C’E’ ANCORA SPAZIO A SINISTRA DEL PD? IL VOTO IN TOSCANA DICE DI SI’. PARADOSSALMENTE
Dopo aver superato un iniziale sconforto per i risultati elettorali, anche per non averli ben visti, mi sono messo a ragionare sulla possibilità di una sinistra a sinistra del Pd. Ora, che lo spazio ci sia mi pare un fatto assodato; in ogni caso è un tentativo che va fatto, il Pd non entrandoci più niente da tempo con la sinistra ed essendo, allo scopo, irrecuperabile. Per esperienza, maturata tra l’altro in condizioni necessarie e migliori, posso dire che la prospettiva di, come si diceva una volta, “incidere dall’interno” è nulla. Quello che c’è è uno spazio sociale, rappresentato da una classe lavoratrice e da settori di popolo senza rappresentanza o rappresentanza distorta e uno spazio politico, reso visibile dal fatto che una parte degli elettori del Pd lo votano per mancanza di una alternativa, alcuni, come diceva la nota frase, turandosi il naso.
Vorrei prendere la Toscana come caso di scuola, più o meno riproducibile per tutto il Paese. La somma delle percentuali delle tre formazioni presentatisi fuori dal centro sinistra ammonta praticamente al 5%. Sommando la sinistra alleata col Pd, si supera abbondantemente questa soglia. Voglio alludere al fatto che, in presenza di una legge elettorale proporzionale con sbarramento al 3 o, al limite, anche al 5% una sinistra autonoma riunificata potrebbe competere con possibiità di successo, maggiori nel caso sia comprensiva di quella di governo.
Bisogna partire dal fatto che le microformazioni oggi esistenti hanno irriducibili diversità di carattere ideologico e di cultura politica. Bisogna fare come ha fatto il M5S. Anche lui presentava al suo interno il diavolo e l’acqua santa (con prevalenza del diavolo). Hanno trovato un punto di unificazione nella distruzione del sistema politico esistente e degli istituti democratici. Anche noi, all’inizio, dobbiamo unificarci in un no. No ad un Paese senza sinistra! L’elemento dirimente diventa il programma insieme ad uno stringente patto di unità d’azione che insieme definiscono l’identità di una forza (contenitore, partito per correnti, la formula politico organizzativa la troveremo) unita, unitaria, ma plurale.
Detta così sembra facile e invece è difficilissima. Ma è una partita da giocare assolutamente. Ho traversato un’epoca della vita nella quale dicevamo non vogliamo morire democristiani. Adesso non vorrei morire piddino.
Leonardo Caponi
*giornalista ed ex senatore Rifondazione Comunista.
I temi non mancherebbero, credo che ambiente, lavoro, diritti civili, per non parlare di scuola e ricerca, sarebbero temi molto ma molto più che sufficienti a fare da collante per una forza di sinistra. È chiaro che se a questo si antepongono assurdi personalismi non se ne potrà mai uscire.
Per Leonardo Caponi e Luca Scaramelli.
Si, i motivi veri e reali per tale unificazione non sono mai mancati,ma gli altri partiti con i quali si confrontavano le forze di sinistra hanno avuto, dati i loro numeri, una cosa estremamente importante dalla loro parte e che molti-secondo me anche se se ne accorgono- non valutano con la completezza dovuta ed è il fatto che il complesso mediatico sul quale hanno inamovilmente messo le mano, è rimasto quasi ad uso esclusivo loro(se pur è stata fatta passare l’idea che i partiti si fossero divisi la televisione e soprattutto la Rai).In un contesto fatto di sorgenti diverse(TV private) il messaggio ufficiale che arriva agli occhi ed alle orecchie della gente è univoco e porta in un unica direzione. Questo secondo me è stato il primo motivo della ”fottitura” della realtà che ci hanno presentato.Lo sanno tutti al 120% che la proprietà dei mezzi di divulgazione delle notizie è il primo grande scalino per imporre una tendenza e quindi un modo di pensare e si scopre l’acqua calda. Chi ha conquistato quindi tale canale di diffusione della ”verità” è l’ultima cosa che lascia ed il perchè lo sia capisce bene .Chiaramente poi vengono tutte le altre ragioni che si diceva nel Post che sono quelle del lavoro, dei bisogni, dello sviluppo, della sicurezza sociale.E’ un mondo tutto da ricostruire, una fatica immane che è