CHIUSI: BETTOLLINI PRENDE LE DISTANZE DAI “POLITICANTI” MA DICE CHE DOMENICA VOTERA’ GIANI
CHIUSI – Ieri sera, la 7 nell’ambito della trasmissione Atlantide di Andrea Purgatori, ha mandato in onda una bella intervista del grande regista tedesco Werner Herzog a Michail Gorbaciov l’ultimo leader dell’Unione Sovietica, l’uomo della “glasnost” e della “perestroika, il comunista sorridente che mise fine alla guerra fredda, ma poi fu sopraffatto dalla velocità del dissolvimento dell’Urss, di quel mondo che sembrava immobile e immutabile. A pochi giorni dalle elezioni regionali in Toscana, una delle ultime regioni rosse, una bella lezione di politica e di informazione. E anche un’invito a riflettere sui mondi immobili e immutabili e sui crolli repentini…
A Chiusi, per esempio, la guerra fredda che si è determinata prima all’interno del Pd e poi tra il gruppo dirigente del Pd e il sindaco Bettollini e che rischia di far saltare, come l’Urss, anche il “fortino rosso” di Chiusi, alle prossime elezioni comunali del 2021, è tutt’altro che finita.
Lunedì scorso e ieri si è arricchita, al contrario di due nuovi capitoli. L’ultimo è un post che il sindaco ha pubblicato sul suo profilo facebook, con il quale prende le distanze da tutti i partiti e da tutti i politici di professione, che lunedì erano al mercato di Chiusi scalo a fare propaganda elettorale…
Bettollini conclude così: “C’è una grande differenza tra noi e i politicanti di mestiere. Noi stiamo in mezzo alla gente sempre, sia quando abbiamo i riflettori accesi sia quando dobbiamo fare i conti con le difficoltà politiche. Loro vengono quando hanno bisogno della croce sui loro simboli. Non fatevi abbindolare”. E quel “non fatevi abbindolare” è sembrato ad alcuni un invito implicito all’astensione. Al non voto. Subito si è scatenata la reazione a catena.
Il partito anti Bettollini sui social accusa il sindaco chiusino di populismo, di personalizzare la politica…
In realtà a precisa domanda se quella sua uscita fosse davvero un invito all’astensione, Bettollini ha risposto di no. E alla seguente domanda su come voterà allora alle regionali, ha risposto che argomenterà la sua personale posizione venerdì, ultimo giorno di campagna elettorale, ma ha anche detto che farà “una croce sul nome di Giani”. Aggiungendo: “Non mi è piaciuta e non ho condiviso la gestione della fase pre elettorale da parte del Pd e del centro sinistra, ma non voglio che il centrosinistra perda. Darò il mio contributo, con il voto, affinché ciò non avvenga. Mai pensato di fare diversamente”. Stop. Quindi nonostante le frizioni e il clima da guerra fredda Bettollini rimane nel suo campo. Non sconfina e non abbandona, non si dà malato e non invita a non votare…
Il post personale di ieri resta e ha fatto arrabbiare parecchi all’interno del Pd, ma la dichiarazione di voto in qualche modo lo stempera e lo riposta al rango di sfogo personale, di reazione ad un clima pesante, ostile, nell’ambito di quella che era casa sua fino a inizio agosto… Adesso non è più un separato in casa, ha preso i suoi bagagli e se ne è andato dal partito. E’ fuori di casa. Ma il fatto che il partito abbia anteposto ostentatamente la campagna elettorale regionale alla discussione sulla questione-sindaco in vista delle comunali della prossima primavera, non l’ha digerito. E il Pd non ha digerito il distacco di Bettollini dalla campagna elettorale… Ma ormai è finita. Manca solo la chiusura ufficiale. Che a Chiusi il Pd affiderà all’ex ministro Graziano Del Rio il quale sarà presente insieme ai candidati senesi ad una iniziativa alle ore 18,00 al Lago, con cena di pesce a seguire. Prenotazione obbligatoria. Insomma il Pd non vuol mandare nessuno a votare senza cena…
Poi lunedì pomeriggio (o sera) sapremo come è andata. E sapremo anche se il risultato delle regionali cambierà lo scenario in vista delle comunali. Come abbiamo scritto più volte, se il Pd dovesse fare flop a Chiusi e in provincia di Siena (al di là del risultato di Giani), il gruppo dirigente del partito sarebbe messo inevitabilmente alla berlina. Ma il risultato regionale fornirà anche un quadro più chiaro delle forze in campo e del loro peso elettorale su scala locale: dalla Lega al resto della destra, dai 5 Stelle a Italia Viva di Scaramelli, alla sinistra a sinistra del Pd…
Insieme alle regionali, si voterà anche per il referendum sul taglio dei parlamentari. Anche quello darà delle indicazioni. In questo caso però i due fronti sono frammentati e trasversali. Difficile trarne conclusioni univoche. Il Pd è ufficialmente per il sì, ma nel Pd ci sono anche tanti per il NO, nella Lega e nella destra pure. I socialisti sono per il No. I 5 Stelle per il Sì. Ma non tutti. I podemos sono per il No. Divisi gli esponenti del comitato Aria, alcuni per il Sì, altri per il No. Anche il frente amplio anti Bettolini, sul referendum non è univoco.
