qualunque latitudine. E qualunque sia il… lago di riferimento. Se a Chiusi il partito è in guerra con se stesso e con il sindaco che ne è stato per 5 anni il “front man”, nella confinante area del Trasimeno, il partito di maggioranza, si spacca e litiga, sulla preparazione del congresso regionale. E così come a Chiusi Bettollini ha annunciato l’addio al partito, a Castiglione del Lago, l’ex sindaco lacustre Sergio Batino ha annunciato, pochi giorni fa le dimissioni da segretario comprensoriale. Per ragioni politiche. Al fondo della diatriba e delle dimissioni ci sarebbe infatti proprio la “bagarre” precongressuale. Da una parte c’è chi spinge per una candidatura alla segreteria regionale che sia espressione proprio dell’area del Trasimeno, con il nome di Alessandro Torrini in pole position. Ne abbiamo scritto qualche giorno fa. Ma dall’altra c’è invece chi, anche nell’area del Trasimeno, sostiene l’attuale capogruppo in consiglio regionale, Tommaso Bori.

Martedì scorso a Moiano si è riunita la commissione per la preparazione del documento congressuale, che all’unanimità ha chiesto a Batino di ritirare le dimissioni e il tema sarà discusso questa sera (giovedì 17) all’assemblea, convocata sempre a Moiano, che dovrebbe licenziare il fatidico documento…

Tornerà il sereno sul cielo del lago, o nuove nubi si addenseranno sul Pd? Intanto questa sera a togliere le castagne dal fuoco potrebbe essere lo stesso Torrini, che sembra aver sciolto la riserva e deciso di candidarsi. Il regolamento del partito prevede solo autocandidature sostenute da 300 firme e Torrini ci sta già lavorando. Avrebbe voluto un congresso diverso e lo ha detto e scritto più volte Alessandro Torrini, ma adesso o “giunti a questo punto” ha deciso di rompere gli indugi e scendere in campo, a 65 anni…  Una sorta di “moto di ribellione” di chi ha vissuto altre stagioni della politica e non ha perso la speranza né la voglia di combattere, di fare politica per passione e non appiattendosi sulla governance… Così ha detto tante volte e così pare abbia scritto ai suoi compagni di partito annunciando la candidatura. Ora si tratta di vedere se troverà 300 firme a sostegno. Ma in una zona come quella del Trasimeno l’obiettivo non sembra proibitivo…

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