stata smontata pezzo per pezzo dal governi di centro destra e di centro sinistra l’uno concatenato all’altro perchè hanno fatto forza sul principio dello sviluppo ineguale come una pompa aspirante-premente e chi l’ha preso ”sotto la coda” sono state le fasce sociali meno abbienti ed il ceto medio,del quale di quest’ultimo tanto si parla ma guarda caso quasi mai di quello più in basso del quale si parla solo nei casi di cronaca,fra l’altro anche talvolta nera, in un paese dove manca l’istruzione e la cultura sociale e dove non viene rispettata la legge soprattutto dai ceti più elevati con l’evasione fiscale.Per quanto riguarda la ”distruzione del sistema politico esistente e degli istituti democratici” su tale tema credo che ci si debba fare una grande e grossa discussione, perchè di fronte allo spettacolo che alla fine i ceti dirigenti dell’Italia hanno prospettato al paese con le politiche dei governi Monti e di quelli che l’hanno preceduto,ritengo che da salvare ci sia stato proprio poco.E lo dico caro Caponi perchè in tale valutazione ritengo che ci sia da tener presente per intero e per la sua forza, tutta la facoltà di recupero del sistema con il quale si concede in primis ma dopo se ne rimangia il doppio di ciò che è stato concesso. Questa è stata una costante che ha caratterizzato tutti i governi, segno è che le rotelle del meccanismo che ripartisce la ricchezza girano sostanzialmente in una direzione sola ! E questo è incontestabile se guardiamo allo status della popolazione ed ai risultati di come la ricchezza si ripartisce.Per la ”distruzione degli istituti democratici” dobbiamo andarci secondo me ancor dipiù con i piedi di piombo quando si nominano questi e l’unico aspetto-importante senza meno- forse è stato quello che nell’evidenziare ‘ gli istituti democratici” che non funzionano più e non assolvono alla loro funzione,il Mov. 5 Stelle ha messo in atto una strategia che a tutti o quasi non è risultata proprio accettabile,ma che io credo che sia stata sostanzialmente giusta,l’ultima della quale è stata quella di dare un segnale ”anti-casta” che ha tagliato la rendita a quasi tutti i partiti ed in specialmodo a quelli più piccoli e che non ha ridotto -come dicono- gli spazi di democrazia perchè allora gli altri stati dell’europa sarebbero tutti tendenzialmente con codesto procedere degli stati che si approccerebbero allo stato autoritario.Non è evidentemente così e non dimentichi che anche nei partiti minori, quelli specialmente legati al centro ed al centro destra, gli uomini che ne fanno parte e che li rappresentano in parlamento spesso o quasi sempre si appellano alla democrazia rappresentativa ma quasi sempre-come conosciamo personalmente gli individui- la loro posizione rappresenta una assicurazione a garantirsi personalmente un avvenire sociale ben retribuito, quindi codesto discorso è da prendere non con una molla ma con cento molle…..senza offesa per alcuno chiaramente.
Le possibilità di assembramento che diceva quindi parlando di progettualità politica a me sembrano difficilissime, che perdipiù si dilatano nel tempo attendendo lo smembramento di alcuni partiti( i 5 stelle ed altri per esempio)in attesa di ripartirsi e riparametrarsi i consensi.Ci vorrebbe credo invece la convergenza ed il peso concentrato su un partito già in qualche modo costituito avendo la certezza di eliminare l’appartenenza anti-ideologica perchè codesta dell’anti ideologia secondo il mio modo di vedere è una
interpretazione molto pericolosa ed i 5 stelle ce l’hanno come carattere costitutivo ma attenzione che hanno anche il contrario al loro interno e ciè una componente di sinistra che ha fatto si che fossero percorse alcune strade nel comportamento politico che hanno attecchito, soprattutto quella del reddito di cittadinanza avversato da tutti,specialmente anche dal PD,Renzi ed i vari calenda, UDC,Lega e chi più ne ha più ne metta che hanno opposto la vecchia visione del beneficio economico ai ceti industriali perchè secondo loro tutta la ricchezza o buona parte proviene da quella direzione.Bene, in definitica io credo molto di più in un rassemblement che possa per numeri contrastare il sistema su un