m.l.
Distanza dai politicanti? Come era la storia del bue e dell’asino?
MI FA PIACERE CHE LA CAMPAGNA ELETTORALE SIA CHIUSA DA UN EX MINISTRO !
MA LA DOMANDA MI SORGE SPONTANEA : C’È QUALCHE PONTE PERICOLANTE,A PARTE QUELLO DELLA RIBUSSOLAIA,CHE È IN PROCINTO DI CROLLARE MA È GESTITO DA QUALCHE AMICO ?
Non è nuovo il nostro sindaco ad uscite di stampo salviniano che incitano all’antipolitica e incensano la sua persona come l’unica a salvare le cose. Perchè il chiarimento non la fa anche su Facebook invece di lasciarlo a una dichiarazione forzata al giornale? Così ha offeso tutti coloro che si impegnano in politica a tutti i livelli e anche i loro sostenitori. Ancora è scottato dalla mancata candidatura e si prepara la propria campagna elettorale per le comunali. Non si capisce veramente cosa aspetta il PD a scaricare chi entra così a gamba tesa nella campagna elettorale sfruttando il proprio ruolo istituzionale.
dichiarazione forzata? e da chi? E’ stata forse smentita o rettificata? Secondo me – e secondo la prassi – una dichiarazione raccolta da un giornale, qualunque esso sia, vale di più di un commento, congettura o illazione sui social, perché è “ponderata” da chi la rilascia… Poi nell’articolo c’è anche scritto che Bettollini ha detto che la sua posizione la argomenterà domani, venerdì, ultimo giorno di campagna elettorale… Un po’ di pazienza, please…
Beh certo che ci vuole coraggio a fare dichiarazioni contro i politicanti da parte di uno che grazie alla politica prende da più di 4 anni uno stipendio e che voleva passare al ruolo di consigliere regionale. Faccia qualche decennio di politica dalla parte delle opposizioni, magari pagando di tasca propria una sede per riunirsi o qualche manifesto come abbiamo fatto noi di Possiamo o le stesse persone negli anni precedenti per altre liste, poi semmai potrà criticare i “politicanti”.
Toscana “regione rossa”……Chiusi “fortino rosso”? Di rosso ormai c’e rimasto ben poco perché molto e’ stato fatto per scrollarsi di dosso questa etichetta. Anzi molti dei loro iscritti ci tengo a ribadire che non sono quelli di un tempo e quelli di un tempo si guardano bene da etichettarsi di rosso. Le parole “compagni” e tutto quello che ne concerne con il vecchio p.c.i vengono tirate fuori in vista di feste dell’unità o durante le campagne politiche…..insomma si cerca a proprio comodo e quando fa comodo di raccattare qualche nostalgico che a distanza di 30 anni ancora non ha capito l’evoluzione storica partitica. Si scrive in neretto in questo articolo che il sindaco non si da malato e non invita a non votare. Diamogli un encomio o la medaglia al merito civile. E ci manchetebbe che il primo cittadino dica cose del genere o inviti addirittura a non votare! Migliaia di italiani hanno combattuto per la democrazia e contro la dittatura per permettere a le generazioni future fra le altre cose di esprimersi democraticamente! Ma il 25 aprile allora cosa si va a fare per i cimiteri dei soldati alleati morti per la libertà dell’Italia? E portare i fiori ai monumenti o ai luoghi dove sono morti tanti partigiani e civili? Una gita? Questo mi domando quando si rimarca in questo articolo come se fosse una cosa onorevole che nonostante i conflitti interni e i dissapori che si sono creati fra il primo cittadino e il suo ex partito lo stesso comunque ribadisca che non si da malato e di andare a votare. Dovrebbe essere a mio avviso e penso ad avviso di molti una cosa chiara e limpida.
