CHIUSI SCALO, QUEST’ANNO NIENTE RUZZI. RESISTE SBOTTEGANDO, DA DOMANI A DOMENICA BANCARELLE NELLE STRADE

CHIUSI SCALO, QUEST’ANNO NIENTE RUZZI. RESISTE SBOTTEGANDO, DA DOMANI A DOMENICA BANCARELLE NELLE STRADE
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E SABATO 29 AGOSTO MUSICA NO STOP AL “BARETTO AKUNA MATATA” DI CHIUSI CITTA’

CHIUSI SCALO –   Quest’anno a Chiusi Scalo, niente Ruzzi della Conca. Con una nota del 20 agosto il presidente del Comitato delle Contrade Don Antonio Canestri ha annunciato che dati i problemi relativi all’emergenza Covid la disfida della Palla al Bracciale e la festa di contorno sono rinviate al prossimo anno. Il virus ha fermato anche la tradizionale kermesse paesana di Chiusi Stazione. Che per questa edizione 2020 sarà limitata a 5 cene a tema, una per contrada organizzate ognuna con la collaborazione di un ristorante (Le Tartare, Il Punto, Season, Porsenna e Chester Pub), presso il ristorante stesso o immediate vicinanze, il tutto naturalmente “nel massimo rispetto delle norme anti covid”. Per il corteo in costume fin de siecle, la gara del Bracciale, i ruzzini e tutto il resto se ne riparlerà nel 2021. Resta in piedi, invece l’appuntamento con i saldi commerciali “Sbottegando” organizzato dall’associazione Chiusinvetrina da domani a domenica (28, 29, 30 agosto). Come sempre, gli esercenti della Stazione proporranno bancarelle con i loro prodotti a prezzi di saldo. Una sorta di mercatino grandi firme, insomma, ormai entrato nella tradizione. E come negli anni scorsi, anche quest’anno Sbottegando si terrà n concomitanza con i Ruzzi, in questo caso con alcune delle cene di contrada a suggellare il rapporto stretto tra mondo del commercio e festa paesana. Anche le bancarelle, assicurano gli esercenti, saranno allestite secondo le norme dettate dall’emergenza covid, in totale sicurezza. Chiusi scalo non si piega dunque al virus, non si fa chiudere in casa, così come ha fatto Chiusi città nei 5 giorni del festival Orizzonti e anche nelle serate successive che hanno visto una certa “movida” nei locali e nei bar.

Questa è un’estate particolare e le varie iniziative sono tutte iniziative di… resistenza. Ti tenacia. Segnali per dire che la comunità locale non si arrende, che riparte, senza abbassare la guardia, ma senza fasciarsi la testa.

Certo, il clima di festa, le bandiere i tamburi, i ragazzini che si allenano per le varie sfide, quest’anno non ci sono e mancano. Anche a chi non ama particolarmente la festa dei Ruzzi. Manca il clima di comunità che si crea nelle contrade nei giorni della festa. Ma è inutile rischiare. Sarebbe stato complicato evitare assembramenti e contatti ravvicinati, quindi quest’anno la sfida l’ha vinta il covid 19 che ha messo tutti a sedere. C’è il resto: cinque cene ad alto grado di qualità (forse a prezzo un po’ altino, come quando le fece il Pd a fine luglio) e la possibilità di fare tre giorni di shopping in modo inusuale.  Bisogna anche sapersi accontentare. Per chi ama la musica, sempre sabato 29 a Chiusi città, il baretto Akuna Matata (davanti al teatro) offre una no stop dalle 17 alle 24 con The Moon, Eka Project, l’Orchestra Bohe’mien e Dudes, e il catering coi piatti tipici di Faust Food…  Rock indipendente, etno music, folk e pietanze della tradizione rivisitati in chiave street food (o quasi).

Insomma anche Chiusi, a dispetto del nome, si apre e non sta con le mani in mano a contare i casi di covid con la paura addosso e i sacchi di sabbia alla finestra.

 

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