piano di equità e di democrazia e quindi anche e soprattutto con gli esempi spiccioli anche di vita vissuta e che con la sua forza possa incidere sulla realtà, ma uno dei primi passi se non proprio il primo è quello che l’apparato mediatico funzioni in maniera democratica e non come ha funzionato fin’ora sia per le politiche interne chè per quelle internazionali. Per quest’ultime-e faccio un esempio- fino a quando si insisterà nella solita solfa di sempre, DICO DI SEMPRE- per quanto riguarda la politica internazionale americana sulla contrapposizione Trump-Obama(Baiden) non evidenziando che tutte e due i poli siano la faccia della stessa medaglia che un analisi molto superficiale anche tenuto conto di tutte le peculiarità della società americana, fanno ricondurre il tutto ad una visione quasi inamovibile ed inossidata di tale società che influenza tutti anche da vicino,sia per la stessa appartenenza alle politiche sposate dai partiti di destra italiani(Lega, Forza Italia, Udc ed altri ammiratori delle politiche autonomiste di Trump ) ed alla sinistra (PD, e ramoscelli ad esso legati sostenitori della visione assistenzialistica dello Stato del tipo progressista di quella di Obama e dei democratici americani) dove si riscontra in definitiva la stessa visione apparentemente conflittuale se non si valutasse il ruolo delle multinazionali che sovvenzionano molto di più il partito Democratico che quello di Trump.(la riforma sanitaria tanto invocata da obama col cavolo che è arrivata a termine e tutti lo sapevano che i monumenti costituiti non sarebbero stati scalfiti, ed infatti questo è successo…) .E tale cosa è concepibile anche se appare essere ad un primo sguardo contradditoria perchè la politica interventista per allargare il ruolo dei ”succhiatori di materie prime” si ha con le politiche degli abbracci fraterni, degli interventi militari guidati che tendono a rimanere poi fissi nelle nazioni e nelle aree conquistate(guarda caso dove sono le fonti di energia avute sotto il Governo sia dei repubblicani sia di Obama) mentre per Trump succede tendenzialmente l’esatto contrario, ma noi in Italia beviamo tale sciroppo che i progressisti siano per ”il volemose bene” e gli altri ” social-fascistoidi” siano per il rinforzo dei confini(muri, immigrazione e sue regolamentazioni-vedi muro ai confini del Messico ed il reimpatrio delle truppe dalle zone di intervento militare nel mondo).Quindi questi sono veramente le FAKE NEWS alle quali noi in Italia ed anche in Europa crediamo ed abbiamo prestato orecchio(soprattutto a sinistra) e che hanno costituito un modo di pensare anche molto superficiale, quasi un credo,poichè questo l’apparato mediatico ci dice, ma la realtà vera è un altra ed è quella che sia il bianco che il nero tendono tutti alla stessa politica di dominio,economico, militare, politico,tranne politiche di piccolo cabotaggio e peculiarità che non fanno storia e tendenze.E’ su questi temi che bisognerebbe riflettere Caponi ed allora forse si vedrebbe ”la prigione” nella quale siamo stati contenuti per decenni ed anche adesso che ci stiamo languendo dentro.Solo così, con una visione più larga si darebbe adito di capire all’opinione pubblica quali siano le vere forze che ogni giorno ci dicono come bisognerebbe pensare( secondo loro).Ma è tutto fuorchè facile, perchè soprattutto dipende dal grado di possibilità di vedere il mondo e di ragionare col proprio di cervello.E come succede alle generazioni più giovani,tutto questo è ancor più difficile se si pensa alla forza di deviazione che ha la vita così come si espleta e si dispiega intorno a noi.E’ li, ripartendo dalle basi e dagli ideali che occorre trovare la forza di agire e di riparametrarsi con gli alrtri, di avere una vita sociale diversa, parlando di politica e di cultura.In pratica l’antisistema.Ma in tempi simili di etere sparso è una utopia e come tutte le utopie la sola cosa che scardina il presente è il bisogno vero e la popolazione che si unisce su certi temi e s’impegna per cambiare il mondo.In quel modo si ha la possibilità di cambairlo, per il resto credo proprio di no, ed è la storia anche con tutte le sue contraddizioni a dimostrarlo.