Il post pubblicato dal sindaco, sulla propria pagina Facebook, riguardo la presenza di tutti i partiti al mercato di Chiusi Scalo dello scorso lunedì testimonia l’inadeguatezza politica e culturale nel ricoprire un ruolo così importante.
Sembra che Bettollini non riesca proprio a rendersi conto del senso delle cose che dice. Un sindaco dovrebbe avere la consapevolezza che svolge una funzione delicata, non solo come amministratore, ma anche come espressione di comportamenti e pensieri che dovrebbero essere culturalmente all’altezza del ruolo.
Come non comprendere che la presenza di tante persone impegnate in una campagna elettorale per il governo della propria regione sia una ricchezza di partecipazione popolare, di civismo democratico.
Chiunque può dissentire sulle proposte di un partito, di un movimento o di un semplice cittadino, ma non può denigrare l’impegno e la presenza attiva per diffondere quelle stesse idee, purché rispettose delle leggi e nei limiti della nostra Costituzione. Poterlo fare è l’essenza della democrazia: segna il livello di libertà di un Paese.
Quelle persone che si sono presentate a Chiusi, anche per una sola volta, per distribuire volantini non sono politicanti, sicuramente non vivono di politica. Sono altri i politicanti. In ogni caso tutti meritano rispetto in egual misura e soprattutto chi ha un ruolo istituzionale e politico non dovrebbe cavalcare i sentimenti più demagogici. Simili argomentazioni solitamente appartengono alla destra più intollerante. La storia insegna che mai bisogna cadere in certi errori, perché poi avanza il pensiero che troppa democrazia, troppa libertà, troppi partiti non sono sempre un bene per un paese. Cresce l’idea che è meglio un uomo solo al comando che decide per tutti. E anche queste sono idee della destra, non della sinistra a cui lui dice di appartenere.
Le diamo un consiglio Sindaco: prima di avventurarsi in certe riflessioni, dia una ripassata alla Costituzione e legga qualche buon libro, certi scivoloni che gli vengano naturali, potrebbe evitarli.
Bravo ”Fabio”.Sono del tuo parere ma evidentemente la gestione dei media ha dato alla testa a parecchi che oggi sono i più numerosi e sembra loro che si dicano cose talmente fuori dell’ordinaria amministrazione che occorre scriverle in neretto. La sottocultura politica aumenta con il diminuire della memoria storica.La questione è che lo vedono anche questi che le cose non quadrano ma resistono fino all’ultimo negando le evidenze.E’ anche questo un riflesso diretto della progressiva perdita di potere sia personale chè politico man mano che si procede verso lo sfaldamento. Dicono tutti di ricostruire ma quando sono all’opera fnalizzano ogni cosa all’autoincensamento e se vada loro storta una previsione di salire grardini in carriera se ne dispiacciono anche e qualche volta s’incazzano pure.Consiglierei loro di andare su internet cliccare il termine ”politicante” e leggere ciò che appare su wikipedia. Ma sono sicuro che quello che leggerebbero non li riguarda.
Dice il vocabolario: Politicante – Persona che fa politica senza averne la necessaria competenza il cui comportamento politico è caratterizzato da interesse, faziosità, ambizione, assenza di fede e di scrupoli.
Questo mi pare dovuto a chi parla a vanvera.
Su tutto il resto c’è poco da fare contorsionismi: la stagione politica di Bettollini è finita ed è finita anni fa con la sconfitta renziana.
Il colpo di grazia, dopo una miriade di errori e casini, è venuto col carbonizzatore.
La lite sulla mancata candidatura è solo la conseguenza di ciò che è avvenuto prima.
Ma davvero qualcuno pensa che, dopo tutto quello che ha combinato, possa essere Bettollini il prossimo sindaco di Chiusi?