DA CHIUSI A PERUGIA IN MENO DI MEZZ’ORA… LO SFONDAMENTO DELLA PIEVAIOLA TORNA IN AGENDA. MA CHE NE PENSA LA POLITICA LOCALE?

giovedì 24th, settembre 2020 / 17:47
DA CHIUSI A PERUGIA IN MENO DI MEZZ’ORA… LO SFONDAMENTO DELLA PIEVAIOLA TORNA IN AGENDA. MA CHE NE PENSA LA POLITICA LOCALE?
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CHIUSI – La notizia l’abbiamo data, su queste colonne, una settimana fa. Ma c’erano le elezioni regionali alle porte e probabilmente è passata quasi inosservata. Eppure non è una notizia da poco. E nel medio periodo, se la cosa andasse in porto, potrebbe cambiare molte cose nell’appeal di questo territorio e  di Chiusi in particolare.

La notizia è questa: per la prima volta dopo decenni, la Regione Umbria torna a mettere in agenda il collegamento rapido tra Perugia e Chiusi e più precisamente attraverso il superamento, con una “bretella” della strozzatura rappresentata attualmente dalla strada provinciale “del Fornello” tra Piegaro e Moiano. Dieci chilometri di curve e tornanti in mezzo ai boschi che adesso costituiscono in imbuto per automobili e  camion difficilmente transitabile.

In un incontro tra i sindaci del Trasimeno, l’assessore ai trasporti della Regione Melasecche e i consiglieri regionali, sia di maggioranza che di opposizione, si è tornati a parlare del progetto del bypass per collegare la Pievaiola, rinnovata e velocizzata, direttamente con Chiusi, attraverso, appunto una bretella che da Piegaro tagli fuori il Fornello, la strettoia di Palazzolo e l’abitato di Moiano, per innestarsi sulla SR 71 tra Moiano e Po’ Bandino.  Cosa che consentirebbe di andare da Chiusi a Perugia e viceversa in meno di mezz’ora, su una strada moderna e sicura.

Non sarebbe uno scherzo per imprese, professionisti, studenti universitari… Chiusi significa anche Casello A1 per Firenze e “bretella” per Fabro (casello A1 in direzione sud), significa stazione ferroviaria con aggancio all’alta velocità. Significa per Perugia e l’Umbria compresa tra Perugia e il Trasimeno aver una porta verso la Toscana a 30 minuti scarsi di auto…  E per Chiusi e la Valdichiana sud significherebbe avere una porta agevole e una strada veloce verso il capoluogo umbro.

Date le relazioni commerciali, politiche, sociali, tra Umbria e Toscana sud la nuova strada sarebbe una mezza rivoluzione…

Tra l’altro l’incontro svoltosi nel Trasimeno ha registrato, come abbiamo scritto, un approccio bibartisan al problema con il parere favorevole dei consiglieri di maggioranza e di opposizione: Lega, Pd e Patto civico. Anche questo non è fatto di poco conto. Il consigliere leghista Rondini, ad esempio, è di Passignano, e per 40 anni e passa l’area nord del Trasimeno ha remato contro ogni ipotesi di sfondamento verso Chiusi della Pievaiola, temendo di perdere quote di traffico. E’ caduto un muro.

Ci voleva la Lega al governo della Regione per tornare seriamente su questo argomento? No, forse ci voleva che anche i consiglieri regionali del Pd e del centro sinistra guardassero con più attenzione verso la Toscana invece che verso le Marche e verso il Lazio. Forse non è un caso che se ne parla oggi che due consiglieri della minoranza di centro sinistra sono una di Piegaro (Simona Meloni) e uno di… Chianciano Terme, in Toscana (Andrea Fora).

Del collegamento rapido Perugia-Chiusi si parla dalla  metà degli anni ’60, da quando cioè le Fs decisero di smantellare la ferrovia Ellera-Tavernelle (che doveva arrivare fino a Chiusi); negli anni ’70-80 le amministrazioni della Valnestore ne fecero un cavallo di battaglia pensando allo sbocco stradale e ferroviario per quella che stava diventando una delle zone industriali più significative dell’Umbria. Dagli anni ’90 in poi la Perugia-Chiusi è stato un “tormentone” anche sulle colonne di primapagina. Ma non se ne è fatto mai niente. Salvo il rifacimento e l’adeguamento della Pievaiola da Perugia a Tavernelle. E’ sempre mancato il finale, l’ultimo tratto. Lo sbocco naturale.

Adesso l’assessore regionale umbro Melasecche, insieme ai consiglieri e ai sindaci dell’area Trasimeno, ha detto che il progetto è in agenda. Si parla di 7-8 km di strada da realizzare, per un importo di circa 30 milioni di euro. Non un’eresia. Chiaro che le risorse potrebbero venire dal Recovery Fund. Ma adesso l’idea è tornata d’attualità, un po’ grazie anche a noi che non abbiamo mai abbassato la guardia sull’argomento, ma anche grazie ad una rinnovata attenzione della politica umbra a questa parte di territorio, indubbiamente lasciata a se stessa dalle amministrazioni precedenti, molto Perugiacentriche o Folignocentriche con l’obiettivo sempre puntato verso l’Adriatico… Qualche anno fa era in ballo anche l’ipotesi di una bretella ferroviaria Tuoro-Castiglione del Lago, che consentisse di collegare Perugia a Chiusi senza dover arrivare a Terontola e tornare indietro… Anche in quel caso 6-7 km di ferrovia non di più… Le due cose potrebbero anche non essere alternative, tutt’altro.

Lo abbiamo detto all’inizio, a Chiusi e in Valdichiana nelle ultime settimane la politica si è focalizzata sulle elezioni, normale. Ma che nessuno, né della maggioranza, né delle opposizioni abbia trovato il modo di dire una parola su questo la dice lunga sulla qualità della politica locale e sulla sua capacità di cogliere i segnali che arrivano anche dai dintorni.

Da un collegamento stradale diretto e rapido tra Perugia e Chiusi, chi ha più da guadagnare è la Valnestore, ma anche l’area commerciale di Po’ Bandino e Chiusi che ritroverebbe centralità e appeal sul versante umbro.

Che ne pensano il Pd, i podemos, i 5 stelle, la destra leghista? E lecito chiederlo?

m.l.

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