Per farla molto breve: che cosa ha impedito, per esempio i Toscana, ai due partiti comunisti di mettersi insieme? la diversa interpretazione della diatriba Zinoviev-Kamenev? E cosa ha impedito ai due partiti comunisti di tentare un cartello comune con la lista Fattori? Le tre liste hanno ottenuto rispettivamente l’1,05, lo 0,96 e il 2, 86, totale 4,8%. Insieme il rassemblement forse il 5% di sbarramento lo avrebbe superato, perché l’unione fa la forza… In tutto questo ragionamento il Pd c’entra poco o niente. Il nodo è come mai a sinistra del Pd non si riesce a mettere in piedi un soggetto unitario, ma si preferisce farsi del male con listarelle dell’1%.
Mi sembra di essere tornati all’epoca dei “gruppetti” , quando ognuno si faceva il suo più leninista degli altri… Roba da manicomio nel 2020. Paradossalmente mi sembra più facile che possa nascere un nuovo Pd che, come il Labour inglese o la Spd tedesca, riesca in qualche modo a mettere nello stesso contenitore e sotto lo stesso tetto i liberal, i socialdemocratici, il cattolicesimo sociale e pure i post comunisti, i marxisti duri e puri, gli ecologisti e i socialisti libertari… Oggi il Pd non è così. Ma se vuole sopravvivere e ridiventare un partito del 40%, questa, a mio avviso, è la strada…
Non sono d’accordo nè con la domanda (”…e chi glielo impediva ?”)che dici tu di mettersi insieme dei due Partiti Comunisti senza andare a ricercare fonti storiche lontane- ma se volessimo sempre per certi aspetti attuali- nè con l’unione con il rassemblement che tu auspichi perchè tale linea di entrambi i partiti e tutto il resto della sinistra rimasta più a sinistra si andrebbe ad edulcorare nel rassemblemement che adesso gravita intorno al PD.In pratica vista l’esiguità dei numeri degli altri partiti si andrebbe a rinforzare l’esistente e si avrebbe con le dovute differenze più forza al sistema che in poco tempo annullerebbe le differenze e mischierebbe il tutto sul tipo di appartenenza ai partiti americani.In pratica il vero e e proprio ”sistema” dove le differenze di pensiero sono annullate in un contesto di crescente sottocultura pubblica come ripercussione.E tutto questo sarebbe fatto per rispondere alla sfida della destra con gli elementi di intervento nell’economia propri di ciò che si è avuto fin’ora che si risolverebbe solo con il dissolvimento dell’opposizione. in pratica la stessa fotografia di adesso procastinata a qualche anno futuro dello spettacolo che si rischia di avere sotto gli occhi a breve e nemmeno tanto a medio termine.L’elemento dirimente della situazione secondo me deve essere la scelta ed il chiarimento definitivo di un partito realmente di sinistra, di lotta e di governo, che si basa su una conoscenza mai aplicata compiutamente dalla politica italiana della sinistra.Una sinistra popolare ma anche idonea a coinvolgere persone delle nuove generazioni che non si sono mai affacciate alla politica ed alla partecipazione e ti dico anche questo: per una parte esenti dalla partecipazione associativistica perchè se questa risolve molti problemi allo Stato da una parte, crea nello stesso tempo panacee negli animi di persone che vi partecipano a decine di migliaia che sono lontane da una cultura politica qualunque essa sia, partecipativa laica e civile.Per fare un esempio ” brutale” di questo fatto dirò subito che sono sempre stato per la negazione assistenziale perchè questa sembra in primis risolvere i bisogni soprattutto dei poveri ma nulla cambia della loro situazione (e fin’ora questo è stato sempre applicato soprattutto dalle organizzazioni a carattere religioso ed anche laico nel fornire servizi) ma invece il sottoscritto in tale campo propende molto dipiù perchè alla persona gli si insegni a pescare invece di regalargli il pesce.Detto questo lo si capisce bene che invece tale politica dell’associazionismo cresciuta e sviluppatasi negli anni’70 soprattutto quando la diatriba politica fra governo ed opposizione si pasceva di risorse facendo a gara per chi risolvesse meglio i problemi con l’illusione di stare vicino alla gente da parte di organizzazioni politiche. Tutto questo ha creato creature del tipo Pubbliche Assistenze e Misericordie ma anche molto altro nel cooperativismo sociale ,che nel tempo sono diventati feudi della politica ed usati da questa per sopravvivere.Questo oggi risolve le contraddizioni delle politiche statali diversamente scoppierebbero, per un certo verso, ma assorbe da un altra parte un pozzo di risorse e conferimenti e devoluzioni ad organizzazioni messi in piedi dalla politica, perchè politica è anche con tutti i crismi e carismi anche quella ecclesiale pagata con soldi pubblici, cioè di tutti ! Questa storia difficilmente finirà perchè la vedo dura che molti lascino la greppia dove hanno vissuto ed hanno mangiato ed ancora mangiano fino ad adesso.Il sistema che tu auspichi credo che sia abbastanza impossibile realizzarlo fino a quando il PD resta quello che è adesso: un supermercato dove ognuno sceglie il prodotto che vuole comperare.Pensi veramente che le varie anime, i vari appartenenti, le figure del governo del PD ministri compresi accettino una condizione del genere dove tutto sia racchiuso dentro il loro contenitore? Un partito moderato,perchè è un partito moderato anche se dice di non esserlo dove per una buona parte è racchiuso il renzismo(che non ha il 4% percento sennò ci si prende per i fondelli ma molto molto di più e che adesso nicchia attendendo di assestare un bel colpo alla linea zingaretti,con gli spettatori che tifano intorno alla Calenda, all’UDC, ai rimasugli millimetrici del PSI e che sono racchiusi dentro) pensi che diventi un partito della sinistra questo assembramento? Per diventarlo si dovrebbe smembrare e se guardi ai nominativi della sua attuale parte costitutiva c’è di che far venire la carne pollina se vogliamo guardare da sinistra e con uno sguardo da sinistra la condizione attuale di chi è il capitano dei vari dicasteri del governo.Ma un ministro come la De Micheli che ha fatto tutto l’escursus dalla DC in poi con vicissitudini che non bastano le dita di una mano per enumerarle e che nemmeno ai saltimbanchi è toccata quella sorte, un partito che ha accettato fra le sue fila una Lorenzin(ex forzista), un Migliore e che oggi il ministro Speranza ha nominato Presidente della Commissione per l’assistenza agli anziani da parte del governo il Monsignor Paglia ministro vaticano… e tanti altri e che chiaramente tale PD non vede l’ora per dare un calcio nel sedere ai 5 stelle che gli hanno permesso di ritornare al governo del pease sennò c’era la Lega di Salvini, pensi che possa essere il perno della situazione per una politica che si opponga alla destra ed a quella economica tanto per dirne una ? Io sincermente non lo penso perchè ne uscirebbe fuori un rassemblement del tipo di quello dei democratici americani, dove c’è dentro tutto l’interclassismo del mondo, dal disoccupato, al sottoproletario, all’operaio, al colletto bianco, al dirigente ed al funzionario,all’industriale,al prete progressista ed al prete conservatore.In pratica una nuova insostituibile Dc di ferro e ci mancherebbe solo la dizione che ancora si legge in qualche edificio storico non tolta perchè rappresenta un motivo per la sopraintendenza: in pratica ” Dio, Patria, Famiglia”. Può essere questo l’avvenire dell’Italia oppure la convinzione di far formare un partito che faccia e che prospetti una politica nuova e che prospetti nuove idee applicate anche in certi stati dell’europa del nord dove lo stato si interessa degli ultimi e li solleva dallo stato di necessità con un reddito degno e sufficiente e che moltoi oggi giudicano impossibile perchè non produttivo secondo loro e perchè i soldi pubblici se li vorrebbero pappare tutti loro come sempre hanno fatto’.Hai sentito nulla te da Confindustria in merito alle 2700 aziende che hanno fatto domanda per fruire della cassa d’integrazione e che non ne avevano il diritto ? io no ! E non lo sanno nemmeno gli italiani o pochi ! Eppure questi hanno il chiodo fisso di essere gli unici apparati produttivi dell’italia e che gli Italiani mangino perchè ci sono loro. Sarò arretrato, ma il tanto osannato sitema Keneysiano ha prodotto la prevalenza del principio di questi e quando l’economia prodotta da questi è andata in tilt per le logiche che sappiamo intrinseche al sistema della concorrenza, della caduta tendenziale del saggio di profitto,e per ultima la globalizzazione(tutte cose e fatti che non hanno inventato e messo in piedi gli operai e le loro classi) vendono chiesti soldi pubblici che sono di tutti, perchè diversamente il sistema rischia di crollare.Questa è la visione che abbiamo in italia e che abbiamo lasciato imporre anche da una sinistra debole e penetrata e che è stata costruita nel tempo a verità assoluta.Quindi la tua idea la vedo realizzabile solo con la prevalenza politica di altre tipologie di idee che non sono di certo quelle prevalenti attualmente dentro il PD.Pensa te se i vari Giani, De Luca, i vari Prodi o Bonaccini possano dare sforbiciate ai loro princìpi per far confluire al loro interno partiti portatori di idee che rischierebbero di mettere in minoranza la loro natura di come sempre hanno inteso il riformismo.La tanto venerata DC intendeva il riformismo come un arma assoluta di progressismo sociale: ”facciamo le riforme, basta che non cambi nulla”. Così si governa da tre quarti di secolo questo paese(fai bene i conti perchè dal 1945 al 2020 sono 75 anni di dominio maggioritario di un partito che oggi ha cambiato nome…Nemmeno dopo il Congresso di Vienna le potenze vincitrici di Napoleone hanno durato tanto)ed ancora si crede che possa cambiare.Nella correttezza o meno e nel disordine amministrativo che hanno addebitato ai 5 stelle come partito prima di opposizione poi di governo, chieditelo perchè sono ancor oggi tutti e nessuno escluso contro di loro.La risposta è quella che il pericolo vero e che non si poteva sopportare secondo loro era la rottura di quello che avrebbero portato i 5 Stelle nella politica che avevano creato tutti precedentemente.In effetti tanti torti non li avevano, oggi respirano un po’ di più avendoli visti dimagrire e molti, i più gioiscono, ma hanno nel cervello due cose con sicurezza: o la non conoscenza e quindi l’ignoranza di sapere a quale punto sia l’Italia e chi ce l’abbia portata oppure la malafede, ed operano per mettere molto vinavil sotto le poltrone.In pratica il potere dei soldi.Oggi questi a sentirli hanno tirato un sospiro di sollievo,ma rischia di essere un respiro breve,anche se i 5 stelle sono diminuiti parecchio di percentuale ed era logico che così fosse per un partito non organizzato come gli altri che da decenni e decenni hanno fatto parte delle istituzioni.In sostanza quello che tu pensi e prospetti come possibilità non credo nemmeno io che sia possibile con questo PD che è una vera e propria nuova democrazia cristiana.Lì dentro non c’è spazio per la sinistra e dovrebbe cambiare molto, quasi tutto, e stai sicuro che non sarà così anche se mi incazzo a sentire chi lo chiama ”centro sinistra” perchè tale parola sovraintende una condizione che da una parte snatura la sinistra perchè di sinistra non ha nulla e da quell’altra consente al centro di essere l’ago della bilancia con i consensi del centro e della sinistra.questo si chiama con il nome il sistema che ha applicato da sempre il partito di maggioranza relativa che noi abbiamo conosciuto al quale andrebbe applicato un aggettivo: ”sistema surrettizio”.Ecco perchè anche se mi viene da sorridere a vedere due partiti comunisti ed a scuotere il capo,credo che la sinistra debba passare da uno stato di ibernazione e da un altro poi liberatorio e debba poggiare il proprio futuro sulla riscossa dei bisogni veri delle persone.Ma se continua così con i Giani della situazione che per prima cosa vanno ad accendere candele alla Madonna di Montenero tanto lontano non credo che ci possiamo essere dalla presa della Bastiglia che fu distrutta in un giorno(poi se questa sarà destra o sinistra quello lo diranno gli annia a venire), poi ricordiamoci che dopo la bastiglia arrivò la distruzione della Comune di Parigi e la repressione da parte dei nuovi ceti borghesi e l’intervento militare della Germania, poi il movimento socialista ed il fascismo e le guerre mondiali,la fine del colonialismo e le lotte delle classi operaie.Oggi il capitalismo manovra ma via via non ha più spazio e la logica è quella che deve reprimere se vuole tenere in ballo le proprie sorti, ma trascina con se la fine di un mondo che ha sfruttato e che è anche la sua fine.Noi non ci saremo, ma qualcuno giudicherà la giustezza o meno dei pensieri dei suoi sudditi e non è vero che come propugna la destra da sempre: ”me ne frego perchè morto io morti tutti”….ma qui si sconfina nella poesia e mi taccio.